GreenHouse

GreenHouse Grazioso appartamento nella Marsica,in residence privato, su una collina dove poter ammirare il paese di Cappadocia e la Valle di Nerfa.

Semplicemente e sinceramente grazie di cuore!❤️
18/12/2024

Semplicemente e sinceramente grazie di cuore!❤️

Grazie a Booking.com 🙏
24/01/2023

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Grazie❤️"Un ammasso di roccia cessa di essere un mucchio di roccia nel momento in cui un solo uomo la contempla immagina...
11/09/2022

Grazie❤️

"Un ammasso di roccia cessa di essere un mucchio di roccia nel momento in cui un solo uomo la contempla immaginandola, al suo interno, come una cattedrale."
(Antoine de Saint-Exupéry)

“La gratitudine è la memoria del cuore.”(JEAN-BAPTISTE MASSIEU)                                                         ...
31/08/2022

“La gratitudine è la memoria del cuore.”
(JEAN-BAPTISTE MASSIEU)

20/07/2022

Sono bellissimi, grazie a Obiettivo Creazione di Clarissa e Rita 😘

📜CASTELLO DI GIRIFALCO📜Citato per la prima volta nel Catalogus baronum con il nome di castellum di Girofalcum appare suc...
06/07/2022

📜CASTELLO DI GIRIFALCO📜

Citato per la prima volta nel Catalogus baronum con il nome di castellum di Girofalcum appare successivamente in documenti di Federico II di Svevia del 1231 e di Carlo I d'Angiò del 1271. Nel XV secolo viene citato con il nome di Castellum Palearie tra i possedimenti marsicani delle famiglie Orsini e Colonna. La struttura originaria, risalente all'XI secolo, era composta dalle torre quadrata circondata da una piccola recinzione rettangolare, mentre nel XIII secolo venne edificata la fortezza vera e propria con l'innalzamento della torre trapezoidale e di quella poligonale e con la realizzazione della cisterna, dei cortili, dei camminamenti e delle opere di muratura. Incluso nel ducato di Tagliacozzo tra i possedimenti dei Colonna appare per l'ultima volta in documenti storici nel 1516. I ruderi che sono ancora visibili sono collocati sul valico dell'omonimo monte che sovrasta il paese contemporaneo a 1 268 m s.l.m.

⭕️Testo completo e foto:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Pagliara_dei_Marsi

❤Lasciatevi coccolare❤....Vi aspettiamo🤗....                                                          📸 Clarissa Benvenu...
25/03/2022

❤Lasciatevi coccolare❤....Vi aspettiamo🤗....



📸 Clarissa Benvenuti PH_istagram

👩‍🌾IL MULINO DI VERRECCHIE 👨🏼‍🌾Nello splendido borgo di Verrecchie, frazione del Comune di Cappadocia, è presente un ant...
24/02/2022

👩‍🌾IL MULINO DI VERRECCHIE 👨🏼‍🌾

Nello splendido borgo di Verrecchie, frazione del Comune di Cappadocia, è presente un antico mulino, ai piedi del Monte Padiglione, lungo il corso del fiume Imele.
L’antico mulino ospita oggi il “Museo della civiltà contadina”, che offre la possibilità al visitatore di fare un viaggio nel passato tra gli antichi mestieri e gli usi della civiltà contadina abruzzese.
Il Mulino ad acqua di Verrecchie in passato rappresentava un fulcro della vita economica locale, poiché se ne servivano gli abitanti di numerosi paesi circostanti.

Al suo interno sono presenti: due mole (una idraulica e una elettrica), testimonianze della vita del mugnaio e del suo lavoro, foto di momenti della vita agreste e di momenti di vita degli abitanti, attrezzi di artigiani a raccontare il loro lavoro. Nel museo sono inoltre conservati manoscritti, documenti, carte, libri sulla storia locale.

Sorgente Fiume Imele
Lasciato l’abitato di Verrecchie e seguendo la strada a sinistra del vecchio Mulino, si giunge alla Sorgente del Fiume Imele. Tra la natura lussureggiante, dalle rocce, sgorga la Sorgente che prosegue il suo cammino fino al vecchio Mulino. Lungo il suo percorso, il fiume Imele attraversa dei Siti della Rete di Natura 2000 ed aree protette, quali il Parco naturale regionale Sirente Velino. Contribuisce quindi al patrimonio ittico e vegetazionale di inestimabile valore dell’Abruzzo.
Il fiume Imele nasce alle pendici del Monte Faito (m. 1455) fra il Monte S. Angelo (m. 959) e il Monte della Maddalena (m. 1141). Scorre per una lunghezza di 31 km, dando origine, alla fine del suo percorso, al fiume Salto.

