I Viaggi Itineranti di Giacomo Bontempi

I Viaggi Itineranti di Giacomo Bontempi Rassegna turistica domenicale e festiva, volta alla scoperta del patrimonio artistico e degli eventi culturali e locali della Regione Marche (e non solo...)

Portonovo non è solo spiaggia 🏖️ e divertimento 🪅, ma come in numerose altre località delle Marche c'è sempre anche una ...
21/04/2025

Portonovo non è solo spiaggia 🏖️ e divertimento 🪅, ma come in numerose altre località delle Marche c'è sempre anche una parte artistica 🎨 e culturale 🏛️ da vedere ed apprezzare...
Visitate dunque il suo monumento più importante, incastonato nella massiccia natura rivierasca del Parco del Conero 🏞️; considerato uno dei capolavori dell'architettura romanica in Italia per la sua suggestività e singolarità: la Chiesa di Santa Maria di Portonovo ⛪.

NOTE STORICHE
Edificata intorno al 1034, la chiesa di Santa Maria di Portonovo è l'unica struttura superstite di un complesso monastico benedettino 🕍 fra i più originali dell'arte romanica marchigiana. I monaci vissero nell'abbazia fino al 1320 quando, a causa di frane 🛘 e terremoti 🫨 e per le aggressioni di pirati 🏴‍☠️ e malfattori 🗡️, ottennero l'autorizzazione a trasferirsi ad Ancona con tutti i privilegi, i diritti e i beni. Inizio così una fase di progressivo degrado del sito 🏚️, lasciato in balìa degli eventi atmosferici ⛈️🌩️ e delle incursioni dei pirati ☠️ che infestavano la zona; attratti anche dalla sorgente di acqua dolce ♨️ che confluiva nell'insenatura del Lago Grande collegata con l'attuale Lago Profondo. Una frana in particolare, precipitata dal Monte Conero ⛰️, rese inagibile il monastero risparmiando però la chiesa. L'edificio, raggiungibile solo attraverso un ripido sentiero tra le selve 🌳🌲, era pressoché inaccessibile ma, nonostante ciò, nel corso dei secoli si mantenne viva la venerazione per la Madonna 🙏; in onore della quale veniva celebrata la Messa e si organizzavano processioni per le festività dell'Annunciazione 👼 e dell'Assunzione 🔥.
Nel 1769 del monastero rimanevano soltanto alcuni ambienti utilizzati da un eremita 🧔 e, con l'arrivo del 1808 delle truppe ⚔️ di Napoleone, venne quasi del tutto distrutto 🌪️. La chiesa fu parzialmente ricostruita dall'abate Cesaretto 🧔 nel 1837, passando poi ai Camaldolesi della vicina Badia di San Pietro al Conero ⛪ e, nel 1861, lo Stato Italiano 🇮🇹 la confiscò concedendone l'uso come magazzino🏬, cantina 🍷 e ricovero per le pecore 🐑🐑.
A seguito della dichiarazione a Monumento Nazionale 🏛️ (1869) iniziarono i primi complessi restauri curati dalla Soprintendenza, i cui lavori riportarono la chiesa alle originali forme romaniche.

NOTE DESCRITTIVE
Santa Maria di Portonovo, costruita direttamente sulla roccia 🪨 utilizzando materiali locali come l'arenaria e la bianca pietra calcarea del Conero, è una chiesa basilicale 🕌. La quale, per la presenza di una scenografica sovrapposizione di volumi di diverse forme e dimensioni e di due strutture con andamento parallelo al resto dell'edificio, assume la tipica forma di una pianta a croce greca ✙ di derivazione bizantina. Si compone dunque di un corpo di tre navate a sette campate, cui si affiancano due oratori laterali che erano propri dei contesti monastici, finalizzati alla liturgia funeraria ⚰️⚱️ o come secondo cori 🗣️🗣️ dei monaci benedettini 🧔🧔.
All'interno, notevolissima è la qualità delle soluzioni spaziali ottenuta con la semplice eleganza delle linee architettoniche; con gli effetti della luce 💡🕯️ che penetra dalle monofore 💠💠 a doppio strombo e scende dalla cupola ellittica attraverso le quattro bifore del tamburo.
I sostegni, dodici colonne e quattro pilastri centrali, sono decorati con semplici basi e capitelli a foglia d'acqua.
La chiesa ha infine il pregio di aver conservato quasi integro il pavimento originale 🧱, con una varietà di disegni geometrici 🟢🟦🔺 in pietra e cotto.
Il dettaglio più rilevante: il piccolo ed unico altare con tabernacolo ✝️ nell'abside della navata centrale, sul quale campeggia l'icona della Madonna con bambino 🤱 del pittore russo 👨‍🎨🇷🇺 Gregorio Maltzeff (1881-1953).

