27/02/2024
Francavilla fontana ❤️
Francavilla Fontana si trova in una zona dell’alto Salento ricca di trulli e di colture arboree come oliveti, vigneti, frutteti, colline erbacee; abbondano i fenomeni carsici, come dimostra anche il corso del Canale Reale, e la zona arriva fino alle Murge e alla piana di Brindisi.
Francavilla ha varie contrade e masserie sul suo territorio ma una sola frazione, quella di Bax Capace. Ci sono però 18 rioni che prendono il nome degli antichi casali che si unirono dando vita all’attuale città, ovvero Ascoli, Borgo Croce, Cappuccini, Casalvetere, Cavallerizza, Cretarossa, Graziosa, Lavaturo, Paludi, Peraro, Peschiera, Pozzi del Carmine, Roccella, San Biagio, Sant'Eligio, San Lorenzo, San Salvatore, San Sebastiano.
Dal punto di vista storico, Francavilla Fontana vanta origini molto antiche, visto che già nella preistoria qui si trovavano vari insediamenti umani; la città si sviluppò particolarmente nel periodo messapico, e sotto Roma si configurò come uno dei maggiori villaggi intorno al centro principale, cioè Oria.
Bisogna aspettare il quattordicesimo secolo per la nascita di Francavilla come vera e propria città a sé stante, proprio su iniziativa del signore d’Oria e principe di Taranto, Filippo I d’Angiò. Tra i feudatari più importanti dei secoli successivi, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, che fece costruire le principali fortificazioni e il casello, poi i Bonifacio, i Trevico, i Borromeo, gli Spinola e infine a un’altra famiglia genovese, gli Imperiali, che governarono su Francavilla per due secoli e la portarono al suo massimo splendore.
Grandi passi avanti vennero infatti intrapresi dal punto di vista urbanistico, di sostegno alle arti e all’educazione, di finanziamento alle opere pie, così che Francavilla divenne un centro sempre più importante.
Dal punto di vista economico, Francavilla Fontana gode di un settore agricolo particolarmente attivo, basato soprattutto sulla coltura di olivo, vite, tabacco, ortaggi, ciliegio e soprattutto mandorle, alla base di tanti dolci della zona. L’industria riguarda principalmente i settori alimentare, dell’abbigliamento, della meccanica leggera, delle costruzioni: molto importante in questo senso è la Fiera Nazionale dell’Ascensione, uno degli appuntamenti più frequentati per il commercio da tutto il Sud Italia.
Il turismo è minoritario, a parte durante i riti della Settimana Santa che costituiscono uno spettacolo molto apprezzato. In particolare, questi esempi di devozione popolare, che ricordano la Passione, la morte e la Resurrezione di Cristo mostrano chiare influenze dagli analoghi riti della “Semana Santa” sp****la, in particolare quelli di Siviglia e di Cordova.
Dopo la Processione dell’Addolorata, il venerdì precedente la Domenica delle Palme, i momenti più noti sono la sfilata dei baldacchini (i “piatti”) dei ragazzi il mercoledì Santo; il pellegrinaggio ai Sepolcri dei cosiddetti “pappamusci”, i confratelli della Confraternia del Carmine, incappucciati, scalzi e vestiti con un saio bianco; e soprattutto la Processione dei Misteri, alla quale partecipano tutte le Confraternite, con i membri che portano sulle spalle grandi statue in cartapesta policroma del diciannovesimo secolo, rievocando i momenti della Passione; i “pappamusci cu lli trai” portano addirittura sulle spalle pesanti croci di legno, memori di quella di Cristo.
Altri eventi sono la Notte degli Imperiali, la notte bianca di Francavilla Fontana, e il corteo storico, la terza domenica di settembre, in cui si rievocano i più importanti momenti nella storia della città, a partire dalla scoperta di un’icona bizantina con la Madonna col Bambino, che tradizionalmente segna l’inizio delle vicende di Francavilla.
La cucina tipica di Francavilla Fontana propone prima di tutto la mandorla riccia, dolce di mandorle dure, dalla forma ovoidale; le cartellate, ovvero i nastri di pasta ottenuta con farina, olio e vino bianco ad friggere nell’olio d’oliva, tipico dolce natalizio; i ravioli con la ricotta, il prezzemolo, il formaggio e il pepe; paste come taralli, orecchiette, cavatelli; paste di mandorla di ogni tipo. Altre specialità sono i fichi secchi, i lampascioni sott’olio, il caciocavallo, i pomodori secchi, mentre tra i vini i più importanti sono l’Aleatico di Puglia e il Puglia IGT.