◦ Essere Città della Cultura della Regione Lazio 2020 > Il 24 dicembre 2019, la città di Cerveteri – capofila del progetto ‘CivitArt’ che ha coinvolto le municipalità di Tolfa, Santa Marinella e Allumiere – viene ufficialmente premiata con il titolo di ‘Città della Cultura della Regione Lazio 2020’ grazie a una progettualità firmata dall’organizzazione Civitates. Essere riusciti a meritare questo riconoscimento così prestigioso - selezionato tra ventitré domande e con ben novantadue soggetti coinvolti, tra comuni e comunità montane - genera soddisfazione ma anche senso di responsabilità, perché abbiamo il privilegio di rappresentare tutti quei comuni, della Regione Lazio e dell’Italia intera, che attorno alla cultura stanno dimostrando di saper ripensare il proprio territorio e le proprie origini, e di dar loro un nuovo valore, un nuovo significato e una nuova rappresentanza civile.
◦ Per una nuova idea di cultura > Il titolo di ‘Città della Cultura della Regione Lazio 2020’ ci è stato conferito perché abbiamo declinato la parola cultura in modo innovativo e diverso: non più come patrimonio, evento, sedimento, identità, tradizione, sfruttamento o eccellenza, ma come strumento di formazione di una nuova coscienza civile e come fattore chiave per migliorare i comportamenti collettivi attorno a princìpi quali solidarietà, cooperazione, solidarietà, partecipazione, coesione sociale e impegno civile.
◦ Un’esperienza d’innovazione sociale: l’acccensione civica > Il punto focale di ‘CivitArt’ ha come protagonista un percorso di accensione civic , ovvero un programma d’innovazione sociale che intende provocare un cambiamento dei comportamenti sociali, di una o più persone, e in questo caso di un insieme di comunità locali: un’esperienza di cittadinanza attiva già promossa da Civitates, a partire dal 2012, in sette regioni d’Italia [Umbria, Lazio, Veneto, Piemonte, Campania, Trentino e Puglia], meritando la best practice europea dal titolo ‘Culture Shapes The Smart City’ e la buona pratica #laculturachevince. Utilizzeremo quindi la musica, la poesia, il teatro e le arti quali strumenti pedagogici e d’innovazione sociale.
◦ I princìpi ispiratori dell’acccensione civica > L’accensione civica rimette al centro il valore e la funzione ispirativa della cultura e della creatività, che la nostra società ha fin troppo sottovalutato. Perché la cultura è come un lievito: genera conoscenza, e la conoscenza genera coscienza; la coscienza stimola responsabilità, e la responsabilità, a sua volta, sollecita partecipazione e virtuosismo civico.perché attraverso la creatività possiamo coinvolgere e stimolare il talento delle nuove generazioni. E perché la creatività apre nuove prospettive, espande la nostra visione del mondo e inventa soluzioni inedite; perché la creatività genera cambiamento e pensiero divergente; e perché, non ce lo scordiamo, la creatività provoca bellezza, emozioni, commozione e stupore, e quindi migliora la qualità della vita individuale e collettiva.
◦ L’obiettivo dell‘accensione civica’: la residenza artistica di comunità > Il percorso di accensione civica che sarà sperimentato a Cerveteri, Tolfa, Santa Marinella e Allumiere intende scatenare energie civiche, spesso dormienti, attorno all’orgoglio di identificarsi come territorio vitale e creativo, al fine di accogliere, ospitare, ristorare e ispirare quegli artisti, musicisti, poeti, scrittori, attori e intellettuali che giungeranno sul territorio in occasione degli eventi che saranno promossi durante l’anno. Fare ciò che l’Italia ha sempre fatto nel corso dei secoli: ispirare e accogliere i portatori di bellezza. L’accensione civica rappresenta un’occasione preziosa, a suo modo unica, per stimolare la società civile a cooperare - in un’ottica di governance collaborativa tra famiglie, ristoratori, albergatori, associazioni, istituzioni, amministratori e imprenditori – per accogliere, ospitare e ispirare una comunità di artisti che trasformeranno i paesi, o i quartieri delle città, in centri di sperimentazione creativa.
◦ L’artista come mentor > La possibilità, a suo modo unica, di accogliere gli artisti a ‘casa propria’ genera inevitabilmente un forte orgoglio civile e il desiderio di ispirarli e affascinarli mostrandogli la parte migliore del paese, così come i luoghi più carichi di storia e di bellezza. Ed è questa la leva d’innovazione sociale che adoperare l’accensione civica: l’arrivo dei musicisti, degli intellettuali e degli artisti diventa un acceleratori di azioni civiche, di economia civile, di cooperazione di comunità e di esperienza di rigenerazione urbana. Insomma, mettersi in gioco: diventare, per l’appunto, cittadinanza attiva.
