🏞️ Piccolo recap di luglio a
Fara in Sabina: un mese trascorso tra eventi, escursioni, tramonti mozzafiato, visite guidate al Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina - Fara in Sabina e tanto altro. Salutiamo quindi luglio, un mese ricco e speciale, e diamo il benvenuto ad agosto e alle sorprese che riserva!
#visitfarainsabina #visitlazio #estateafarainsabina #recapvideo
📌 “DIETRO LE QUINTE” DEL MUSEO: vi presentiamo la nuova rubrica dedicata al prezioso Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina. Periodicamente, grazie alla dottoressa Valentina Giornalista, vi sveleremo i tesori nascosti e le storie affascinanti di uno dei luoghi più importanti di Fara in Sabina: ogni puntata si incentrerà infatti su una specifica opera per scoprire il museo da una prospettiva nuova e coinvolgente.
🏺 In questo episodio parleremo in maniera più approfondita del corredo della
Tomba XI, al quale dal marzo scorso è stata dedicata un'intera sala all'interno del Museo Archeologico. Nell'ultimo quarto del VII secolo a. C, all'interno della sepoltura vennero deposte le spoglie di un "principe". La ricchezza e la tipologia dei materiali a lui correlati denota un personaggio di alto rango, forse un capo politico. Secondo il modello di un rituale eroico, questo individuo fu probabilmente incinerato e suoi resti raccolti in una cassetta di legno rivestita di lamine di bronzo lavorate a sbalzo.
🗡️ Il "principe" era dotato di un armamento, comprendente una spada lunga in ferro, più punte di lancia e un elmo ed un pendente in argento con castone in ambra arricchito da un cerchio in oro con figure di animali, oltre ad un ampio repertorio di forme vascolari, in bronzo e in ceramica.
📜 Tuttavia l'eccezionalità della Tomba XI di Eretum si deve alla presenza di ben due carri appartenenti cronologicamente alla fase di sepoltura del "principe".
I veicoli a due ruote deposti nelle tombe erano di due tipi: il cocchio, simile al currus romano (la biga) da guidare stando in piedi, e il calesse, da guidare stando seduti. Il cocchio era trainato da cavalli ed era usato dagli uomini per giungere al campo di battaglia, a caccia, alle corse, o per sfilare nelle parate; il calesse era trainato da asini o muli, era usato anche dalle donne e serviva nelle mansioni della vita quotidiana o per le cerimonie, anche nuziali. L'apparato di lamine bronzee di r
📜 “L’ACQUEDOTTO DELL’ABBAZIA DI FARFA E LE ANTICHE OPERE IDRAULICHE SOTTERRANEE DELLA PROVINCIA DI RIETI”: UN CONVEGNO DEDICATO ALLA STORIA DEL NOSTRO TERRITORIO, TRA COSTRUZIONI DEL PASSATO E NUOVE SCOPERTE.
📆 L’appuntamento è previsto per sabato 15 giugno, alle ore 11:00, presso la preziosa Sala Schuster dell’Abbazia di Farfa.
📝 Si tratta di un importante evento organizzato e promosso dalla Pro Loco Fara in Sabina e il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina con il patrocinio della Provincia di Rieti. Il convegno, che si aprirà con il saluto istituzionale, esaminerà infatti le recenti scoperte e gli studi realizzati dal Gruppo Speleologico Vespertilio e prevede gli interventi tecnici e scientifici dei relatori presenti tra cui: Alessandra Petra, direttrice del Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina; Francesca Licordari, funzionario archeologico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti; Cristiano Ranieri, archeologo e presidente del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio, nonché consulente scientifico per il National Geographic, speleosub e autore di numerose pubblicazioni a carattere scientifico riguardanti l’archeologia e la speleologia del territorio sabino; Priscilla Armellin, archeologa.
👷🏼 L’acquedotto di Farfa è stato esplorato e documentato per la prima volta dal Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio nel 2018. Caratterizzato da un condotto principale da cui si dipartono due cunicoli secondari di adduzione idraulica, l’acquedotto penetra dentro la dorsale collinare del monte San Martino. Al momento si ignora l’anno esatto di costruzione del monumento sotterraneo, ma è chiaro che sia stato in uso già nelle fasi più antiche del borgo di Farfa.
