11/09/2017
BREVE STORIA DI CAIANO (di Augusto Gori)
Il complesso di edifici oggi costituenti la proprietà Gori di Caiano (LONDA) si è costituito nella prima metà del 1800 come centro aziendale di una relativamente vasta proprietà di ca 400 h parte boschiva e parte coltivata, via via acquisita ed appoderata dai Gori, prima Agostino, Notaio ed Avvocato, poi dai suoi figli Tito architetto, Pio e Giunio ufficiali ed Augusto avvocato erariale che esercitando le loro professioni con successo investivano nella terra i loro risparmi.
Già esisteva a Caiano Colle un antico edificio che i precedenti proprietari Galli - Tassi- Passerini avevano ampliato ed abbellito nel secolo precedente, partendo da un piccolo edificio, forse cinquecentesco, posto sull'antica mulattiera che collegava Londa feudo dei Conti Guidi, con il Casentino. I Gori acquistavano questo edificio e lo destinavano all'abitazione del Fattore (da cui l'odierna Fattoria) dotandolo di una ampia cantina.
Accanto veniva costruita una villa padronale a tre piani che fu poi successivamente ampliata per l'intervento dell'architetto Tito, che definì la pianta dell'intero complesso (Stalle, Magazzini, Frantoio etc.) dotandoli di ampli spazi, parzialmente destinati a giardino, con terrazzamenti balaustrati. L'azienda si articolava in 13 unità poderali organizzate a mezzadria ed era famosa per il suo vino rosso, Chianti Putto, per il suo olio d'oliva e per i suoi suini di razza cinta senese.
L'Azienda Agricola passò poi al nipote Agostino avvocato e storico insigne e poi a Pio medico ed ufficiale di Marina.
Dopo la seconda guerra mondiale, (anni 50 e 60) iniziò l'esodo dei contadini e buona parte delle produzioni vennero lentamente abbandonate. Alcune case coloniche furono vendute insieme ai loro terreni di pertinenza.
Oggi la proprietà è di ca 120 h. La presente generazione di Gori (6) ha destinato parte dei residui edifici a propria abitazione o ad ospitalità.
La produzione è costituita soprattutto da legname e da olio di oliva,
Dato che il nucleo della proprietà è rimasto nelle mani della stessa famiglia per oltre 200 anni, i mobili e gli arredi sono rimasti quelli originali con l'aggiunta di mobili ed arredi che narrano la storia, i gusti e le esperienze esterne di varie generazioni.
Particolarmente interessante la raccolta di libri (ca 10.000 opere) in buona parte sulla storia del risorgimento italiano, i cimeli garibaldini ed i documenti contabili della amministrazione agraria del 1800 e dei primi 50 anni del 1900.