📖Testo completo:

https://www.cittadellegrotte.it/archivio35_servizi_0_147.html

📸 di Clarissa Benvenuti PH

⛪CHIESA DI SAN GIOVANNI - Monte Valminera ⛰• Chiesa di San Giovanni, situata sul monte Valminiera, fu edificata nel 1825...
19/02/2022

⛪CHIESA DI SAN GIOVANNI - Monte Valminera ⛰

• Chiesa di San Giovanni, situata sul monte Valminiera, fu edificata nel 1825. È raggiungibile tramite un sentiero dove è collocata la Via Crucis.

📖Testo tratto da:https://it.m.wikipedia.org/wiki/Petrella_Liri

📸 di Clarissa Benvenuti PH

Stai programmando le tue vacanze ma non sai dove andare? 🤔 Ti proponiamo "GreenHouse", appartamento nel cuore della Mars...
16/02/2022

Stai programmando le tue vacanze ma non sai dove andare? 🤔

Ti proponiamo "GreenHouse", appartamento nel cuore della Marsica 🙌

A pochi passi dai paesi di Cappadocia e Petrella Liri, immersi nella natura, un'occasione unica per visitare questa meravigliosa terra, i suoi boschi,le sue grotte e ritrovarsi nei vicoli di Tagliacozzo uno dei borghi più belli d'Italia.

Ideale per coppie, famiglie e amici, si compone di soggiorno con cucina, bagno con doccia, camera da letto con divano letto matrimoniale e letto a castello, giardino privato con barbecue. Posto auto riservato! 👨‍👩‍👦👩‍❤️‍👩

airbnb.com/h/greenhouseabruzzo

Un ringraziamento a Clarissa Benvenuti PH per averci omaggiato con questo splendido portachiavi!

❤VI ASPETTIAMO in un luogo INCANTEVOLE❤"Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono."( William Blake )F...
11/02/2022

❤VI ASPETTIAMO in un luogo INCANTEVOLE❤

"Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono."
( William Blake )

Fino a 4 posti letto
Cucina attrezzata
Tv
WiFi gratuito
Forno
Fon
Lavatrice
Pulizie ogni 5 giorni con cambio biancheria
Possibilità di usufruire di giardino grande per il relax
Macchina caffè
Bollitore
Tostapane
Barbecue
Spazio esterno privato dove potersi rilassare
...E tanto altro😉

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❄Vi aspettiamo in Abruzzo! A Cappadocia (Aq), delizioso appartamento a due passi dalle piste da sci..Natura, sport, cult...
06/11/2021

❄Vi aspettiamo in Abruzzo! A Cappadocia (Aq), delizioso appartamento a due passi dalle piste da sci..Natura, sport, cultura, relax e tanto divertimento per una vacanza da sogno!☃️

"Chi ha il potere di farti emozionare, ti è già entrato nel cuore."Fabrizio Caramagna Un grazie di cuore a Sarah, Maicho...
31/10/2021

"Chi ha il potere di farti emozionare, ti è già entrato nel cuore."
Fabrizio Caramagna

Un grazie di cuore a Sarah, Maichol e alla loro splendida famiglia❤

📖 👣  GROTTA COLA 👣📖Grotta Cola, sicuramente meno nota, anch’essa abbracciata dal maestoso Monte Arunzo. È articolata in ...
15/10/2021

📖 👣 GROTTA COLA 👣📖

Grotta Cola, sicuramente meno nota, anch’essa abbracciata dal maestoso Monte Arunzo. È articolata in due cavità, denominate Cola I e Cola II, esplorate nel 1877 dall’antropologo Giustiniano Nicolucci, originario di Isola del Liri. Attraverso un ingresso diviso in due aperture che, parafrasando Ramon Gomez de la Serna, assume le sembianze di un piccolo “sbadiglio della montagna” ci si immette in una sala ben concrezionata, con colate calcitiche bianche e nere.

