Funy Rite

Funy Rite promozione per la realizzazione dell'impianto di risalita dal Passo Cibiana al Monte Rite - Cibiana

20/05/2023

Il “re degli Ottomila” annuncia l’intenzione di lasciare Cibiana: «Anno prossimo a rischio, ma già il 2023 lo era»

Vi presentiamo il progetto di massima per la realizzazione della mini-funivia del Monte Rite.Stazione a monte - by Studi...
21/04/2023

Vi presentiamo il progetto di massima per la realizzazione della mini-funivia del Monte Rite.
Stazione a monte - by Studio02rope

Articolo del 2019... e nulla ancora si muove...
30/08/2022

Articolo del 2019... e nulla ancora si muove...

L’alpinista: «Servono cinque milioni per salire fino al museo tra le nuvole». E celebra Cibiana come un polo culturale importante nelle Dolomiti

17/10/2020

Passano gli anni, ma rimane sempre tutto tristemente immobile...

16/02/2018
Ecco una soluzione simile a quella proposta dallo studio02rope per l'arroccamento al Monte Rite
16/02/2018

Ecco una soluzione simile a quella proposta dallo studio02rope per l'arroccamento al Monte Rite

Il 22 dicembre 2017 è stata inaugurata la nuova funivia Kräbel - Rigi Scheidegg. L'impianto è stato ricostruito in soli sei mesi. La funivia compatta è adatta per brevi tempi di costruzione grazie all' utilizzo di moduli standard. Allo stesso tempo, i costi operativi e di manutenzione possono es...

A distanza di parecchio tempo abbiamo trovato quest'altro interessante articolo in merito alla questione..
17/03/2016

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Cibiana. Il “re degli ottomila” ne ha parlato con il neo primo cittadino Furlanis, l’ex Zandanel e il consigliere Rorato

Trovato questo interessante articolo, ormai datato, ma che vale la pena leggere..
19/12/2014

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Ora si punta al project financing con intervento pubblico della Regione Il Comune ha pronto un progetto di massima per una spesa di 3 milioni

10/06/2014

ESTRATTO DAL CORRIERE DELLE ALPI DEL 08.06.2014

Messner: «Errori e scandali penalizzano Cortina»
Il re degli ottomila sulla bocciatura mondiale: «Troppi sbagli negli ultimi 50 anni a partire dalla vendita delle case agli "stranieri"»
cortina 2019 montagna

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di Francesco Dal Mas

CIBIANA. «Negli ultimi 50 anni, Cortina ha inanellato un errore dopo l’altro. Come la vendita delle case agli “‘stranieri”. L’esclusione dai Campionati mondiali di sci non può essere una sorpresa. Che cosa ci si poteva aspettare dopo gli scandali (Mose ed Expo) che rendono politicamente fragile l’intero paese?».
Reinhold Messner, il re degli ottomila, parla sul tetto del suo museo, ad oltre 2 mila metri. La mattinata non potrebbe essere più splendida. Cortina è all’orizzonte. Messner la guarda e s’intristisce. Così pure quanti sono saliti con lui sul Rite, dal neosindaco Luciana Furlanis, a tutta la giunta che l’appoggia, alla minoranza con Armando e Zordo. Non mancano gli ex sindaci Eusebio Zandanel e Guido De Zordo, i colleghi della valle, Matteo Toscani, vicepresidente del consiglio regionale, e Oscar De Bona, presidente di LongaroneFiere, che ha invitato Messner all’ExpoDolomiti di settembre, quando ci saranno anche il ministro dell’ambiente e, probabilmente, i presidenti dell’Euroregio “Senza Confini”. Tutti a insistere perché Messner vada avanti, con i suoi progetti e le sue idee puntualmente condivisi.
Messner, un pienone di visitatori (al museo e al rifugio Dolomites) anche oggi. Vuol dire che la scelta di trasformare l’ex rudere del forte di guerra in museo, nel 2012, è stata indovinata...
«In queste ore sono particolarmente soddisfatto, perché qui i fondi pubblici, quelli procurati in particolare da Floriano Pra, sono stati spesi bene, in modo trasparente. Mi dispiace soltanto che nei tanti depliant turistici diffusi in provincia non sia segnalato questo sito, tanto meno in tedesco, nonostante il nostro sia un caso più unico che raro di implementazione turistica».
..OMISSIS...

