21/04/2024
Eccoci qua, come ogni anno da 10 anni, a causa di avvistamenti e segnalazioni, a inizio primavera dobbiamo riproporre il medesimo post per una città che ambisce a entrare nel mondo del turismo, ma che ha ancora gravi difficoltà nell'alfabetizzazione di base sulle regole del medesimo.
Ricordiamo nuovamente che quella di Guida turistica è una professione normata dalle leggi nazionali e regionali, che necessita di titoli d'accesso, di un esame e di un'abilitazione.
Svolgere l’attività di visita guidata, anche se chiamata trekking urbano o passeggiata, conferenza o chiaccherata itinerante, oppure il fatto di essere svolta da volontari, o essere gratuita, o fatta da Associazioni culturali, Circoli, ecc… NON sono elementi di deroga che permettono di sfuggire alla normativa vigente. (Può essere concesso SOLO in via ECCEZIONALE - quindi non ripetuta più volte l'anno - ma SOLO per luoghi che NON siano qualificabili come istituti o luoghi di cultura, previa autorizzazione del MINISTERO).
Anche lo schermarsi dietro ai buoni ed alti propositi della divulgazione culturale e valorizzazione del patrimonio non giustifica queste operazioni.
Uno che con grande generosità e senso di umanità vuole andare a fare il Medico volontario in Africa, lo può fare se non è Medico?
Chi vuole andare ad aiutare le terre terremotate facendo il Geometra per la ricostruzione, ma non è Geometra, lo può fare?
Se si vuole accompagnare i bambini del quartiere a scuola su un bus da 20 posti, ma non si ha la patente D, lo si può fare?
La risposta a queste domande la sappiamo tutti.
Dunque, com’è che invece molti si sentono tranquillamente in diritto di fare visite guidate solo perché sentono il bello e nobile desiderio di valorizzare il proprio patrimonio?
Come in tutti i casi precedenti, ci si può dedicare a queste e a tante altre attività edificanti e utili in mille modi, tranne alcuni che sono limitati dalla legge.
C’è bisogno di una ricetta medica? Dobbiamo chiamare un medico
Devo fare delle variazioni al catasto? Dobbiamo chiamare un Geometra
Voglio fare una visita guidata? Dobbiamo chiamare una Guida turistica.
“Ma quella persona è espertissima e competente!”
Sì? Bene. Se vuole fare delle visite guidate sosterrà l’esame come abbiamo fatto tutti noi, dove sarà certificato che ha tutti i titoli e le competenze multidisciplinari per farlo, e, probabilmente, per integrare le sue conoscenze dovrà farsi pure prima un bel corso che può arrivare a costare 2.500 € o più.
Se passa l'esame (che non passano tutti) saremo felici di dare il benvenuto a un nuovo o una nuova collega.
In questa situazione dover vedere vari soggetti non abilitati proporre visite guidate (che ovviamente non sono solo anime belle, ma anche di chi cerca furbescamente di far “ciccia”) non è più tollerabile.
Lo evidenziamo da anni, sperando che con le buone qualche "distratto" si ravveda, e che chi si avvicina appassionatamente alla valorizzazione del nostro patrimonio sia edotto su quali sono i limiti e le leggi che lo regolano.
Per tutti coloro che partecipano a visite guidate: se la persona che vi sta illustrando non ha appeso al collo il tesserino che vedete qua sotto, siete di fronte ad un esercizio abusivo della professione (il tesserino può variare, ma ci deve essere scritto Guida Turistica, con stemma di una Regione italiana e timbro di un Comune; tutti gli altri cartellini sono fuffa!).
A tutti coloro che fanno orecchie da mercante, parleremo a un altro organo molto più sensibile e recettivo: il portafogli, ricordando che per chi fa visite guidate senza essere Guida turistica è prevista una sanzione amministrativa che va da 3.000€ ai 15.000€!
Noi, i nostri colleghi e i sindacati di categoria vigileremo.