13/02/2024
LA STORIA di CIRO, il Dinosauro Sannita
Arriva una mail :" Sono una maestra , insegno al nord, ma sono campana , ho scoperto dal libro di terza dei miei alunni che Ciro, Il primo Dinosauro italiano è stato trovato a Benevento -voglio vederlo!" .Concordiamo il nostro incontro e insieme , in un mattino di inizio estate visitiamo la Laguna dei Dinosauri , un apposito spazio museale allestito alla Soprintendenza archeologica di Caserta e di Benevento, che ha sede nella nostra città dove è conservato il prezioso fossile.
La storia di questo cucciolo di dinosauro vissuto circa 110 milioni di anni fa, ha veramente dell'incredibile .
Ogni volta che la racconto ai miei turisti mi emoziono sempre un pò soprattutto se davanti a me ho bambini o ragazzi , da sempre appassionati di Tirex e Velociraptor . Loro i dinosauri li studiano a scuola , ma hanno a casa tanti libri e modellini, ci tengono sempre a precisarlo.
Cominciò a raccontare ....
In una primavera del 1981, Giovanni Todisco, un veronese che si era trasferito in provincia di Avellino per motivi di lavoro ,giunge "da turista" con la sua famiglia a Pietraroja un bel paesino incastonato nelle montagne del Parco Regionale del Matese che si trova a 810 metri di altezza sul livello del mare , quasi ai confini con il Molise
Come lo stesso Todisco racconta, nel cercare quello che la natura metteva a disposizione «ci si fermava e si giocava alla scoperta di qualche conchiglietta o frammenti di fossili per la gioia dei bambini».
C’erano delle ruspe e altri grossi macchinari che scavavano e spostavano materiale per la realizzazione della circonvallazione del paese. Stavano frantumando gli strati laterali della cava per farne fondo stradale e guardando tutti quei pezzi di roccia, con grande sorpresa si accorse che c’erano tracce di pesci fossili.
Con sua moglie assieme ai bambini cercarono di raccoglierne alcuni prima che il tutto venisse schiacciato e pressato dal rullo compressore. Ad un certo punto si trova fra le mani una lastrina di pietra calcarea di 38 per 26 centimetri dove da un lato si vedeva in sezione un segno scuro di 2-3 millimetri di spessore.
Il suo cuore incominciò a ba***re più forte.
L’uomo non capì bene cosa fosse, sembrava lo scheletro di un a grossa lucertola, m la raccolse e se la portò con sé .
Todisco rientrò nella sua casa veronese e lasciò tutto in uno scatolone in cantina . La storia continua e lui stesso la racconta .
Alcuni anni dopo conobbe il dott. Giorgio Terruzzi, conservatore del Museo di Storia Naturale di Milano e una sera al telefono gli chiese se poteva passare a trovarlo per «fargli vedere uno strano fossile». Con grande sorpresa di entrambi, fu così che il "dilettante di genio" e lo "studioso" realizzarono di trovarsi di fronte al «primo dinosauro italiano».
Gli studiosi gli diedero il nome di Scipionyx Samniticus: Scipionyx è composto da due nomi, Scipione, per ricordareScipione Breislak (geologo e naturalista italiano di origini svedesi), il primo geologo che studiò il giacimento di Pietraroja e Onyx, che dal greco vuol dire, grande artiglio per indicare le unghie del dinosauro, Samniticus per sottolineare la provenienza, il territorio del Sannio».
Per sostituire questo nome difficile gli si gli attribui’ il nomignolo Ciro .Questo nome e la sua foto fecero il giro del mondo riempendo prime pagine di riviste italiani ed internazionali.
LA STORIA CONTINUA…ma ve la racconto in un prossimo Post.
Un viaggio nel Sannio è
Un Viaggio che non finisce mai di suscitare emozioni # IL SANNIO CHE NON TI ASPETTI #