Luciana Furlanis, la neosindaco, ed Elisabetta Rorato hanno acquistato alcuni fazzoletti di terra, qui a Cibiana, e di bosco, e hanno avviato un’azienda di produzioni officinali ed orticole, acquistabili direttamente nell’orto. Si comincia così?
«Proprio così. Che cosa accadrebbe se 100 famiglie di Cibiana accettassero di mettersi in gioco, con le loro stanze chiuse, che non riescono ad affittare, e con gli orti a disposizione? Sarebbe una rivoluzione in positivo».
Sempre più numerosi sono gli escursionisti che salgono a piedi lungo i 7 chilometri di tornanti del Rite. Ma al passaggio delle navette vengono impolverati...
«Lo so e ci scusiamo. Al momento non è possibile fare altro, perché hanno diritto di salire anche coloro che hanno difficoltà di mobilità. Rilancio la prospettiva della mini funivia: solo due cabine, una in salita, l’altra in discesa, in gran parte automatizzata e con una sola persona di gestione».
Sindaci ed ex sindaci sono favorevoli ma dicono che ci sono altre priorità, come la messa in sicurezza delle strade e delle stesse case.
«Sono obiettivi distinti. Perché dire di no a quegli imprenditori privati che desiderassero impegnare le loro risorse?».
Lei in settembre compirà 70 anni. È vero che vuole dedicarsi al cinema di montagna e passare la mano nella gestione dei musei? Cibiana chiede che andrà avanti.
«Dopo i 70 anni mi dedicherò ad altro, ma affiderò i musei (il sesto lo inaugurerò a Plan de Corones il 17 settembre) a mani sicure».
Quelle di sua figlia?
«Non posso anticipare niente. Continuerà, in ogni caso, il mio impegno per le terre alte, promuovendole attraverso il cinema».

09/06/2014

Da domenica 1 giugno il Museo Dolomites della rete MMM Messner Mountain Museum di Reinhold Messner, in vetta al Monte Rite, è nuovamente aperto al pubblico per la stagione estiva 2014. Il "museo nelle nuvole" espone le collezioni del grande alpinista altoatesino. L'organizzazione è riuscita a garantire l'apertura del Museo rispettando l'appuntamento ormai tradizionale, nonostante in quota la neve sia ancora abbondantemente presente. Nessun problema però per chi vorrà salire in cima al Monte Rite: il servizio navetta da Passo Cibiana è garantito e i visitatori del Museo potranno accedervi senza problemi e con calzature normali. www.monterite.it

12/05/2014

A PROPOSITO DI IMPIANTI SUL MONTE RITE:

Sul Monte Rite già all'inizio del secolo scorso si poteva arrivare via fune. Il forte infatti era servito da una teleferica:

La teleferica di servizio del forte, vanto della società “Grandi Teleferiche Spadaccini”, costituiva davvero un’ammirevole opera di ingegneria.
Essa partiva da Perarolo (m 542), dove era ubicata la stazione di carico, e con diverse stazioni d’angolo e motrici (a Caralte, Suppiane e “Le Nove”), nonché con grandiosi cavalletti, alti anche 44 metri, portava prima alle stazioni di Ruvinian (m 877) e di Peaio (m 886) e quindi alla stazione motrice e scarico del forte di M. Rite (m 2183).

A Suppiane si trovava una stazione d'angolo motrice della teleferica di servizio del forte di Monte Rite, i cui lavori iniziarono nel 1911 e terminarono nel luglio 1915, fu successivamente smantellata e di essa si intravedono ancora i resti.

