CALTABELLOTTAAgricoltura Pastorizia Turismo Cultura

CALTABELLOTTAAgricoltura Pastorizia Turismo Cultura Ìnykon,Kàmikos,Triòkala,Qal'at al-Ballūt,Caltabellotta:Preistoria,Storia,Archeoastronomia,Archeologia
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Questo è il mio Canale YouTube con pubblicati 50 video che riguardano: Archeoastronomia, Preistoria, Storia, Piante e An...
10/01/2024

Questo è il mio Canale YouTube con pubblicati 50 video che riguardano: Archeoastronomia, Preistoria, Storia, Piante e Animali della Sicilia.
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CALTABELLOTTA (AG) CAPITALE DELLA ARCHEOASTRONOMIA IN SICILIA

26/12/2023

È un megalite naturale alto 6 metri, arrotondato antropicamente con una circonferenza di circa 16 metri e un diametro di 5. A un'altezza di 3 metri c'è una p...

20/12/2023

Ogni luogo ha la sua storia e la racconta attraverso il suo territorio, attraverso l'archeologia e il paesaggio

Un altro Agrigentino in fuga dalla nostra Provincia che gli impedisce di fare strada; ci pensa il giornale LA SICILIA a ...
13/12/2023

Un altro Agrigentino in fuga dalla nostra Provincia che gli impedisce di fare strada; ci pensa il giornale LA SICILIA a informarci che Max Puglix è sul podio e io (Enzo Mulè) che non dimentico di essere stato diretto da lui nel film storico La Pace di Caltabellotta!

14/11/2023

OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA BIANCOLILLA DI CALTABELLOTTA
"Azienda Agricola Mulè"

1° PREMIO a CALTABELLOTTA MIGLIOR CANNOLO INNOVATIVO
04/11/2023

1° PREMIO a CALTABELLOTTA
MIGLIOR CANNOLO INNOVATIVO

Al paese la nipote e il pronipote di GIROLAMO GIANDALIA! Chi era questo dottor Giandalia? Che cosa fece in favore degli ...
03/11/2023

Al paese la nipote e il pronipote di GIROLAMO GIANDALIA!
Chi era questo dottor Giandalia? Che cosa fece in favore degli abitanti del paese di Caltabellotta? Esistono documenti che ne traccino il profilo umano e professionale? Chi si prese la briga di erigere la statua che lo ritrae, all'ombra della centenaria, poderosa, bellissima quercia? Al dottor Alberto D'Alberto, punzecchiato da Vincenzo Mulè, è nata allora l'idea di raccogliere qualcosa che riguarda il filantropo Girolamo Giandalia, e proporla ai posteri. La targa commemorativa scritta sul piedistallo del monumento, recita: "Al medico Girolamo
Giandalia nella cui statura umana v'è ricco insegnamento di vita i concittadini vicini e lontani qui posero additandolo ai posteri
12.04.1891 - 08.05.1953".
Vi dico subito che sull'insigne uomo, per quanto mi è dato sapere, di documenti ufficiali non ne esistono. Sappiamo, comunque, che è nato a Caltabellotta il 12 aprile del 1891 da Salvatore Giandalia e Mariantonia Campo, la quale contribuiva all'economia domestica lavorando come ricamatrice. Il padre, prima di diventare commerciante di cuoio e pellame, esercitava il mestiere di calzolaio. Il tremendo terremoto di Messina del 1908, fu paradossalmente una tragica circostanza favorevole al ciabattino, perché tra le ottantamila vittime trovarono morte anche i fornitori presso i quali aveva acquistato a credito un grosso quantitativo di merce, senza pertanto doverlo più pagare ad alcuno. Salvatore Giandalia ebbe così modo di costruire un oleificio e fare laureare il figlio in medicina. Una volta laureato, il Dottor Giandalia si dedicò con generosità e disinteresse alla sua professione, curando chiunque ne avesse bisogno, senza nulla chiedere, senza mai pretendere. In paese esistono ancora, per nostra fortuna, parecchie persone che l'hanno conosciuto e lo ricordano bene. Sicché, grazie le loro testimonianze, si possono accennare alcuni tratti caratteristici che dovrebbero aiutare ognuno di noi a farsene una pallida visione, anche se solo parzialmente tracciata, è ovvio. L'insegnante Vincenzo Mulè, mi ha raccontato che suo padre
Pellegrino, classe 1917, rammenta perfettamente un giorno di primavera degli anni 20, quando il Dott. Giandalia, acquistata una delle primissime automobili, imbarcò sulla sua macchina un nugolo di ragazzini di li Putieddi (Via Botteghelle), tra cui il papà, inviandoli a fare una passeggiata e un bagno nelle azzurre acque di Sciacca. Superato il rettilineo di Santa Maria, però, all'incirca presso l'attuale oleificio Cucchiara, incontrarono un contadino in groppa a un mulo, che alla vista dell'autovettura s'imbizzarrì sbattendo il povero uomo a terra. Il dottore fece scendere immediatamente i ragazzi dal veicolo, prestò i primi soccorsi al malcapitato, e poi con lo stesso partì alla volta dell'ospedale di Sciacca, raccomandando ai
ragazzi di aspettarlo. Dopo un paio d'ore d'attesa,
Giandalia ritornò con il disarcionato e un enorme vassoio pieno di pasticcini per i suoi piccoli ospiti, e aiutato il contadino, a quel punto pienamente ristabilito dalle cure ospedaliere, a salire sul suo quadrupede, partirono alla volta del mare.

