Tours Puglia

05/12/2023

A distanza di qualche giorno dalla fine di questo progetto, sento il bisogno di condividere quanto vissuto. Per me é stata una bellissima esperienza. Gli studenti e le studentesse sono stati splendidi, hanno partecipato attivamente alle uscite. I professori, oltre che competenti e propositivi, sono stati con me molto accoglienti e collaborativi. Ringrazio Preside per aver promosso e creduto in questo progetto singolare, auguro all' Istituto Angelo Consoli di continuare ad essere una fucina di tante altre idee innovative ed auguro agli studenti tutto il meglio per il loro avve**re. Grazie a tutti e buon proseguimento di anno scolastico!!!

19/11/2023

17/11/2023

19/10/2023

Per me è una bella sfida ed un onore accompagnare le studentesse e gli studenti in questo percorso di avvicinamento al cicloturismo. Il dirigente dell'istituto e la squadra dei docenti mi hanno giá mostrato il loro supporto, i ragazzi ci sono, non ci resta che pedalare.😊

15/08/2023

Embracing a secular carob

22/11/2022

I trulli di Alberobello, da trovata per non pagare le tasse a pura poesia.

Alberobello, durante il XVII secolo, faceva parte del feudo del conte di Conversano Giangirolamo II di Acquaviva, conosciuto come "Guercio delle Puglie" a causa del suo forte strabismo. A quei tempi, il re Filippo IV di Spagna obbligava i feudatari del suo regno a pagare tasse pesanti in funzione del numero di fabbricati ricadenti nel proprio feudo. Si racconta che il Guercio delle Puglie, per evitare di pagare le tasse, impose di costruire le case della Selva di Alberobello "a secco" cioè senza calce o cemento per la connessione delle pietre. In questa maniera , nel caso di un controllo dell'amministrazione fiscale del regno, si potevano smantellare rapidamente i tetti evitando così di pagare le tasse al re.

Il divieto di utilizzare malte fu mantenuto fino al 1797, anno in cui alcuni cittadini di Alberobello chiesero ed ottennero da re Ferdinando IV di Borbone di diventare città "demaniale", m quindi dipendente "unicamente" e "direttamente" dal re.

In questa maniera la città cessò di essere un feudo del Conte di Conversano e decadde anche l'obbligo di costruire edifici unicamente a secco. Si iniziò ad impiegare dell'impasto cementizie per sopraelevare le abitazioni. La prima fu quella appartenente al signor Francesco d'Amore. Proprio da questa casa che si trova in altura si apprezza la poesia della vista del complesso dei trulli adagiati sul fianco della collina di fronte. Nell 1996, i trulli fanno parte del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

22/11/2022

Abbraccia gli ulivi millenari! Hanno rughe così affascinanti da fare invidia a Jack Nicholson.

C'è una cosa che non passa inosservata, il grande incavo all'interno del tronco. Potrebbe non essere semplice frutto di un processo naturale ma si potrebbe ricollegare ad un trattamento effettuato nel corso degli anni dai contadini e che si chiama "slupatura ".
Si scava l'interno del tronco per rimuovere la parte marcia quando il tronco é attaccato dalla "lupa" ossia la carie del legno, una malattia causata da dei funghi e che fa perire l'albero. Per evitare che la malattia attecchisca nuovamente, lo strato che affiora sotto quello rimosso viene impermeabilizzato con il fuoco oppure con prodotti impermeabili. Nelle campagne pugliesi è facile incontrare alberi scavati al centro. Alcuni sono scavati così tanto da sembrare due alberi differenti.

Ma se sono divisi in due come fanno a sopravvivere ancora? Come ha risposto un bambino a suo padre a suo padre mentre faceva questa domanda "Si nutrono attraverso le foglie e le radici, non hanno mica lo stomaco e gli organi al centro come gli umani!" . Ammetto che rimanemmo tutti di stucco quel giorno! In Puglia ci sono ulivi millenari con tante rughe, sapete come sono arrivati qui?

Gli ulivi sono stati introdotti in Puglia dai Messapi, un'antica popolazione proveniente dall'Oriente che si stanziò in Puglia ancor prima dei Greci e dei Romani forse già dall'VIII secolo aC. Ad essi qualcuno attribuisce anche l'innesto dell'arbusto dell'ulivo "olivastro" con l'ulivo domestico al fine di produrre maggiori quantità di olive.

Tanti anni sono passati ed oggi in Puglia ci sono ulivi così grandi da non riuscire ad abbracciarli in 4 persone e ci sono ulivi così accoglienti da ospitare anche 4 persone. Insomma se avete 2 o 3 amici o parenti potete ve**re a provare di persona l'abbraccio di un vecchio ulivo rugoso.