31/08/2023
30 agosto 1436, inaugurata la Cupola del Duomo di Firenze
La Cupola del Duomo di Firenze, con i suoi 116 metri di altezza, rappresenta la più grande opera architettonica del Rinascimento.
Resta ancor oggi la più grande cupola in muratura mai costruita.
Ci vollero sedici anni per completarla e stupisce da sempre per la capacità architettonica di stare ancora maestosamente in piedi, sfidando le leggi della Fisica.
Merito del genio del suo ideatore, Filippo Brunelleschi, che, vista la grandezza, non usò il metodo tradizionale, che prevendeva l'ausilio delle centine d'appoggio e vinse una sfida impensabile, inventando una soluzione che andava oltre le tecniche costruttive dell’epoca.
Forse ispirandosi anche agli antichi mausolei orientali — secondo un dibattito che continua nei secoli — creò una cupola che non è una cupola, ma una volta ottagonale a spicchi, con un sistema a doppia cupola, dove quella interna è portante anche della prima e una rivoluzionaria disposizione dei mattoni a spinapesce.
Quando, nel 1461, fu apposta sulla sommità la “lanterna”, la struttura fu definitivamente completata.
C'è anche un curioso aneddoto che riguarda la parte superiore esterna del tamburo.
Pare che Baccio d'Agnolo, capomastro dell'Opera di Santa Maria del Fiore e che, insieme al Cronaca e a Giuliano da Sangallo, aveva vinto il concorso indetto per il completamento del tamburo, a un certo punto della costruzione del massiccio ballatoio — sorretto da colonne in marmo bianco e varie arcate — si fermò.
Voleva chiedere un parere al popolo di Firenze e venne chiamato in causa anche Michelangelo Buonarroti, che si trovava in città.
Lui stesso, tra l'altro, aveva presentato un progetto per la medesima realizzazione, che però non aveva convinto la Commissione giudicatrice.
Buonarroti guardò l'opera e poi si espresse:
"Mi pare una gabbia per grilli!"
Baccio d'Agnolo non la prese benissimo e così, nel 1515, interruppe la realizzazione del tamburo.
Infatti oggi possiamo osservare il ballatoio ultimato solo sul lato della cupola rivolto verso Via del Proconsolo.
La ragione dell'interruzione, al di là dell'aneddoto, probabilmente derivò dall'enorme peso che tutto il ballatoio avrebbe avuto alla fine della costruzione, minando la stabilità della cupola.
Di Brunelleschi, Leon Battista Alberti scrisse: "Chi mai sì duro o sì invido non lodasse Pippo architetto vedendo qui struttura sì grande, erta sopra e' cieli, ampla da coprire con sua ombra tutti e' popoli toscani, fatta sanza alcuno aiuto di travamenti o di copia di legname, quale artificio certo, se io ben iudico, come a questi tempi era incredibile potersi, così forse appresso gli antichi fu non saputo né conosciuto?".
Come dargli torto?
Feel Florence Firenze Patrimonio Mondiale - Unesco UNESCO