Trafilerie e Corderie Luigi Spadaccini & C. poi Trafilerie e Corderie Italiane: Fondata a Milano nel 1880 da Luigi Spadaccini per la fabbricazione di corde e reti metalliche, si sposta a Sesto San Giovanni nel 1905. La Spadaccini è leader nella fabbricazione di impianti, cavi e reti per funivie e teleferiche, utilizzate tra l'altro durante la I guerra mondiale per il trasporto di armi pesanti e per i rifornimenti alle truppe alpine.

Notizie e foto tratte da:
www.agordino.bl.it
http://blog-cadorin-books-pietrosora...-suppiane.html
www.archeologiaindustriale.org

07/05/2014

Nel 2013 abbiamo raccolto le idee e le speranze di chi vive la montagna ogni giorno, di chi la rispetta e di chi vorrebbe far qualcosa per migliorare le condizioni degli operatori turistici che tutti i giorni sono impegnati in prima persona. Abbiamo trasformato queste idee in un progetto concreto, realizzabile, che tenga conto delle peculiarità del luogo in cui si inserisce e che sia estremamente rispettoso dell'ambiente.
Speriamo che il 2014 sia finalmente l'anno buono !

28/02/2014

Dopo un periodo di relativo silenzio, proviamo a dar seguito ad alcune "provocazioni" del tutto legittime che qualche amico di Funy Rite ha espresso.
Innanzi tutto è sbagliato considerare il progetto della funivia come punto di partenza e/o di arrivo per lo sviluppo del turismo di Cibiana; questo è solo una tessera di un grande puzzle che la comunità di Cibiana deve saper immaginare, credere e sviluppare investendo in prima persona e creando le condizioni perchè possano affluire investimenti esterni e/o dalla Comunità Europea. La funivia va vista solo come una delle varie possibilità con cui Cibiana sa attirare e trattenere il turista in loco. In Italia e all'Estero ci sono molti comuni che hanno saputo trarre dal loro "isolamento geografico" linfa vitale per il sostentamento e lo sviluppo della comunità; non bisogna pensare come spesso accade, che l'essere isolati sia necessariamente un male, anzi...il punto se mai è capire come si possa attrarre quello che sempre più sta prendendo piede finalmente anche alle nostre latitudini: il turismo "sostenibile". Nessuno di noi vuole che la funivia sia un mezzo per creare caos, sia dal punto di vista della possibile parallela speculazione edilizia sia per quanto riguarda lo sviluppo di un turismo mordi e fuggi che alla lunga porta solo disagi (v. ad es. Venezia città).
Per quanto riguarda il finanziamento dell'opera, nessuno ha mai parlato che debba essere a carico del pubblico: al contrario, sarà un investimento fatto da privati locali ed esterni, con l'ausilio di contributi della Comunità Europea, che già lo scorso anno potevano essere agguantati se si fosse partiti con più convincimento.
Quanto al ponte di cui si parla da decenni... e perchè non pensare ad un altro tipo di collegamento fra il Paese e la statale Alemagna, meno impattante, estremamente meno costoso, veloce, capace trasportare persone e merci e di funzionare a qualsiasi ora e con qualsiasi condizione climatica? Certo, in questo caso gli abitanti di Cibiana dovrebbero cambiare sicuramente il proprio modo di pensare alla mobilità, ma alla lunga i vantaggi sarebbero di gran lunga superiori agli svantaggi, ma questo tipo di considerazione sconfina nella politica e Funy Rite si attesta al suo margine!

Funy Rite

         Oltre 24 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), sono stati asse...
03/02/2014

Oltre 24 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), sono stati assegnati dalla giunta regionale a favore degli impianti a fune del Veneto. A darne notizia è il vicepresidente Marino Zorzato, relatore di concerto con l’assessore al turismo Marino Finozzi del provvedimento che finanzia 32 domande pervenute a seguito del bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione (BUR) n. 84 del 4 ottobre scorso.

