I Viaggi Itineranti di Giacomo Bontempi

I Viaggi Itineranti di Giacomo Bontempi Rassegna turistica domenicale e festiva, volta alla scoperta del patrimonio artistico e degli eventi culturali e locali della Regione Marche (e non solo...)

Presso l'Auditorium Santo Spirito ⛪ è tempo questa settimana dell'esposizione, patrocinata dal Comune di Cingoli, "MATER...
06/04/2025

Presso l'Auditorium Santo Spirito ⛪ è tempo questa settimana dell'esposizione, patrocinata dal Comune di Cingoli, "MATERIA": personale dell'artista Daniele Duranti 🧑‍🎨.
Nato ad Ancona ci nel 1974 e residente da tempo a Cingoli, dove vive e lavora. Formatosi presso l'Istituto Statale d'Arte dorico e l'Accademia Belle Arti - Macerata 🏫. Numerose sono le mostre personali e collettive da egli realizzate sia in Italia 🇮🇹 che all'estero 🌍.

La mostra rappresenta un viaggio attraverso le principali tappe del lavoro dell'artista. I dipinti del primo periodo invitano ad una riflessione sul presente e mettono in relazione due tipi di linguaggio: quello televisivo 📺 con quello pittorico 🖌️. Questa scelta intende sottolineare l'importanza che questo mezzo ha assunto nella vita e nelle capacità decisionali degli individui 👨‍💻🤳. Le opere in questione rappresentano frammenti di sequenze catturate dal piccolo schermo 🖥️ e concretizzano qualcosa che, altrimenti, si dissolverebbe nel tubo catodico. Il tentativo dell'autore è dunque quello d'intuirne il carattere effimero, inconsistente, attraverso il contrasto con la MATERIA pittorica 🎨.
Nelle opere più recenti la pennellata, sempre accurata, produce indifferentemente immagini derivate dall'osservazione diretta dei viaggi effettuati in America 🇺🇸 e in Europa 🇪🇺 e altre prelevate da Internet 🌐. Il fare diventa ingannevole e provocatorio al punto da non consentire più di distinguere ciò che deriva dalla visione unica dell'autore 👀 e da quello che è fruibile da tutti attraverso la rete 🧑🏻‍💻.

Fanno inoltre parte dell'esposizione dei dipinti che costituiscono delle riflessioni sul mondo dell'arte 🖼️, ed un video 🎥 che racconta la realizzazione di un murales realizzato dall'artista nel 2023.

A tutti i , gli appassionati e gli interessati, siamo lieti di presentare la riapertura della PINACOTECA COMUNALE "DONAT...
06/04/2025

A tutti i , gli appassionati e gli interessati, siamo lieti di presentare la riapertura della PINACOTECA COMUNALE "DONATELLO STEFANUCCI" di Cingoli 🖼️🎨!
Dopo i danneggiamenti subiti in seguito agli eventi sismici di quasi un decennio fa, il museo d'arte cingolana del XX secolo 🏛️ - istituto nel 1985 - si rifà il look in un nuovo allestimento delle sue collezioni; realizzato nel corso del 2024, al fine di valorizzare e raccontare gli artisti locali del Novecento.

Il percorso espositivo vi introduce all'attività artistica della città di Cingoli durante il secolo scorso, attraverso la messa in mostra di selezionate opere di alcuni dei pittori e scultori più significativi di questo periodo. A partire innanzitutto da Donatello Stefanucci 👨‍🎨 (1896-1987) - pittore cingolano al quale la pinacoteca fu intitolata nel 1988 in seguito della donazione di alcuni suoi dipinti - quindi Giovanni Toccafondo 👨‍🎨 (1932-1996) e Maurizio Carloni 👨‍🎨 (1941-2001), passando per l'eclettica figura di Cesare Emidio Bernardi 👨‍🎨 (1911-1985).
Stiamo parlando di tutti artisti di indubbia caratura. Voci luminose e significative di un'epoca di grande fervore per l'Arte quale è stato il Novecento. Autori che hanno saputo esprimere in forme raffinate ed originali l'anima di un territorio di lunga tradizione artistica quale il cosiddetto "Balcone delle Marche" 🏞️.

