19/03/2021
Sabato 20 marzo è NOWRUZ, CAPODANNO PERSIANO
Per esattezza alle ore 10:37:28
NOWRUZ, “IL NUOVO GIORNO”, è il nome dato al Capodanno persiano, una festa di origine Zoroastriana le cui radici si perdono nella notte dei tempi e che in realtà è soprattutto una cerimonia tradizionale di rinnovamento e speranza per il futuro. In Persia e nei paesi che facevano parte del suo impero tuttora si celebra il Capodanno con l’arrivo di Primavera e nel momento esatto dell’equinozio di primavera, corrisponde al 20 o 21 marzo. Quest’anno sarà sabato il 20 marzo e per esattezza alle ore 10:37:28.
Il Nowruz, il Nuovo Giorno, il Nuovo Anno coincide con l’inizio della Primavera, il momento di rinnovamento nella natura.
In Iran, così come in molti altri Paesi dell’Asia Centrale, per i festeggiamenti del Nowruz, è realizzata una tavola (Sofreh), chiamata Haft Sīn (le sette S). Sulla tavola sono disposti sette elementi di grande rilevanza simbolica i quali presentano tutti l’iniziale S: Sabzeh, il germoglio, per altro una tradizione che anche in varie regioni dell’Italia nella settimana Santa viene rispettata mettendo germogli di lenticchie, grano, ecc. sull’altare dell’Eucarestia come simbolo della resurrezione, rinascita, Sir, l’aglio, noto per le sue virtù medicinali; Samanù, una crema zuccherata preparata con i germogli di grano più teneri, simbolo di abbondanza; Sib, mela, di solito rossa, associata alla bellezza; Somāq, sommacco che simboleggia l’asprezza della vita; Senjed, frutto secco dell’olivo di Boemia, che rimanda simbolicamente all’amore; Serkeh, l’aceto, simbolo di saggezza. A questi elementi se ne aggiungono altri: il giacinto (arrivo della primavera); le monete (prosperità e fortuna); dolci di vari tipi; le candele (la luce) e lo specchio (onestà); uova colorate e decorate (fertilità); una boccia con pesci rossi (la vita dentro la vita). Troviamo talvolta anche: frutta (perlopiù arance e limoni); acqua di rose; pani tradizionali; spighe di grano; miniatura di Ḥāji Firuz (personaggio dal volto nero e abiti rossi che annuncia l’arrivo del nuovo anno); un libro sacro (l’Avestà per gli zoroastriani; il Corano per i musulmani) e il libro di un poeta nazionale persiano, come il Divān di Hāfez o lo Šāh-nāmeh (Libro dei Re) di Ferdowsī.
Auguro a tutti un futuro di rinnovamento e rinascita.
BUON NOWRUZ