Nella Macchia della Magona

Nella Macchia della Magona Escursioni ed Eventi nel bosco

Organizzazione di escursioni ed eventi nell'Area Protetta Macchia della Magona Bibbona (LI)
Escursioni a tema, passegggiate al tramonto, escursioni in mountain bike, Aperibosco, VideoMacchia, Tiro con l'Arco.......

26/07/2024

Food foresta spontanea 😁

Tutti i mercoledì fino al 4 settembre: "vita alla macchia" 😁
24/07/2024

Tutti i mercoledì fino al 4 settembre: "vita alla macchia" 😁

23/07/2024
Alla scoperta    della Magona visite guidate - escursioni - eventi nel bosco  Programma estate 2024 sabato 8 e sabato 22...
03/07/2024

Alla scoperta della Magona
visite guidate - escursioni - eventi nel bosco


Programma estate 2024

sabato 8 e sabato 22 giugno
• Lucciole & lanterne
una serata alla Macchia con cena in area attrezzata ed esplorazione notturna del bosco Illuminato dalle lucciole.
Ritrovo ore 19,30 Casetta Campo di Sasso
difficoltà: facile ( 3 Km. ca.) - Dislivello: 50 m. ca. – cena al sacco con possibilità di grigliata.- torcia elettrica
tutti i mercoledì
dal 3 luglio al 4 settembre
• Vita alla macchia
Sui sentieri dell’area protetta per scoprirne la storia e la natura.
Ritrovo ore 09,00 Casetta Campo di Sasso
Durata h. 2,5 ca difficoltà: facile ( 5 Km. ca.) - Dislivello: 90m. ca.

Domenica 28 luglio
All’alba nel bosco Il verde, il silenzio e gli splendidi panorami della macchia al suo risveglio.
Ritrovo ore 06,00 Casetta Campo di Sasso difficoltà: media - Km. 12 ca. dislivello 350m.
Al ritorno, possibilità di pranzo al sacco in area attrezzata


Giovedì 8 agosto Notte di mezza estate escursione notturna con osservazione del cielo e brindisi di mezzanotte Ritrovo ore 22,00 località Il Santo difficoltà: facile Km. 5,2 ca. rientro ore 01,00 caattrezzatura: torcia elettrica

Venerdì 5 e 19 luglio Venerdì 2 e 16 agosto Serate alla Macchia cena conviviale in area attrezzata con griglia accesa proiezioni a sfondo ambientale. dalle ore 19,30 alle 23,00 Casetta Campo di Sasso

Venerdì 12 e 26 luglio Venerdì 9 e 23 agosto AperiBosco mini escursione con brindisi al tramonto dalle ore 18,30 alle 21 ca. Casetta Campo di Sasso.
Domenica 8 settembre
Arcotrekking della Magona
Un’occasione per conoscere l’area protetta Macchia della Magona e sperimentare l’antica disciplina del tiro con l’arco seguiti da un istruttore. Ritrovo ore 9,00 Casetta Campo di Sasso
difficoltà: facile ( 5 Km. ca.) - Dislivello: 50 m. ca. – pranzo al sacco in area attrezzata


Abbigliamento e attrezzatura necessaria:
scarpe da trekking - cappellino - acqua

• Casetta Campo di Sasso GPS 43°15' 20.1"N 10°37' 36.8"E
• località il Santo GPS 43°16'01.8"N10.37' 42.1"

Prenotazione obbligatoria
Ufficio Turistico tel.0586 600699 [email protected]
Viaggiatorilenti tel. 333 4726939 [email protected]

Quote di partecipazione € 3,50 intero € 2,00 fino ai 16 e oltre i 65 anni gratuito residenti nel Comune di Bibbona

Lucciole e lanterne del 22 giugno con la luna piena che sorge tra gli alberi. Grazie ie a tutti i partecipanti.😊
23/06/2024

Lucciole e lanterne del 22 giugno con la luna piena che sorge tra gli alberi. Grazie ie a tutti i partecipanti.😊

Anche per la serata "Lucciole & Lanterne" del 22 giugno abbiamo raggiunto il numero massimo di partecipanti.
12/06/2024

Anche per la serata "Lucciole & Lanterne" del 22 giugno abbiamo raggiunto il numero massimo di partecipanti.

