27/10/2024
È passata una settimana dalla mattina in cui con la luce del giorno ho realizzato davvero con i miei occhi come la potenza dell’acqua e fango nella notte avesse vinto su di noi.
Cominciavano ora le lacrime, le fatiche fisiche, la consapevolezza che la mia casa non sarebbe più stata la mia casa.
Cominciava l’amarezza perché era un disastro annunciato, qualcosa che il Botteghino temeva.
E in me cominciava anche la rabbia, una fortissima rabbia nei confronti delle istituzioni che si rimpallano le responsabilità da sempre, che parlano parlano (quanto gli viene bene parlare) ma non fanno niente, certo, perché non sono loro a vivere il terrore e l’impotenza durante l’ennesima alluvione, questa poi che ci obbliga a lasciare le nostre case.
Provo disprezzo nei confronti di città metropolitana, regione e governo. Non mi rispecchio in nessuno di loro e certe interviste ai Lepore e Priolo vari mi fanno ve**re la nausea. Il come vengono investiti i nostri soldi fa vomitare.
Mezza italia è in ginocchio a causa del dissesto idrogeologico ma le istituzioni chiacchierano (perché non ne parlano in maniera costruttiva e propositiva .. è tutta chiacchiera e fuffa).
Ai piani bassi è tutta un’altra storia: solidarietà, vicinanza, conforto. braccia, e tanta fatica.
Tengo a dire un grande GRAZIE alle persone che ho vicino, in primis a mio fratello Daniele e ai miei genitori, per poi passare agli amici, quelli che in 3 alluvioni (e questa più che mai) non mi hanno lasciata sola, che hanno imbracciato badili, idropulitrici, tira acqua, ecc..
Ringrazio le amiche che mi tengono i miei adorati figli per darci modo di lavorare a quella che era la mia casa, i miei colleghi perché non mi lasciano sola.
E infine GRAZIE a ognuno di voi che sta partecipando alla raccolta fondi, grazie dal profondo del mio ♥️ cuore.
E ora si comincia di nuovo a sbadilare .. perché dopo una settimana ancora il fango non da tregua.