GreenHouse

GreenHouse Grazioso appartamento nella Marsica,in residence privato, su una collina dove poter ammirare il paese di Cappadocia e la Valle di Nerfa.
(3)

Grazie a Booking.com 🙏
24/01/2023

Grazie a Booking.com 🙏

Grazie❤️"Un ammasso di roccia cessa di essere un mucchio di roccia nel momento in cui un solo uomo la contempla immagina...
11/09/2022

Grazie❤️

"Un ammasso di roccia cessa di essere un mucchio di roccia nel momento in cui un solo uomo la contempla immaginandola, al suo interno, come una cattedrale."
(Antoine de Saint-Exupéry)

“La gratitudine è la memoria del cuore.”(JEAN-BAPTISTE MASSIEU)                                                         ...
31/08/2022

“La gratitudine è la memoria del cuore.”
(JEAN-BAPTISTE MASSIEU)

20/07/2022

Sono bellissimi, grazie a Obiettivo Creazione di Clarissa e Rita 😘

📜CASTELLO DI GIRIFALCO📜Citato per la prima volta nel Catalogus baronum con il nome di castellum di Girofalcum appare suc...
06/07/2022

📜CASTELLO DI GIRIFALCO📜

Citato per la prima volta nel Catalogus baronum con il nome di castellum di Girofalcum appare successivamente in documenti di Federico II di Svevia del 1231 e di Carlo I d'Angiò del 1271. Nel XV secolo viene citato con il nome di Castellum Palearie tra i possedimenti marsicani delle famiglie Orsini e Colonna. La struttura originaria, risalente all'XI secolo, era composta dalle torre quadrata circondata da una piccola recinzione rettangolare, mentre nel XIII secolo venne edificata la fortezza vera e propria con l'innalzamento della torre trapezoidale e di quella poligonale e con la realizzazione della cisterna, dei cortili, dei camminamenti e delle opere di muratura. Incluso nel ducato di Tagliacozzo tra i possedimenti dei Colonna appare per l'ultima volta in documenti storici nel 1516. I ruderi che sono ancora visibili sono collocati sul valico dell'omonimo monte che sovrasta il paese contemporaneo a 1 268 m s.l.m.

⭕️Testo completo e foto:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Pagliara_dei_Marsi

❤Lasciatevi coccolare❤....Vi aspettiamo🤗....                                                          📸 Clarissa Benvenu...
25/03/2022

❤Lasciatevi coccolare❤....Vi aspettiamo🤗....



📸 Clarissa Benvenuti PH_istagram

👩‍🌾IL MULINO DI VERRECCHIE 👨🏼‍🌾Nello splendido borgo di Verrecchie, frazione del Comune di Cappadocia, è presente un ant...
24/02/2022

👩‍🌾IL MULINO DI VERRECCHIE 👨🏼‍🌾

Nello splendido borgo di Verrecchie, frazione del Comune di Cappadocia, è presente un antico mulino, ai piedi del Monte Padiglione, lungo il corso del fiume Imele.
L’antico mulino ospita oggi il “Museo della civiltà contadina”, che offre la possibilità al visitatore di fare un viaggio nel passato tra gli antichi mestieri e gli usi della civiltà contadina abruzzese.
Il Mulino ad acqua di Verrecchie in passato rappresentava un fulcro della vita economica locale, poiché se ne servivano gli abitanti di numerosi paesi circostanti.

Al suo interno sono presenti: due mole (una idraulica e una elettrica), testimonianze della vita del mugnaio e del suo lavoro, foto di momenti della vita agreste e di momenti di vita degli abitanti, attrezzi di artigiani a raccontare il loro lavoro. Nel museo sono inoltre conservati manoscritti, documenti, carte, libri sulla storia locale.

Sorgente Fiume Imele
Lasciato l’abitato di Verrecchie e seguendo la strada a sinistra del vecchio Mulino, si giunge alla Sorgente del Fiume Imele. Tra la natura lussureggiante, dalle rocce, sgorga la Sorgente che prosegue il suo cammino fino al vecchio Mulino. Lungo il suo percorso, il fiume Imele attraversa dei Siti della Rete di Natura 2000 ed aree protette, quali il Parco naturale regionale Sirente Velino. Contribuisce quindi al patrimonio ittico e vegetazionale di inestimabile valore dell’Abruzzo.
Il fiume Imele nasce alle pendici del Monte Faito (m. 1455) fra il Monte S. Angelo (m. 959) e il Monte della Maddalena (m. 1141). Scorre per una lunghezza di 31 km, dando origine, alla fine del suo percorso, al fiume Salto.