Sempre il signor Pellegrino Mulè, detto Pinu Nturri, racconta: "Una sera alcune persone andarono al Circolo dei Civili, detto "Circulu di li Cavaddi", (ora Circolo di Cultura), a pregare il dottore di soccorrere una giovane donna proveniente da Sant'Anna che giaceva riversa su una scala a pioli usata a mo di lettiga. Dopo una veloce visita, Giandalia capì che la signora era vittima di un attacco di peritonite. Senza perdere un attimo, allora, chiese al giovane Peppino Turturici, all'epoca studente di
medicina che viveva vicino la piazza, d'andare a prendere
i ferri del mestiere. Fatta poi condurre la degente presso
la pensione che sorgeva dove adesso si trova il Bar Europeo, improvvisò un intervento chirurgico salvandogli la vita, e facendosi carico delle spese di vitto e alloggio che l'operata dovette sostenere per il soggiorno nell'improvvisato ospedale. Analogamente anche mio padre, dottor Armando D'Alberto mi descrive Giandalia come una grande persona. In lui l'altruismo e il tratto umano non sono stati certo inferiori al talento
clinico, che si esaltava soprattutto in fase di diagnosi. Tra le sue reminiscenze, mio papà menziona una mattina degli anni quaranta, quando il dottore uscito dalla casa di Via Turano, all'angolo di Via Botteghelle, ben agghindato come il solito, (sembra amasse avere cura della sua persona e vestirsi bene), percorse a piedi tutta la via Botteghelle, la via Daino, per fermarsi presso la farmacia D'Alberto, che in quel tempo si trovava in via Domenico Barbera. Giunto sul ballatoio della farmacia, allora collocata proprio all'inizio della discesa, aveva iniziato a passeggiare e conversare con mio nonno Pellegrino (del quale era buon amico), quando un signore trafelato lo venne a pregare di recarsi a casa sua nel quartiere del "Cozzo", nella parte bassa del paese, perché la moglie giaceva malata e bisognosa d'assistenza medica. Il dottore, alla richiesta dell'uomo che pure gli veniva compare, realizzò in cuor suo che doveva rifarsi nuovamente tutta quella strada a piedi, per cui andò su tutte le furie. Cominciò a sbraitare e inveire, si tolse il cappello, lo stropicciò, lo gettò a terra, lo calpestò, si agitò un altro poco, poi improvvisamente si
calmò, si ricompose, raccolse il copricapo, lo mise in ordine, se lo calcò sulla testa, e come se niente fosse prese l'uomo sotto braccio dicendogli, "amuninni cumpà", e via al "Cozzo" ad assistere la sofferente. Memorabili, racconta sempre mio padre, certe partite a biliardo tra don Francesco Grisafi, Vincenzo Caruso conosciuto come Don "Nsulu" e Giandalia, appunto. Si racconta che Don "Nsulu" avesse il potere di farlo uscire fuori dai gangheri, ogni qualvolta, tra una sigaretta e l'altra (fu accanito fumatore), che il Dottore imbracciava la stecca per accingersi a eseguire il suo tiro, lo incoraggiava con frasi tipo; "Gilò, chissa la sbagli", quando poi il Dottore falliva la giocata, s'incavolava di brutto, e rivolto al Caruso si sfogava: "Ma fari lu piaciri, ca quannu tiro io, tu unna parlari". Ed erano uno spasso. Mia madre lo ricorda come