28/09/2023
imperdibile opportunità 🫨
✍️ .dino
L’annuncio, attesissimo e ormai quasi insperato, arriva dal direttore generale dei musei Massimo Osanna venuto a Firenze a presentare la nuova uscita delle Cappelle Medicee.
«A novembre — dice — proveremo ad aprire in via sperimentale la stanza segreta di Michelangelo in San Lorenzo, quella dove si era rifugiato durante le persecuzioni medicee». Sarà un test, fatto ancora da Paola D’Agostino che sta per lasciare la direzione dei Musei del Bargello: «Ho fatto domanda in altri musei — ci dice — ma non vi dirò mai dove, però se mi chiedessero di seguire questo complesso museale che amo moltissimo, fino a quando non diventerà un’unica istituzione autonoma insieme all’Accademia (a giugno prossimo), io farei di tutto per dare una mano».
Si entrerà non più di quattro persone alla volta nel rifugio temporaneo del genio, vista la delicatezza dell’ambiente a cui si accede attraverso una botola che era nascosta sotto un armadio nei pressi della Sagrestia nuova. Fu scoperta a metà degli anni Settanta dall’allora direttore del museo Paolo Dal Poggetto, il quale poi firmò un libro fondamentale, per conoscere a fondo questa appassionante vicenda, dal titolo: Michelangelo. La stanza segreta. I disegni murali nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo , edito da Giunti nel 2012.
A parete, coperti da intonaco, decine di disegni a carboncino e a gessetto alcuni sicuramente di Michelangelo. Perché sono lì e cosa ci faceva il maestro in quel cunicolo sotterraneo? Michelangelo si era schierato contro i Medici e a difesa della Repubblica fiorentina (in carica dal 1527 al 1530). Col ritorno in città della famiglia, che era stata in esilio tre anni, l’artista dovette nascondersi e trovò rifugio probabilmente per un paio di mesi in questa piccola sala segreta dove, per l’appunto, disegnava. La sua riapertura sarà dunque forse l’ultimo grande «evento» che porterà la firma di Paola D’Agostino la quale è in dirittura d’arrivo anche col cantiere di Orsanmichele.