📖Testo completo:

https://www.cittadellegrotte.it/archivio35_servizi_0_147.html

📸 di Clarissa Benvenuti PH

⛪CHIESA DI SAN GIOVANNI - Monte Valminera ⛰• Chiesa di San Giovanni, situata sul monte Valminiera, fu edificata nel 1825...
19/02/2022

⛪CHIESA DI SAN GIOVANNI - Monte Valminera ⛰

• Chiesa di San Giovanni, situata sul monte Valminiera, fu edificata nel 1825. È raggiungibile tramite un sentiero dove è collocata la Via Crucis.

📖Testo tratto da:https://it.m.wikipedia.org/wiki/Petrella_Liri

📸 di Clarissa Benvenuti PH

Stai programmando le tue vacanze ma non sai dove andare? 🤔 Ti proponiamo "GreenHouse", appartamento nel cuore della Mars...
16/02/2022

Stai programmando le tue vacanze ma non sai dove andare? 🤔

Ti proponiamo "GreenHouse", appartamento nel cuore della Marsica 🙌

A pochi passi dai paesi di Cappadocia e Petrella Liri, immersi nella natura, un'occasione unica per visitare questa meravigliosa terra, i suoi boschi,le sue grotte e ritrovarsi nei vicoli di Tagliacozzo uno dei borghi più belli d'Italia.

Ideale per coppie, famiglie e amici, si compone di soggiorno con cucina, bagno con doccia, camera da letto con divano letto matrimoniale e letto a castello, giardino privato con barbecue. Posto auto riservato! 👨‍👩‍👦👩‍❤️‍👩

airbnb.com/h/greenhouseabruzzo

Un ringraziamento a Clarissa Benvenuti PH per averci omaggiato con questo splendido portachiavi!

❤VI ASPETTIAMO in un luogo INCANTEVOLE❤"Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono."( William Blake )F...
11/02/2022

❤VI ASPETTIAMO in un luogo INCANTEVOLE❤

"Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono."
( William Blake )

Fino a 4 posti letto
Cucina attrezzata
Tv
WiFi gratuito
Forno
Fon
Lavatrice
Pulizie ogni 5 giorni con cambio biancheria
Possibilità di usufruire di giardino grande per il relax
Macchina caffè
Bollitore
Tostapane
Barbecue
Spazio esterno privato dove potersi rilassare
...E tanto altro😉

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❄Vi aspettiamo in Abruzzo! A Cappadocia (Aq), delizioso appartamento a due passi dalle piste da sci..Natura, sport, cult...
06/11/2021

❄Vi aspettiamo in Abruzzo! A Cappadocia (Aq), delizioso appartamento a due passi dalle piste da sci..Natura, sport, cultura, relax e tanto divertimento per una vacanza da sogno!☃️

"Chi ha il potere di farti emozionare, ti è già entrato nel cuore."Fabrizio Caramagna Un grazie di cuore a Sarah, Maicho...
31/10/2021

"Chi ha il potere di farti emozionare, ti è già entrato nel cuore."
Fabrizio Caramagna

Un grazie di cuore a Sarah, Maichol e alla loro splendida famiglia❤

📖 👣  GROTTA COLA 👣📖Grotta Cola, sicuramente meno nota, anch’essa abbracciata dal maestoso Monte Arunzo. È articolata in ...
15/10/2021

📖 👣 GROTTA COLA 👣📖

Grotta Cola, sicuramente meno nota, anch’essa abbracciata dal maestoso Monte Arunzo. È articolata in due cavità, denominate Cola I e Cola II, esplorate nel 1877 dall’antropologo Giustiniano Nicolucci, originario di Isola del Liri. Attraverso un ingresso diviso in due aperture che, parafrasando Ramon Gomez de la Serna, assume le sembianze di un piccolo “sbadiglio della montagna” ci si immette in una sala ben concrezionata, con colate calcitiche bianche e nere.