La collezione, che vi esponiamo quasi interamente, è dunque testimonianza di un'esperienza d'Arte che pone Cingoli tra i luoghi di indiscutibile significato di quell'importante e riconosciuta attività pittorica 🖌️ e scultorea 🗿, espressa nelle Marche in questo tempo... 🫠

Per chi si interessa all'arte 🎨, altra mostra da esporvi in concomitanza con AUTO EXPO è la COLLETTIVA DI PITTORI MARCHI...
30/03/2025

Per chi si interessa all'arte 🎨, altra mostra da esporvi in concomitanza con AUTO EXPO è la COLLETTIVA DI PITTORI MARCHIGIANI 👨‍🎨👩‍🎨; allestita nella palazzina sud del LIDO Cluana, con il patrocinio del comune di Civitanova Marche.
Organizzata da Vittoria Cattolica per conto del padre Raffaele 👨‍🍼. Ivi nato il 27 Febbraio 1921 e appassionatosi sin da bambino alla pittura 🖌️ e al disegno ✏️, cui dedicava il suo tempo libero.

Oltre alle opere di Cattolica, troverete in esposizione nella collettiva di pittura anche le composizioni di Mario Buccolini 👨‍🎨 ed Ornella Rogani 👩‍🎨.
La mostra personale del pittore civitanovese la potrete visitare sempre al Lido dal 16 al 22 aprile prossimi... 📅📍

Per tutti gli appassionati di motori 🛺, ecco a voi AUTO EXPO citta' di Civitanova! La più grande kermesse espositiva di ...
30/03/2025

Per tutti gli appassionati di motori 🛺, ecco a voi AUTO EXPO citta' di Civitanova! La più grande kermesse espositiva di auto 🚗 e moto 🏍️ della Regione Marche!

In questa domenica di fine marzo ed inizio primavera il centro di Civitanova Marche si è trasformato in un ampio showroom all'aperto dedicato alle 2 e alle 4 ruote; con la partecipazione di 30 espositori, rappresentanti di oltre 70 brand, per un totale di ben 250 mezzi in esposizione: tra auto di lusso ♞ e sportive 🏎️, marchi comuni, scooter 🛵, moto 🏍️ e anche veicoli d'epoca 🚗; questi ultimi di proprietà del Caem Lodovico Scarfiotti.
Per introdurre un percorso storico-museale dai modelli degli anni Trenta-Quaranta, fino ad arrivare al prestigio dei giorni nostri.
Un evento aperto a tutte le età 👨‍👦, che regala la possibilità di vivere una giornata all’insegna dei motori, spettacolo 🎪 e intrattenimento 👥; accompagnato da performance di stuntman con acrobazie mozzafiato 🏎️🏍️, sia su auto che su moto, ed una zona dedicata ai più piccoli 👦👧, che comprende una mini pista drift kart 🏁 e divertenti gonfiabili 🛟.

Chi dice dunque che per arricchire la propria cultura occorra soltanto introdursi in strutture che si fregiano del titolo di "museo"? Quello di AUTO EXPO è un vero e proprio museo 🏛️ all'aperto temporaneo, che in questa giornata si rivela accessibile a tutti coloro che desiderano estendere le proprie conoscenze in questo campo. Magari rievocando nella sezione dei veicoli d'epoca, i ricordi 😌 🫂 legati ai propri antenati che li hanno posseduti...
E scoprendo così attraverso tale manifestazione, la storia e l'evoluzione di un settore che trae origine nel XIX secolo ed oggi diventato un punto di riferimento indispensabile per la nostra quotidianità ed il nostro presente.🚦🚸🛣️

Gruppo Emilcar, Foresi Group, Tecnomoto Civitanova Marche, Volvo Car Euromotors Civitanova Marche, Conero Car, Bartoli Motori, Concessionaria Cimini, Moto Nardi, Tombolini Motor Company Spa, Mosca Automobili - Suzuki, Volkswagen ViaVai, Cascioli Group, Basili Auto, Officine 21, Pieffe Auto, Wrap&co.

Spostiamoci ora di poco dal borgo di Castel d'Emilio e camminiamo🚶‍♂️🚶‍♀️verso la periferia, in visita all'ultima meta F...
23/03/2025

Spostiamoci ora di poco dal borgo di Castel d'Emilio e camminiamo🚶‍♂️🚶‍♀️verso la periferia, in visita all'ultima meta FAI aperta al pubblico per l'occasione: la CHIESA e l'ex CONVENTO DI SAN FRANCESCO ⛪.
Storica costruzione ai margini della frazione aguglianese, della quale si visitano il convento - oggi convertito in un centro culturale e sede dell'archivio storico 🗂️ del Comune di Agugliano - e i ruderi dell'adiacente chiesa di San Francesco 🏚️, di cui resta integro soltanto l'iconico campanile che svetta ben visibile sulla campagna limitrofa 🌳🌲🚜

A dispetto della situazione strutturale assai malconcia della chiesa, benché messa adeguatamente in sicurezza 🚧, stiamo parlando di un complesso religioso ricco di storia, legata anche a presunti miracoli. Le sue più antiche fonti riportano che tale convento venne costruito intorno all'anno 1000 per fungere originariamente come ospizio 🖼 dell'Abbazia di Santa Maria in Castagnola di Chiaravalle. Veniva dunque usato per curare e far soggiornare i monaci colpiti dalle febbri malariche provocate dai laghetti e dalle paludi della selva di Castagnola 🏞️.