Una scampagnata di Pasquetta in mezzo alla natura, presso una delle acque più cristalline dell'Adriatico... 🌊 Una locali...
21/04/2025

Una scampagnata di Pasquetta in mezzo alla natura, presso una delle acque più cristalline dell'Adriatico... 🌊 Una località che non ha bisogno di presentazioni. Uno dei centri turistici ⛵, balneari 🏖️ ed artistici ⛪ più rinomati delle Marche, capace di attrarre ogni anno un numero massiccio di turisti italiani e stranieri 🧳🗺️📍; non soltanto anconetani, come vuole la storica tradizione...

Tra le rinomate spiagge de La Capannina 🏕️, La Torre🗼e Il Molo 🚢, Portonovo è un angolo di paradiso 🏝️ della costa marchigiana: una Baia immersa nel verde del Parco del Conero 🏞️, incastonata nella solida roccia del monte e ricoperta dal verde della tipica vegetazione locale 🌿🌲🌴. Su tutti i suoi tratti di costa, prevalentemente in ghiaia e sassi, sventola la Bandiera Blu 🟦 per l'indiscutibile qualità e pulizia del mare 💧💦. Nelle aree di spiaggia libera e attrezzata sorgono poi numerosi ristoranti 🍽️🍴𓌉◯𓇋 che aggiungono a tutti voi visitatori il piacere di gustare dell'ottimo pesce 😋🦀🍤🦞🦑🦐 in uno scenario unico 🌅. Di certo non possiamo non citare i famosi Moscioli 🦪🦪: le cozze selvatiche originarie del Monte Conero.

Per gli amanti del trekking 🥾, Portonovo offre anche dei percorsi alternativi alla scoperta di altre peculiarità della zona. Potrete soffermarvi sul Lago Grande 🏞️ (nei pressi del Molo) e sul Lago Profondo 🏞️ (nelle vicinanze de La Capannina) 🛶: due laghetti salmastri, circondati da una zona umida 🌳💚🍀⛰︎ formata da acqua stagnante, flora e resti vegetali, nascosti tra i bianchi ciottoli 🪨 di pietra del Conero. Secondo fonti assai antiche questi laghetti sembrano essere derivati da un'enorme frana del Monte Conero 🛘⛰️ che ha intrappolato l'acqua del mare tra i massi e col tempo, si è mischiata a bolle d'acqua dolce emergenti dal terreno 🌱. Consigliamo comunque a tutti i frequentatori della battigia di godere dell'essenza del bagno 🏊 nelle limpide acque del mare... 🐳🐟

Dunque un primo assaggio d'estate ☀️, in una località che attende soltanto di popolarsi di bagnanti e turisti... 🍹⛱️ 🚣🏊‍♂️😎👙 In questo periodo di feste consecutive si è già assistito ad un primo assaggio... 👥👥

Nella giornata di Pasqua 🐇🥚🐣 è ora di tornare a visitare e presentare una delle numerose chiese del centro storico di An...
20/04/2025

Nella giornata di Pasqua 🐇🥚🐣 è ora di tornare a visitare e presentare una delle numerose chiese del centro storico di Ancona... Si tratta di SAN FRANCESCO ALLE SCALE ⛪: uno degli edifici religiosi più suggestivi del capoluogo dorico, situato su via Pizzecolli; a metà strada tra il Porto 🚢 e il Duomo di San Ciriaco 💒 , in una delle zone più monumentali e culturali dell'Ancona antica.

Le sue origini risalgono al 1300, quando la chiesa venne eretta insieme ad un adiacente convento. Nel secolo successivo quest'ultimo venne ampliato e allo stesso periodo si data la realizzazione della monumentale scalinata d'accesso🪜, che dona alla chiesa una solenne posizione in elevazione sull'omonima piazzetta sottostante ⛲. L'impatto scenografico della facciata è dovuto in gran parte anche allo sfarzoso portale gotico, realizzato nel 1454 da Giorgio Orsini da Sebenico🗿; con edicole, statue e bassorilievi in pietra d'Istria tipicamente rinascimentali.
Nel Settecento chiesa e convento medievali furono ricostruiti su disegno 📝 di Francesco Maria Ciaraffoni (1778-1790).
A partire da questo periodo l'edificio religioso, assai ingrandito durante gli interventi settecenteschi, iniziò a subire frequenti mutamenti. Durante il periodo napoleonico funse da caserma 🏢 per scopi militari 🪖; venne poi chiuso al culto nel 1852 per essere adibito a Civico Ospedale 🏥, fino a divenire sede, dal 1927 al 1944, della vicina Pinacoteca 🎨 e del Museo Archeologico Nazionale delle Marche 🏛️.
Restaurata dopo la furia devastatrice della Seconda Guerra Mondiale 💣, San Francesco alle Scale venne riaperta al culto e riconsacrata nel 1953 🔥🕯. L'attiguo convento è stato successivamente chiuso ed oggi ne sono ammirabili le parziali rovine 🏚️, a destra della chiesa.

