La Volpe Trek - Valle del Turano

La Volpe Trek - Valle del Turano Visite guidate al Borgo di Monte Antuni
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Esperienze, escursioni, storie, panorami della Valle del Turano e non solo...😊
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Visita del solo Borgo di Monte Antuni (durata 2 ore circa)
Salita al Borgo: strada sterrata (percorrenza 30 minuti con soste / dislivello 200 m). Visita al Borgo: visita al borgo (circa 1 ora). Discesa dal Borgo: strada sterrata (percorrenza 30 minuti). Visita del solo Borgo di Monte Antuni ed Erem di San Salvatore (durata 3 ore circa)
Salita al Borgo: strada sterrata (percorrenza 30 minuti con so

ste / dislivello 200 m). Discesa all’Eremo: sentiero stretto di montagna (percorrenza 30 minuti / dislivello 150 m). Visita all’Eremo: visita all’eremo (circa 1 ora). Descrizione visita
Descrizione della vallata con particolare riferimento ad argomenti storico-culturali
Accenni storici dell’antico Borgo e visita
Accenni storici dell’Eremo di San Salvatore e visita. Descrizione geomorfologica della vallata. Descrizione delle piante spontanee. Si consiglia
Possibilmente indossate scarpe artigliate o scarponcini da trekking, abbigliamento traspirante, cappello ed acqua, bastoncini da trekking e macchina fotografica. I bambini devono essere accompagnati e seguiti durante l’escursione. Ci sono cose da sapere prima di prenotare? Per visitare il borgo di Antuni bisogna percorrere una strada sterrata con un dislivello di 130 mt di 2km A/R. La visita comprende anche l’Eremo, dislivello e distanza raddoppiano (250mt, 4km).

- E’ necessario che ognuno valuti le proprie condizioni fisiche prima di intraprendere l’escursione

- Sono necessarie scarpe da trekking o almeno da ginnastica (NO suola liscia/scarpe aperte/ciabatte/sandali)

- Suggeriamo di avere con voi uno zainetto, una bottiglia d’acqua, ed indossare abiti comodi ed adatti alla stagione (siamo a 600mt slm e può fare fresco;)

- Non è possibile salire con passeggini o carrozzine. E’ consentito l’accesso ai cani, al guinzaglio.

- Bisogna attenersi alle disposizioni della guida, affinché adulti e bambini facciano una passeggiata tranquilla e sicura

- Si raccomanda, il totale rispetto dell’ambiente che è tutelato dalla Riserva

- La visita si svolge anche in caso di pioggia (non in caso di temporali)

14/11/2024
Ciao a tutti! 🌺Oggi sono felice di presentarvi "Intreccio", un’associazione giovanile creata insieme a un gruppo di raga...
11/11/2024

Ciao a tutti! 🌺
Oggi sono felice di presentarvi "Intreccio", un’associazione giovanile creata insieme a un gruppo di ragazzi della Valle del Turano. Venerdì 15 novembre daremo il via al nostro primo corso🍄, e ne seguiranno molti altri! Tutti i corsi sono gratuiti, basta iscriversi✒️ alla nostra associazione.

Se volete sostenerci, seguiteci anche su Facebook e Instagram! Vi invio qui gli eventi già in programma e vi invito a visitare il nostro sito per ulteriori dettagli 👇
https://www.intrecciovalledelturano.it/

Rimango a vostra completa disposizione per qualsiasi domanda🦊

Appuntamenti del weekend con La Volpe Trek 🦊
01/11/2024

Appuntamenti del weekend con La Volpe Trek 🦊

29/10/2024
23/10/2024

41° SAGRA DELLA CASTAGNA!!
❤️🌰 Ci siamo!!! 🌰❤️

✅️VI ASPETTIAMO DOMENICA 3 NOVEMBRE IN PIAZZA UMBERTO I°...APERTURA STAND 🎪 ORE 13.00!

23/10/2024

🎉 Inaugurazione del Pontile dedicato ad ‘Una Vela senza esclusione’ - 25 Ottobre 2024 🌊

Siamo entusiasti di annunciare che il 25 ottobre 2024, verrà inaugurato il Centro Italiano Nautica Sociale (CINS) con il nuovo pontile dedicato all’attività nautica inclusiva!

Tanti ragazzi delle scuole parteciperanno a questo evento speciale, un momento di festa e condivisione per promuovere l’amore per il mare e l’inclusione. Il pontile rappresenta un passo importante per garantire a tutti la possibilità di vivere esperienze uniche in acqua.

Unisciti a noi per celebrare insieme questa iniziativa che rende la nautica accessibile a tutti!

Vi aspettiamo!
Tutti i dettagli nella locandina

Ringraziamo la Lega Navale Italiana Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia Giovanni Vespaziani Lega Navale Italiana sezione Pomezia Castel di Tora Comune di Castel di Tora

16/10/2024

Non ero pronto ad un cammino così. Eppure mi ero preparato, giuro. Avevo anche studiato. La lontana Sibilla sarebbe stata un po’ il mio banco di prova dopo aver marciato e scritto di cose vicine a casa. Delle mie terre. Delle mie genti. Delle mie passioni e delle mie geometrie.

