29/04/2022
SINOSSI:
Un romanzo tra lo spirituale e il fantastico, perché ispirato da esperienze di vita personali e non, verità scoperte quando ormai è troppo tardi, sensazioni che trovano conferme, presenze invisibili che diventano visibili, tangibili, rivelazioni private, messaggi e apparizioni.
Amore e sofferenza, amore e idillio da dover celare, vergogna di ammettere di avere un padre-padrone, si intrecciano alla consapevolezza della crescita ed evoluzione interiore della protagonista.
Starà al lettore decidere con che occhi leggere e classificare quest'opera, per poi stabilire dove finisce la realtà e dove la fantasia, se di fantasia si tratta.
BIOGRAFIA:
Daniela Maruccia nasce nel 1970 in un piccolo paese del sud Italia e vive tutt'ora in uno ancora più piccolo. Come Francesca, la protagonista del libro, ha vissuto l'esperienza del vivere e convivere con un padre a tratti alcolizzato e violento. Col tempo, impara a fare suo il pensiero di Johann Wolfgang Goethe secondo cui "l'estremo del dolore, così come l'estremo della felicità, muta l'aspetto di tutte le cose" e a trentasette anni decide di seguire l'incoraggiamento di una persona amica di vecchia data, scrivendo questa sua opera prima. Lo fa a riprova, per se stessa prima di tutto, che non necessariamente si deve restare vittime inermi della propria esistenza, anzi, che nella vita per quanto difficile possa essere, volere è potere!