L'interno risale al XVIII secolo; è ad un'unica navata e dominato da un candido color bianco ⚪, volto a simboleggiare la purezza di spirito 🙏. Spicca sull'altare maggiore in legno dorato la monumentale "Assunzione" di Lorenzo Lotto 👨‍🎨 (1550): uno dei capolavori dell'artista veneziano.
Altre opere d'arte da elencare sono "la Crocifissione di San Pietro ✞" ed una pala raffigurante sei episodi della vita di San Francesco d'Assisi 🧔; oltre che l'altare della Santa Croce ✟.
Di maggior pregio, rispetto ai primi menzionati, i dipinti dei primi due altari laterali all'ingresso: "Il Battesimo di Cristo 🌊👼" di Pellegrino Tubaldi (1527-1596) e gli "Angeli che trasportano la Santa Casa di Loreto 👼🏻👼🏽" di Andrea Lilli (XVI-XVII sec.).

Ed ora spazio a due giovani artiste 👩‍🎨👩‍🎨 dell'Accademia Belle Arti - Macerata, che espongono fino a fine mese alla Gal...
20/04/2025

Ed ora spazio a due giovani artiste 👩‍🎨👩‍🎨 dell'Accademia Belle Arti - Macerata, che espongono fino a fine mese alla GalleriaPapini 🖼️ di via Bernabei ad Ancona.
Celeste Alessandrini e Paina Dhanjal, dotate di una spiccata personalità artistica e da una notevole padronanza tecnica 🖌️, vi presentano "AD METAMORPHOSIS AZZURRITIS 🩵💙". Una rilettura di tradizioni, con il predominante utilizzo del colore azzurro 🔵🟦.

Entrambe le protagoniste si distinguono per un linguaggio espressivo molto diverso: "dal ricco bizantinismo pittorico di Celeste 👩‍🎨 all’elegante minimalismo materico di Paina 👩‍🎨".
Secondo la presentazione dello storico dell'arte Marco Tarsetti, nelle opere di Celeste, dall’azzurro protagonista emergono figure che imitano o ricordano i moduli stilistici bizantini. Bisanzio è difatti l’ispirazione dichiarata dell’artista, la quale si ispira a pittori del XII secolo come Cimabue 👨‍🎨 e Coppo di Marcovaldo 👨‍🎨.
Per Celeste è dunque lo stile bizantino che meglio le permette di esprimere la sua “tragedia cosmica”. Lo potrete constatare nelle sue due uniche opere 🖼️🖼️ ivi esposte; che da una singolare rappresentazione di beatitudine e calma interiore 😎😌, ci catapulta bruscamente negli abissi dell'inferno 🔥, dal quale emergono figure ad esso correlate 👹😈.

Dal ricco bizantinismo pittorico di Celeste, passerete quindi all’elegante minimalismo materico di Paina 👩‍🎨. Nata in India 🇮🇳 e arrivata in Italia 🇮🇹 da bambina 👧, ha mantenuto col suo paese una connessione fortissima. Dall’India ha appreso l’amore per il regno vegetale 🥬 e, attraverso l’influsso del nonno 👴🏻, ha assorbito l’energia spirituale della sua antichissima cultura, avvicinandosi alla meditazione 🧘; che le consente di scoprire le connessioni con gli elementi naturali 🏞️ e di capire l’energia insita nel corpo 💪🤛.
L’arte di Paina esplora di conseguenza gli elementi della natura 🌄 e la loro connessione con l’umanità 👥. Da qui nascono le sue opere 🖼️, rappresentanti varie figure che si compongono di materiali di ogni tipo: da minerali 💠💎🦋♡ di origine prettamente naturale, fino ad arrivare a semplici ritagli di giornale 📰🗞️ ed entra in gioco il blu 🧢, in diverse tonalità.

Pasqua nell'arte... 🎨👩‍🎨🖌️ Non saremmo noi se non vi invitassimo ancora una volta a cogliere l'occasione per fare visita...
20/04/2025

Pasqua nell'arte... 🎨👩‍🎨🖌️ Non saremmo noi se non vi invitassimo ancora una volta a cogliere l'occasione per fare visita, durante le festività 🎉🎊, ad un'iniziativa artistica e culturale del nostro territorio. La quale, in correlazione con il tema pasquale 🐣🕊️🥚🐇, ha anche fini di solidarietà, rinascita e.. dunque "risorgere" 🐦‍🔥 : tirar fuori dalle ferite delle calamità naturali 🫨, le opere d'arte restaurate dai luoghi del sisma 🏚️ lungo i cammini della Fede 🙏; al fine di valorizzarle e farle quindi "rinascere" da un periodo burrascoso verso un nuovo percorso di riscoperta e fruibilità... 🌟🤞

Stiamo parlando della seconda edizione dell'assai sponsorizzata "RINASCIMENTO MARCHIGIANO" 👨‍🎨. La mostra, aperta da appena una settimana ed esposta fino al prossimo 15 giugno alla Mole Vanvitelliana 🏛️ di Ancona, focalizzata sulla valorizzazione e promozione del patrimonio storico e artistico proveniente da chiese ⛪ e musei 🖼️ delle città colpite dagli eventi sismici del 2016-17 (nella zona meridionale delle Marche) e nel novembre 2022 nella Provincia di Pesaro e Urbino e nell'anconetano.