Stavolta però la missione era diversa. Era innanzitutto rimanere fuori per qualche giorno. E chi mi conosce sa bene che la famiglia non la mollo con piacere, e con lei neanche gli animali e il giardino. Era dormire lontano dal mio letto, perciò. Era andare a raccontare di faccende che non mi appartenevano. Di volti inediti.

Era una bella sfida, insomma, ed io mi ero preparato. Ma a quanto pare non del tutto.

Il filo conduttore della guida sarebbe stato l’elemento acqua. Questo era già deciso. Il Velino, il Turano, l’Aniene. Fiumi e laghi. Ruscelli, fontane, fontanili e fontanelle. Senza mai toccare, seppur vedendola all’orizzonte, l’acqua salata. Il mare. Una questione interna su fluide aree interne perciò. E a tutto questo mi ero preparato a dovere. Ma…

Ma non avrei mai pensato di imbattermi in un cammino che mi ha travolto nell’ospitalità. Nei sorrisi. Nelle facce. Nella generosità. Nella compagnia. Ecco, se devo pensare a una foto la mia Sibilla è stata proprio questa. Un cammino fatto di persone. Di persone e di acqua. “Di passi e di acqua”, come poi si chiamerà la guida. E spero che sarà così anche per chi camminerà dopo di me.

Andiamo per ordine.

Tappa 01 | Rieti – Rocca Sinibalda
La Sibilla parte dall’ombelico d’Italia. Piazza San Rufo, Rieti. Si lascia la città con facilità e ci si ritrova subito tra ponti, torrenti e stabilimenti che imbottigliano acqua. Manco a dirlo. Si prosegue per un paio di lunghi viali verdi, buoni per dimenticare la routine. E ci si ficca nel bosco. Dal nulla compaiono così quattro chilometri (quattro) di muro. Un salitone che porta a Belmonte, il paesino dei pensionati che aspettano la posta. Della signora olandese che aspetta i viandanti. Dei monti che aspettano la neve. Della tramontana e delle panchine che non aspettano nessuno in particolare.

Da Belmonte a Rocca Sinibalda è poi un attimo. Lì, almeno per me, il ricordo è nel castello aperto per via del servizio Rai (che c**o) e nel convento adibito a dormitorio che gestisce Vittorio. Vittorio ha una bella storia da raccontare. La sua. Chiedete e ascoltate.

Tappa 02 | Rocca Sinibalda – Castel di Tora
Sarebbe giusto parlare del tracciato. Ma poi se arrivi a Posticciola è praticamente inutile ogni altro discorso. Posticciola è tipo “Truman show”, il paese perfetto. Ma questo rispetto a quello del film è pure vero. Autentico. Gli abitanti non sono comparse, e quando Posticciola stava per scomparire divorata dai morsi della crisi, l’hanno risollevata loro a suon di volontariato. E adesso gira il turismo che è una bellezza e il buonumore non manca più a nessuno.

Sorvolandola, Posticciola, ma metà giornata ci si imbatte poi nel lago, il lago del Turano. Che è un gioiello. Arrivati a Castel di Tora invece si va a mangiare da Viola, che decide lei per tutti, ma alla fine accontenta ogni palato. E poi c’è Ilaria. Siciliana, trottolina per mezzo mondo, che ha scelto Castel di Tora per fermarsi. È giovane, fa la guida e ha un negozietto dove vende e dispensa anche consulenze e suggerimenti. È piena di amici e di entusiasmo, e guarda al futuro con serenità. A valle si incontra inoltre Maria, che a casa sua fa dormire i pellegrini. Maria è una forza della natura. Maneggia con cura un lievito madre senza tempo e nel cuore ha quarant’anni di fuoco acceso del suo forno. Maria è un miracolo vivente.

Tappa 03 | Castel di Tora – Orvinio
Quando lasci Castel di Tora, nemmeno hai finito di attraversare quel ponte che già ti manca. Saranno utili quindi quei cinque chilometri netti di salita per dimenticare tutto. Anche di avere un fisico decente. O un cognome. Lassù, però, il lago diventa piccolo e il mondo un bel posto da visitare. E dietro l’angolo spunta Pozzaglia. Dove al bar si sta comodi e dove si può leggere un libro intero, tanta è la pace. Io lo ho fatto, mi sono letto Marziani, ed è stato un vero lusso. Sotto Pozzaglia regna la piana delle vacche libere, e sopra Orvinio. A Orvinio Maurizio e Simonetta sono gli hospitaleros più belli che ci siano. Lei hai il sorriso di una mamma. Lui ascolta disponibile e regista sornione. E la mattina al forno di Orvinio, minuscolo, sfornano la pizza più goduriosa del pianeta.