🗺️ Ma l’acquedotto di Farfa non è l’unico esempio di ingegneria idraulica antica in provincia di Rieti. Notevoli e imponenti acquedotti sotterranei di epoca romana si trovano i
📸 Lo scorso mese la Pro Loco Fara in Sabina e l’ufficio turistico comunale hanno ospitato la travel blogger Martina, accompagnata dai suoi compagni di viaggio Matteo e Gastone (🐶), dando vita a una fantastica collaborazione: il contributo professionale e creativo di Martina (in arte Viaggi scritti a mano) è stato infatti davvero prezioso.
🗺️ Martina, Matteo e Gastone sono andati alla scoperta delle bellezze e delle peculiarità di Fara in Sabina tra cui il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina, il Museo del Silenzio, il Duomo, il parco della Rimembranza e l’Abbazia di Farfa. Ma hanno anche provato i diversi sapori locali, nonché amato la rigogliosa natura del territorio.
🎥 E, a distanza di qualche settimana, ci regalano un altro racconto speciale dedicato a uno dei luoghi storici più caratteristici di Fara in Sabina: l’ex comprensorio CRI.
#travelblogger #visitfarainsabina #prolocofarainsabina #viaggiscrittiamano
🚴♂️ Pedalare attraverso le meraviglie della Sabina, ammirando panorami mozzafiato e borghi pittoreschi con lo sguardo curioso ed entusiasta di un bambino.
Stiamo parlando del peculiare progetto “Borghi in bike”: il protagonista è Samuele che, coniugando la sua passione per le avventure su due ruote e il suo amore per il territorio, ha deciso di partire alla scoperta dei borghi sabini.
🗺️ Ogni paese che attraversa porta con sé storie e tradizioni, arricchendo l’esperienza ciclistica di autenticità e fascino locale: l’obiettivo di Samuele è infatti esplorare e far conoscere la ricchezza culturale e naturalistica del nostro territorio.
📆 Il suo viaggio in bicicletta comincerà domani, mercoledì 5 giugno, tra i suggestivi e antichi vicoli del borgo medievale di Fara in Sabina. Proseguirà poi tra una settimana, mercoledì 12 giugno, alla scoperta di Toffia e, mercoledì 19 giugno, terminerà tra le caratteristiche stradine del borgo di Farfa.
🏞️ Un vero e proprio tour su due ruote, nato da un’idea di Samuele con la collaborazione della Pro Loco Fara in Sabina e la Pro Loco Toffia, che aspira ad allargare gli orizzonti: l’obiettivo è infatti quello di poter instaurare una collaborazione con i Comuni limitrofi, in modo da far conoscere e promuovere i segreti e le ricchezze di questi luoghi grazie alla passione e al talento di Samuele.
#visitfarainsabina #visitlazio #prolocotoffia #borghiinbike
🌹 Manca sempre meno al ritorno di Passeggiando tra le Rose, la manifestazione dedicata alla regina dei fiori, alla valorizzazione del patrimonio naturale e alla promozione dei prodotti tipici locali e dell'artigianato. L’appuntamento, previsto per sabato 1 e domenica 2 giugno, sarà infatti un caleidoscopio di emozioni e riflessioni tra rose, opere d’arte, specialità culinarie e dibattiti su temi attuali come il cibo e la sostenibilità.
🎉 Ma “Passeggiando tra le rose” è un evento che regalerà anche momenti di divertimento: sabato sera, ad esempio, alle ore 21:00 verrà proiettato il docufilm dedicato al “Carnevale Sabino 2024”, ovvero l’evento che coniuga tradizione e allegria svoltosi con grande successo anche quest’anno tra alcune frazioni di Fara in Sabina.
🎥 La Pro Loco di Fara in Sabina - in collaborazione con la Provincia di Rieti e il Comune di Fara in Sabina - si è fortemente impegnata a creare questo prezioso riassunto multimediale, per regalare ai partecipanti la possibilità di rivivere quei momenti tanto significativi per tutta la comunità. Si tratta infatti di un video che racconta gli entusiasmanti festeggiamenti di Carnevale - che quest’anno hanno registrato il record delle presenze - grazie al lavoro attento e competente del filmmaker Cristiano D’Alessio.