Le opere esposte, tutte restaurate da esperti marchigiani, rivestono un notevole valore storico-artistico e sono presentate in tre distinte sezioni, disposte cronologicamente.
👉 La PRIMA sezione è dedicata alle opere medievali e presenta tre grandi crocifissi lignei ✞✞✞ (provenienti rispettivamente dalla chiesa degli Scalzi di Ancona, da Matelica e da Corridonia) e due sculture lignee 🗿🗿 dei Santi Apollonio e Rocco.
👉 La SECONDA sezione accoglie pregiati esempi di pittura rinascimentale 👨‍🎨🎨. Oltre alle opere di CARLO CRIVELLI e di pittori quattrocenteschi quali Antonio Vivarini, Pietro Alamanno e Nicola Filotesio - detto Cola dell'Amatrice - è esposto uno dei capolavori di Lorenzo d'Alessandro ⚜️: la "Vergine col Bambino in trono tra Sant'Anna, Rocco e Sebastiano" (seconda metà del XV secolo).
👉 La TERZA ed ultima sezione si conclude con le opere del XVII secolo e include autori quali Ludovico Trasi (Ascoli Piceno, 1634-1694), Giuseppe Puglia detto "il Bastaro" (Roma, 1600-1636) ed un altro dei pezzi più importanti della mostra ⚜️: "San Carlo Borromeo in Gloria con Santi" del fiorentino Cesare Dandini (1596-1657), proveniente dalla chiesa dorica del Santissimo Sacramento.

E dopo la consueta presentazione, godetevi pure tutti i capolavori in bella vista... 👀

Non mancate di far visita anche all'antiquarium 🏛️! Il piccolo museo archeologico del territorio di Faveria 🏺🔨, inaugura...
13/04/2025

Non mancate di far visita anche all'antiquarium 🏛️!
Il piccolo museo archeologico del territorio di Faveria 🏺🔨, inaugurato da appena una settimana nella nuova sede 🏛️˙✧˖°📷 ༘ ⋆。˚: in prossimità dell'Area archeologica Pievefavera, sulla sponda meridionale del Lago di Caccamo 🎣🛶; dietro il barbecue La Mia braceria 🍖.

Ospitato in un'unica aula, la collezione accoglie buona parte dei reperti rinvenuti durante lo scavo della villa romana 🏠 e nei terreni vicino al lago 🍃⛅️🏞️, sul territorio circostante l'antico sito di Faveria; particolarmente favorito dalla sua posizione geografica nei collegamenti tra Roma 🏟 e la costa adriatica 🌊, il che lo rendeva una vera e proprio "statio" 🚉: ovvero un punto di sosta lungo la viabilità principale. Il suo fine era quello di offrire tutte le comodità necessarie a rendere piacevole e rilassante la permanenza dei viaggiatori 💼🧳.
Il sito di Faveria è stato localizzato grazie ai numerosi rinvenimenti sporadici e di superficie, che lasciano ipotizzare l'estensione dell'insediamento sulla sponda destra del fiume Chienti 🚣 fino all'altezza dell'odierno cimitero ✝. In età romana il paesaggio doveva comunque apparire ben diverso rispetto ad oggi, considerando che il Lago di Caccamo non è altro che un bacino artificiale, creato nel 1954 per la produzione di energia elettrica ⚡ destinata ai comuni limitrofi.
I terreni vicino alle sponde del lago hanno da sempre restituito materiale archeologico ⚱️📜 messo in luce dalle arature 🚜, dai lavori agricoli 👨‍🌾 o dalla naturale erosione del terreno dovuta all'acqua💧. Questi resti hanno suscitato l'interesse di appassionati di storia e studiosi 👷 che si sono impegnati per ricostruire il sito dell'antica Faveria. Gli scavi 🔎 di inizio anni duemila hanno permesso di scoprire i resti di un grande edificio identificabile come villa 🏡; ben più grande rispetto a quello che ne si ammira oggi.
La scelta del luogo per il suo impianto fu certamente condizionata dalla posizione geografica favorevole, vista la vicinanza alla strada 🛣️ di fondovalle e alla grande abbondanza d'acqua 💦, nonché per quanto riguardava il controllo del transito sia di merci 🚚 che di persone 👥.
Non si conosce con esattezza il momento di abbandono definitivo dell'antica Faveria 🏚️, seppur collocabile nel IV-V sec. d.C., quando anche qui iniziò un graduale spostamento della popolazione in zone morfologicamente più sicure e quindi più alte 🌄. Il fondovalle era diventato infatti pericoloso a causa del passaggio di eserciti in armi ⚔️🗡️ e delle frequenti invasioni barbariche ▄︻デ══━一💨.
Nell'alto Medioevo (X-XI sec.) l'insediamento sviluppatosi sullo sperone roccioso 🪨 dell'attuale frazione caldarolese di Pievefavera, proteso sulla valle del Chienti, divenne pieve ed andò assumendo la via via la forma attuale ˚˖𓍢ִ໋🍃˚.⛰️⋆☁️. Dall'unione di "Pieve" e "Faveria" nacque l'attuale toponimo.