Anche al suo interno natura e storia si intersecano perfettamente, rendendo l’ambiente interessante e misterioso. La grotta Cola, infatti, può essere considerata una felice tana calcarea, abitata in età preistorica da diverse specie di animali oramai estinte. I loro resti, rintracciati a circa 60 metri dall’entrata, si attribuiscono a talpe, marmotte, cervi e al famoso Ursus Spelaeus. Estintosi nel corso dell’ultima glaciazione del Pleistocene, tra i 24.000 e i 10.000 di anni fa, fu sostituito successivamente dall’Ursus Arctos. Il suo nome è legato alla sottospecie dell’Ursus Arctos Marsicanus , famoso simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Secondo alcuni studiosi questa andrebbe annoverata tra le cosiddette “grotte santuario” della Marsica (insieme alla grotta di Ciccio Felice di Avezzano e a La Dama di Cappadocia), all’interno della quali venivano svolti i culti propiziatori in onore delle divinità legate alla terra. Ancora oggi, infatti, sembra ospitare una leggenda popolare che vede per protagonista un serpente, figura strettamente connessa alla divinità marsa di Angizia, madre dei frutti della terra e delle sue viscere.

📖 Testo a cura di Ilenia Fantozzi

https://semisottolapietra-wordpress-com.cdn.ampproject.org/v/s/semisottolapietra.wordpress.com/2020/05/18/immersione-nel-cuore-della-terra-le-grotte-di-petrella-liri/amp/?amp_js_v=a6&_gsa=1&usqp=mq331AQKKAFQArABIIACAw%3D%3D =16338793090432&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&_tf=Da%20%251%24s&share=https%3A%2F%2Fsemisottolapietra.wordpress.com%2F2020%2F05%2F18%2Fimmersione-nel-cuore-della-terra-le-grotte-di-petrella-liri%2F9

🪨  Un pó di ...PETRELLA LIRI 🪨Sorge ai piedi del monte Aurunzo (o Arunzo), vicino alle sorgenti del fiume Liri, al confi...
10/10/2021

🪨 Un pó di ...PETRELLA LIRI 🪨

Sorge ai piedi del monte Aurunzo (o Arunzo), vicino alle sorgenti del fiume Liri, al confine dell’Abruzzo con il Lazio. Il paese è sovrastato da un’ampia pineta che fu piantata nei primi decenni del Novecento.
Le più antiche testimonianze del territorio riguardano gli scavi presso la grotta Cola, dove sono stati rinvenuti resti umani e animali preistorici e antichi, e che secondo le ultime ricostruzioni potrebbe essere stata una grotta-santuario fino all’epoca degli Equi e dei Marsi, che abitavano la valle di Nerfa prima dell’occupazione romana.

La caratteristica del paese è la simbiosi con le rocce su cui è costruito, da cui deriva probabilmente il toponimo. Come per le altre omonime località il nome deriverebbe da petraeus, ovvero "ciò che cresce sulla roccia" oppure da "piccola pietra", ovvero "pretella" nel dialetto locale.

I primi documenti storici che citano Petrella Liri sono elenchi di chiese. A parte un incerto riferimento alla metà del X secolo, nel 1051 la chiesa di San Pietro (probabilmente nella contemporanea area denominata Santo Pietro, posta a sud del paese) venne acquistata dall’abate Umberto di Subiaco, nella bolla del 1188 di Papa Clemente III sono invece elencate le chiese di Sant’Angelo e San Giovanni. Inoltre, nell’opera seicentesca intitolata Vita di Berardo di Muzio Febonio è riportato un episodio accaduto intorno al 1100 che ha per protagonista un nobile, Giovanni da Petrella, contrapposto alla famiglia Colonna.
I suoi abitanti erano principalmente dediti all’agricoltura nella fertile valle del Liri o alla transumanza verso l’agro romano. Fino al 1837 Petrella Liri era sede del comune, in seguito spostato a Cappadocia. Nel 1882, con Regio Decreto di Umberto I, al nome Petrella venne affiancato l’appellativo Liri per distinguerla dalle altre omonime località italiane.

Distrutta dal terremoto di Avezzano del 1915 e messa in crisi dalla partenza di molti ragazzi come alpini nella Grande Guerra, si spopolò poi rapidamente con l’emigrazione verso Roma nel secondo dopoguerra. Rimane abitata stabilmente da poche decine di persone e si ripopola, in particolare, durante il periodo estivo.

🏡ALLA SCOPERTA DI VERRECCHIE🏡 Verrecchie è una Frazione del Comune di Cappadocia, in provincia de L’Aquila, a circa 980 ...
07/10/2021

🏡ALLA SCOPERTA DI VERRECCHIE🏡


Verrecchie è una Frazione del Comune di Cappadocia, in provincia de L’Aquila, a circa 980 metri di altitudine, alle falde del Monte Padiglione (m. 1627), sul versante meridionale dei Monti Simbruini, che segnano il confine tra il Lazio e l’Abruzzo.

