03/08/2021
Hace 77 años Los puntea de Florencia fueron destruídos
3 agosto 1944, la notte dei ponti distrutti
La distruzione dei ponti e delle zone adiacenti al fiume (le mine erano state collocate già nella giornata del 31 luglio e dal 29 luglio era stato intimato alla popolazione di abbandonare le case) ha inizio attorno alle 22 del 3 agosto 1944 e si prolunga per tutta la notte, fino alle 5 del mattino successivo, con una serie di esplosioni laceranti.
L’unico ponte ad essere risparmiato è il Ponte Vecchio e questo avrà delle conseguenze anche dal punto di vista politico-militare perché il 5 agosto, attraverso il corridoio vasariano (la struttura che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti passando sopra il ponte Vecchio e la chiesa di Santa Felicita), una delegazione composta da Carlo Ludovico Ragghianti (il celebre studioso dell’arte, esponente di punta del locale Comitato di Liberazione Nazionale), dal tenente colonnello Niccoli e dal tenente Fischer riesce a stabilire un contatto con gli alleati per coordinare le mosse in vista dell’ormai imminente insurrezione. La vicenda ispirerà uno degli episodi salienti di Paisà, il capolavoro del neorealismo girato da Roberto Rossellini nel 1946.
I ponti, sostituiti nelle settimane successive alla Liberazione da strutture Bailey allestite dai genieri degli alleati, verranno tutti ricostruiti nel dopoguerra.
Sul Ponte Santa Trinita, fedelmente ricostruito secondo il progetto originale di Bartolomeo Ammannati e riaperto nel 1958, consigliamo di vedere il magnifico documentario originale realizzato nel 1958 da Riccardo Melani e Bernardo Seeber https://youtu.be/KCNof9tiuCI
Il prossimo 11 agosto ricorre il 77° anniversario della Liberazione di Firenze dal nazifascismo; ripercorriamo insieme gli eventi principali di quel periodo.
ANPI Firenze