All'interno del museo, girovagherete fra 7 esaurenti pannelli espositivi, quattro vetrine - di cui 2 ospitanti i reperti della villa 🏯 e 2 quelli del territorio 🏞️ - e l'ultima parte relativa alle sepolture ⚰️ e al lapidario🪦. Ad essa appartiene un'interessante ricostruzione di una delle tipiche tombe alla cappuccina, ritrovate nel territorio di Pievefavera. Il corpo del defunto 💀 veniva coperto da grandi tegole disposte a spiovente, come se fossero un tetto; il tutto veniva poi coperto di terra 💐.

In mezzo alla natura e al paesaggio 🏞️, ammirate con noi l'antico insediamento di Faveria; localizzato in una zona strat...
13/04/2025

In mezzo alla natura e al paesaggio 🏞️, ammirate con noi l'antico insediamento di Faveria; localizzato in una zona strategica, lungo la valle del fiume Chienti 🌄 e vicino a un'importante via di comunicazione che, partendo dalla via Flaminia, conduceva verso la costa adriatica... 🌊

Nei pressi del barbecue La Mia braceria 🍖, sulla sponda meridionale del Lago di Caccamo 🌳🏞️💚🍀⛰︎ , sorto artificialmente negli anni Cinquanta come fonte d'energia elettrica 🔌 per i comuni limitrofi ed oggi teatro di attività come la pesca 🎣 o le gare di canottaggio 🛶, venite a far visita ad un sito museale recentemente rinnovato e valorizzato quale l'Area archeologica ed antiquarium Pievefavera 🏛️🔨.
Una meta che si inserisce nell'ampio e ricco contesto storico-artistico che caratterizza l'intero Comune di Caldarola 👨‍🎨🎨. Segnato dagli eventi sismici di quasi un decennio fa e in via di una deliberata riqualificazione. Il turismo culturale, oltre ad offrire pregiati palazzi 🏛️, teatri 🎭 e santuari ⛪ diffusi sul territorio, vi propone i percorsi degli antichi e rinomati castelli 🏰 di CALDAROLA e delle frazioni limitrofe.

UNA VILLA ROMANA SUL LAGO 🏯
Il sito di epoca romana individuato lungo la sponda meridionale del lago di Caccamo conferma la rilevante presenza di emergenze archeologiche 🏺 lungo tutta la valle del fiume Chienti, naturale via di comunicazione dalla costa all'entroterra marchigiano ⛰️. La struttura rinvenuta testimonia l'esistenza di una villa romana che sorgeva in prossimità della riva del lago 🏡🏞️; anche se i materiali reperiti ed oggi conservati nel vicino antiquarium 🏛️ attestano che l'intera area conobbe un'assidua frequentazione già dalla preistoria 📚.

L'IMPIANTO ABITATIVO 🏛
Si tratta di un impianto abitativo suburbano di discrete dimensioni, strutturato su tre terrazzi e costruito con materiali provenienti da cave vicine 🏘️. Lo sviluppo di questo insediamento è stato favorito dalle risorse naturali allora presenti, con particolare riferimento ad una vicina sorgente e al fiume Chienti che scorreva a valle 🏜️, dove oggi si trova il bacino artificiale dell'Enel ⚡.
La tecnica edilizia ed i materiali archeologici rinvenuti collocano l'abitato tra l'età tardo repubblicana ed il I secolo dell'Impero.
Alla fase di decadimento dell'impianto (oggi recintato e delineato, quindi curato e protetto) appartiene una tomba 🪦 ad inumazione di tipo a fossa, priva di corredo, appartenente ad un individuo maschile giovane 👨.

GLI AMBIENTI DI SERVIZIO 🚪🚪
- Il settore sviluppato sul primo terrazzo mostra dimensioni e tecniche costruttive tali da lasciarlo interpretare come area destinata alle stanze di servizio, ovvero finalizzate alla produzione interna 🏭; nel complesso sono stati individuati almeno 5 ambienti separati.
- Il secondo terrazzo è caratterizzato dalla presenza di una grande condotta fognaria 🐀 di forma allungata, coperta con lastre calcaree di diverse dimensioni. L'assenza di altre strutture porta ad interpretare il terrazzo come corridoio di disimpegno, finalizzato a separare gli ambienti del primo terrazzo da quelli del terzo.
- Sul terzo terrazzo sono stati individuati sei ambienti di forme e dimensioni diverse; riferibili anch'essi ad ambienti di servizio, anche se concepiti con una tecnica edilizia più raffinata 👝.
Nel loro insieme gli ambienti di servizio andavano a costituire la "pars rustica" 🏚️ della villa, la quale si articolava in ambienti chiusi e aperti, destinati all'attività produttiva della proprietà 🚫; dove le strutture architettoniche, i decori e l'arredamento erano molto più sobri rispetto alla "pars urbana" 🏠, in cui risiedeva saltuariamente il capofamiglia con i rispettivi membri 👪.