◦ La misura dell’accensione civica: il capitale civico > Misurarci, indicizzare ciò che viene attivato, condiviso e donato, così come riunire i dati e comuniciarli pubblicamente, significa dare senso e valore al tutto. Il percorso di accensione civica si attua stimolando gli abitanti a mettere a disposizione – in modo spontaneo e a titolo di volontariato, per mecenatismo e filantropia – beni, servizi, tempo, spazi, competenze e risorse, per accogliere e ospitare chi fa cultura, musica, arte e creatività. Il percorso di accensione civica genererà quindi un ‘Capitale Civico’: un indice di cittadinanza attiva che riunisce e misurerà tutto ciò che è stato fatto, donato e condiviso dalla comunità locale in occasione di questa esperienza [ristoro, accoglienza, tempo, beni, risorse, servizi, spazi, etc]; e i protagonisti attivi di questa esperienza riceveranno un “Certificato di Responsabilità Sociale”.
◦ Gli obiettivi strategici di ‘CivitArt’ e dell’anno di ‘Città della Cultura della Regione Lazio 2020” >
I obiettivo: L’Etruria Meridionale come territorio con ‘Residenze Artistiche di Comunità’ >· identificare i comuni dell’Etruria Meridionale come centri culturali vivi, vitali e aperti alla sperimentazione creativa, sollecitando la società civile ad accogliere, ospitare e ispirare chi genera cultura e bellezza - ovvero musicisti, pittori, poeti, intellettuali, scultori, scrittori, attori, artigiani, registi, fotografi, creativi, etc. - attraverso la formula della 'Residenza Artistica di 'Comunità';
II obiettivo: L’Etruria Meridionale come territorio a vocazione ’Eco-Fair-Smart’ > ovvero identificare i comuni dell’Etruria Meridionali come ‘giusti, etici e sostenibili’, attraverso l’adozione di una serie di protocolli di valori condivisi da amministratori, abitanti, commercianti, ristoratori, agricoltori e turisti, verso una transizione ecologica e sostenibile dei sistemi organizzativi, sociali e produttivi. Evitare il ‘turismo eccessivo’, a tutela dell’ambiente, del patrimonio storico artistico e dell’ecosistema sociale delle comunità locali [undertourism]; diffondere sul territorio una culturale digitale per le strutture di accoglienza turistica, per i punti ristoro e per il sistema commerciale, sensibilizzando modalità di prenotazione e pagamento più smart [e-tourism]; trasmettere educazione e sensibilità ai temi della sostenibilità ambientale, del biologico, dell’ecologico, dell’accessibilità e della mobilità alternativa [fair tourism]; sensibilizzare il tessuto imprenditoriale locale a un turismo, a un commercio e aun’economia che fa bene alla comunità locale [community-based-tourim]; stimolare un turismo da ‘casa-a-casa’, stile Airbnb, per esplorare un luogo attraverso gli occhi dei suoi abitanti, affinché si possa partecipare attivamente alle attività locali e una relazione particolare e diretta con l’ospite [guardare i luoghi con gli occhi di chi li abita: home_to_home]
III obiettivo: Costituzione di una 'Fondazione di Comunità' > un ente non-profit che intende coinvolgere la società civile a donare e a partecipare per cofinanziare e offrire corsi gratuiti di formazione ed educazione alle arti, alla bellezza, all’educazione civica e alla creatività destinate all’infanzia, alla terza età, ai diversamente abili e a tutti coloro che sono esposti a condizioni di fragilità o di svantaggio sociale; offrire borse di studio e percorsi di mentoring d’impresa sui temi cari alla fondazione; ed essere un ‘luogo fisico’ dove promuovere corsi e laboratori in programma, attivare una biblioteca civica, un community hub [per giovani e anziani] e una ludoteca sociale.
IV obiettivo: attivare un progetto sperimentale di 'turismo culturale di comunità' > preparare gli abitanti a guidare i turisti alla conoscenza del territorio attraverso la pubblicheremo una guida costruita attorno a testimonianze dirette degli abitanti e la nascita dell’Archivio della Memoria Civica. La guida, in edizione cartacea e digitale, sarà suddivisa in sei sezioni - storia, patrimonio storico artistico, territorio, folclore, mestieri ed enogastronomia – e ospiterà delle pagine bianche per raccogliere ricordi e dove sarà apposto un timbro di comunità al termine della visita con gli abitanti, certificando l'incontro tra guida locale e l'esperienza vissuta. Ciò che distingue il progetto di ‘Turismo Culturale di Comunità’ sperimentato sul territorio è il fatto che consegneremo un timbro di comunità ‘Etruria Meridionale’ agli abitanti che vorranno condividere il proprio sapere e le proprie conoscenze con i turisti. Inviteremo quindi i viaggiatori a entrare in contatto con queste 'guide locali' che contribuiranno, con il loro racconto, a far comprendere l’autenticità di un territorio. E poi, inaugureremo la realizzazione di una serie di video interviste agli abitanti per documentare storie, saperi e tradizioni da custodire, raccontare, tramandare e condividere con i turisti, i cittadini del futuro e gli interessati di storia locale per costituire un “Archivio della Memoria Civica”.
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