Anche al suo interno natura e storia si intersecano perfettamente, rendendo l’ambiente interessante e misterioso. La grotta Cola, infatti, può essere considerata una felice tana calcarea, abitata in età preistorica da diverse specie di animali oramai estinte. I loro resti, rintracciati a circa 60 metri dall’entrata, si attribuiscono a talpe, marmotte, cervi e al famoso Ursus Spelaeus. Estintosi nel corso dell’ultima glaciazione del Pleistocene, tra i 24.000 e i 10.000 di anni fa, fu sostituito successivamente dall’Ursus Arctos. Il suo nome è legato alla sottospecie dell’Ursus Arctos Marsicanus , famoso simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Secondo alcuni studiosi questa andrebbe annoverata tra le cosiddette “grotte santuario” della Marsica (insieme alla grotta di Ciccio Felice di Avezzano e a La Dama di Cappadocia), all’interno della quali venivano svolti i culti propiziatori in onore delle divinità legate alla terra. Ancora oggi, infatti, sembra ospitare una leggenda popolare che vede per protagonista un serpente, figura strettamente connessa alla divinità marsa di Angizia, madre dei frutti della terra e delle sue viscere.

📖 Testo a cura di Ilenia Fantozzi

https://semisottolapietra-wordpress-com.cdn.ampproject.org/v/s/semisottolapietra.wordpress.com/2020/05/18/immersione-nel-cuore-della-terra-le-grotte-di-petrella-liri/amp/?amp_js_v=a6&_gsa=1&usqp=mq331AQKKAFQArABIIACAw%3D%3D =16338793090432&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&_tf=Da%20%251%24s&share=https%3A%2F%2Fsemisottolapietra.wordpress.com%2F2020%2F05%2F18%2Fimmersione-nel-cuore-della-terra-le-grotte-di-petrella-liri%2F9

🪨  Un pó di ...PETRELLA LIRI 🪨Sorge ai piedi del monte Aurunzo (o Arunzo), vicino alle sorgenti del fiume Liri, al confi...
10/10/2021

🪨 Un pó di ...PETRELLA LIRI 🪨

Sorge ai piedi del monte Aurunzo (o Arunzo), vicino alle sorgenti del fiume Liri, al confine dell’Abruzzo con il Lazio. Il paese è sovrastato da un’ampia pineta che fu piantata nei primi decenni del Novecento.
Le più antiche testimonianze del territorio riguardano gli scavi presso la grotta Cola, dove sono stati rinvenuti resti umani e animali preistorici e antichi, e che secondo le ultime ricostruzioni potrebbe essere stata una grotta-santuario fino all’epoca degli Equi e dei Marsi, che abitavano la valle di Nerfa prima dell’occupazione romana.

La caratteristica del paese è la simbiosi con le rocce su cui è costruito, da cui deriva probabilmente il toponimo. Come per le altre omonime località il nome deriverebbe da petraeus, ovvero "ciò che cresce sulla roccia" oppure da "piccola pietra", ovvero "pretella" nel dialetto locale.

I primi documenti storici che citano Petrella Liri sono elenchi di chiese. A parte un incerto riferimento alla metà del X secolo, nel 1051 la chiesa di San Pietro (probabilmente nella contemporanea area denominata Santo Pietro, posta a sud del paese) venne acquistata dall’abate Umberto di Subiaco, nella bolla del 1188 di Papa Clemente III sono invece elencate le chiese di Sant’Angelo e San Giovanni. Inoltre, nell’opera seicentesca intitolata Vita di Berardo di Muzio Febonio è riportato un episodio accaduto intorno al 1100 che ha per protagonista un nobile, Giovanni da Petrella, contrapposto alla famiglia Colonna.
I suoi abitanti erano principalmente dediti all’agricoltura nella fertile valle del Liri o alla transumanza verso l’agro romano. Fino al 1837 Petrella Liri era sede del comune, in seguito spostato a Cappadocia. Nel 1882, con Regio Decreto di Umberto I, al nome Petrella venne affiancato l’appellativo Liri per distinguerla dalle altre omonime località italiane.

Distrutta dal terremoto di Avezzano del 1915 e messa in crisi dalla partenza di molti ragazzi come alpini nella Grande Guerra, si spopolò poi rapidamente con l’emigrazione verso Roma nel secondo dopoguerra. Rimane abitata stabilmente da poche decine di persone e si ripopola, in particolare, durante il periodo estivo.

🏡ALLA SCOPERTA DI VERRECCHIE🏡 Verrecchie è una Frazione del Comune di Cappadocia, in provincia de L’Aquila, a circa 980 ...
07/10/2021

🏡ALLA SCOPERTA DI VERRECCHIE🏡


Verrecchie è una Frazione del Comune di Cappadocia, in provincia de L’Aquila, a circa 980 metri di altitudine, alle falde del Monte Padiglione (m. 1627), sul versante meridionale dei Monti Simbruini, che segnano il confine tra il Lazio e l’Abruzzo.

