19/01/2022
BESTIARIO FIORENTINO: L'ORSO
"Si pensa che l'orso sia stato chiamato ursus perché dà forma al feto ORE SUO, ossia con la propria bocca, quasi orsus: dicono, infatti, che questo animale genera piccoli informi, e che cio che nasce è una massa di carne cui la madre, leccando, dà forma di membra."
(Isidoro di Siviglia, Etimologie, VI-VII secolo)
In riferimento a questa descrizione di Isidoro di Siviglia, l'anonimo autore del Bestiario moralizzato di Gubbio - prima metà del XIV secolo - scrive che la madre orsa, che dà forma al suo piccolo nato informe, è come la Madre Chiesa che attraverso il battesimo riconduce alla forma perfetta coloro che nascono con una forma imperfetta a causa del peccato originale. Forse questo spiega la sua presenza all'ingresso di una delle porte del Duomo di Firenze.
O è forse un ricordo dell'orsa del Podestà di Firenze di cui parla il Sacchetti in una delle sue novelle?
La beffa architettata da "certi Fiorentini - che - erano a cena in una casa di Firenze la quale era non molto a lungi dal palagio del Podestà; ed essendo in quel luogo tra loro entrata una orsa, la quale era del Podestà ed era molto domestica, andando questa più volte sotto la mensa loro, disse uno di loro: vogliamo fare un bel fatto?..." (Franco Sacchetti, il Trecentonovelle, 1399)
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