15/04/2024
Da poche settimane una bottega nuova!🍒🍨🍦
Conoscete la storia del bellissimo vaso?
Erano gli anni Venti del Novecento quando il laboratorio di ceramiche emiliano elaborava per la prima volta quei decori blu su fondo bianco che all’epoca riassumevano l’immaginario di un mondo borghese accomunato dalla passione per il decò e le linee eleganti. Importante l'incontro con la nota Bottega Gatti di Faenza che realizzo ' il famoso packaging.
L’attività della famiglia Fabbri, ( Rachele e Gennaro) era nata agli inizi del Novecento nel ferrarese, con l’apertura della Premiata Distilleria di Portomaggiore.
Nel 1915, la svolta: l’impresa si trasferisce a Bologna, nella palazzina sulla via Emilia, e la donna di casa, Rachele, sperimenta per la prima volta la ricetta della cosiddetta “Marena con Frutto”, inizialmente destinata ai mesi estivi. E a Rachele, una decina di anni dopo, Gennaro portava in dono il primo esemplare del vaso in ceramica che, ispirato ai decori dell’arte cinese, fu banco di prova per tanti maestri ceramisti, da Angelo Minghetti a Riccardo Gatti.
Oggi, l’Amarena Fabbri – che nel 2015 ha festeggiato il suo centenario. E con lei, l’inconfondibile vaso – esposto in passato anche al Moma di New York - è diventato icona del made in Italy!
La tipica forma orientale del vaso, con la base stretta e le spalle larghe, servì in origine per garantire la funzionalità dell’oggetto, abitualmente collocato, all’epoca, sui carretti ambulanti del gelato; la decorazione, invece, è debitrice alla storia del territorio emiliano, ispirata al cosiddetto motivo rinascimentale “alla porcellana” (a propria volta frutto di suggestioni importate dai commercianti che si muovevano lungo la Via della Seta), con fiori blu scuro in campo bianco.