uomo di piazza, chiazzaloru direbbe qualcuno, al quale piaceva stare in paese tra i suoi concittadini. Invece, sposatosi il 29/07/1940 con la signora Maria Concetta Cavallaro, si trasferì suo malgrado a Palermo, in via Regina Margherita. Non per questo dimenticò i suoi compaesani. Anzi. Divenne il punto di riferimento dei caltabellottesi che bisognosi di cure specialistiche erano costretti a recarsi in quel di Palermo. Sono innumerevoli, a proposito, le testimonianze dei concittadini che furono da lui accolti alla corriera o alla stazione, e accompagnati in carrozza dai migliori professionisti della capitale, naturalmente tutto a sue spese.
A Palermo, a ogni modo, il
dottore continuò a prodigarsi ed esercitare la sua professione con la stessa abnegazione e disinteresse che sempre contraddistinse la sua esistenza. Il commerciante Vito Marciante di Filippo, detto Barbetta, mi ha raccontato di quando tra il 1946 e il 1947 si ammalò di tifo a Palermo, dove viveva in quel
tempo per completare gli studi di ragioneria. Ricorda nitidamente la presenza amorevole e pressoché costante del dottore Giandalia al capezzale del letto in cui giacque per più di due mesi lottando tra la vita e la morte. Giandalia poi, saputo che in Piazza Bologni la mattina presto erano disponibili alcune dosi di penicillina, pregò il padre del Marciante di procurarsene qualche dose con le quali riuscì a salvarlo per il rotto della cuffia. Purtroppo, il grande dottore che aveva curato, assistito, confortato, medicato, aiutato tantissime persone, nulla poté quando si ammalò la moglie. Così la signora Maria Concetta gli premorì. Benché avesse provato di tutto per strapparla alla morte, non essere riuscito a guarire la consorte fu per lui un colpo durissimo, che a quanto si disse allora, non riuscì mai a superare, tant'è che da lì a poco scomparve anche lui. Immensa fu la perdita, e il dolore delle persone che lo conobbero e amarono. Il suddetto Filippo Marciante, che era suo "compare di tazza" (testimone di nozze), pensò bene di organizzare insieme altri illustri uomini dell'epoca, un comitato che si occupasse d'innalzare un monumento che lo rammentasse ai posteri. Tra il 1956-1957 il mezzo busto a perenne memoria dello straordinario personaggio fu
celebrato alla presenza delle autorità e la cittadinanza tutta. Nel maggio del 2003, in occasione del cinquantenario della morte, al cospetto dei nipoti e delle due figlie, Renata e Maria Antonietta, il maestro Vincenzo Mulè ha organizzato una cerimonia a ricordo dell'indimenticabile dottor Girolamo Giandalia, il fioraio Giuseppe Barbiera invece, ha
curato a titolo gratuito la pulizia e il ripristino del piedistallo che sorregge l'effigie dell'illustre medico. Una messa in suffragio celebrata presso la Chiesa di
Sant'Agostino, arricchita da interventi dell'insegnante Vincenzo Mulè e del prof. Vito Turturici, ha rinverdito nei cuori dei presenti la straordinaria figura di quest'uomo "gigante" di umanità, virtù, bontà. Vegli su lui, sempre, la nostra ammirazione e il rispetto di tutti i caltabellottesi.

