11/09/2024
MY ADVENTURE BOOK - Pt. 1
MARRAKECH 🌍✨️
COLORI, MOVIMENTO E THE VERDE. Queste sono le prime cose che mi vengono in mente quando ripenso al mio viaggio a Marrakech, città che inconsapevolmente ha saputo legare il moderno all’antico. Eh si, perché se da un lato la sua periferia nel corso degli ultimi anni ha puntato sempre più alla modernità, la sua immensa piazza principale - Piazza Jemaa el Fna - ha conservato odori, colori e rumori caratteristici del proprio passato. Ammirare questa immensa piazza sorseggiando tè verde dall’alto de Il Grand Balcon del Cafè Glacier è stato uno dei miei momenti preferiti di questa vacanza. Donne, uomini, bambini, centinaia erano le persone lì. Non riuscivo a tenere lo sguardo fisso tanto era il movimento.
La Medina, il primo luogo che ho davanti se chiudo gli occhi e immagino di trovarmi a Marrakech, anche qui tanto movimento. Un labirinto di piccoli vicoli stracolmi di bancarelle, negozietti, spezie, moschee, riad risalenti al XVII secolo, asini e muli che trasportano carichi, un luogo risparmiato dalla modernità.
Una città colorata: Jardin Majorelle, Bahia Palace, Le Jardin Secret, Jemaa el Fna, Badi Palace.. e così discorrendo.. un grande dipinto di colori.
E come si potrebbe descrivere la pace provata nel deserto di Agafay?
Per non parlare poi delle cascate di Ouzoud. Immaginate una valle verdeggiante tra montagne di arenaria rossa, dominate da tre cascate di circa 100 mt, spesso contraddistinte da un arcobaleno. Un dipinto.
In Marocco lasciate stare hotel e resort, lasciatevi persuadere dal fascino di soggiornare in un Riad marocchino, abitazioni tradizionali che si trovano all’interno della Medina di molte città marocchine. Pareti estremamente decorate, camere arredate con tessuti e oggetti tradizionali, prive di finestre o aperture esterne (a conferma della riservatezza della famiglia marocchina) strutture che si sviluppano intorno a un cortile interno dove in genere si trova una fontana.
Il riad in cui ho soggiornato io aveva una terrazza, da cui ogni sera godevo del panorama sui tetti della Medina mentre bevevo il mio amato tè verde bollente che i proprietari del riad mi hanno gentilmente offerto 7 giorni su 7 a qualsiasi ora del giorno.
Ho trovato gentilezza a Marrakech.
Ovviamente tanti sarebbero i temi su cui discutere della loro tradizione. Ho ascoltato durante il mio soggiorno diversi racconti di donne e uomini marocchini. Molti aspetti della loro religione (che gioca un ruolo essenziale) non condivido, ma io sono una viaggiatrice, non una turista.
E anche voi non siate turisti, siate viaggiatori e credetemi che c’è molta differenza.
Il turista vede solo quello che vuole vedere; il viaggiatore parte per soddisfare la sua voglia di confrontarsi, di scoprire, di accettare una realtà che forse non condivide ma che rispetta. Non abbiate paura del confronto o di una realtà che è semplicemente diversa dalla vostra. Lasciatevi incantare dai panorami, dai suoni, dai colori del posto, lasciatevi trasportare dai racconti di vita delle persone che potreste incontrare durante il vostro viaggio. Perché non è mai UN viaggio, ma sempre IL viaggio. Perché ogni viaggio è diverso, ed ogni nuova avventura ci insegna che siamo soltanto ospiti di un luogo da cui potremmo imparare una lezione di vita.