31/05/2023
La vampariata del corpus domini
Una tradizione calatafimese, anche se viene proposta in maniera similare in altre realtà siciliane ma nella data del 18 marzo, prendendo il nome di "vampata di San Giuseppe". Come a Palermo, proposta nei vari quartieri, anche se ormai lontana dalle dinamiche tradizionali, al punto di trovare spazio qualche anno addietro nella cronaca nazionale per il degrado scaturito dai materiali bruciati e dai danni procurati. Tutt'altra situazione a Calatafimi per la vigilia del Corpus Domini, per i ragazzi con l'aiuto degli adulti diventa un sano momento di aggregazione e di festa. Questa tradizione di origine pagana nasce come auspicio per una propizia annata agraria, infatti vengono bruciati gli scarti vegetali, creando dei grossi cumuli sovrastati da una colorata croce adornata di "marvuni" (gerani) e altri fiori. La croce benedetta assieme al cumulo di legna impreziosito dal giallo dorato della paglia (o fieno) verrà bruciato la sera antecedente la ricorrenza del Corpus Domini e con soddisfazione e devozione si dedica il falò al Santissimo; un tempo le ceneri venivano sparse per i terreni per renderli "simbolicamente" più fertili, questa dinamica avveniva anche perché le persone in maniera strutturata avevano l'abitudine di risiedere in campagna e nello stesso tempo le vampariate venivano realizzatime nei diversi feudi, negli anni per un'evoluzione sociale la tradizione si è spostata (con le persone) nei centri abitati.
Stimoliamo i nostri ragazzi a portare avanti questa ed altre tradizioni, è il giusto modo per tracciare il passato e dare un'identità alla nostra comunità.
Foto dal web