FRUTTA di MARTORANA È un tipico dolce siciliano famoso nel mondo. La sua preparazione e confezionamento prevede nella fo...
02/11/2023

FRUTTA di MARTORANA
È un tipico dolce siciliano famoso nel mondo. La sua preparazione e confezionamento prevede nella forma e nell'aspetto la perfetta imitazione di frutta e ortaggi. Internamente è simile al marzapane ma notevolmente più dolce e saporito. La base della sua ricetta è esclusivamente la farina di mandorle e il miele. È un prodotto inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ed è riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale siciliano.

I BENI ARCHEOASTRONOMICI DI CALTABELLOTTA (SICILIA) A UN CONVEGNO INTERNAZIONALE!
15/10/2023

I BENI ARCHEOASTRONOMICI DI CALTABELLOTTA (SICILIA) A UN CONVEGNO INTERNAZIONALE!

Caltabellotta: I beni archeo-astronomici portati all’attenzione in un convegno internazionale Di Enzo Minio - 14 ottobre 2023 198 Condividi su Facebook Twitta su Twitter A Villa Riso ai Colli, a Palermo, in un convegno internazionale dal tema “Il Mediterraneo e il Megalitismo durante il III e il...

03/10/2023

"MADRETERRA" al Tramonto al Tempio della Concordia, perfetto Calendario Astronomico Equinoziale (albe e tramonti) del V secolo a.C. per Akragas, oggi Agrigento.
("Madreterra", testo e musica del maestro Vincenzo Spampinato ,è l'inno ufficiale della Sicilia)

CONVEGNO INTERNAZIONALE27-28-29 settembre - PALERMO "IL MEDITERRANEO E IL MEGALITISMO DURANTE IL III E II MILLENNIO a.C....
26/09/2023

CONVEGNO INTERNAZIONALE
27-28-29 settembre - PALERMO
"IL MEDITERRANEO E IL MEGALITISMO DURANTE IL III E II MILLENNIO a.C."
Il mio intervento che riguarda il territorio di Caltabellotta sarà giovedì 28 alle ore 16:00
PROGRAMMA
Architetture megalitiche, strutture cultuali archeo-astronomiche, siti geo-archeologici, contatti, riadattamenti, morfo-facies della architettura megalitica nelle Isole e nei territori del Mediterraneo che si terrà il 27 e 28 Settembre 2023 a VillaRiso ai Colli viale dell’Olimpo, 30a - Partanna Mondello - Palermo e il 29 settembre visita giudata (per chi ha assistito ai lavori del Convegno) al sito costiero a megaliti di Pietra Tara - Palermo
Il Convegno, ideato da un gruppo di studiosi di varie discipline, nasce dalla necessità di avviare una nuova fase di studi, su talune strutture poco indagati e che rientrano a in una nuova visione culturale/cultuale della Preistoria e Protostoria del Mediterraneo. I Paesaggi del Sacro, le strutture funerarie, i dolmens e/o ipogei dolmenici, gli areali archeo-astronomici, i megaliti e/o monumenti ciclopici associati ai supporti materiali, i “decori”, oggi rivisti come segni semantici comunicativi”, definiscono realtà quasi sconosciute di settori del “paesaggio megalitico”. Un substrato culturale che dalla Preistoria fino al all’Età del Ferro, ha contribuito a tenere saldo un filo conduttore che ha unito vari Siti nei paesi del Mediterraneo.
Promotori: Studio GeoArchPa, SIGEA, Edizioni del Mirto, Club Unesco Palermo, Associazione Mirto Verde ODV, Ass. BCsicilia.
Con il Supporto del Ministero Beni Culturali, e Assessorato Beni Culturali regione siciliana
PRESENTI
La Città metropolitana di Palermo, il Comune di Palermo, Il Salinas Museo Archeologico di Palermo, l’Università di Palermo, Sistema Museale di Ateneo, Orto Botanico, l’Università di Granada. l’Istituto superiore delle Scienze umane di Tunisi, il Centro Camuno di Studi Preistorici, la SIEP-Iale (Società Italiana di Ecologia del Paesaggio), l’Osservatorio astronomico di Genova, Il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale-Ente gestore della Riserva Orientata di Capo, l’AIPIN, Associazione italiana per la ingegneria naturalistica, l’Archeo Club di Palermo, il Cesvop e l’Orsa Consulting.

