
19/02/2025
Da opportunità a forte criticità. Questo in estrema sintesi il risultato di molti anni di gestione.
L’intento meritorio del legislatore, a tutti i livelli istituzionali, ed allora ove stanno le zone d'ombra?
La normativa di riferimento parla chiaramente.
Crediamo, nella nostra semplicità, che preservare non vuol dire assenza di gestione sia essa, faunistica, idraulica e forestale.
Siamo stati buoni testimoni di marcate insufficienze gestionali sia per scelta che per ritardi amministrativi; ma il risultato non cambia.
All'interno di questi territori operano le aziende, da tempo immemore, le quali ora sono state obbligate a convivere con una serie rilevante di vincoli e prescrizioni che mettono, in taluni casi, a repentaglio una vera libertà d'impresa.
Se la guardiamo da altro punto di vista, potremmo notare che la differenza, fra le opportunità ed una penalizzazione, sta proprio nella gestione delle stesse aree. Lo stallo non è previsto né in natura né dal legislatore. La burocrazia, le limitazioni geografiche non sono conosciute ne dalla fauna ne tantomeno dal corso delle acque.
Da sempre si è ritenuto che detti e similari istituti potevano essere volano per migliorare e preservare la biodiversità oltre che valore aggiunto per le imprese e questa convinzione rimane, ma serve un vero e sincero cambio di passo. Anzi in molte norme le aziende ivi comprese dovevamo avere premianti percorsi. Ma non ce ne siamo accorti.
Di tutto questo ne parleremo il 28 febbraio, dalle ore 14,30 nella tavola rotonda "A carte scoperte" in live streaming sul canale Youtube e sulla pagina Facebook di Confagricoltura Toscana.
https://toscana.confagricoltura.it/ita/notizie/eventi-6/tavola-rotonda-confagricoltura-toscana-a-carte-scoperte--2822025-ore-1430
Confagricoltura