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Lo sapevi che a Barcellona c’è un edifico ispirato al mondo marino? Parliamo di casa Batllò, una vera e propria opera d’arte dell’architetto che ha influenzato maggiormente la cultura e la fisionomia della città: Antonio Gaudì! Ogni particolare è curato nei minimi dettagli, tutto è ispirato al tema degli animali e della natura. Passeggiando su e giù per il Paseo de Gràcia, questa casa non potrà passare inosservata. La facciata infatti è colorata con un mosaico verde, viola, marrone e blu. Al suo interno l’artista fece incastonare pietre e cristalli e modificò la struttura originale della casa cercando di dargli una forma simile alle onde del mare. Al primo piano sono presenti grosse vetrate colorate che, per la loro forma, richiamano le maschere del carnevale veneziano. Dopo essere entrati nell’atrio principale, per accedere al piano superiore, imboccherete una scalinata in legno. La sua struttura ricorda molto la colonna vertebrale di un lungo animale ed è sormontata da abbaini simili al guscio delle tartarughe. Non può passare inosservato anche l’enorme lampadario che sovrasta la stanza. La forma è quella di un fiore e il “rosone” circostante è stato realizzato in modo da richiamare un vortice d’acqua. Il percorso continua poi in salita lungo la tromba delle scale. Questa è la struttura portante dell’intera casa in quanto lungo questo “corridoio in verticale” si affacciano gli appartamenti privati delle famiglie. Anche qui si ammira il genio di Gaudì. L’architetto infatti fece installare un lucernario sulla sommità dell’abitazione e piastrellò l’interno della tromba delle scale con ceramiche che sfumano da un blu più scuro fino ad un azzurro chiaro. Questo perché, grazie alla luce naturale che proviene dall’alto, si crea un’illusione ottica per cui lo spettatore vede sempre lo stesso colore, indipendentemente dal punto in cui si trova. Continuando lungo la scalinata principale si arriva al cortile interno sup

Chi è già stato a Roma non può non essere rimasto estasiato alla vista della fontana di Piazza Navona, ma in quanti conoscete la sua leggenda? Imponente e maestosa, la fontana dei Quattro Fiumi, opera dello scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini, rappresenta i quattro fiumi più lunghi del mondo: Nilo, Rio de la Plata, Danubio e Gange. Si staglia di fronte alla chiesa di Sant'Agnese in Agone, progettata invece dal Borromini. In effetti si narra che Bernini realizzò questo incredibile capolavoro su commissione di Papa Innocenzo X, che si occupò del riassetto dell'intera piazza in Età Barocca. Il pontefice accantonò il progetto del Borromini per accettare quello del suo "rivale" dell'epoca. Quindi l'intera storia della fontana è legata a questa rivalità, tanto che la credenza popolare vuole che una delle sculture sia stata realizzata con la mano volta a sorreggere l'eventuale caduta della cupola della chiesa di Sant'Agnese. Tuttavia, la leggenda in realtà risulta essere falsa, in quanto la chiesa di Sant'Agnese in Agone fu realizzata a partire dal 1652, e quando il Bernini realizzò la Fontana dei Quattro Fiumi essa ancora non esisteva, ma ai romani piace raccontare questa storia per incrementare la diatriba tra i due celebri artisti. E tu, conoscevi questa storia? Seguici su Instagram per altre #curiosità 🙃👇🏻 https://www.instagram.com/invites/contact/?i=nvmdyhsopif0&utm_content=3ojz1ps

4 COSE CHE SICURAMENTE NON SAI SU BALI 1️⃣Dimenticate il calcio, a Bali lo sport più seguito è il tajen, il combattimento dei galli. Questa antichissima tradizione, che affonda le sue radici nell’induismo balinese, è attualmente praticata in molte località dell’isola, dove le famiglie allevano i galli al solo scopo di farli combattere. Si crede che la lotta li liberi dagli spiriti del male 2️⃣ Si festeggia il giorno del silenzio, il primo giorno del calendario balinese, dedicato alla meditazione e alla riflessione. Si potrebbe pensare che sia un’opportunità per conoscere la cultura del popolo, ma in realtà viaggiare in questo periodo non è una buona idea poiché tutte le attività si fermano per rispettare questa tradizione. Infatti, durante questa ricorrenza, a partire dalle 6 del mattino e per le successive 24h, tutti i servizi, bar e ristoranti delle città rimangono chiusi. Vi verrà chiesto di fare silenzio e di non andare in spiaggia. I balinesi cercano di non fare rumore per far credere agli spiriti maligni che sull’isola non ci sia nessuno, così che possano andare a colpire altrove 3️⃣ Per l’induismo balinese i neonati sono considerati sacri. Non possono toccare il suolo durante i loro primi mesi di vita. Questa pratica deriva dalla credenza che gli infanti siano ancora troppo vicini al regno sacro da cui provengono e per tale ragione meritano di essere trattati con la massima dedizione e venerazione. La nascita di un figlio significa la rinascita di un antenato che torna sulla Terra. Inoltre, i nomi dei figli non sono casuali e non vanno a gusto personale come facciamo in Occidente ma sono dati in base all’ordine di nascita. Il primogenito di chiama Wayan; Made o Kadek sono i nomi dei secondogeniti; Nyoman o Konang sono i terzogeniti; Ketuk per il quarto. Non importa il sesso, i nomi maschili o femminili sono uguali. La distinzione di fa mettendo “Ni” prima del nome se è femmina e “I” se, invece, è maschio. 4️