L'AREA DELLE TERME ♨️🛀
Tra i sei ambienti di servizio del terzo terrazzo, alcuni erano destinati a terme, riservate ai contadini 👨‍🌾👨‍🌾 della villa: si tratta di due vani di forma sub-rettangolare di uguali dimensioni, collocati l'uno accanto all'altro.

Presso l'Auditorium Santo Spirito ⛪ è tempo questa settimana dell'esposizione, patrocinata dal Comune di Cingoli, "MATER...
06/04/2025

Presso l'Auditorium Santo Spirito ⛪ è tempo questa settimana dell'esposizione, patrocinata dal Comune di Cingoli, "MATERIA": personale dell'artista Daniele Duranti 🧑‍🎨.
Nato ad Ancona ci nel 1974 e residente da tempo a Cingoli, dove vive e lavora. Formatosi presso l'Istituto Statale d'Arte dorico e l'Accademia Belle Arti - Macerata 🏫. Numerose sono le mostre personali e collettive da egli realizzate sia in Italia 🇮🇹 che all'estero 🌍.

La mostra rappresenta un viaggio attraverso le principali tappe del lavoro dell'artista. I dipinti del primo periodo invitano ad una riflessione sul presente e mettono in relazione due tipi di linguaggio: quello televisivo 📺 con quello pittorico 🖌️. Questa scelta intende sottolineare l'importanza che questo mezzo ha assunto nella vita e nelle capacità decisionali degli individui 👨‍💻🤳. Le opere in questione rappresentano frammenti di sequenze catturate dal piccolo schermo 🖥️ e concretizzano qualcosa che, altrimenti, si dissolverebbe nel tubo catodico. Il tentativo dell'autore è dunque quello d'intuirne il carattere effimero, inconsistente, attraverso il contrasto con la MATERIA pittorica 🎨.
Nelle opere più recenti la pennellata, sempre accurata, produce indifferentemente immagini derivate dall'osservazione diretta dei viaggi effettuati in America 🇺🇸 e in Europa 🇪🇺 e altre prelevate da Internet 🌐. Il fare diventa ingannevole e provocatorio al punto da non consentire più di distinguere ciò che deriva dalla visione unica dell'autore 👀 e da quello che è fruibile da tutti attraverso la rete 🧑🏻‍💻.

Fanno inoltre parte dell'esposizione dei dipinti che costituiscono delle riflessioni sul mondo dell'arte 🖼️, ed un video 🎥 che racconta la realizzazione di un murales realizzato dall'artista nel 2023.

A tutti i , gli appassionati e gli interessati, siamo lieti di presentare la riapertura della PINACOTECA COMUNALE "DONAT...
06/04/2025

A tutti i , gli appassionati e gli interessati, siamo lieti di presentare la riapertura della PINACOTECA COMUNALE "DONATELLO STEFANUCCI" di Cingoli 🖼️🎨!
Dopo i danneggiamenti subiti in seguito agli eventi sismici di quasi un decennio fa, il museo d'arte cingolana del XX secolo 🏛️ - istituto nel 1985 - si rifà il look in un nuovo allestimento delle sue collezioni; realizzato nel corso del 2024, al fine di valorizzare e raccontare gli artisti locali del Novecento.

Il percorso espositivo vi introduce all'attività artistica della città di Cingoli durante il secolo scorso, attraverso la messa in mostra di selezionate opere di alcuni dei pittori e scultori più significativi di questo periodo. A partire innanzitutto da Donatello Stefanucci 👨‍🎨 (1896-1987) - pittore cingolano al quale la pinacoteca fu intitolata nel 1988, in seguito al primo anniversario dalla sua scomparsa e in occasione della donazione di alcuni suoi dipinti - quindi Giovanni Toccafondo 👨‍🎨 (1932-1996) e Maurizio Carloni 👨‍🎨 (1941-2001), passando per l'eclettica figura di Cesare Emidio Bernardi 👨‍🎨 (1911-1985).
Stiamo parlando di tutti artisti di indubbia caratura. Voci luminose e significative di un'epoca di grande fervore per l'Arte quale è stato il Novecento. Autori che hanno saputo esprimere in forme raffinate ed originali l'anima di un territorio di lunga tradizione artistica quale il cosiddetto "Balcone delle Marche" 🏞️.