11/06/2024
Ieri sera a  lucciole & lanterne, a sabato 22 giugno
09/06/2024

Ieri sera a lucciole & lanterne, a sabato 22 giugno

Escursione sui Percorsi Verdi di Castellina
25/04/2024

Escursione sui Percorsi Verdi di Castellina

Iniziamo nuovamente a camminare insieme nella Macchia della Magona. di seguito il programma di "Primavera alla Macchia 2...
29/02/2024

Iniziamo nuovamente a camminare insieme nella Macchia della Magona.
di seguito il programma di "Primavera alla Macchia 2024".
- domenica 10 marzo: Una camminata per la pace in collaborazione con la commissione pari opportunità del Comune di Bibbona.
- Domenica 24 marzo: I primi giorni di primavera
- domenica 14 aprile: gli Etruschi e i Templari
- domenica 5 maggio: dal Santo all'Immaginetta
- sabato 8 giugno: Lucciole & Lanterne

27/02/2024

𝗟𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗶𝗲𝘁𝗮̀ ⛪
Presentazione della pubblicazione a cura di Livia Pecchia e Massimo Sarperi
📍 Sabato 2 marzo alle ore 15.15

24/12/2023

Buon ceppo a tutti dai Viaggiatorilenti 🪵🔥🎄🍾🥂

10 agosto 2023 "Notte di mezza estate" escursione notturna nella Nella Macchia della Magona . Grazie a tutti i partecipa...
11/08/2023

10 agosto 2023 "Notte di mezza estate" escursione notturna nella Nella Macchia della Magona . Grazie a tutti i partecipanti

22/06/2023

🚵‍♂️ IN BICI ALLA SCOPERTA DELLA MAGONA
Il MTB Club Cecina organizza con il patrocinio del Comune il primo Magona Day
Domenica 25 giugno manifestazione aperta a tutti, partecipanti ed esperti.
🏁 Ritrovo al Comune di Bibbona alle ore 8.30

19/06/2023

𝗕𝗜𝗕𝗕𝗢𝗡𝗔 𝗘𝗦𝗧𝗔𝗧𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟯
🌞 Tutti gli eventi della nostra estate 🌞
Musica - cultura - spettacoli - natura - enogastronomia
Per info e dettagli Bibbona Turismo
Scarica il giornalino 👉🏼 https://tinyurl.com/5dcvytf7

Domenica 18 giugno, escursione all'alba in attesa dell'estate: ritrovo ore 6 Casetta Campo di Sasso - difficoltà media (...
11/06/2023

Domenica 18 giugno, escursione all'alba in attesa dell'estate: ritrovo ore 6 Casetta Campo di Sasso - difficoltà media (12km Ca.) - dislivello 350 m. - al ritorno possibilità di pranzo al sacco in area attrezzata.

oggi 6 gennaio pubblichiamo l'ultimo post di presentazione del percorso Nella Macchia della Magona. Venite a trovarci, v...
06/01/2023

oggi 6 gennaio pubblichiamo l'ultimo post di presentazione del percorso Nella Macchia della Magona. Venite a trovarci, vi aspettiamo!
La “Macchia della Magona” è bellissimo bosco un tempo usato come riserva di legname e carbone per alimentare i forni della ferriera della Real Magona di Cecina e da questo prende il suo nome. Oggi è un’Area Naturale Protetta, appartiene al Patrimonio Agricolo Forestale Regionale della Toscana ed è gestito dal Comune di Bibbona. Ha un’estensione di 1636 ettari.