Tappa 04 | Orvinio – Licenza
Questa tappa è diversa dalla altre. Non così difficile ma comunque si sale molto, sempre. Si ha la sensazione di stare e di andare in montagna sin dal primo passo. E la natura si fa più f***a, più forte. È una tappa intima, da condividere soprattutto con se stessi. E quando uno giunge a Licenza ad aspettarlo ci sta Enrico, che è l’anima buona del paese. Il tuttofare. Enrico ti porta a dormire in Foresteria. Enrico viene a cena con te. E non siete solo voi, nel mio caso si sono aggiunte anche altre due presenze fondamentali: gli Andrea. Uno mi ha chiamato e raggiunto che ero nei pressi di una cascata rigenerante. Fa la guida (pure lui), ha due cognomi, e gironzolava in zona. Ci siamo così finalmente incontrati a tavola dopo tanto sentirci al telefono. L’altro Andrea è invece un ragazzo di Imola, partito solo, felice di non esserci arrivato. Di lui conserverò non un ricordo ma un’amicizia. Vera e futuribile.

Tappa 05 | Licenza – San Polo dei Cavalieri
Salutato Enrico, che in pratica vive in piazza a disposizione di chi ha bisogno (è tipo il sindaco del popolo), la tappa si snoda su chilometri non facili e scenari galattici. Lunari. Ma niente spoiler. Ad Andrea di Imola si è aggiunto Antimo, quello che poi la Sibilla se l’è inventata e costruita. Con la scusa di accompagnarmi è venuto anche lui, che aveva voglia di camminare e sapere cosa ne pensavano del suo prodotto. Della sua creatura. Con Antimo siamo arrivati a San Polo dei Cavalieri. Un nome così lungo che mi ha ricordato Villa San Giovanni in Tuscia, col suo (e mio) Cammino dei tre villaggi. E siamo anche andati a mangiare insieme alla sua famiglia, che ci ha raggiunti. E c’era pure un tale Daniele, simpatico, che dormiva dove dormivo io, ma diretto in direzione contraria sulla Via dei lupi. Mi pareva brutto non invitarlo, ha condiviso volentieri il pasto con noi.

Tappa 06 | San Polo dei Cavalieri -Tivoli
Prima di partire ho portato a fare colazione con me Andrea, quello di Imola. Che poi fa il giardiniere forestale e conosce tutte le piante del mondo. Daniele invece era già andato, che lui è uno preciso. In realtà lo aveva invitato Valentina ad Andrea, la proprietaria del castello dove mi sono fermato. Abbiamo parlato del più e del meno con lei e a marce ridotte ci siamo mangiati il buffet di un matrimonio. È arrivato poi anche Antimo (e che fai, ti perdi il finale?). E così i tre improbabili si sono ritrovati di nuovo assieme in direzione Tivoli, in una tappa veloce, perfetta se si deve subito tirar via. Niente anticipazioni manco qui, sennò non avrebbe senso. Dell’arrivo però voglio ricordare il saluto commosso con Andrea, con la certezza che ci si rivedrà, magari anche camminando. E l’incontro con Florinda, la bella donna di Antimo, che mi ha portato a mangiare le fettuccine a casa della madre. Con gatti, cani e parenti. Una bella squadretta.

Ecco. Questa è stata la mia Sibilla. Un cammino fatto di persone. Di belle persone. E forse non è un caso che dopo le fettuccine (la carne, le patate, i dolci, il caffè…) sono scappato via di corsa, ancora sporco e stanco, e sono tornato a casa dalla famiglia con un giorno di anticipo. Dai miei cari, già. Altre facce, più familiari. Quelle delle persone che ogni volta che indosso gli scarponi e prendo carta e penna danno un senso ai miei passi. Alla mia vita tutta.

Stefano Mecorio
Frantoiano, camminante, scrittore di guide sentimentali

16/10/2024

Novanta chilometri. Sei tappe. Otto paesi e due città. Il Cammino della Sibilla parte dall'ombelico d'Italia, a Rieti, e accompagna i viandanti fino a Tivoli. Arte, natura, storia, montagne, fiumi, laghi, boschi, dighe e panorami. Non manca davvero nulla. Ma ciò che veramente contraddistingue la Sibilla è l'ospitalità. Le facce che si incontrano strada facendo. L'aspetto rurale e veritiero di un percorso che non è solo un sentiero, ma piuttosto un'esperienza totalizzante. Lasciatevi trasportare dagli odori e dalle storie. Assaggiate cibi e sorrisi. Soffermatevi a perder tempo laddove il tempo, alla fine, si va a guadagnare. Lentezza e semplicità. Questa la chiave. Questa la via. Buoni passi. Con le fotografie di Claudio Pupi e le schede tecniche di Riccardo Nifosì.

A brevissimo si potrà richiedere insieme alla credenziale.



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Alla scoperta del nostro territorio...  Cupola Rocca Sinibalda   Biblioteca Angelo Di Mario Tiziana Pandolfi
15/10/2024

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15/10/2024

Indirizzo

SP Turanense
Castel Di Tora
02020

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