Abbeveratoi per mandrie di mucche, pecore, capre e cavalliTaja Soprana, Caltabellotta - Sicilia
22/09/2023

Abbeveratoi per mandrie di mucche, pecore, capre e cavalli
Taja Soprana, Caltabellotta - Sicilia

AMICI DI CALTABELLOTTA! Angela Scandaliato ci ha lasciato. Sarà sicuramente ricordata per i suoi studi sugli Ebrei Calta...
13/09/2023

AMICI DI CALTABELLOTTA!
Angela Scandaliato ci ha lasciato. Sarà sicuramente ricordata per i suoi studi sugli Ebrei Caltabellottesi, una pagina della Storia della Sicilia che stava per essere dimenticata. Per quel poco che posso, la ricorderò sempre e continuerò ad allargare questi studi su questa gloriosa pagina della nostra Storia.
(Vincenzo Carmelo Mulè)

CALTABELLOTTA - SICILIA 26-27 agosto  02-03 settembre09-10 settembre Ore 10:00-12:30   16:00-18:30
26/08/2023

CALTABELLOTTA - SICILIA
26-27 agosto
02-03 settembre
09-10 settembre
Ore 10:00-12:30 16:00-18:30

A cura di Accursio Castrogiovanni e Vincenzo Carmelo MulèThe Jews of Caltabellotta until 1492, the year in which they were expelled with a "cruel" edict by t...

09/08/2023

PERE FACCI BEDDAAntichissima Varietà AutoctonaCALTABELLOTTA SICILIA(ARCHEOBOTANICA)ORIGINI, COLTIVAZIONE E RACCOLTA"I Pira Facci Bedda" (It. Pere Faccia Bel...

02/08/2023

STORIA (Archeobotanica) I grani antichi siciliani sono 52 varietà di grani duri e non (molti autoctoni) delle 291 presenti in Italia nel 1927. Anticamente la...

ALLEVAMENTO ALLO STATO BRADOCALTABELLOTTA ~ SICILIA
30/07/2023

ALLEVAMENTO ALLO STATO BRADO
CALTABELLOTTA ~ SICILIA

Abbeveratoio di GammàutaContrada GammautèddaCaltabellotta ~ SiciliaCon i suoi 15 metri, permette l'abbeveraggio in contemporanea di centinaia di capi di best...

23/07/2023

Caltabellotta: L’incendio uccide le sue pecore, scatta la solidarietà Di Redazione - 22 luglio 2023 47 Condividi su Facebook Twitta su Twitter L’incendio dei giorni scorsi distrugge il suo allevamento di pecore, posto a qualche chilometro dal centro abitato, ma per la famiglia Marsala, che vive...

PANE a legna di PERCIASACCHI(ARCHEOBOTANICA)Il Perciasacchi è una varietà antichissima di frumento duro, di origine medi...
14/07/2023

PANE a legna di PERCIASACCHI
(ARCHEOBOTANICA)
Il Perciasacchi è una varietà antichissima di frumento duro, di origine mediorientale, quindi probabilmente portata dai Sikàni (dal sanscrito sic=coltivare kàna=grano di frumento come ha tradotto il glottologo Enrico Caltagirone; appartiene alla sottospecie dei grani turanici, coltivati nella regione Khorasan nel nord est dell'Iran da millenni e nel tempo si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo, trovando condizioni particolarmente favorevoli in Sicilia. È nota con il nome commerciale di Kamut.