7 cose che sicuramente non sai su Singapore🇸🇬 1️⃣Nel 1299 quando il re Utama sbarcò su questa terra vide un animale che non aveva mai visto prima dal corpo rosso, la testa nera e il petto bianco. Il primo ministro affermò che si trattasse di un leone. Il re credendo che fosse di buon auspicio decise di ribattezzare l’isola in Singapure, che significa appunto la città del Leone 2️⃣I suoi grattacieli sono “nani”. Non possono essere più alti di 280 metri, limite stabilito per motivi di sicurezza. 3️⃣Ha i pedoni più veloci. Gli abitanti di Singapore camminano più veloce degli altri. 4️⃣A Singapore non si può semplicemente acquistare un’auto, ma bisogna prima vincere all’asta il diritto di possederne una. L’asta si tiene il primo e il terzo lunedì di ogni mese. Se si riesce ad acquistare un certificato di titolarità si può possedere una macchina per 10 anni. 5️⃣Ha la seconda ruota panoramica più alta del mondo, la “Singapore Flyer”. Oltre a questa opera da record, a Singapore sono presenti anche la cascata artificiale più alta del mondo e la fontana più grande del mondo. 6️⃣A Singapore si parla il “Singlese”. La lingua ufficiale di Singapore è l’inglese, ma quella comunemente usata è un inglese venato di espressioni cinesi e malesi chiamato comunemente “Singlish”. 7️⃣E infine, Lo sapevi che a Singapore c’è un hotel sotto forma di barca? Si chiama “ Marina Bay Sands ” ed è senza dubbio uno degli hotel più stravaganti, lussuosi e più chiacchierati al mondo. Nel suo punto più alto, incontriamo la sua splendida Infinity Pool , la piscina più alta al mondo, lunga 150 metri. Da qui il visitatore può vedere la città di Singapore nella sua interezza. Il complesso è sormontato da una piattaforma sospesa a forma di nave denominata "SkyPark", dove vi sono giardini pensili, piscine idromassaggio, centri benessere, bar e ristoranti accessibili a tutti.

Ti racconto una cosa che sicuramente non conosci!

Ti racconto una cosa che sicuramente non sai‼️ Parliamo di Chefchaouen, una pittoresca cittadina situata nella regione montuosa del Marocco settentrionale. E' detta la città azzurra perché tutti gli edifici, le porte, le finestre, le fontane e le strade sono dipinte nelle diverse tonalità di azzurro. Ma perché proprio questo colore? Esistono due teorie: 1️⃣La prima è puramente religiosa e non estetica. La città infatti fu fondata da spagnoli provenienti dall'Andalusia esiliati nel XV secolo. Ecco perché la parte antica della città ha un aspetto molto simile a quella dei villaggi andalusi.�Secondo gli storici, la popolazione avrebbe iniziato a dipingere le case, le finestre e le porte di blu in quanto questo sarebbe il colore che – per loro – richiama il Paradiso. 2️⃣Secondo altri invece la scelta cromatica deriverebbe dall’esigenza di tenere lontane zanzare. Questi animali, infatti, starebbero ben lontani dagli specchi d’acqua e dunque la popolazione avrebbe pensato di “simulare” il mare per evitare l’assedio degli insetti. Dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità, la città fu per secoli considerata sacra ed era persino proibito l'ingresso agli stranieri. Solo di recente - negli Anni '50 - le cose sono cambiate, motivo per cui ora Chefchaouen si è rivelata al mondo ed è divenuta una meta turistica che pochi ancora conoscono! E tu, ne avevi sentito parlare? 🙃

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