La collezione, che vi esponiamo quasi interamente, è dunque testimonianza di un'esperienza d'Arte che pone Cingoli tra i luoghi di indiscutibile significato di quell'importante e riconosciuta attività pittorica 🖌️ e scultorea 🗿, espressa nelle Marche in questo tempo... 🫠

Per chi si interessa all'arte 🎨, altra mostra da esporvi in concomitanza con AUTO EXPO è la COLLETTIVA DI PITTORI MARCHI...
30/03/2025

Per chi si interessa all'arte 🎨, altra mostra da esporvi in concomitanza con AUTO EXPO è la COLLETTIVA DI PITTORI MARCHIGIANI 👨‍🎨👩‍🎨; allestita nella palazzina sud del LIDO Cluana, con il patrocinio del comune di Civitanova Marche.
Organizzata da Vittoria Cattolica per conto del padre Raffaele 👨‍🍼. Ivi nato il 27 Febbraio 1921 e appassionatosi sin da bambino alla pittura 🖌️ e al disegno ✏️, cui dedicava il suo tempo libero.

Oltre alle opere di Cattolica, troverete in esposizione nella collettiva di pittura anche le composizioni di Mario Buccolini 👨‍🎨 ed Ornella Rogani 👩‍🎨.
La mostra personale del pittore civitanovese la potrete visitare sempre al Lido dal 16 al 22 aprile prossimi... 📅📍

Per tutti gli appassionati di motori 🛺, ecco a voi AUTO EXPO citta' di Civitanova! La più grande kermesse espositiva di ...
30/03/2025

Per tutti gli appassionati di motori 🛺, ecco a voi AUTO EXPO citta' di Civitanova! La più grande kermesse espositiva di auto 🚗 e moto 🏍️ della Regione Marche!

In questa domenica di fine marzo ed inizio primavera il centro di Civitanova Marche si è trasformato in un ampio showroom all'aperto dedicato alle 2 e alle 4 ruote; con la partecipazione di 30 espositori, rappresentanti di oltre 70 brand, per un totale di ben 250 mezzi in esposizione: tra auto di lusso ♞ e sportive 🏎️, marchi comuni, scooter 🛵, moto 🏍️ e anche veicoli d'epoca 🚗; questi ultimi di proprietà del Caem Lodovico Scarfiotti.
Per introdurre un percorso storico-museale dai modelli degli anni Trenta-Quaranta, fino ad arrivare al prestigio dei giorni nostri.
Un evento aperto a tutte le età 👨‍👦, che regala la possibilità di vivere una giornata all’insegna dei motori, spettacolo 🎪 e intrattenimento 👥; accompagnato da performance di stuntman con acrobazie mozzafiato 🏎️🏍️, sia su auto che su moto, ed una zona dedicata ai più piccoli 👦👧, che comprende una mini pista drift kart 🏁 e divertenti gonfiabili 🛟.

Chi dice dunque che per arricchire la propria cultura occorra soltanto introdursi in strutture che si fregiano del titolo di "museo"? Quello di AUTO EXPO è un vero e proprio museo 🏛️ all'aperto temporaneo, che in questa giornata si rivela accessibile a tutti coloro che desiderano estendere le proprie conoscenze in questo campo. Magari rievocando nella sezione dei veicoli d'epoca, i ricordi 😌 🫂 legati ai propri antenati che li hanno posseduti...
E scoprendo così attraverso tale manifestazione, la storia e l'evoluzione di un settore che trae origine nel XIX secolo ed oggi diventato un punto di riferimento indispensabile per la nostra quotidianità ed il nostro presente.🚦🚸🛣️

Gruppo Emilcar, Foresi Group, Tecnomoto Civitanova Marche, Volvo Car Euromotors Civitanova Marche, Conero Car, Bartoli Motori, Concessionaria Cimini, Moto Nardi, Tombolini Motor Company Spa, Mosca Automobili - Suzuki, Volkswagen ViaVai, Cascioli Group, Basili Auto, Officine 21, Pieffe Auto, Wrap&co.

Spostiamoci ora di poco dal borgo di Castel d'Emilio e camminiamo🚶‍♂️🚶‍♀️verso la periferia, in visita all'ultima meta F...
23/03/2025

Spostiamoci ora di poco dal borgo di Castel d'Emilio e camminiamo🚶‍♂️🚶‍♀️verso la periferia, in visita all'ultima meta FAI aperta al pubblico per l'occasione: la CHIESA e l'ex CONVENTO DI SAN FRANCESCO ⛪.
Storica costruzione ai margini della frazione aguglianese, della quale si visitano il convento - oggi convertito in un centro culturale e sede dell'archivio storico 🗂️ del Comune di Agugliano - e i ruderi dell'adiacente chiesa di San Francesco 🏚️, di cui resta integro soltanto l'iconico campanile che svetta ben visibile sulla campagna limitrofa 🌳🌲🚜

A dispetto della situazione strutturale assai malconcia della chiesa, benché messa adeguatamente in sicurezza 🚧, stiamo parlando di un complesso religioso ricco di storia, legata anche a presunti miracoli. Le sue più antiche fonti riportano che tale convento venne costruito intorno all'anno 1000 per fungere originariamente come ospizio 🖼 dell'Abbazia di Santa Maria in Castagnola di Chiaravalle. Veniva dunque usato per curare e far soggiornare i monaci colpiti dalle febbri malariche provocate dai laghetti e dalle paludi della selva di Castagnola 🏞️.