#visitfarainsabina #prolocofarainsabina #passeggiandotralerose #carnevalesabino2024
🌹 UN VIAGGIO NEL MONDO DELLE ROSE DI FARA IN SABINA 🌹
📆 Tra poche settimane, nel cuore del borgo di Fara in Sabina, tornerà la manifestazione dedicata alla regina dei fiori: stiamo parlando di Passeggiando tra le Rose, un evento organizzato e promosso dalla Pro Loco di Fara in Sabina aps insieme al Sabina Garden Club. Si tratta di una mostra-mercato giunta alla sua sesta edizione che, da sabato 1° giugno a domenica 2 giugno, riempirà di colori, energia e profumi il centro storico di Fara.
🌾 Un evento ricco di iniziative e attività per tutti i gusti tra cui stand enogastronomici, visite guidate, angoli dedicati agli amici a quattro zampe e conferenze tenute da esperti del settore (tra cui agronomi, biologi, dietisti e coltivatori biologici). Una manifestazione che racchiude in sé anche il seme di un prezioso progetto in cantiere, che presto vedrà la luce: il roseto comunale di Fara in Sabina.
📣 Continuate a seguirci per restare aggiornati su ogni novità!
#PasseggiandotraleRose #prolocofarainsabina #visitfarainsabina #visitlazio
🗺️ Un’immersione nel cuore di Fara in Sabina, dove ogni angolo rivela la sua bellezza…
🎥 Grazie, Martina (Viaggi scritti a mano), per questo racconto multimediale così prezioso!
#visitfarainsabina #prolocofarainsabina #travelblogger #viaggiscrittiamano
🏺 Riassunto di una giornata speciale ed emozionante, quella di sabato 16 marzo, dedicata all’inaugurazione della nuova sala del Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina che ospita il prezioso corredo funerario della Tomba XI della Necropoli di Colle del Forno, insieme al celebre Carro del Principe di Eretum.
#visitfarainsabina #visitlazio #museoarcheologico #prolocofarainsabina
☀️ Buona domenica da alcuni scorci, pieni di fascino e bellezza, di Fara in Sabina: una passeggiata tra arte, storia e natura.
#visitfarainsabina #visitlazio #primavera #prolocofarainsabina
☀️ La meraviglia di un tramonto che lascia senza parole…
#visitfarainsabina #visitlazio #tramonto #bellezza
"ASPETTANDO IL CARRO DI ERETUM":
la nostra rubrica, che racconta le novità riguardanti il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina, continua con il terzo appuntamento dal titolo “LA TOMBA XI DI ERETUM: STORIA DI UN RECUPERO”.
🔨 In occasione dei lavori per l’impianto dell’Area della Ricerca del CNR nel 1970, fu scoperta casualmente da alcuni operai la Tomba XI e di lì a poco, in una sola notte, furono trafugati i materiali più belli, per essere presto piazzati sul mercato antiquario e venduti all’estero da Giacomo Medici, il massimo esperto dei traffici clandestini di quel periodo.
🏺 Dopo essere stati conservati al porto franco di Ginevra, gli oggetti, per la maggior parte bronzei, furono ripuliti a Zurigo e poi venduti alla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen dall’intermediairo americano Bob Hecht che ebbe dalla vendita un ricavo di molto superiore al prezzo di acquisto. Il museo danese, che non era nuovo ad acquisti di questo tipo, espose i materiali solo nel 2006, come pertinenti ad un carro, in occasione del nuovo allestimemto della collezione “The Ancient Mediterranean”.
📜 Nel 2016, grazie all’intervento dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, sono iniziate le operazioni di restituzione dei reperti all’Italia, rese possibili grazie ad un accordo tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo e la Ny Carlsberg Glyptotek.
Una volta tornato in Italia il carro è stato esposto al pubblico in diverse occasioni: nella mostra “La tutela tricolore. I custodi dell’identità culturale”, organizzata a Firenze dalle Gallerie degli Uffizi; nel 2018 nella mostra “Testimoni di civilità. L’art. 9 della Costituzione. La tutela del patrimonio culturale della nazione”, presso la Sala della Lupa a Palazzo Montecitorio; nel 2021 nella mostra “Strada facendo. Il lungo viaggio del Carro di Eretum”, presso il Plazzo Dosi – Delfini di Rieti.
📆 Ora si attende con trepidazione l’esposizion