Tradizione vuole che SAN FRANCESCO D'ASSISI, reduce dall'Egitto 🇪🇬, passando per Ancona si sia presentato all'ospizio per chiedere l'elemosina 🫴🏻 e vi si sia fermato per qualche tempo al fine di assistere gli infermi 😷🤕🤒. Quando l'ammalato prendeva il cibo o le bevande dalle sue mani 🤲, questo guariva miracolosamente 🛐. Lo stesso abate della vicina abbazia di Chiaravalle, recatosi sul posto per accertarsi delle voci sulla presenza del Patrono d'Italia, sarebbe stato colpito da un improvviso morbo e da lui guarito ❤️‍🩹. In cambio del servizio prestato, San Francesco manifestò il desiderio di avere quell'ospizio per fondarvi un convento del proprio Ordine e l'ottenne 🕍.
Un'altra leggenda si limita tuttavia ad affermare che San Francesco, predicando in Ancona, raccolse l'ammirazione e la devozione di tutti, tra cui anche quella di alcuni abitanti di Castel d'Emilio; i quali gli manifestarono il desiderio di avere un luogo a lui intitolato 🙏.

Nel 1778, come riportato dall'insegna introduttiva, la chiesa venne ristrutturata, ampliata e decorata per opera dell'architetto Francesco Maria Ciarrafoni, allievo del Vanvitelli. E' stata chiusa al culto agli inizi degli anni Sessanta del Novecento ed oggi si presenta così, circondata dal verde 🌱🌿🌾 come l'ammirate nelle foto scattate in visita 📷. Alcune fotografie in bianco e nero ⚪⚫ della chiesa sono visibili nella sala archivio del centro culturale 🎓, che allora ospitava la vasta biblioteca 📚 del convento; ora dispersa.

P.S. E con questa località chiudiamo ufficialmente le Giornate FAI Primavera 2025, con un nostro personale ringraziamento anche alla guida e alle informazioni dei volenterosi ciceroni dell'IC "Matteo Ricci" - Polverigi!!! 👏

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE ⛪.La parrocchiale è inevitabilmente stata uno dei luoghi FAI aperti al pubblico per l...
23/03/2025

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE ⛪.

La parrocchiale è inevitabilmente stata uno dei luoghi FAI aperti al pubblico per la sua Giornata di Primavera 🌸 a Castel d'Emilio. Situata in piazza Umberto I, fuori dalle mura della borgata.
Le sue origini sono strettamente collegate a quelle del borgo medievale di Castel d'Emilio, difatti la struttura religiosa in muratura portante risale al XIV secolo: lo stesso in cui fu eretta la monumentale porta d'accesso al castello 🏰.

Si compone di una facciata dalle linee tardo gotiche seicentesche, con pregevole portale in cotto; al quale si sovrappone un rosone in mattoni e sottostante elemento architettonico in pietra con due leoni stilofori 🦁🦁 di stile romanico.
Al centro dell'architrave in pietra della portale laterale sinistra è scolpito il simbolo di San Bernardino da Siena ⚜️.

La dominanza della facciata vi conduce ad un interno non eccelso in termini di capienza, ma ricco di ornamenti e decorazioni. Si compone di tre navate, divise da pilastri e mezze colonne con eleganti capitelli. Degna di nota è la volta a vela della navata centrale, con affreschi 🎨 tratti da episodi della vita di Gesù; le volte delle due navate laterali sono invece a botte.
In esse riscontriamo gli altari della Madonna con bambino🤰🤱, nella navata sinistra, e quello del Crocifisso ✞ nella navata destra; consacrato nel dicembre 1741 e restaurato nel 1916.
L'elemento di maggior importanza si trova però collocato nell'altare maggiore: si tratta di un pregevole paliotto in marmo intarsiato proveniente dalla vicina chiesa del convento di S. Francesco; realizzato dall'artista Gian Francesco Paltrinieri 👨‍🎨 e datato 1697.