NELLA MACCHIA DELLA MAGONA è un percorso di esplorazione da fare seguendo tre diversi tracciati sui quali troverete cartelli ed istallazioni che vi inviteranno a scoprire la natura e la storia di questo bellissimo luogo.
• il sentiero panoramico è
una facile passeggiata che segue la strada delimitata da un bel filare di cipressi sulla quale troviamo quattro punti di interesse che ci invitano a: riconoscere gli alberi al tatto - scoprire le abitudini dei cinghiali , guardare il bosco dalla grande finestra e osservare il bel paesaggio toscano attraverso “l’arco puntatore”
• il sentiero dei vecchi mestieri è
una breve escursione sul sentiero che scende attraverso il bosco di lecci per scoprire le tracce lasciate nei secoli dagli abitanti del posto. Qui troviamo: la vecchia porcareccia , la capanna dei boscaioli , la carbonaia e l’antico mulino ad acqua.
• il sentiero del bosco è
un’escursione nel folto del bosco che inizia con l’invito a scoprirne i profumi , prosegue sul sentiero del forteto e, attraversato il piccolo torrente, si ferma a contemplare gli alberi. Tra vecchi ruderi si scoprono antiche leggende, sul torrente i piccoli animali che lo abitano ed infine l’energia delle piante nel vecchio bosco ceduo.

La guida completa al link: https://drive.google.com/file/d/110f30LpBLLd_sdJLd11o0JqXrLUAwvDX/view?usp=drivesdk

Oggi 4 gennaio, vi mostriamo un'altra tappa del percorso "Nella Macchia della Magona" : LA CARBONAIAPercorrendo i sentie...
04/01/2023

Oggi 4 gennaio, vi mostriamo un'altra tappa del percorso "Nella Macchia della Magona" : LA CARBONAIA

Percorrendo i sentieri della Macchia, incontriamo di sovente delle radure (piazze) dove il terreno è molto scuro a causa dei residui lasciati dalla cottura della legna per la sua trasformazione in carbone.

Dopo aver realizzato la "piazza", si segnava il centro con un pezzo di legno, lo "zeppo" e, per mezzo di un palo, si tracciava la circonferenza presunta della carbonaia.
Con un particolare strumento di legno, il "cavallo", si trasportava la legna tagliata alla lunghezza di circa un metro, accatastandola intorno alla piazza. Qui iniziava il difficile lavoro del carbonaio. Si costruiva il camino centrale e intorno a questo, si iniziava "a involgere", posizionando i legni in maniera circoncentrica. Terminata la "rizzatura" si passava alla realizzazione del "calzolo", l'anello costituito da zolle di terra posizionato alla base della struttura.
Con la successiva operazione, "l' impatticciatura" si ricopriva il volume della carbonaia con erba, o foglie secche e successivamente con uno strato di terra. Per iniziare la cottura, si riempiva il camino con tizzoni di legna ardente e, dopo averlo tappato, si controllava che la combustione avvenisse a “fuoco morto” ossia in presenza di poco ossigeno.
La procedura durava vari giorni durante i quali il carbonaio doveva impedire che la legna bruciasse o che si spengesse.
Terminata la cottura si passava alla “scarbonatura” . L’operazione veniva fatta prima dell’alba in modo che si potesse vedere se il carbone era definitivamente spento. Successivamente questo veniva messo in b***e di juta e consegnate ai “vetturini” per il trasporto con i muli.

Oggi 3 gennaio ancora in giro per la Macchia della Magona nel VECCHIO BOSCO CEDUO. A domani!  Governare un bosco signifi...
03/01/2023

Oggi 3 gennaio ancora in giro per la Macchia della Magona nel VECCHIO BOSCO CEDUO. A domani!

