06/09/2024
Finito di parlare delle carceri? Senza suicidi non se ne parla? Fatte le comparsate davanti alle carceri per essere intervistati,tutto finisce? Questa è la sensibilità della politica per le carceri torturatrici sparsa in tutto il territorio italiano?Facciamo semplicemente schifo! Ed è proprio un atteggiamento culturale e mentale contro la Costituzione che vuole pene,rispetto alle quali il carcere deve essere l’extrema ratio,in funzione rieducativa anche nei confronti dei peggiori delinquenti,i quali,ovviamente,ove non si rieduchino,debbono rimanere in carcere. Il nostro sistema penale,fondato dal fascismo e mai più ritoccato,conosce solo il carcere e non tutte le altre sanzioni non carcerarie ugualmente afflittive ma anche rieducatrici. Bisogna riformare,ma ci vuole tempo. Ora,per rendere meno lontano il sistema dalla Costituzione,occorre lavorare sulle misure alternative alla detenzione,essendo questa,come detto, l’unica pena conosciuta dal nostro ordinamento.Le misure alternative le applica il tribunale di sorveglianza che non le applica mai perché ideologicamente contrario da sempre e nulla è mai stato fatto perché questo ostracismo venisse meno. Un decreto legge deve prevedere che le misure alternative possano essere applicate anche dal giudice che afferma la responsabilità dell’imputato e ,in caso diverso,che vi provveda il giudice della esecuzione che è sempre quello che ha giudicato il condannato. In secondo luogo il decreto legge deve modificare l’art 4 bis dell’ordinamento penitenziario,eliminando ogni ostativita’ per reati diversi da violenza,mafia e terrorismo,e prevedere la misura alternativa dell’affidamento in prova o della detenzione domiciliare,a seconda del tipo di reato e del comportamento carcerario o non carcerario tenuto dal condannato dal momento in cui commise il reato,per una pena residua o da scontare che non sia superiore ai quattro anni per l’affidamento o ai cinque anni per la detenzione domiciliare,valutando l’autorizzazione allo svolgimento di attività lavorative con allontanamento dalla abitazione per le ore strettamente necessarie allo svolgimento del lavoro. La applicazione delle misure alternative potrebbe essere presidiata dalla revoca integrale,anche per il periodo di applicazione,in caso di consumazione di reati nel tempo della operatività della misura. E’ difficile? A me sembra elementare !