Dominano l'interno altresì la possente cantoria con l'organo, con sottostante iscrizione solenne a Dio 🙏, e la Fonte Battesimale 🌊; arricchita da valida raffigurazione scultorea 🗿 rappresentante Gesù Bambino 🌊👼. Uno sguardo 👀 anche ai numerosi sfarzi marmorei della lunetta sovrastante il portale.

E' sempre un piacere partecipare alle Giornate FAI nei due weekend dell'anno 🌸 e avere l'occasione di scoprire e visitar...
23/03/2025

E' sempre un piacere partecipare alle Giornate FAI nei due weekend dell'anno 🌸 e avere l'occasione di scoprire e visitare angoli nascosti del territorio; forse poco conosciuti, ma che in realtà custodiscono tesori inaspettati interessantissimi da proporre ai numerosi partecipanti... 👥👥

E uno di questi è una piccola località dell'anconetano che andiamo ad esplorare e a raccontare oggi. CASTEL D'EMILIO 🏰: località del Comune di Agugliano, a nord del capoluogo.
Storico borgo medievale 👑🛡️, le cui prime notizie risalgono al 1233 riguardanti una sentenza emessa dal Comune di Jesi relativa alle dispute per i confini. Durante il Medioevo fu insieme ad Agugliano due dei circa venti Castelli di Ancona; ovvero una serie di fortificazioni edificate o acquisite dalla repubblica dorica allo scopo di difendere il suo territorio ⚔️🗡️. Nello specifico Castel d'Emilio aveva la funzione, insieme ad altre località limitrofe, di proteggere le frontiere dell'Esino 🏞️. Nel corso della sua storia seguì tutte le vicissitudini di Ancona, diventando anche comune autonomo ⚜️ durante l’epoca napoleonica. Appodiato nel 1861 con l'unità d'Italia 🇮🇹 alla vicina Agugliano, della quale ne divenne frazione.

Oggi si presenta come un classico borgo fortificato 🏯, adagiato su un colle dominante nella sua fertile e pittoresca campagna circostante 🌳🌲🚜. La sua manifestazione più famosa è quella della Festa della Crescia 🫓 , che vi si tiene in estate tra luglio e agosto.
Numerose ristrutturazioni subite nel corso degli anni gli hanno permesso di mantenere integramente la sua caratteristica struttura insediativa storica 🏚️. Costituita da una cinta muraria dalla forma di un poligono irregolare con tre torri difensive e un monumentale ingresso 🎟️: rafforzato da una porta carraia centrale e da una postierla pedonale alla sua destra. La caratterista merlatura, di stile guelfo, si compone di feritoie verticali.
La simbolica porta d'accesso al castello viene attribuita all'architetto fiorentino Baccio Pontelli (XV sec.); inviato dal papa Innocenzo VIII nelle Marche in qualità di Ispettore Generale delle Fortificazioni, al fine di restaurare e dunque rafforzare l'impianto di difesa della borgata. Il 29 aprile 1916 è stata dichiarata mediante decreto, unitamente al paese, Monumento Nazionale 🏛️.

Oltre a passeggiare🚶‍♂️🚶‍♀️per l'interno del borgo e della cinta muraria attraverso la porta quattrocentesca, il FAI approfondisce anche la storia della locale Società Operaia di Mutuo Soccorso 🏭👩‍🏭. Fondata nel 1883, da un gruppo di circa cinquanta persone del luogo👷👨‍🏭; per poi essere ricostituita con atto notarile nel 1924.
Sul finire dell'Ottocento assunse particolare importanza nelle vesti di solidarietà, riguardo la storiografia della previdenza sociale.
E' ospitata nella centrale piazza Umberto I, fuori le mura, in un elegante palazzetto in STILE LIBERTY 🗽. Costruito nel 1935 mediante raffinate forme dell'epoca, distinte da due finestre a bifora dalle colonnine in ghisa.

Dopo la chiesa di S.Antonio di Padova, fate visita anche alla Parrocchia del Rosario; ubicata a poca distanza🚶‍♂️🚶‍♀️⛪ ,...
16/03/2025

Dopo la chiesa di S.Antonio di Padova, fate visita anche alla Parrocchia del Rosario; ubicata a poca distanza🚶‍♂️🚶‍♀️⛪ , nel centro urbano di Falconara Marittima.

La noterete subito come un edificio religioso d'impianto moderno e rafforzato 🕍. La sua costruzione risale infatti agli anni Cinquanta del Novecento, su progetto dell'architetto Alberto Betti di Roma.
I lavori di edificazione iniziarono nel decennio stesso per concludersi nel 1958, secondo i principi del Concilio Vaticano II. Allo stesso anno risale dunque la consacrazione della CHIESA DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL ROSARIO 🌹.

