11/11/2023
Il Pan de Toni. Scommetto che infinite volte vi sarete chiesti chi diavolo avrà potuto concepire un simile “totem natalizio”, alla pari con il rivale pandoro. Addentrandoci nei meandri oscuri della storia e delle fonti scopriamo che le origini del panettone sono avvolte nella leggenda o, per meglio dire, nelle leggende. Infatti, sono ben tre (ma noi ne scriveremo solo di una) le storie che a cavallo fra vero e verosimile narrano della nascita di questa maestà dolciaria lombarda, il panettone. Storie con la esse minuscola, se vogliamo, ma che finiscono poi per intrecciarsi con la Storia dalla esse maiuscola.
Il
Le storie delle origini del panettone si muovono tra leggende e grandi personaggi della Milano rinascimentale.
Ma andiamo con ordine e trasferiamoci prima di tutto alla corte di Ludovico Maria Sforza, altrimenti noto come Ludovico il Moro signore di Milano, nell’anno 1495. Siamo alla vigilia di Natale e la corte è radunata attorno a colossali tavoloni per festeggiare con un lauto pasto. Nelle cucine sono tutti impegnati nella preparazione di pietanze e leccornie che riscuotono molto successo tra i commensali. Sono talmente indaffarati che il capo cuoco chiede a un giovane di nome Toni, lo sguattero di 12 anni, di sorvegliare la cottura delle grandi ciambelle in forno. Ciò che sta lentamente lievitando nei forni di Palazzo Reale è il di fine pasto e deve essere ben cotto per concludere degnamente i festeggiamenti della Vigilia di . Qualcosa però va storto. Il povero Toni, stanco dopo giorni di lavoro intenso, si addormenta. Dorme solo pochi minuti ma sono decisivi per mandare in fumo tutte le ciambelle. Il giovane sguattero, impaurito per la reazione del capo cuoco e dei commensali ancora vogliosi di cibo, non sa come giustificarsi. Fino a quando non si ricorda del dolce che aveva preparato per sé e i suoi amici utilizzando gli avanzi dell’impasto delle ciambelle a cui aveva successivamente aggiunto uova, b***o, canditi e uvetta. Decide così di rischiare il tutto per tutto e di proporlo al capo cuoco come dessert per gli ospiti del Duca, signore di . Il capo cuoco, in un primo momento dubbioso, resta letteralmente estasiato dal profumo e sorpreso dalla forma a cupola del dolce che decide di servirlo ai commensali. La duchessa lo assaggia per prima. Apre la bocca, mastica con lentezza e poi sentenzia: “Ottimo”. E tutti gli invitati sono d’accordo con lei. Il Duca a questo punto si complimenta con il capo cuoco il quale, però, non rivela che a prepararlo è stato Toni, lo sguattero. Ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte e ben presto a Milano si diffonde la verità. E sulla bocca di tutti il dolce servito al Duca viene chiamato come “el pan de Toni” in dialetto meneghino. Passano gli anni e la ricetta varca le mura di corte, diffondendosi in tutta Italia, modificandosi da “pan de toni” in panettone. (Storiedimenticate.it). Quindi vi aspettiamo tutti a PanettoniAmoCi per assaggiare le del tra , ma avremo molto altre alla a per soddisfare i palati e per i . Partecipano: CIOFS Cinisello Mazzarello, Pasticceria Domenica, Pasticceria Balconi, Dolce Forno Lissone, Panificio Colombo, Casafreddozzo, La Cartoleria del Centro, Le borse di patrizia, Erboristeria la Radice Cinisello, TestaCoda gin, Azienda Agricola Sedicifoglie, Azienda Agricola Gughi, Il Vascello del Monsignore antica acetaia Cervarezza, Il Viandante Pellegrino, Cooperativa Agricola Valdibella, Apicoltura Martino, Azienda Agricola Vailati, Laboratorio DEL GUSTO, G&G Delizie siciliane, Libri e Giochi Cinisello, Dolci Profumi e Associazione Sorriso OdV. 📌Villa Casati Stampa - Cinisello Balsamo - MI ⏰ a partire dalle ore 10,30.