Le domande ammesse a contributo sono ripartite per le tre aree individuate dal bando: 22 domande per interventi ricadenti nelle province di Belluno e Treviso; 8 domande per interventi nella provincia di Vicenza; 2 domande per interventi nella provincia di Verona. Sulla base dei criteri stabiliti dal bando, sono state redatte sei graduatorie, suddivise oltre che per area anche per categoria. “Con le risorse assegnate – sottolinea Zorzato – abbiamo potuto dare copertura a tutte le richieste presentate, con il completo scorrimento delle sei graduatorie. E’ una risposta importante ed attesa dai gestori degli impianti, che va a supportare in termini qualitativi l’offerta del nostro sistema turistico”.

La definitiva assunzione dell’impegno di spesa nei confronti dei beneficiari potrà comunque essere effettuata solo dopo l’acquisizione del parere della competente Commissione Europea che ha ancora in corso di valutazione la misura d’aiuto prevista nel bando. A livello nazionale il FSC, ex Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), costituisce lo strumento nel quale si dà unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra le aree del Paese e nel Veneto trova attuazione con il programma predisposto della Regione e le risorse messe a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE).

“Tra le linee di intervento previste – fa rilevare Zorzato – ne è inserita una specificamente dedicata agli impianti a fune con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità delle aree di montagna attraverso lo sviluppo e il potenziamento degli impianti a fune dedicati al trasporto di persone. promuovendo la realizzazione di nuove costruzioni e di interventi atti all’innovazione tecnologica di quelli esistenti”.

007-2013.

Attuazione Asse prioritario 4 Mobilità Sostenibile -Linea di intervento 4.2 Impianti a fune.

Miglioramento dell’accessibilità delle aree di montagna anche attraverso lo sviluppo e il potenziamento degli impianti a fune


AREA BL-TV:

CATEGORIA A – nuova realizzazione di impianti o sostituzione di impianti già esistenti.

CATEGORIA B – ammodernamento, sistemazione, revisione, rinnovo di vita tecnica nonché riposizionamento di impianti

per la graduatoria completa consultare la pagina: http://www.bellunopress.it/2014/01/01/impianti-a-fune-nel-veneto-assegnati-oltre-24-milioni/

Totale contributi assegnabili

€ 2.678.087,41

Oltre 24 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), sono stati assegnati dalla giunta regionale a favore degli impianti a fune del Veneto. A darne notizia è il vicepresidente Marino Zorzato, relatore di concerto con l’assessore al turismo Marino Finozzi de...

31/01/2014

L’uso della funivia nel futuro della mobilità urbana sostenibile? Un’ipotesi non così avveniristica che potrebbe sbarcare presto anche in Italia visti i costi di realizzazione relativamente contenuti, la fattibilità decretata da progettisti ed esperti internazionali e il basso impatto ambientale stimato.

17/01/2014

chi sarà l'amico n. 100 di Funy Rite ???

20/12/2013

Nel 2013 abbiamo raccolto le idee e le speranze di chi vive la montagna ogni giorno, di chi la rispetta e di chi vorrebbe far qualcosa per migliorare le condizioni degli operatori turistici che tutti i giorni sono impegnati in prima persona. Abbiamo trasformato queste idee in un progetto concreto, realizzabile, che tenga conto delle peculiarità del luogo in cui si inserisce e che sia estremamente rispettoso dell'ambiente.
Ora queste idee e questo progetto devono prendere forma e lo faranno sicuramente con il vostro aiuto ed entsiasmo!

Da Funy Rite l'augurio di un sereno Natale e di un radioso Anno Nuovo.

04/12/2013

Lo sapevate che con la realizzazione della mini fuivia sarà garantito un sicuro, rapido e confortevole accesso alla cima ed al Museo delle Nuvole del Monte Rite, anche alle persone con problemi deambulatori ?

20/11/2013

Facendo un rapido conto, sostituendo l'attuale trasporto per gli escursionisti e per i visitatori del Museo del Monte Rite con una moderna mini funivia, si risparmierebbe l'imissione nell'Ambiente di 0,017 Ton di CO2 * per la sola stagione estiva! ...oltre all'immissione di polveri sottili, e di altre sostanze inquinanti derivanti dalla combustione del carburante, nonchè l'abbattimento dell'inquinamento acustico provocato dai mezzi d trasporto.