Negli anni Ottanta si segnalano degli interventi di manutenzione e conservazione, che hanno perfezionato l'aspetto consolidato e fortificato dell'intera struttura; in cemento armato ed evidenziata soprattutto nella copertura. La parte muraria, con funzione di tamponamento, è in pietra concia del Monte Conero 🏞️.
La pianta della chiesa è a croce latina leggermente accennata.
La facciata è caratterizzata da un grande portale🚪, che riprende la stessa forma triangolare △ del prospetto frontale ed è sormontato da una statua della Beata Vergine 🤱🙏.

L'interno, molto ampio, tipico di una chiesa moderna, è illuminato dalle numerose lunette laterali e dalla grande cupola ottagonale.
Lo sguardo andrà dritto all'accattivante dipinto mosaicale dell'abside 🎨🖼️ e alle decorazioni pittoriche 👨‍🎨 e scultoree 🗿🗿 di entrambi i lati del presbiterio. A destra noterete inoltre una singolare iconografia sulla falsa riga del crocifisso di San Damiano ✞, legato alla figura di SAN FRANCESCO D'ASSISI 🔥🕯.
Sopra il portale, sulla cantoria a balconata alloggia un contemporaneo organo a canne; sotto al quale leggiamo un'epigrafe del maggio 1968, celebrante la ricorrenza dei solenni festeggiamenti del decennale dalla consacrazione della chiesa 💒.

Visitare il centro di Falconara Marittima, città infrastrutturale per eccellenza nelle Marche 🚆✈️🏭🚢, non vuol dire immer...
16/03/2025

Visitare il centro di Falconara Marittima, città infrastrutturale per eccellenza nelle Marche 🚆✈️🏭🚢, non vuol dire immergersi solo nel contesto urbano; ma anche esplorare, come ogni località che si viene a visitare, le mete turistiche che essa offre; seppur forse un po' celate nel denso centro cittadino sviluppatosi di fronte alla spiaggia sabbiosa... 🏖️

Se nel percorso storico-culturale la meta per eccellenza è il Museo della Resistenza, in quello religioso ✝🙏 un luogo ricco di fede e spiritualità è la Parrocchia S.Antonio di Padova ⛪.

Situata a metà strada tra la stazione ferroviaria e l'altura di Palazzo Bianchi, su di un ampio piazzale in cui sorge la sua imponente facciata 💒; caratterizzata all'ingresso da un portico ad arcate con protiro centrale. Sopra di esso ammiriamo una trifora, con la lunetta che accoglie un mosaico raffigurante Sant'Antonio di Padova che predica ai pesci 🐟🐟. Completano le decorazioni della facciata un sovrastante rosone con croce greca e ad altri due più piccoli ai lati delle bifore.

La storia di questa parrocchia nasce nel 1932 per il volere dell'illustre francescano Padre Ferdinando Diotallevi (1869-1958), allora Ministro Provinciale dei Frati Minori delle Marche. Il quale comprese la necessita di donare a Falconara - già centro di alcune migliaia di abitanti - una nuova e grande chiesa in sostituzione dell'allora unica esistente ed oggi demolita, da intitolare al Santo francescano più popolare: Sant'Antonio di Padova. 🙏👐😀
Venne consacrata il 22-7-1934, dopo due anni di lavori. Vi sono ancora le testimonianze dei più anziani cittadini che l'hanno vista dive**re centro, per opera degli stessi Frati, di intensa vita religiosa, sociale e culturale.
Da oltre 50 anni è difatti officiata dai Frati Minori. A fianco di essa sorgono sorgono la Biblioteca storico-francescana e picena "S. Giacomo della Marca" 📚 e la Pinacoteca internazionale d'arte francescana contemporanea "Nel Nome di Francesco" 🖼️🎨.

L'interno è ampio, maestoso e di grande effetto 🔥🕯. Spicca in particolare la ricchissima decorazione del Toscani di Fermo, coadiuvato dal Cicchi e dal Pesarini, riguardo la volta del presbiterio e dell'abside. Devozionali le due cappelle absidali del Sacro Cuore Di Gesù e della Madonna. Ospita anche due reliquie, tra cui la teca di Santa Rosa in un altare della navata sinistra 🏺🌹 .
Uno sguardo sopra il portale d'ingresso 🙄 mette a fuoco le vetrate delle finestre bifore della navata centrale, con immagini di santi e sante francescani.