Governare un bosco significa gestirlo attraverso forme selvicolturali diverse. Le forme di governo tipiche sono due: governo a ceduo e governo ad alto fusto (fustaia).
La differenza fra ceduo e fustaia è il tipo di riproduzione che si utilizza per la formazione delle nuove piante. Nella fustaia si utilizza la rinnovazione gamica da seme (favorisce una ricombinazione genetica), nel ceduo si sfrutta la riproduzione agamica (individui con lo stesso patrimonio genetico).

IL GOVERNO A CEDUO:
Il governo a ceduo è possibile in quanto queste piante hanno la capacità di generare, grazie a gemme dormienti, dei nuovi fusti (polloni) al momento della recisione della pianta “madre”. I nuovi fusti, come quelli davanti a noi, si rigenerano da questa ceppaia per rinnovazione agamica ed hanno lo stesso patrimonio genetico della pianta dalla quale si sono generati.

Sono ormai molti anni che questa parte di bosco non viene più tagliata e i polloni nati dalle ceppaie sono diventati alti e possenti. Prova ad entrare tra i fusti di una ceppaia, appoggiati a questi e guarda in alto: potrai sentirne l’energia!

Il pungitopo (ruscus aculeatus)
Il pungitopo, è una pianta cespugliosa sempreverde alta dai 30 agli 80 cm, se osserviamo da vicino questa caratteristica piantina, possiamo vedere come i suoi frutti, delle vistose bacche globose di colore rosso vivo, sono attaccate a quelle che sembrano le foglie ma che in realtà sono fusti modificati divenuti ovali, appiattiti e rigidi, con estremità pungenti. Il suo nome deriva dal fatto che nelle campagne, veniva utilizzato per proteggere il cibo dai roditori.

L'INSOGLIO DEL CINGHIALE Il cinghiale è una specie tipica della fauna europea e italiana, originariamente diffusa in gra...
02/01/2023

L'INSOGLIO DEL CINGHIALE
Il cinghiale è una specie tipica della fauna europea e italiana, originariamente diffusa in gran parte della pen*sola. Il suo corpo è lungo in media 180 cm ed alto circa 100 cm e ricoperto da f***e setole, il peso variabile tra 67 kg nelle femmine e oltre 100 kg per i capi maschi. E’ munito di zanne con denti canini più sviluppati per difendere, più grandi nel maschio. La coda è dritta e termina con un ciuffo di peli il mantello è folto, di colore bruno scuro e negli animali giovani sono presenti tipiche striature marrone e crema. Può vivere anche fino a 25 anni
A partire dalla fine del 1500 la persecuzione diretta operata dall’uomo, ha provocato una progressiva diminuzione del cinghiale che, all’inizio del XX secolo, sopravviveva con nuclei isolati solo nelle regioni tirreniche del centro e del sud e in Sardegna. In questi boschi era presente i cinghiale Maremmano (di taglia più piccola e poco prolifico). Il cambiamento del clima e l’introduzione, a scopo venatorio, di esemplari più grossi e più prolifici provenienti dall’est Europa, hanno provocato sia la perdita delle sue caratteristiche originarie che il forte aumento del numero di esemplari. Questo animale predilige la vita notturna per muoversi indisturbato e fare razzia di cibo, mentre di giorno si riposa disteso in buche che lui stesso crea nel terreno scavando con gli zoccoli e il muso.
Il cinghiale ama rotolarsi in pozze fangose e acquitrinose (insogli) anche per proteggersi da parassiti, soprattutto pulci e zecche, accumulati sul suo pelo. Terminati questi bagni, il fango spalmato sul corpo si secca e gli insetti e parassiti lì inglobati vengono allontanati grazie allo sfregamento della cute su alberi o pietre (i grattatoi) che, se osservate bene, potete individuare qui vicino.