(...)

Il santo patrono è Sant’Egidio (di cui si hanno poche notizie, ma che era nato ad Atene e poi era diventato Vescovo di Arles, in Provenza), al quale è dedicata sia la Chiesa Vecchia, probabilmente benedettina e costruita nel X al di sopra del paese, che quella Nuova, inaugurata nel 1956 nella parte basse dell’abitato.

(...)

Probabilmente Verrecchie è sorta lungo una strada che partendo dalla Via Tiburtina, dopo il valico di Monte Bove, a Roccacerro (m. 1.200 circa), collegava l’Alta Valle dell’Imele con la Valle del Liri e la Valle Roveto e quindi con la regione napoletana.

Certamente la strada passava sul Ponte Romano (o forse medioevale) che si trova a valle dell’abitato. A controllo della strada c’era una torre (o una piccola rocca) medioevale, i cui resti sono ancora visibili sullo sperone roccioso denominato Monte a corte, ubicato sopra l’abitato, a circa 1.100 metri di altezza. La suddetta torre (o rocca) secondo la tradizione è stata fatta costruire (forse nel 1239) dal Re svevo Federico II (1194-1250), per controllare i confini del suo Regno di Sicilia (che comprendeva non solo l’isola, ma tutto il Meridione). Infatti Verrecchie era vicina al confine con lo Stato della Chiesa.

I pochi documenti pervenutici non consentono di accertare con precisione il periodo della fondazione del paese. In particolare non si sa se l’abitato è stato realizzato prima o dopo la costruzione della Chiesa Vecchia dedicata a Sant’Egidio.

In merito alla fondazione ci sono alcune ipotesi. La prima è che Verrecchie (allora chiamata Vericulae) sia stata fondata alla fine del IX secolo dai superstiti di alcuni borghi distrutti dai Saraceni durante le incursioni degli anni 880 e 881, i quali hanno pensato di essere al sicuro in questo posto ubicato molto in alto, e quindi facilmente difendibile, ed inoltre vicino alla sorgente dell’Imele.

Un’altra ipotesi, molto suggestiva, che sa di “leggenda”, è quella avanzata dal canonico e teologo della Cattedrale di Pescina, Andrea di Pietro (in un suo libro pubblicato nel 1869), riprendendo l’ipotesi del sacerdote di Pescina Don Marino Tomasetti, secondo la quale Verrecchie sarebbe stata fondata dalla fusione di due villaggi, Varrumpano o Verumpano (meglio noto come Morbano, i cui resti sono ancora visibili) e Cocume o Cacumen, che in lotta continua tra di loro, si distrussero reciprocamente. A sostegno di questa ipotesi c’è la tradizione verrecchiana secondo la quale la campana più grande (tra le quattro) della Chiesa Vecchia di Sant’Egidio, viene da Morbano,

Riguardo al nome Verrecchie, ci sono alcune ipotesi. Secondo la prima, il nome deriverebbe dalla parola latina verre, che significa maiale. Probabilmente quindi gli abitanti erano allevatori di suini, che vivevano nel periodo estivo allo stato brado. Secondo un’altra ipotesi, un po’ leggendaria, il nome deriverebbe dal nome del Pretore romano Gaio Licinio Verre (115 a. C.- 43 d. C.), che avrebbe trovato rifugio nella zona isolata di Verrecchie prima dello svolgimento del processo (in cui era accusato di corruzione per le attività illecite compiute quando era propretore in Sicilia), celebrato contro di lui nel 70 a. C. e nel quale Cicerone pronunciò le celebri orazioni In Verrem (Contro Verre).

Secondo una terza ipotesi, che a noi sembra la più probabile, il nome deriverebbe dalla parola latina verrucola, che significa altura o piega del terreno, dato che l’abitato sorge alle pendici del Monte Padiglione. In seguito la parola ha subito varie trasformazioni (verricola, verriculae … ) fino al nome attuale.

Secondo un’altra ipotesi, molto suggestiva, ma certamente fantasiosa, il nome deriverebbe dalla parola olandese ”verrek ja” (equivalente della parola greca “eureka”), che significa “ho trovato”, alludendo al fatto che alcuni Crociati del Nord Europa, di ritorno dalla Terra Santa e di passaggio a Verrecchie vi si sarebbero fermati perché era un posto tranquillo e soprattutto ricco di acqua, per la presenza della sorgente dell’Imele.

📖TESTI di Giorgio Giannini

Indirizzo

Via 1
Cappadocia
67070

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