* Dato estrapolato sulla base di n.03 viaggi/ora in ambo le direzioni

21/10/2013

Funy Rite e l'Ambiente:

grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura delle future stazioni di valle e monte, sarà possibile produrre sul posto ben il 40% dell'energia necessaria al funzionamento dell'impianto!

17/10/2013

La Regione ha approvato un bando pubblico per la selezione di interventi finanziabili con le risorse stanziate sulla linea di intervento 4.2 “Impianti a fune” dell’Asse 4 “Mobilità sostenibile”del Programma Attuativo Regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC 2007-2013).

Il bando è uscito con scadenza 18.11.2013: un'occasione da prendere al volo?

12/10/2013
02/10/2013

Messner Mountain Museum Dolomites

Museo nelle nuvole

Il Dolomites sorge sul Monte Rite (2181 m.) nel cuore delle Dolomiti tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo. Allestito in un forte della Grande Guerra e dedicato all’elemento “roccia”, racconta la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico. Nella galleria trovano spazio, dalla collezione Reinhold Messner, quadri ed opere rappresentanti le Dolomiti dal Romanticismo fino all’arte contemporanea. Le vedute artistiche si alternano magicamente agli scorci panoramici delle finestre del museo sulle vette circostanti: Monte Schiara, Monte Agnèr, Cimon della Pala, Monte Civetta, Marmolada, Monte Pelmo, Tofana di Rozes, Sorapis, Antelao, Marmarole. Ogni anno viene allestita una mostra temporanea

01/10/2013

REGIONE APRE BANDO PER CONTRIBUTI AGLI IMPIANTI A FUNE

Comunicato stampa N° 1767 del 27/09/2013
(AVN) – Venezia, 27 settembre 2013

La Regione ha approvato un bando pubblico per la selezione di interventi finanziabili con le risorse stanziate sulla linea di intervento 4.2 “Impianti a fune” dell’Asse 4 “Mobilità sostenibile”del Programma Attuativo Regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC 2007-2013). Lo rende noto il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato, relatore del provvedimento di concerto con l’assessore all’economia montana e al turismo Marino Finozzi, precisando che l’obiettivo di questa specifica misura è il miglioramento dell’accessibilità delle aree di montagna anche attraverso lo sviluppo e il potenziamento degli impianti a fune dedicati al trasporto di persone, promuovendo nuove costruzioni e interventi finalizzati all’innovazione tecnologica di quelli esistenti. Il bando quindi riguarda l’assegnazione di contributi in conto capitale per la realizzazione, la sostituzione o l’ammodernamento di impianti di risalita comprese le relative opere per la difesa dal pericolo delle valanghe.

In questa prima fase attuativa il Ministero per lo sviluppo economico ha accreditato alla Regione del Veneto una prima quota di finanziamento pari all’8% dell’importo complessivo del programma relativo al FSC 2007-2013, riservandosi di accreditare le quote successive al progressivo avanzamento della spesa. Per cui l’importo che sarà possibile erogare verrà definito con un successivo provvedimento regionale una volta che saranno noti gli effettivi stanziamenti complessivamente disponibili.

La Regione ha intanto avviato con questo bando le procedure per l’assegnazione dei contributi – aggiunge Zorzato – e per garantire un’equa distribuzione delle risorse disponibili tra le zone interessate dagli interventi sono state individuate tre aree: 1. area BL-TV che comprende i territori ricadenti nelle province di Belluno e Treviso; 2. area VI che comprende i territori ricadenti nella provincia di Vicenza; 3. area VR che comprende i territori ricadenti nella provincia di Verona. A ciascuna delle tre aree individuate è assegnata una quota parte delle risorse disponibili che tiene conto della consistenza delle infrastrutture presenti sul territorio: il 60% per gli interventi ricadenti nell’area BL-TV; il 20% per gli interventi ricadenti nell’area VI; il 20% per gli interventi ricadenti nell’area VR.