Macchia della Magona 2 gennaio 2023,visto che ieri non lo abbiamo fatto, oggi vi presentiamo 2 tappe del nostro percorso...
02/01/2023

Macchia della Magona 2 gennaio 2023,
visto che ieri non lo abbiamo fatto, oggi vi presentiamo 2 tappe del nostro percorso nella Macchia - IL SENTIERO DEL FORTETO e L'INSOGLIO DEL CINGHIALE

Il forteto è un tipo di vegetazione molto f***a in cui sono presenti alberi e arbusti sempreverdi di modesto sviluppo dove gli elementi più frequenti sono: l'erica il lentisco, la fillirea, il leccio, l'albatro, il mirto, l 'alloro ecc.

La frase “darsi alla macchia” significa (nascondersi in una f***a vegetazione per non essere imprigionati), infatti percorrendo questo sentiero ci sentiamo davvero protetti, abbiamo la sensazione che qui nessuno possa trovarci.

Camminando lentamente, osserviamo le tracce dei suoi frequentatori e giungiamo infine sul letto del torrente.
Le feci della faina o della martora (questi piccoli carnivori appartenenti alla famiglia dei mustelidi, si muovono prevalentemente di notte, cacciano prevalentemente uccelli rettili anfibi e piccoli mammiferi ma si cibano anche di frutti, bacche e uova. Spesso lasciano le loro tracce sui sassi lungo il sentiero.)

Il piccolo insoglio dei cinghiali (nelle zone in cui il terreno è argilloso, si formano spesso delle pozze dove l’acqua si raccoglie ed è qui che i cinghiali vanno a fare i loro bagni di fango per poi togliersi i parassiti dal corpo sfregandosi ai tronchi degli alberi.)

La piazzetta del carbonaio ( lungo i sentieri della macchia, incontriamo spesso delle piccole radure dove il terreno è molto scuro a causa dei residui del carbone ottenuto dalla cottura della legna che, per secoli è stata la principale attività svolta in questi boschi.)

Oggi, 31 dicembre, oltre a farvi gli auguri per il nuovo anno, vi presentiamo un'altra tappa del nostro percorso Nella M...
31/12/2022

Oggi, 31 dicembre, oltre a farvi gli auguri per il nuovo anno, vi presentiamo un'altra tappa del nostro percorso Nella Macchia della Magona - BIBBONA E IL PAESAGGIO TOSCANO

All’inizio del 1500 Leonardo da Vinci realizzò la “mappa della Toscana occidentale a volo d'uccello”, ovvero con una prospettiva dall'alto, come se l'artista stesse sorvolando le zone. Dal particolare, si vede il paese di Bibbona, la costa disabitata e buona parte della pianura ancora occupata dalle paludi.

Il paesaggio che osserviamo oggi è invece il risultato delle modifiche apportate per secoli dall’azione umana: la grande pineta costiera, piantata per proteggere dal vento salmastro le terre bonificate, le cittadine sulla costa e più nell’interno, le zone agricole con i vecchi poderi che, anche se alcuni trasformati in agriturismi e resort, conservano ancora gran parte del loro caratteristico mosaico di coltivazioni.
Il paese di Bibbona ha origini etrusche alle quali risale un’originale statuetta bronzea di un capro, diventata simbolo del paese, ed oggi conservato nel Museo Archeologico di Firenze.

Si racconta che nel medioevo, Bibbona fosse uno dei castelli più forti della Maremma, cinto da mura turrite e difeso da un profondo fosso. Evidenti anche i legami con l'agricoltura, infatti secondo uno statuto del 1400, i capo famiglia erano tenuti a piantare ogni anno almeno un olivo e due alberi da frutto ed anche a fare l'orto

La guida completa al link: https://drive.google.com/file/d/110f30LpBLLd_sdJLd11o0JqXrLUAwvDX/view?usp=drivesdk

Oggi 30 dicembre vi mostriamo un'altro punto d'interesse che troverete sul percorso "Nella Macchia della Magona: LA PORC...
30/12/2022