Ci troviamo a Palazzo Bianchi, nel Comune di Falconara Marittima 🏫: una possente struttura di scenografia rinascimentale...
16/03/2025

Ci troviamo a Palazzo Bianchi, nel Comune di Falconara Marittima 🏫: una possente struttura di scenografia rinascimentale, progettata nel 1925 dall'ingegner Giovanni Bianchi - in seguito autore anche del disegno della vicina stazione ferroviaria 🚆🚂 - e destinata a diventare sede municipale 🏢. Nella sua secolare storia, oltre ad aver ospitato il municipio, è stato sede di scuole e nel periodo dal 1928 al 1945, quando il paese passò sotto la giurisdizione di Ancona, funse anche da ospedale militare 🏥.
Alla data attuale accoglie una parte degli uffici comunali 🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 (gli organi amministrativi si trovano perlopiù presso il castello di Falconara Alta), il comando di POLIZIA MUNICIPALE👮, l'Archivio Storico 📚 e quello che più interessa a voi visitatori...

Una pagina di storia che riguarda il nostro territorio e anche i nostri antenati partigiani da vicino. Scoprire un archivio locale di reperti legati alla Resistenza Italiana 💪 🇮🇹, con particolare attenzione alle bande marchigiane, è possibile visitando il Museo della Resistenza "Goffredo Baldelli" 🏛️.

Aperto al pubblico nel 2002 in occasione del 58° anniversario dalla Battaglia di Ancona - che vide il II Corpo polacco 🇵🇱 affrontare l'esercito tedesco 🇩🇪 che occupava la città e il porto dorico 🚢🛥️ - e della liberazione di Falconara 🇱. Venne ospitato inizialmente nel sopracitato castello di Falconara Alta e dal 2010 si trova nei sotterranei di Palazzo Bianchi.
Si tratta del primo museo in Italia a possedere ed esporre integralmente l'arsenale ▄︻デ══━一💥 e gli equipaggiamenti di una banda partigiana dell'Appennino marchigiano ⛰️. Oltre a documentare il ritrovamento di tutto il materiale, vi si ammirano divise 🪖🛡️, radio 📻, telegrafi ☎️ e armi /̵͇̿̿/'̿'̿ ̿ ̿̿ ̿̿ ̿̿💥 delle brigate partigiane o delle SS tedesche (Schutzstaffel) 卍卐 cadute in mano ai resistenti ed è arricchito da oggetti e immagini della liberazione. Gran parte della collezione proviene anche da donazioni di partigiani falconaresi e delle loro famiglie, le quali ne hanno voluto lasciare rispettive testimonianze 👁️‍🗨️🗣️.
Un'accurata sezione didattica, provvista di galleria fotografica 📷 e pannellistica didattica-informativa, contribuisce a creare un vero e proprio archivio storico sul tema; completo di una piccola biblioteca interna 📔📖.
Una ricostruzione museale del percorso della Resistenza Italiana nella Seconda Guerra Mondiale 💣; nata dopo l'Armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943 ✍️ e durata fino alla sconfitta del Nazifascismo nel maggio 1945.

La sua denominazione completa lo vede intitolato a Goffredo Baldelli (1905-1944). Un antifascista di professione fabbro 🔨 con idee repubblicane, appartenuto al movimento “Giustizia e Libertà” e posto a capo della missione sulla stazione R. T. clandestina della Provincia Di Ancona.
Modello per la sua attività di opposizione politica, si distinse per numerosi azioni di sabotaggio nei confronti della milizia fascista e delle truppe naziste. Il suo diventare un punto di riferimento per gli Alleati, i quali gli attribuirono incarichi sempre più importanti, scaturì tuttavia in una serie di lotte interne con le altre bande partigiane 🗯️. Il 5 giugno del 1944 venne ucciso nel piccolo comune maceratese di Poggio San Vicino durante un diverbio per mano di un partigiano di origine montenegrina 🇲🇪; che fu condannato in contumacia quattro anni dopo. L’episodio è piuttosto controverso e non ancora chiarito, anche se i motivi della lite fatale si rimandano generalmente all'espressa contrarietà di Baldelli circa la presenza di alcune donne 👩👩 e del loro comportamento nell'esercito partigiano.
Nel dopoguerra Baldelli venne insignito della medaglia d’argento al valor militare alla memoria🥈.

