Cittadina rivierasca, ubicata in collina e di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole e a varie iniziative industriali ha incrementato i servizi e sviluppato il turismo. I cirotani marinoti, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di al
titudine: si raggiungono i 260 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione si raffigura, su sfondo argentato, la testa di Bacco, posta di profilo; nella seconda partizione, rossa, campeggia un tripode d’oro. Sotto lo scudo, su lista rossa con le estremità bifide e svolazzanti, spicca la leggenda in caratteri maiuscoli romani: MARI FELIX MEROQUE. LOCALIZZAZIONE
Si estende sulla costa ionica, fra punta Alice e il torrente Lipuda, nella parte nord-orientale della provincia, tra Melissa e Cirò. A 98 km dal casello di Spezzano Albanese-Sibari, che immette sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, è facilmente raggiungibile anche con la strada statale n. 106 Jonica, il cui tracciato si snoda ad appena 2 km. La stazione ferroviaria di riferimento, lungo la linea Taranto-Reggio di Calabria, si trova ugualmente a soli 2 km. L’aeroporto più vicino è a 47 km, quello di Lamezia Terme/Sant’Eufemia a 132 km, quello di Napoli/Capodichino a 362. Inserita in circuiti turistici e commerciali, ha nel capoluogo di provincia e in Cirò i principali poli di gravitazione per i servizi e le strutture burocratico-amministrative non presenti sul posto. STORIA
È sorta in una zona abitata fin da tempi antichi, come testimoniano i resti del tempio dorico di Apollo Aleo, del V secolo a.C., e altri interessanti reperti archeologici, ora custoditi al museo nazionale di Reggio di Calabria, rinvenuti in località Isola di San Pietro. Nell’area di punta Alice alcuni studiosi ritengono che sorgesse Crimissa, colonia della Magna Grecia, posta alle dipendenze di Crotone e abbandonata dalla popolazione in epoca medievale, a causa delle continue incursioni saracene. Il toponimo, attestato tra il 1200 e il 1300 nelle forme Ipsyrò e Ypsigrò, è stato ricondotto al greco “psiuxròs”, ‘freddo’, o “isxuròs”, ‘forte, saldo’. La specificazione “Marina” si riferisce chiaramente all’ubicazione della cittadina. Sviluppatasi di recente come polo peschereccio e commerciale di Cirò, ha seguito strettamente le vicende di questo centro, di cui ha fatto parte fino al 1952, quando ha acquistato l’autonomia amministrativa. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: il castello medievale dei Carafa, oggi di proprietà dei Sabatini, a pianta quadrilatera, con bastioni angolari speronati, propri delle costruzioni militari; una cinquecentesca torre di avvistamento, facente parte del sistema difensivo costiero; la chiesa parrocchiale; il santuario della Madonna dell’Itria, in posizione panoramica; palazzo Porti, della fine del 1800, e le case Taverna, Sculco e Saverona; i cosiddetti “mercati saraceni”, una struttura del XV e XVI secolo, dove in estate si svolgono suggestivi spettacoli, sull’altura che domina punta Alice. ECONOMIA
È sede di Pro Loco e del distretto scolastico n. 3. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, soprattutto uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui quello della conservazione di frutta e ortaggi), edile, metallurgico, tessile, dei materiali da costruzione (compreso il vetro), della lavorazione del legno, della stampa, della fabbricazione di strumenti ottici e attrezzature fotografiche, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Molto sviluppata è la pesca. È presente il servizio bancario; una discreta rete distributiva, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Non si segnalano strutture sociali degne di nota. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo, un istituto professionale agrario e un istituto tecnico commerciale e per geometri; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e di un museo civico. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite da una clinica privata. FONDI COMUNITARI
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune rientra nell'Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-2006). A partire dall'1 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basato sulla conoscenza, sull'adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, sulla tutela dell'ambiente, sull'efficienza amministrativa. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione. RELAZIONI
Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze del litorale ionico e gustando i genuini prodotti del luogo, tra cui il vino Doc “Cirò”. Molto frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive consentono un notevole assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: la fiera di San Francesco, ad aprile; il premio letterario internazionale e la fiera della Beata Vergine del Carmelo, a luglio; la manifestazione “Le strade del vino”, che coinvolge anche Cirò e Melissa, ad agosto; la fiera della Madonna dell’Itria, a settembre, e quella della Madonna del Rosario, ad ottobre. Il Patrono, San Cataldo, si festeggia il 10 maggio.