Oggi 30 dicembre vi mostriamo un'altro punto d'interesse che troverete sul percorso "Nella Macchia della Magona: LA PORCARECCIA
Un vecchio proverbio toscano dice: “ il maiale sogna la ghianda!” : ciascuno proietta la propria intima realtà nei progetti, nelle aspirazioni, nei sogni… Quale posto migliore se non un bosco di lecci, che danno le ghiande più nutrienti, per far vivere questi suini?
Questo viottolo che attraversa la macchia era un tempo una strada chiamata via di Poggio Barano, dalla fattoria di Campo di Sasso raggiungeva mulino vecchio.
Qui troviamo i resti di un edificio che serviva per l’allevamento dei maiali “la porcareccia” ed era probabilmente anche la casa dove abitava il mugnaio il quale possedeva diversi animali tra cui i maiali che alimentava, oltre che con le ghiande dei numerosi lecci , anche con la crusca che è lo scarto della macinatura del grano.
Fino a qualche tempo fa le costruzioni venivano realizzate con quello che si trovava sul posto , le pietre, il legno e la calce che si otteneva dalla cottura della pietra calcarea in piccole fornaci realizzate allo scopo. Ora il bosco sta riguadagnando il suo spazio e tutto ritorna al suo posto.
La Guida completa al link: https://drive.google.com/file/d/110f30LpBLLd_sdJLd11o0JqXrLUAwvDX/view?usp=drivesdk

Oggi 29 dicembre, ancora in esplorazione lungo il torrente  Nella Macchia della Magona - IL BOTRO CAMPO DI SASSO“Quando ...
29/12/2022

Oggi 29 dicembre, ancora in esplorazione lungo il torrente Nella Macchia della Magona - IL BOTRO CAMPO DI SASSO

“Quando si cammina lungo un ruscello nella foresta, la melodia che abbiamo in mente ci sembra di ascoltarla, in forti tremanti note ; anzi, talvolta, sembra precedere di una nota l'immagine interna della melodia che inseguiamo, e acquista una propria indipendenza, che a sua volta non è altro che illusione.”
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89

Il Botro Campo di Sasso è un piccolo corso d’acqua che scende dai poggi della Macchia, ha alimentato per secoli diversi mulini per la macinazione dei cereali. A causa del riscaldamento del clima ha diminuito di molto la sua portata ma, se ci attardiamo sul suo letto, possiamo osservare che è ancora molto frequentato

La guida completa al link: https://drive.google.com/file/d/110f30LpBLLd_sdJLd11o0JqXrLUAwvDX/view?usp=drivesdk

oggi 28 dicembre vi presentiamo un'altra tappa del nostro percorso "Nella Macchia della Magona" I PROFUMI DEL BOSCO.Perc...
28/12/2022

oggi 28 dicembre vi presentiamo un'altra tappa del nostro percorso "Nella Macchia della Magona" I PROFUMI DEL BOSCO.

Percorrendo i sentieri della macchia, possiamo riconoscere le piante, osservarne le forme e i colori ma anche sentire gli odori. Tra i numerosi arbusti che abbiamo davanti, ce ne sono due che possiamo riconoscere annusandone le foglie. Sentito una volta l’odore, non lo scorderemo più.

Il lentisco: La pianta ha un portamento cespuglioso, in genere fino a 3-4 metri d'altezza. Le foglie sono alterne, paripennate, composte da 6-10 foglioline ovato-ellittiche a margine intero e apice ottuso. L'intera foglia è glabra e l’intera pianta emana un forte odore resinoso. Il frutto è una piccola drupa sferica o ovoidale di colore rosso, tendente al nero nel corso della maturazione. I frutti rossi sono ben visibili in piena estate e in autunno e maturano in inverno. Dai semi si ottiene un olio un tempo usato , sia per l’alimentazione, ma risulta molto amaro, sia per l’illuminazione nelle lanterne romane. Possiede anche proprietà mediche e cosmetiche.

