21/01/2024
➡ Orsanmichele: il complesso rinasce e riapre al pubblico
Un intervento durato 400 giorni restituisce al pubblico la fruibilità della Chiesa e del Museo, una veste completamente rinnovata dei 1800 metri quadri di superficie dell'edificio storico un tempo loggia per lo stoccaggio e il mercato delle granaglie e in seguito trasformata in chiesa delle Arti, le antiche corporazioni fiorentine.
Restauro, messa in sicurezza, riallestimento del museo e miglioria degli accessi: dopo oltre un anno di intensi lavori il Complesso di Orsanmichele riapre le porte al pubblico il 19 gennaio, diventando fruibile ai visitatori tutti i giorni della settimana, a eccezione del martedì.
Nel nuovo allestimento, le 13 statue originali esposte nel Museo, opera dei più grandi scultori del Rinascimento fiorentino ovvero Lorenzo Ghiberti (San Giovanni Battista, Santo Stefano e San Matteo), Donatello (San Marco e San Pietro), Nanni di Banco (Sant’Eligio, San Filippo, Quattro Santi Coronati), Andrea del Verrocchio (Incredulità di San Tommaso), Baccio da Montelupo (San Giovanni Evangelista), Giambologna (San Luca), accanto a quelle trecentesche Piero di Giovanni Tedesco (Madonna della Rosa) e Niccolò di Pietro Lamberti (San Giacomo Maggiore) tornano a interagire con il pubblico, come quando si trovavano nelle nicchie esterne e incrociavano lo sguardo dei passanti per le strade circostanti Orsanmichele.
È stato infatti ripensato il rapporto statua-spettatore secondo il punto di vista di antichi maestri, Donatello in primis, che nell’ideazione delle statue tenevano in conto la collocazione finale, in questo caso la serie di nicchie sopraelevate a due metri di altezza dal suolo, per cui le opere hanno appositi accorgimenti prospettici.
Particolarmente suggestive sono le statue posizionate in diagonale sugli angoli delle pedane, come il San Luca del Giambologna o il San Matteo di Ghiberti, che sembrano affacciarsi oltre il profilo degli schienali, guardando lo spettatore, e sporgendo le possenti braccia nell’atto di sorreggere i libri.
A una differente altezza riacquistano solennità anche le statue più rigidamente frontali, come il San Giacomo maggiore di Niccolò Lamberti o il Santo Stefano di Ghiberti e si tornano ad apprezzare anche particolari rimasti a lungo in ombra come i bellissimi calzari ai piedi del gruppo verrocchiesco dell’Incredulità di San Tommaso.
Inoltre, grazie alle nuove bussole che permettono di lasciare aperti i grandi portoni, dalle vetrate, si potrà vedere l’interno da via dell’Arte della Lana.
👉 Chiesa e Museo di Orsanmichele
Apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 18.30
la domenica dalle 8.30 alle 13.30. Ultimo accesso in chiesa alle ore 12.
👉 www.bargellomusei.beniculturali.it
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