(...)

Il santo patrono è Sant’Egidio (di cui si hanno poche notizie, ma che era nato ad Atene e poi era diventato Vescovo di Arles, in Provenza), al quale è dedicata sia la Chiesa Vecchia, probabilmente benedettina e costruita nel X al di sopra del paese, che quella Nuova, inaugurata nel 1956 nella parte basse dell’abitato.

(...)

Probabilmente Verrecchie è sorta lungo una strada che partendo dalla Via Tiburtina, dopo il valico di Monte Bove, a Roccacerro (m. 1.200 circa), collegava l’Alta Valle dell’Imele con la Valle del Liri e la Valle Roveto e quindi con la regione napoletana.

Certamente la strada passava sul Ponte Romano (o forse medioevale) che si trova a valle dell’abitato. A controllo della strada c’era una torre (o una piccola rocca) medioevale, i cui resti sono ancora visibili sullo sperone roccioso denominato Monte a corte, ubicato sopra l’abitato, a circa 1.100 metri di altezza. La suddetta torre (o rocca) secondo la tradizione è stata fatta costruire (forse nel 1239) dal Re svevo Federico II (1194-1250), per controllare i confini del suo Regno di Sicilia (che comprendeva non solo l’isola, ma tutto il Meridione). Infatti Verrecchie era vicina al confine con lo Stato della Chiesa.

I pochi documenti pervenutici non consentono di accertare con precisione il periodo della fondazione del paese. In particolare non si sa se l’abitato è stato realizzato prima o dopo la costruzione della Chiesa Vecchia dedicata a Sant’Egidio.

In merito alla fondazione ci sono alcune ipotesi. La prima è che Verrecchie (allora chiamata Vericulae) sia stata fondata alla fine del IX secolo dai superstiti di alcuni borghi distrutti dai Saraceni durante le incursioni degli anni 880 e 881, i quali hanno pensato di essere al sicuro in questo posto ubicato molto in alto, e quindi facilmente difendibile, ed inoltre vicino alla sorgente dell’Imele.

Un’altra ipotesi, molto suggestiva, che sa di “leggenda”, è quella avanzata dal canonico e teologo della Cattedrale di Pescina, Andrea di Pietro (in un suo libro pubblicato nel 1869), riprendendo l’ipotesi del sacerdote di Pescina Don Marino Tomasetti, secondo la quale Verrecchie sarebbe stata fondata dalla fusione di due villaggi, Varrumpano o Verumpano (meglio noto come Morbano, i cui resti sono ancora visibili) e Cocume o Cacumen, che in lotta continua tra di loro, si distrussero reciprocamente. A sostegno di questa ipotesi c’è la tradizione verrecchiana secondo la quale la campana più grande (tra le quattro) della Chiesa Vecchia di Sant’Egidio, viene da Morbano,

Riguardo al nome Verrecchie, ci sono alcune ipotesi. Secondo la prima, il nome deriverebbe dalla parola latina verre, che significa maiale. Probabilmente quindi gli abitanti erano allevatori di suini, che vivevano nel periodo estivo allo stato brado. Secondo un’altra ipotesi, un po’ leggendaria, il nome deriverebbe dal nome del Pretore romano Gaio Licinio Verre (115 a. C.- 43 d. C.), che avrebbe trovato rifugio nella zona isolata di Verrecchie prima dello svolgimento del processo (in cui era accusato di corruzione per le attività illecite compiute quando era propretore in Sicilia), celebrato contro di lui nel 70 a. C. e nel quale Cicerone pronunciò le celebri orazioni In Verrem (Contro Verre).

Secondo una terza ipotesi, che a noi sembra la più probabile, il nome deriverebbe dalla parola latina verrucola, che significa altura o piega del terreno, dato che l’abitato sorge alle pendici del Monte Padiglione. In seguito la parola ha subito varie trasformazioni (verricola, verriculae … ) fino al nome attuale.

Secondo un’altra ipotesi, molto suggestiva, ma certamente fantasiosa, il nome deriverebbe dalla parola olandese ”verrek ja” (equivalente della parola greca “eureka”), che significa “ho trovato”, alludendo al fatto che alcuni Crociati del Nord Europa, di ritorno dalla Terra Santa e di passaggio a Verrecchie vi si sarebbero fermati perché era un posto tranquillo e soprattutto ricco di acqua, per la presenza della sorgente dell’Imele.

