15/04/2021
Uno dei borghi più belli che la zona dell’aretino conserva: Cortona.
Quando la strada comincia a salire mi accorgo che il paesaggio intorno a noi sta cambiando.
Cortona è li sopra che ci aspetta e ci mostra da qui solo le sue mura medievali.
Pare quasi non voglia farsi vedere.
È uno spettacolo ad ogni curva.
Squarci di vegetazione che lasciano spazio a panorami mozzafiato sulla bellissima pianura toscana.
Salendo verso il borgo i colori dell’autunno ci regalano emozioni che tolgono il fiato.
Foglie di tutti i colori sono ancora li, sugli alberi, in attesa del vento che le farà cadere.
E nei campi la gente che con le reti raccoglie le olive.
Cassette e ceste piene di frutti che diventeranno presto olio e ritroveremo nelle nostre case.
Salendo ancora anche le case cambiano aspetto. Non più quelle in cemento che siamo abituati a vedere a valle.
Ora sono in sassi, chiare, sembrano quasi disegnate con la matita.
Arriviamo al borgo di Cortona e passiamo la porta per entrare in città.
Senza parole, perché non ce ne sono che possono descrivere un posto tanto bello.
Le case sfilano sia a destra che a sinistra.
Tipiche costruzioni medievali, arricchite di portoni con le borchie e balconcini con parapetti in ferro battuto.
La sensazione è quella di aver fatto un viaggio indietro nel tempo, come se, attraversando quella porta, avessimo fatto un salto di mille anni e che a breve da quelle porte e da quei balconi sarebbero usciti personaggi di altri tempi.
È tutto conservato come allora.
I colori dei fiori alle finestre risaltano e contrastano con il colore grigio delle case e dei palazzi.
(Anonimo)