02/11/2023
COMUNICATO STAMPA
Associazione nazionale «Città del Castagno». Ai nastri di partenza l’itinerario di trekking la «La via del Cast@gno».
L’Associazione Nazionale «Città del Castagno» ha elaborato il progetto «La via del Castagno» al fine di valorizzare le tante selve castanili presenti in gran parte dei territori collinari e montani dell’arco prealpino e di tutta la dorsale appenninica. In questi ultimi anni le foreste di castagno, in tutte le regioni, nel periodo autunnale, sono mete di escursioni di persone di tutte le età, interessate non più solo alla raccolta dei frutti ma a sperimentare innovative forme di turismo esperienziale attraverso l’immersione negli habitat dei castagneti secolari italiani. Nel contempo, sono sempre più numerose le manifestazioni di trekking che si svolgono tra i castagneti, sia in autunno, durante il periodo della raccolta delle castagne, che in primavera nel periodo della fioritura dei castagni. Il connubio boschi di castagno-trekking si va sempre più consolidando, in virtù del rinnovato interesse verso il frutto, e la sentieristica sta diventando parte integrante dell’ampia multifunzionalità del castagno. I boschi di castagno possono anche configurarsi come aule didattiche all’aria aperta così da incentivare la presenza nei boschi degli studenti delle diverse tipologie di scuole. L’organizzazione di trekking nei castagneti è diventata parte integrante dell’offerta turistica in occasione delle sempre più partecipate sagre della castagna, la “Regina dei boschi”. Le Sagre e le attività escursionistiche dedicate al Castagno, nel periodo autunnale movimentano la vita di numerosi borghi alpini ed appenninici, con importanti ricadute economiche e attorno al prodotto castagna. In tante aree regionali sta nascendo una nuova economia montana, orientata alla sostenibilità, che intreccia produzioni tipiche, turismo, beni culturali e ambientali e valorizzazione delle selve castanicole.
L’obiettivo del progetto “La Via del Castagno” è di congiungere e ricucire armonicamente i numerosi itinerari sentieristici della castagna presenti sul territorio italiano attraverso la realizzazione di un lungo itinerario escursionistico che si estenderà dalle Alpi alle isole, traversando prima l’arco alpino e poi tutta la dorsale appenninica. «La via del Cast@gno» è stata “disegnata” alla luce della particolare collocazione dei boschi di castagno sul territorio nazionale. Partendo da nord-est toccherà la regione Friuli Venezia Giulia, la parte sud del Trentino Alto Adige, il nord della Lombardia, il sud della Valle d’Aosta e tutto l’arco prealpino del Piemonte. Da qui il “sentiero” scenderà in Liguria, e, proseguendo in direzione sud, si diramerà nella dorsale Appenninica traversando l’Emilia, la Toscana, l’alto Lazio. Da qui un “corridoio ecologico” consentirà di passare in Umbria, Marche e scendere in Abruzzo. Un ulteriore “corridoio ecologico”, che traverserà il parco nazionale d’Abruzzo-Lazio-Molise, collegherà la “via” ai boschi del Molise, e poi, verso sud, alla Campania, alla Basilica, alla Calabria e alla Sicilia. In Sardegna il sentiero traverserà la parte mediana dell’isola.
La configurazione europea dell’itinerario escursionistico potrà essere assicurata collegandolo ad est, a nord ed a ovest, ai percorsi di trekking presenti nei castagneti dei paesi limitrofi all’Italia (Slovenia, Austria, Svizzera, Francia). Un ulteriore ed originale collegamento europeo della castagna si potrà strutturare collegando i sentieri della castagna di Sardegna e Corsica, isola ricca di castagneti, attraverso il mare. In fondo, il “mondo Mediterraneo” è la culla del castagno. E’ attraverso questo mare, denso di storia, che il frutto si è diffuso nel mondo.
“La via del castagno”, avrà una lunghezza di circa 2.200 Km., di cui con approssimazione: circa 800 km. nell’arco Alpino, 1.100 km. nella dorsale Appenninica, 200 km. in Sicilia e circa 100 km. in Sardegna. La “via” costituirà l’ossatura portante attorno a cui, a “pettine”, si potranno collegare, con ulteriori percorsi escursionistici, tutte le aree castanicole nazionali. Sotto il profilo grafico la «La via del Castagno» si declina come una sorta di gigantesco punto interrogativo rovesciato.
La realizzazione del progetto implica l’attivo coinvolgimento di numerosi soggetti, in primis il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e gli Assessorati all’Agricoltura delle Regioni. Il progetto, che ha un costo stimato di circa 2 milioni di euro, si svilupperà per lotti successivi, a partire dai prossimi mesi. Innanzitutto verrà attivato, a breve, un “Tavolo” tra i tutti i soggetti coinvolti, al fine di definire operativamente le linee guida del progetto esecutivo, il suo sviluppo operativo ed il ruolo funzionale di ciascun partner. Successivamente si passerà alla Progettazione operativa ed alla realizzazione dell’Itinerario Sentieristico.
Il primo incontro di presentazione del progetto si è svolto il 27 settembre scorso a Roma presso l’Agea, Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, per l’Associazione erano presenti il Presidente Ivo Poli, il Consigliere Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie, il Direttore Luigi Vezzalini e Sergio Natalia che ha elaborato il progetto di massima. Il Direttore dell’Agea, Fabio Vitale ed suoi collaboratori, hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa ed hanno suggerito di realizzare, attraverso un progetto «pilota, un primo tratto della “Via”. Il prossimo incontro ci sarà a breve con Marco Bussone, Presidente rettore nazionale dell’Uncem. L’obiettivo dell’Associazione “Citta del castagno” è di “ascoltare” entro l’anno tutti gli attori coinvolti, trovare i finanziamenti e partire con le attività operative.