Le domande dovranno pervenire esclusivamente in formato digitale a mezzo posta elettronica certificata (PEC) entro 45 giorni successivi alla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. L'erogazione dei contributi sarà comunque subordinata all'acquisizione del parere preventivo di compatibilità da parte della Commissione europea e potrà essere modificata in conseguenza delle determinazioni assunte dalla stessa.

Per i gestori che intendono realizzare interventi nelle aree sciabili di interesse locale (“stazione local”), ossia con limitato numero di infrastrutture funzionali alla pratica degli sport invernali, sono state previste differenti condizioni d’aiuto. Le condizioni sono: la presenza di stazioni di sport con un numero inferiore o uguale a tre impianti, per complessiva lunghezza inclinata non superiore a 3 km, oppure, la presenza di stazioni di sport con un numero superiore a tre impianti, con un numero di posti letti alberghieri disponibili inferiore o pari a 2.000 e con un numero di pass settimanali venduti, calcolato sui dati medi delle tre precedenti stagioni, non superiore al 15 per cento del numero totale di pass venduti.

Questa differente condizione d’aiuto è tesa a colmare lo svantaggio sofferto dalle stazioni sciistiche minori che non possono godere di quella forza attrattiva pari ai più grossi e noti comprensori sciistici, dove le maggiori potenzialità economiche consentono investimenti tali da offrire strutture innovative, moderne e con standard sempre più elevati.

L’ammontare del contributo, subordinatamente alla decisione che assumerà la Commissione Europea, sarà quindi pari al 20% (ridotto al 10% per le Medie Imprese) dell’importo ammissibile fino al raggiungimento dell’importo massimo erogabile per gli interventi realizzati in aree che non rientrano nella definizione di “Stazione Local”. Sarà invece del 50% dell’importo ammissibile fino al raggiungimento dell’importo massimo erogabile per gli interventi realizzati in aree che rientrano nella definizione di “Stazione Local”.

17/09/2013

Dalla relazione del progetto di massima:

Si propone la realizzazione di un collegamento permanente a basso impatto ambientale fra il Passo Cibiana ed il Museo delle Nuvole situato sul Monte Rite con un impianto a fune tipo mini-funivia “va e vieni” con cabine da 8 posti.

L'impianto della lunghezza di 1.113,90 mt supera un dislivello di 599,30 mt. e consta di una stazione a valle (motrice) e di una stazione a monte (tenditrice di rinvio) più tre sostegni in linea. Le cabine utilizzate per il trasporto delle persone sono due CWA tipo Omega-8 con porte a chiusura ed apertura automatizzata. La velocità di esercizio sarà di 5,00 m/s e permetterà di coprire l'intero percorso in soli 4 min. e 15 sec, il che consentirà una portata oraria pari a 112 pers/h.

La funivia potrà essere utilizzata sia in Estate che in Inverno, di giorno e di sera, il che permetterà di allungare la stagione d'apertura sia del museo che del limitrofo rifugio con evidenti ricadute sul turismo della Valle.

La realizzazione di questo impianto eliminerà completamente il traffico veicolare che ogni giorno consente ai turisti di recarsi in vetta, con evidenti ricadute benefiche per l'ambiente e contemporaneamente favorirà l'abbattimento dei costi di manutenzione della lunga ed impervia strada che attualmente conduce alla cima del Monte Rite.

L'impianto, completamente accessibile ai portatori d'handicap, sarà dotato anche di un carrello che, sostituito ad una delle due cabine con un'operazione di pochi minuti, può essere utilizzato per il trasporto delle merci e per l'approvvigionamento delle derrate alimentari del rifugio a monte e/o del museo.
L'impianto può essere totalmente automatizzato, richiedendo quindi la presenza di una sola persona a presidio con beneficio evidente dei costi d'esercizio.

11/09/2013

MMM Dolomites

MMM Dolomites
Località Monte Rite
I - 32040 Cibiana di Cadore (BL)
Tel. +39 0435 890 996
Fax +39 0435 890 997

Indirizzo

Passo Cibiana
Cibiana Di Cadore

Sito Web

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