Il mirto: La pianta di mirto ha portamento arbustivo-cespuglioso, con ramificazioni molto f***e. E’ una specie di lento accrescimento che può diventare plurisecolare ed è una delle prime piante in grado di riprendere a vegetare dopo un incendio. Le foglie sono opposte sui rami con lamina fogliare lucida. Hanno forma acuminata-lanceolata, con margine intero e lunghe da 1 a 5 cm. Sulla pagina superiore presentano ghiandole puntiformi traslucide ricche di olio essenziale, che liberano un aroma caratteristico sfregando la foglia. I frutti sono delle bacche di colore nero-azzurrastro, maturano da novembre a gennaio e facendole macerare nell’alcool si ottiene un buonissimo liquore.
La guida completa a questo link https://drive.google.com/file/d/110f30LpBLLd_sdJLd11o0JqXrLUAwvDX/view?usp=drivesdk

27 dicembre, ancora un punto d'interesse che potrete trovare Nella Macchia della Magona:  LE LEGGENDE. Camminando all’in...
27/12/2022

27 dicembre, ancora un punto d'interesse che potrete trovare Nella Macchia della Magona: LE LEGGENDE.

Camminando all’interno di un vecchio bosco, può capitare di trovare degli antichi ruderi ai quali non sappiamo dare un preciso significato. Prendiamo il nostro smartphone e ci accorgiamo che non c’è rete. E’ questo il momento in cui i nostri sensi amplificano la loro capacità, notiamo ogni particolare e sentiamo ogni piccolo rumore. La nostra fantasia inizia a lavorare…
Il Serpente Regolo
Il Regolo è un animale mitologico della tradizione del centro Italia, si tratta di un grosso serpente, dalla testa "grande come quella di un bambino", che vive per le macchie, i campi e gli orridi dei monti, tra dirupi e vecchi ruderi. In ogni regione troviamo versioni un po’ diverse del suo aspetto, ma quello che le accomuna è il riferimento al mito del Basilisco (il re dei serpenti). Le sue apparizioni sono descritte da molti racconti popolari e, ancora oggi, girando per le nostre campagne troviamo persone che giurano di averlo visto anche se solo di sfuggita. , il suo potere ipnotico lo rende una figura che incute paura ma anche, rispetto e affetto perché è legata alla vita , alla cultura e alle tradizioni di questa terra.

La guida completa a questo link https://drive.google.com/file/d/110f30LpBLLd_sdJLd11o0JqXrLUAwvDX/view?usp=drivesdk

Oggi 26 dicembre  continuiamo ad esplorare, anche se solo virtualmente, la nostra Macchia della Magona e vi mostriamo IL...
26/12/2022

Oggi 26 dicembre continuiamo ad esplorare, anche se solo virtualmente, la nostra Macchia della Magona e vi mostriamo
IL MULINACCIO. Venite a vederlo dal vero!
Esistono due tipi di mulini ad acqua: il primo a ruota verticale, è quello classico; questi mulini sono adatti a corsi d’acqua con una portata d’acqua anche bassa ma costante durante tutto l’anno. Il secondo tipo detto a ritrecine è invece più adatto a torrenti e botri dove il flusso d’acqua non è costante durante l’anno. Il Mulinaccio è un mulino di questo tipo.
Grazie alla presenza di un dislivello tra la riserva d’acqua (gora) e il mulino, l’acqua acquisisce l’energia necessaria ad imprimere una rotazione alla ruota orizzontale dotata di palette in legno e posizionata in un apposito locale noto come carcerario. L’acqua all’uscita dal condotto all’interno del carcerario è convogliata in modo da colpire i cucchiai del ritrecine con diverse inclinazioni in modo tale da indurre la rotazione con una velocità controllabile. L’asse collegato al ritrecine passava, tramite un foro nel soffitto del carcerario, al centro della macina inferiore (sottana), che rimaneva immobile ed azionava la macina superiore (soprana), a cui ea collegata.
La pulizia degli arbusti che lo avevano coperto negli ultimi decenni ha permesso di mettere in evidenza le numerose parti superstiti, ossia il piano superiore, il cui pavimento intatto è esposto alle intemperie, il carcerario con la sua forma ad arco, il condotto che porta acqua dalla vasca superiore dove un piccolo rivolo d’acqua ha creato nell’ultimo secolo di inattività un interessante concrezione calcarea. Una sola delle due macine è oggi visibile, poco sotto il carcerario.
La guida completa al link: https://drive.google.com/file/d/110f30LpBLLd_sdJLd11o0JqXrLUAwvDX/view?usp=drivesdk