Tradizione vuole che SAN FRANCESCO D'ASSISI, reduce dall'Egitto 🇪🇬, passando per Ancona si sia presentato all'ospizio per chiedere l'elemosina 🫴🏻 e vi si sia fermato per qualche tempo al fine di assistere gli infermi 😷🤕🤒. Quando l'ammalato prendeva il cibo o le bevande dalle sue mani 🤲, questo guariva miracolosamente 🛐. Lo stesso abate della vicina abbazia di Chiaravalle, recatosi sul posto per accertarsi delle voci sulla presenza del Patrono d'Italia, sarebbe stato colpito da un improvviso morbo e da lui guarito ❤️‍🩹. In cambio del servizio prestato, San Francesco manifestò il desiderio di avere quell'ospizio per fondarvi un convento del proprio Ordine e l'ottenne 🕍.
Un'altra leggenda si limita tuttavia ad affermare che San Francesco, predicando in Ancona, raccolse l'ammirazione e la devozione di tutti, tra cui anche quella di alcuni abitanti di Castel d'Emilio; i quali gli manifestarono il desiderio di avere un luogo a lui intitolato 🙏.

Nel 1778, come riportato dall'insegna introduttiva, la chiesa venne ristrutturata, ampliata e decorata per opera dell'architetto Francesco Maria Ciarrafoni, allievo del Vanvitelli. E' stata chiusa al culto agli inizi degli anni Sessanta del Novecento ed oggi si presenta così, circondata dal verde 🌱🌿🌾 come l'ammirate nelle foto scattate in visita 📷. Alcune fotografie in bianco e nero ⚪⚫ della chiesa sono visibili nella sala archivio del centro culturale 🎓, che allora ospitava la vasta biblioteca 📚 del convento; ora dispersa.

P.S. E con questa località chiudiamo ufficialmente le Giornate FAI Primavera 2025, con un nostro personale ringraziamento anche alla guida e alle informazioni dei volenterosi ciceroni dell'IC "Matteo Ricci" - Polverigi!!! 👏

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE ⛪.La parrocchiale è inevitabilmente stata uno dei luoghi FAI aperti al pubblico per l...
23/03/2025

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE ⛪.

La parrocchiale è inevitabilmente stata uno dei luoghi FAI aperti al pubblico per la sua Giornata di Primavera 🌸 a Castel d'Emilio. Situata in piazza Umberto I, fuori dalle mura della borgata.
Le sue origini sono strettamente collegate a quelle del borgo medievale di Castel d'Emilio, difatti la struttura religiosa in muratura portante risale al XIV secolo: lo stesso in cui fu eretta la monumentale porta d'accesso al castello 🏰.

Si compone di una facciata dalle linee tardo gotiche seicentesche, con pregevole portale in cotto; al quale si sovrappone un rosone in mattoni e sottostante elemento architettonico in pietra con due leoni stilofori 🦁🦁 di stile romanico.
Al centro dell'architrave in pietra della portale laterale sinistra è scolpito il simbolo di San Bernardino da Siena ⚜️.

La dominanza della facciata vi conduce ad un interno non eccelso in termini di capienza, ma ricco di ornamenti e decorazioni. Si compone di tre navate, divise da pilastri e mezze colonne con eleganti capitelli. Degna di nota è la volta a vela della navata centrale, con affreschi 🎨 tratti da episodi della vita di Gesù; le volte delle due navate laterali sono invece a botte.
In esse riscontriamo gli altari della Madonna con bambino🤰🤱, nella navata sinistra, e quello del Crocifisso ✞ nella navata destra; consacrato nel dicembre 1741 e restaurato nel 1916.
L'elemento di maggior importanza si trova però collocato nell'altare maggiore: si tratta di un pregevole paliotto in marmo intarsiato proveniente dalla vicina chiesa del convento di S. Francesco; realizzato dall'artista Gian Francesco Paltrinieri 👨‍🎨 e datato 1697.

Dominano l'interno altresì la possente cantoria con l'organo, con sottostante iscrizione solenne a Dio 🙏, e la Fonte Battesimale 🌊; arricchita da valida raffigurazione scultorea 🗿 rappresentante Gesù Bambino 🌊👼. Uno sguardo 👀 anche ai numerosi sfarzi marmorei della lunetta sovrastante il portale.

Indirizzo

Via Raffaello Sanzio, 51
Castelfidardo
60022

Orario di apertura

14:30 - 19:45

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando I Viaggi Itineranti di Giacomo Bontempi pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a I Viaggi Itineranti di Giacomo Bontempi:

Condividi