Altra mostra da vedere 📸, fresca d'inaugurazione ed esposta per tutto il mese di Marzo 2025 presso le Sale Museali di Pa...
09/03/2025

Altra mostra da vedere 📸, fresca d'inaugurazione ed esposta per tutto il mese di Marzo 2025 presso le Sale Museali di Palazzo Bisaccioni a Jesi 🏛️, sono le IMMAGINI IN RIDUZIONE di Giuseppe Martino. Un'esposizione di figure da ammirare ed interpretare nelle particolari forme e colori con cui ci vengono presentate... 🟠🟨🔹

Le immagini in riduzione dell'autore dilatano infatti sui particolari, imprimono la memoria delle forme e operano arditi tagli insistendo, allungando e componendo sui particolari 🔲🔳.
La fotografia tenta dunque di svincolarsi dalla conoscenza e dagli obblighi del percorso della classica rappresentazione figurativa. Foto frammentate di facciate di case 🏠🏘️ dove le linee spezzate si rincorrono con dettagli isolati ‖╔╨; contrasti cromatici catturano l'essenza della struttura 🏚️. I frammenti colorati trasmettono vive emozioni e determinano particolari e differenti composizioni 🌐🏐.

Attraverso il filtro emotivo dell'autore, le immagini propongono geometrie e creano mosaici; Martino si sofferma inoltre sui dettagli e visioni d'insieme che enfatizzano la gradazione del particolare 🧐.
Le noterete soprattutto nell'ampia galleria di fotografie in bianco e nero 👀⚫, dove i giochi di luce e i riflessi abbelliti sostengono sezioni di paesaggi distinti, organici e fantastici con seducenti composizioni visive 🌇🏙️. I giochi di variazioni e contrasti accentuano l'effetto di riduzione 🪞.

Una mostra fotografica quindi caratteristica, ancor di più per l'occhio sensibile degli appassionati 🧑📸; da visitare nel suo tri settimanale periodo d'apertura... 📌⌛

Ed ora un percorso sull'arte astratta e informale del Novecento con "LA LIBERA MANIERA" 🎨👨‍🎨: progetto organizzato e pro...
09/03/2025

Ed ora un percorso sull'arte astratta e informale del Novecento con "LA LIBERA MANIERA" 🎨👨‍🎨: progetto organizzato e promosso da Intesa Sanpaolo assieme alla Fondazione Ivan Bruschi e alla Fondazionecrj . Dopo aver approdato lo scorso anno alla Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo, dallo scorso dicembre fino al prossimo 4 maggio la mostra è visitabile a Jesi presso le Sale Museali di Palazzo Bisaccioni; in piazza Colocci 🏛️.

L'esposizione nasce con l'obiettivo valorizzare le prestigiose collezioni di Intesa Sanpaolo 🏦, condividendo il patrimonio artistico con un pubblico sempre più ampio. Oltre che rappresentare un’importante occasione di condivisione di un patrimonio dal forte valore identitario nazionale, grazie alla collaborazione che unisce due rilevanti Fondazioni per il territorio 🏳️.

L'arte astratta e informale del Novecento alloggia dunque a Jesi con un'allestimento di oltre 40 opere, realizzate in Italia 🇮🇹 nel corso di un arco temporale che va dalla fine della Seconda Guerra Mondiale all’inizio del boom socioeconomico degli anni Sessanta del XX secolo; narrando la diversificata e multiforme ricerca sviluppata da alcuni artisti 👨🏻‍🎨 e artiste 👩🏼‍🎨 durante gli anni Cinquanta. Di questa stagione in particolare, fondamentale per gli sviluppi dell'Arte Italiana 🖼️, la raccolta ne offre significativi esempi.

Un appuntamento artistico che vi farà sperimentare l'esperienza astratta 💭 nelle opere in esposizione. Si inizia dalle personalità protagoniste nella prima parte del secolo, per poi proseguire nella fase della cosiddetta "libera maniera"🖌️- da qui il titolo che ripropone il termine con cui lo storico dell'arte Giorgio Vasari (1511-1574) nelle sue “Vite” definisce l’espressività del singolo artista 👨🏽‍🎨- per concludere infine con un nucleo di artisti che si forma negli ultimi anni. Il quale, partendo da tali premesse, prosegue al di là dell’informale e dell’astratto per mettersi alla guida delle ricerche del decennio successivo, in cui si continuano a conquistare nuove dimensioni pittoriche 🎭.

La seconda mostra fotografica dedicata alla FESTA DELLA DONNA 🌾🌾 la trovate al primo piano di Palazzo Pianetti a Jesi, p...
09/03/2025

La seconda mostra fotografica dedicata alla FESTA DELLA DONNA 🌾🌾 la trovate al primo piano di Palazzo Pianetti a Jesi, percorrendo e godendovi i superbi scenari della sfarzosa Galleria degli Stucchi in stile rococò 🖼️.

