10/05/2022
La Rocca del Leone C. Lago PG
La rocca del Leone, o fortezza medievale, è un'interessante struttura pentagonale irregolare, dominata da un torrione triangolare alto 39 metri; agli angoli, quattro torri fortificano le mura merlate. Il fortilizio si trova a Castiglione del Lago, in Umbria, sulle sponde del lago Trasimeno.
La fortezza fu fatta erigere probabilmente nei primi decenni del 1200 da Perugia sui resti di una più antica costruzione, corredata di una pieve, dedicata ai SS. Filippo e Giacomo, della quale rimangono pochi ruderi.
La vera rocca è costituita dall'estrema appendice del baluardo che serra la piccola pen*sola sul Trasimeno. Il maschio esercitava attività di accurata vigilanza sul lago e sulle terre limitrofe,rappresentando l'ultima fortificazione cautelativa.
Il palazzo ducale, voluto dal marchese di Castiglione del Lago Ascanio della Corgna nel 1563, è in comunicazione con il fortilizio tramite un suggestivo passatoio coperto (con feritoie sul lago) per il quale si accede da una porta ubicata nella sala del trono.
Il fortilizio è stato sovente alterato: Quasi sicuramente venne incaricato Elia da Cortona di ricostruirlo. Ascanio della Corgna, esperto in architettura militare, lo rese inattaccabile e per questo motivo famoso in Europa.
Nel 1325 l'architetto Lorenzo Maitani accettò di ristrutturare la rocca. Il complesso fu migliorato e ingrandito nel 1503 dai signori di Perugia Giampaolo Baglioni e Malatesta IV che vi fissarono la residenza estiva.
I lavori, come detto, proseguirono fino al 1571 con Ascanio della Corgna che sostituì alcune torri con bastioni cilindrici e fece realizzare, all'interno del recinto, un giardino all'italiana.
I successori di Ascanio I, Diomede, Ascanio II e Fulvio Alessandro si occuparono maggiormente di impreziosire il palazzo, curandosi poco della fortezza.
Assalto alla rocca 1642.
Nel 1642 iniziò un conflitto tra Stato Pontificio e i Farnese di Parma per il possesso del ducato di Castro. L'esercito del duca parmense Odoardo I, dopo avere attraversato il territorio del granducato di Toscana, giunse sotto le mura della fortezza di Castiglione del Lago. Venne chiesta l'autorizzazione di passaggio: Fulvio Alessandro, però, era a Napoli dalla famiglia della duchessa Eleonora e il suo luogotenente non fu in grado di prendere decisioni difensive e fece aprire le porte ai soldati che gozzovigliarono nel borgo.
Furono effettuati, poi, dei tentativi per la pace, ma il 29 giugno 1643 si presentò davanti alla rocca castiglionese del Leone una munita truppa inviata dai Medici. La difesa del castello era guidata questa volta da Fulvio II che, per timore di perdere il feudo e i beni personali, si arrese e riparò, assai stranamente, proprio a Firenze, per poi ritornare, terminata e persa la guerra, nel suo palazzo.
Questo episodio macchiò la reputazione di Fulvio, al punto che su un muro del palazzo del duca, residenza perugina dei della Corgna, comparve un disegno con un uomo penzolante per un arto con la testa in basso e l'infamante seguente frase: "Fulvio Della corgna Perugino scomunicato, ribelle, traditore per aver dato in mano dell'inimico Castiglione del Lago".
La rocca, infine, dopo la devoluzione del ducato castiglionese allo Stato della Chiesa, in seguito alla morte, nel 1647, del duca Fulvio II, privo di eredi, passò sotto la giurisdizione pontificia e, nel 1860, al locale comune. Attualmente è utilizzata per spettacoli folcloristici e teatrali durante l'estate.
Fonte: varie e wikip.
Foto: Avanzati Luca