04/07/2023

ALTARE SOLARE PENTAGONALE
Puntatore a 62° Azimuth - SICILIA
San Giorgio - Salinèdda ~ SCIACCA
Perfettamente orientato al Solstizio d'Estate, è un vero Calendario Astronomico Preistorico Solare. Si trova all'interno di una zona antropizzata (San Giorgio), tra il Sepolcro Dolmeico di Fimmina Morta (detto dolmen di Lumia) e la bellissima Necropoli di Tranchina. Dimostra ancora una volta che i Sikàni e i popoli che li hanno preceduti conoscevano l'Astronomia e la Matematica.

IPOGEO (Tholos) della Villa Comunale CALTABELLOTTA ~ SICILIA
30/06/2023

IPOGEO (Tholos)
della Villa Comunale
CALTABELLOTTA ~ SICILIA

L'Ipogeo Toloide campaniforme della Villa Comunale di Caltabellotta in Sicilia è un luogo di culto dei Sikàni, l'antico popolo che ha abitato questo territor...

CALTABELLOTTA, CAPITALE DELL'ARCHEOASTRONOMIA  SICILIANA: i Sikàni e il Sole!Solstizio d'Estate, inizia la Stasciūni-Ist...
20/06/2023

CALTABELLOTTA, CAPITALE DELL'ARCHEOASTRONOMIA SICILIANA: i Sikàni e il Sole!
Solstizio d'Estate, inizia la Stasciūni-Istazyūn! 21.06.2022 e qualche giorno dopo.
ALBA ore 6:00 e Tramonto ore 20:30
Calendari Astronomici Solari
1-TAJA ~ 2-NUVI ~ 3-VITADDA ~ 4-GOGÀLA ~ 5-SCUNNA ~ 6- GULÈA, MANCUSI e FICUZZA (nuovi)
MEZZOGIORNO ore 13:00 - Sole allo Zenith ~ 7)-Rito di Epifania Solare a-Ipogeo della Pietà
b-Ipogeo Villa Comunale
8)-SEMICERCHIO all'ombra
9)-PUTASURYA, cioè Illuminazione Completa e Assenza di Ombra col Sole allo Zenith negli
ALTARE dei SACRIFICI
ALTARE della PURIFICAZIONE
ALTARE della FERTILITÀ
(cosiddetti tavulina)
10)-Ore 20:32 ~ TRAMONTO a SIKÀNIA
11- ALBA e TRAMONTO nei Megaliti Sferici di Acquacirnuta e Purtedda e al Cerchio Astronomico di Cuttunaru.
Facciamo onore ai nostri antenati e a ciò che ci hanno lasciato. Organizzazione autonoma e libera.

Il Canale TV inglese BBC-REEL ha pubblicato il breve documentario sulla Gurfa di Alia (PA) girato lo scorso dicembre. Si...
06/06/2023

Il Canale TV inglese BBC-REEL ha pubblicato il breve documentario sulla Gurfa di Alia (PA) girato lo scorso dicembre. Sintesi che serve a tenere viva l'attenzione sul tema degli ambienti toloidi (a thòlos), 2 dei quali sono anche a Caltabellotta (AG). Buona Visione!

The Gurfa Caves are an extraordinary example of rock architecture dug into a sandstone cliff. This spectacular cavity is the largest beehive tomb in the Mediterranean and it carries a secret. Was it the spectacular tomb of King Minos? Was it used as a gigantic sundial or simply a granary? Video by D...