📌📷 ATLANTI FUTURI: a cura di Eugenio Gibertini e Danilo Santinelli, è un progetto espositivo basato sul ruolo della donna nel mondo contemporaneo. Un viaggio visivo che coniuga fotografia 📸 e pittura 🎨, ispirandosi agli esempi rinascimentali delle Madonne con finestra che affaccia sul paesaggio 👰🏼‍♀️🪟🏙️.
I due artisti pongono come soggetti giovani ragazze 🤰🤰, metafore della maternità futura, non biologicamente intesa ma quali madri del mondo a ve**re, fautrici del domani.
L'accento è dunque posto sul ruolo fondamentale che la donna riveste, o dovrebbe rivestire, nel mondo contemporaneo ♀️.
Da qui il titolo della mostra "Atlanti futuri" 🗺️: poiché queste giovani donne costituiscono da un lato la mutazione della geografia sociale futura e, dall'altro, come Atlante sono esse stesse che oggi sorreggono il mondo 🤝🏼🌐 .

Riflettendo un po' sugli autori, gli scatti fotografici di Eugenio Gibertini si fanno interpreti del modello rinascimentale; dove il paesaggio oltre la finestra è tratto da quegli esempi pittorici classici, così da sottolineare la propensione e la speranza in nuovo umanesimo che rimetta al centro l'emancipazione sociale e civile 💪🤜👊.
Le opere di Danilo Santinelli focalizzano invece i volti e la gestualità delle ragazze 🙋‍♀️🤙, tramite dei ritratti eseguiti con una tecnica pittorica sciolta che diviene metafora dello scorrimento temporale ⏳.

Celebriamo con voi il weekend della FESTA DELLA DONNA 🌾🌾, invitandovi - come di consueto - a due mostre predisposte per ...
09/03/2025

Celebriamo con voi il weekend della FESTA DELLA DONNA 🌾🌾, invitandovi - come di consueto - a due mostre predisposte per l'occasione a Palazzo Pianetti di Jesi. Le quali pongono la figura della donna 👩 al centro dell'attenzione con tutti i punti di forza e le relative fragilità. Ed è proprio su quest'ultimi particolari che si sofferma la prima delle due rassegne; allestita nelle sale espositive "Betto Tesei" al piano terra dell'antico palazzo nobiliare 🫅.

📸 Beatrice Perticaroli, fotografa senigalliese classe 1991, vincitrice di numerosi premi e uno dei fotografi ufficiali del Summer Jamboree di Senigallia, vi propone "URAGANO" 🌪️. Uno studio fotografico sulla donna tra presente, passato e futuro nelle sue diverse sfaccettature: le difficoltà, il coraggio e le sue infinite anime; ispirato dal libro “Le Disobbedienti” di Elisabetta Rasy. Dove vengono descritte sei figure femminili che nella vita hanno subìto violenze ed ingiustizie ma sono riuscite, con la loro personalità e le varie forme d'arte, ad essere libere ♀️.
Poi l'autrice sviluppa il progetto, mescolando caratteristiche personali, stati d'animo ed emozioni interiori contrastanti.
Donna: fragile nell'attimo, indistruttibile nel tempo...
Uno specchio di essenza, di dolore inflitto e processato, di coraggio quotidiano, di speranza e di resistenza per esistere... 🤞

Le qualità dell'anima approfondite vengono suddivise in sei sezioni:
- il CORAGGIO 💪: le mani, la luce per cambiare la vita, l'arte, il mondo...
- l'IRREQUIETEZZA 🫦: certe volte è il buio a farti luce...
- la RESISTENZA 🤼‍♀️: non come chi vince sempre, come chi non si arrende mai...
- la TENACIA 🐦‍🔥: un respiro alla volta, ogni cosa che puoi immaginare...
- la RIBELLIONE 🦊: in fondo, la ruggine, per il ferro, è colore...
- la PASSIONE ❤️‍🔥: non smettere mai di sognare, arcobaleno colorato...

"Uragano" fa parte di un progetto realizzato nel 2020 dall'autrice, al quale è molto legata: un lavoro introspettivo sulle infinite anime di una donna. Beatrice Perticaroli afferma per l'occasione: "Se dovessi nascere evento atmosferico, vorrei essere un'uragano... 💨".

Indirizzo

Via Raffaello Sanzio, 51
Castelfidardo
60022

Orario di apertura

14:30 - 19:45

Sito Web

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