📖TESTI di Giorgio Giannini

🍂"Tutti dovrebbero trovare il tempo per sedersi e guardare le foglie che cadono."🍂(Elizabeth Lawrence) Vi aspettiamo,  l...
01/10/2021

🍂"Tutti dovrebbero trovare il tempo per sedersi e guardare le foglie che cadono."🍂
(Elizabeth Lawrence)

Vi aspettiamo, l'Abruzzo è terra di magia...e di castagne!🌰

La natura che rapisce!
Colori caldi d'Autunno, panorami mozzafiato..
Quante castagne da raccogliere ...
Noi vi offriamo il vino, voi vi gustate il frutto😉

🌊 IL FIUME LIRI 🌊Il fiume Liri ha avuto sempre grande importanza per il nostro paese che gli deve, con tanto di decreto ...
27/09/2021

🌊 IL FIUME LIRI 🌊

Il fiume Liri ha avuto sempre grande importanza per il nostro paese che gli deve, con tanto di decreto reale del 22 gennaio 1863, finanche una parte del suo nome. Il Liri, il Clanis di Plinio, il Taciturnus amnis di Orazio, il sulphureum flumen di Silio Italico, il Caeruleus Liris di Marziale e infine il Verde di Dante, è prodigo di benefici per i paesi che bagna, anche se a volte è causa di inondazioni, dovute per lo più alle acque dell'invaso del Fucino, che in momenti di emergenza vengono scaricate nel fiume. Per la particolare, favorevole configurazione del nostro territorio il fiume non ha mai procurato al paese guai di tal genere.

Esso (che prende il nome di Garigliano dopo la confluenza col Gari) nasce a quota 1100 nel versante settentrionale dei monti Simbruini, e precisamente dal Monte Camiciola, fra Petrella Liri e Cappadocia, si immette nella Val di Nerfa e quindi, attraverso le gole della Val Roveto, entra in Ciociaria, a monte di Sora, per spaziare poi nella Valle del Liri.

Il Liri è stato per secoli il confine tra il regno di Napoli e lo Stato Pontificio. Oggi esso segna il confine tra Fontana Liri e Monte San Giovanni Campano, collegate tra loro dal ponte dell'Anitrella e dal “ponte del Francese”. L'altro ponte, quello di Sant'Eleuterio unisce il nostro paese ad Arce, ma esso è sul rio Petronio. Tutti e tre i ponti furono distrutti dai bombardamenti durante l'ultimo conflitto e ricostruiti subito dopo. Il Liri bagna il territorio di Fontana Liri per il tratto che va da una località prossima alla contrada Scaffa, in Comune di Arpino, sino alla confluenza in esso del rio Petronio. Per il tratto Anitrella-Sant'Eleuterio scorre per lo più tra alte sponde costituite da una roccia calcarea e da giacimenti più o meno estesi di materiale alluvionale composto di travertino pleistocenico.

Il Liri è uno dei fiumi più ricchi di centrali idroelettriche di tutta Italia e ne conta quattro solo sul nostro territorio: quella privata di Colle Lindra, modernissima, di proprietà di Francesco Fava, quelle di Fontecupa e della Direzione Vecchia, entrambe dell'ENEL; l'altra del Polverificio Esercito. Queste centrali rappresentano una fonte di ricchezza in campo nazionale e hanno costituito in passato un apprezzabile cespite per il nostro Comune, perché paese rivierasco ai sensi di apposita legge. Nel territorio di Fontana Liri confluiscono nel fiume le acque del lago Solfatara, unitesi in precedenza con quelle del rio Petronio, l'ultima parte del torrente Armucci o Arinucci, che nasce dal monte S. Pietro in Comune di Santopadre
Per i Fontanesi il Liri è un benefattore discreto e tranquillo (taciturnus, per dirla ancora con Orazio). Seminascosto fra le sponde, al confine del territorio e ai bordi del nostro mondo abituale, profonde, silenzioso, ogni possibile suo beneficio.

🍁La Faggeta più grande d'Europa a due passi..🍁Quello che più colpisce sui Monti Simbruini è l’estensione dei boschi di f...
25/09/2021

🍁La Faggeta più grande d'Europa a due passi..🍁

Quello che più colpisce sui Monti Simbruini è l’estensione dei boschi di faggio. È un continuo susseguirsi di pianori carsici e faggete; fresche e refrigeranti in estate, silenziose e ovattate in inverno, quando, ormai spoglie, lasciano trapelare i raggi del sole che si riflettono su una candida coltre di neve.