ll post di Natale, per mostrarvi un'altro pezzetto del nostro percorso "Nella Macchia della Magona": GLI ALBERI  Quando ...
25/12/2022

ll post di Natale, per mostrarvi un'altro pezzetto del nostro percorso "Nella Macchia della Magona": GLI ALBERI

Quando entri in un bosco popolato da antichi alberi, più alti dell’ordinario, e che precludono la vista del cielo con i loro spessi rami intrecciati, le maestose ombre dei tronchi, la quiete del posto, non ti colpiscono con la presenza di una divinità?
(Lucio Anneo Seneca)

Tra le fronde degli alberi stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’infinito; tuttavia non si perdono in esso, ma perseguono con tutta la loro forza vitale un unico scopo: realizzare la legge che è insita in loro, portare alla perfezione la propria forma, rappresentare se stessi. Niente è più sacro e più esemplare di un albero bello e forte.
Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi li sa ascoltare, conosce la verità. Essi non predicano dottrine e precetti, predicano, incuranti del singolo, la legge primigenia della vita.
(Hermann Hesse)

Non meno che le statue divine dove splendono oro e avorio, adoriamo i boschi sacri e, in questi boschi, il silenzio.
(Plinio il Vecchio)

Noi animali rappresentiamo solo un misero 0,3% della biomassa terrestre, mentre le piante l’85%. Questo pianeta è un mondo verde; è il pianeta della piante. (Stefano Mancuso – La pianta del mondo)

La guida completa: https://drive.google.com/file/d/110f30LpBLLd_sdJLd11o0JqXrLUAwvDX/view?usp=drivesdk

Oggi 24 dicembre vi mostriamo UNA FINESTRA SULLA MACCHIA. La Macchia mediterranea  è una distesa  di verde scuro e brill...
24/12/2022

Oggi 24 dicembre vi mostriamo UNA FINESTRA SULLA MACCHIA. La Macchia mediterranea è una distesa di verde scuro e brillante che ricopre i pendii collinari in vicinanza del mare. Si chiazza di giallo in autunno e di verde chiaro in primavera, osservala fa bene agli occhi e all’anima
La Macchia della Magona un tempo era usata come riserva di legname per le ferriere della Real Magona di Cecina e da questo prende il suo nome. Oggi è un’Area Naturale Protetta e appartiene al Patrimonio Agricolo Forestale Regionale della Toscana, si estende per circa 1636 ettari dominati da alberi di leccio, quercia, essenze arbustive e arboree come il corbezzolo, mirto, ginestra, erica, cisto, ginepro e alloro che nei luoghi più umidi raggiungono svariati metri di altezza. Al suo interno, La Macchia ospita un arboreto sperimentale (Riserva Naturale Biogenetica) formato da piante tipiche dell’ambiente mediterraneo come il pino, il cipresso e alcuni tipi di cedro. Il sottobosco, ricco di numerose varietà floreali, funghi e felci, è l’habitat ideale di molte specie animali quali cinghiali, caprioli, daini, lepri, volpi, istrici, scoiattoli, tassi, ricci e anche di piccoli topolini da albero come i moscardini. Qui fanno inoltre sosta uccelli migratori come la beccaccia, il colombaccio, la poiana, e alcune specie di passeracei.

Indirizzo

Casetta Campo Di Sasso
Bibbona
57020

Telefono

+393334726939

Sito Web

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