CALANNARÌNU, Caltabellotta-SiciliaÈ un Bètilo/Menhir (stele fallica) del Neolitico di circa 8 metri, il secondo più alto...
04/06/2023

CALANNARÌNU, Caltabellotta-Sicilia
È un Bètilo/Menhir (stele fallica) del Neolitico di circa 8 metri, il secondo più alto d'Europa, dopo Locmariaquer, in Francia.
Verifica il Tramonto del Calendario Astronomico Preistorico Solare Equinoziale al Campanaru di lu Tammurinu e si trova in direzione Est-Ovest a circa 150 metri dal foro del Campanaru.
{Il betilo è una pietra a cui si attribuisce una funzione sacra in quanto dimora di una divinità o perché identificata con la divinità stessa. Il termine betilo (lat. Baetylus, gr. βαίτυλος) deriva infatti dall'ebraico "Beith-El" [Casa di Dio]}.

CAVA di lu CASTIDDUZZU sul Fiume Favara di Caltabellotta è uno dei posti più affascinanti della Sicilia e si trova tra l...
15/05/2023

CAVA di lu CASTIDDUZZU sul Fiume Favara di Caltabellotta è uno dei posti più affascinanti della Sicilia e si trova tra le contrade Gammàuta e Paganu, sul lato sinistro, e Caddisi (Callisi), sul lato destro. Inizia con un percorso naturale tra giunchi, burda, oleandri, rovi e fiori, dove rane, uccellini di ogni specie, colombi selvatici e qualche biscia d'acqua la fanno da padrone. Nella parte centrale c'è un intrigante tratto di 1300 metri circa, scavato nei milioni di anni dalla furia delle acque con marmitte fluviali, scivoli, serpentine, sottopassaggi e piscine naturali. All'uscita, sempre sul greto del fiume, c'è un Palmento di Vino di Epoca Preistorica, cavato in un megalite di almeno 5 tonnellate, con vasca di pestaggio dell'uva, vasca di raccolta del mosto e un piccolo mortaio per erbe officinali e inebrianti. Il palmento è leggermente inclinato nella parte anteriore, ma saldamente ancorato a un altro megalite naturale di grandezza doppia, per cui è logico pensare che si trova lì da sempre.
(VincEnzo Carmelo Mulè)

GROTTA di ÙTINA in solitaria!Nulla può sostituite la realtà! Da studioso e frequentatore di territori impervi, ecco appa...
08/05/2023

GROTTA di ÙTINA in solitaria!
Nulla può sostituite la realtà! Da studioso e frequentatore di territori impervi, ecco apparire un'altra grotta. Ùtina è un anfratto di culto nella parte alta delle rovine di un villaggio preistorico; alta 4 metri e larga 8, ha la soglia ostruita da un olivastro, mentre l'interno, a forma ovale, ha ancora uno spesso strato nero di fuliggine. È frequentata da greggi allo stato brado.
CALTABELLOTTA - SICILIA

1° MAGGIO - CALENDIMAGGIO FESTA DEI FIORI (tradizione precristiana antichissima)A Caltabellotta, S. Anna, Ribera, Villaf...
01/05/2023

1° MAGGIO - CALENDIMAGGIO
FESTA DEI FIORI
(tradizione precristiana antichissima)
A Caltabellotta, S. Anna, Ribera, Villafranca, Burgio, Lucca, Sciacca, Menfi, paesi con un territorio storicamente in comune, si festeggia cospargendo di fiori tutti i davanzali delle case, nel periodo di massimo splendore della Primavera.

MUSEO DEL GIOCATTOLOLa Storia attraverso il gioco(per alunni, alunne e grandi)SCIACCA ~ SICILIA
23/04/2023

MUSEO DEL GIOCATTOLO
La Storia attraverso il gioco
(per alunni, alunne e grandi)
SCIACCA ~ SICILIA

Quotidiano LA SICILIA
17/04/2023

Quotidiano LA SICILIA

Indirizzo

Caltabellotta
92010

Sito Web

http://www.caltabellotta.net/

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