Anticamente il faggio ricopriva gran parte dell’Appennino, la necessità di ricavare aree agricole, pascoli e legname per le attività umane ne hanno ridotto la presenza, eppure quest’essenza forestale è preziosissima per l’equilibrio di due aspetti fondamentali della nostra vita: il clima e l’acqua. Le foreste di faggio vivono in ambienti calcarei fortemente permeabili, con le loro vaste zone ombrose mantengono il terreno umido e pur assorbendo molta acqua dalle radici, la rilasciano nell’ambiente sotto forma di vapore acqueo che ricadendo sul terreno penetra lentamente nel sottosuolo andando ad alimentare gli acquiferi sotterranei; un processo coadiuvato dalle piccole sacche create dall’apparato radicale fortemente sviluppato in superficie, che intercettano piogge e neve impedendo che scivolino via rapidamente.

Il sottobosco della faggeta, ad eccezione delle presenze stagionali di diverse varietà di funghi, è in generale spoglio, alle quote più basse, dove al faggio si mescolano altre essenze, sono presenti però anche strati arbustivi di ginepro e agrifoglio. Nonostante la povertà del suolo significhi inevitabilmente scarsezza di risorse alimentari, molti uccelli come la cincia bigia, il picchio, tra cui il raro picchio dorsobianco, l’allocco, il gufo, la poiana e mammiferi come il ghiro, lo scoiattolo, la martora, il gatto selvatico, la lepre, il lupo, il capriolo e il cervo trovano un rifugio sicuro in questi boschi.

🌲Alla scoperta di CAPPADOCIA🌲Immerso nel verde dell’Appennino centrale abruzzese, circondato da una natura incantevole e...
22/09/2021

🌲Alla scoperta di CAPPADOCIA🌲

Immerso nel verde dell’Appennino centrale abruzzese, circondato da una natura incantevole e da colori vivi, brillanti, Cappadocia è caratterizzato da un territorio prevalentemente montuoso. L’economia della zona, dedita all’allevamento, al commercio del legname e al turismo è fortemente condizionata dalla posizione del Borgo.
Le prime notizie di Cappadocia scritte risalgono al XII secolo e da quel momento in poi il borgo viene conteso dalle famiglie degli Orsini, dei Tagliacozzo e dei Colonna. Stessa sorte seguono le due frazioni di Petrella e Verrecchie.
In seguito all’abolizione del feudalesimo il Borgo viene riscattato definitivamente, come proprietà comunale, il 12 ottobre 1899.
Cappadocia è una caratteristica località della Marsica, situata a 1108 metri sul livello del mare.
Porta abruzzese al complesso naturalistico del Parco dei Monti Simbruini, è uno dei tanti comuni abruzzesi sorti tra la frescura e le bellezze naturali dell’Appennino, ed è adagiato sulle pendici del Colle Secco, dal quale si ammira l’incantevole panorama della Valle del Liri.

Il visitatore che giunge a Cappadocia, non può non restar colpito dal paesaggio che gli si offre alla vista, ovunque circondato e dominato dal verde dei fitti boschi di faggete e castagni, sostituito dal bianco della neve durante la stagione invernale.

Ad appena un’ora di automobile da Roma si può raggiungere un luogo bellissimo, immerso in una natura intatta e incontaminata, circondato da montagne e fitti boschi (con il Grifone che di tanto in tanto spicca il volo dal Monte Arunzo e volteggia maestoso nel cielo), da fiumi e sorgenti, e caratterizzato dalla presenza di un’aria fresca e salubre, lontano dai ritmi caotici, dai rumori e dall’inquinamento delle città.

🍂Due weekend da non perdere🍂Vi aspettiamo!!!🤗
13/09/2021

🍂Due weekend da non perdere🍂

Vi aspettiamo!!!🤗

Offerta week end last minute!! Nella bellissima Cappadocia a un'ora da Roma si svolgera il:3° Galà EquestreRelax e diver...
31/08/2021

Offerta week end last minute!!
Nella bellissima Cappadocia a un'ora da Roma si svolgera il:
3° Galà Equestre
Relax e divertimento

PRENOTA SUBITO!!

Intero appartamento +
Aperitivo di benvenuto

Per info e prenotazioni:
349 737 3381

€65 per la notte

27/08/2021

“Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono.”
William Blake

25/08/2021

Indirizzo

Via 1
Cappadocia
67070

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