25/10/2023
Maschere da teschio, colori sgargianti, musica per le strade e celebrazioni che vanno avanti per giorni: è il "Día de los mu***os"
In Messico la festa inizia oggi 25 di ottobre e finisce intorno al 4 di novembre.
La credenza popolare è che in questo particolare periodo dell'anno i defunti possano tornare a visitare la loro famiglia attraverso le "ofrende", degli altari che fungono da "portali" tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Ogni famiglia messicana prepara la sua ofrenda con la foto del defunto, che serve a richiamare e a guidare la sua anima verso il mondo dei vivi, del cibo, affinché il defunto si rifocilli dopo il lungo viaggio che ha affrontato dal regno dei morti, e anche delle candele, che rimarranno accese per tutta la notte, oltre a fiori e altri piccoli regali.
E poi ovviamente, ci sono i teschi: l'icona per eccellenza di questa festa é la "Calavera Catrina", la Signora della Morte, un teschio che indossa un elegante cappello ornato da fiori vistosi e coloratissimi. Nata nel 1910 dalla penna dell'illustratore satirico messicano José Guadalupe Posada, con l'intento di livellare le differenze sociali, mostrando che indipendentemente dalla classe di appartenenza siamo tutti accomunati dallo stesso destino: anche noi vivi, in fondo, siamo destinati a diventare scheletri.
Ed è per questo che la festa è molto sentita: ci ricorda che la vita va vissuta appieno, che non va sprecata.