Guida Ambientale Pratolungo

Guida Ambientale Pratolungo Escursioni guidate, informazioni e curiosità naturalistiche in Pratolungo di Gavi e dintorni.

La bellezza della natura che ci circonda è il mio luogo prediletto.

13/10/2024

Sabato 19 ottobre, gli Oltregiogo Lab di Parodi Ligure ti invitano a vivere un'esperienza a stretto contatto con la natura. Accompagnato dalla guida escursionistica ambientale Francesca Marchelli, potrai partecipare a una camminata lungo i sentieri di Parodi, durante la quale la guida fornirà interessanti approfondimenti sul territorio e sull'educazione ambientale.
Le escursioni sono adatte a tutti e sono previste alle ore 10:00 e alle 14:00; per partecipare iscriviti tramite email a [email protected] 📧✍️
Nella stessa giornata potrai visitare l'Abbazia di San Remigio e lasciarti coinvolgere dall'opera sensoriale dell'artista Tamara Repetto, ispirata anch'essa al tema della natura, per un'esperienza artistica che stimolerà i tuoi sensi.
Ti aspettiamo ! 🤎🍄‍🟫🐿️
Michela Rota
Francesca Marchelli
📸 Maurizio Ravera
Con il contributo delle Fondazioni CRAL e CRT


13/10/2024

Se vi piace stare all'aria aperta, sabato 12 ottobre, in occasione della giornata del camminatore, è in programma una camminata naturalistica guidata da Pratolungo di Gavi al Santuario di Montaldero.
7 km in 3 ore circa
Ritrovo sabato ore 14.30 dalla sede della PRO LOCO DI PRATOLUNGO
Iscrizione gratuita

Ph Germana Bellotti

09/10/2024

VENERDI 11 OTTOBRE CONVEGNO NAZIONALE SUL GEOSITO DI CARROSIO ORGANIZZATO DALL' UNIVERSITÀ DI GENOVA.
Per iscriversi bisogna farlo on- line seguendo il link presente sulla locandina allegata. Purtroppo per la visita guidata pomeridiana i posti sono esauriti, mentre per seguire i lavori in mattinata, compresi la sosta caffè presso " Il Baretto" ' ed il pranzo presso la pizzeria " Il Portico" sono disponibili ancora posti.

28/06/2024

Vi informiamo che in occasione del Campionato Italiano Strada Juniores, la Pro Loco di Pratolungo in collaborazione con il Consorzio Tutela del Gavi e l’ impresa Tre Colli, organizza un traguardo volante. 🚴‍♀️🚴

⚠️La strada di Pratolungo rimarrà chiusa sia sabato 29 giugno, sia domenica 30 giugno, indicativamente dalle ore 14 alle ore 15 ⚠️

22/06/2024

Appennino Bike Tour: inaugurazione della segnaletica. 44 eventi da Nord a Sud Italia per inaugurare la segnaletica installata lungo i 3100 km della Ciclovia dell’Appennino.

per saperne di più: https://www.mobilitadolce.net/12772-2/

22/06/2024
12/05/2024
11/05/2024

🗓️DOMENICA 12 MAGGIO come da tradizione per il giorno dell’ascensione si svolgerà la messa presso la cappellina di Meo e a seguire il tradizionale rinfresco offerto dalla Pro Loco di Carrosio!⛰️⛪️🍷🫓

Per chi volesse paratecipare il ritrovo per la partenza sarà domenica mattina alle ore 7:30 presso il piazzale antistante la parrocchia!🚶

Vi Aspettiamo Numerosi😉

24/03/2024
19/03/2024

ECO PRATOLUNGO: PARTECIPAZIONE E ATTENZIONE ALL'AMBIENTE!
La camminata ecologica 🍀“Eco Pratolungo” di sabato 16 marzo, organizzata dalla Pro Loco di Pratolungo, in collaborazione con il Comune di Gavi Comune di GAVI, la Croce Rossa Comitato di Gavi e Gestione Ambiente, ha coinvolto molte persone, di tutte le età, che hanno partecipato con grande entusiasmo e senso di responsabilità, raccogliendo i rifiuti abbandonati.
👍 Un grande esempio di impegno civico e di attenzione all'ambiente.

🚚 Gestione Ambiente si occuperà del ritiro del materiale raccolto dai volontari, avviandolo a smaltimento e/o recupero presso gli impianti autorizzati SRT.
🤙L'invito è a replicare questo esempio virtuoso in ogni occasione, per prendersi cura del nostro territorio e tutelare l'ambiente per le generazioni future. Insieme possiamo fare la differenza!

18/01/2024

PERCHÈ NUTRIRE GLI ANIMALI SELVATICI È SBAGLIATO

Amare gli animali selvatici significa innanzitutto rispettarli per quello che sono.
E purtroppo, la moda di nutrire animali selvatici è sempre più diffusa. In rete sono sempre più numerosi video, filmati e "selfie" con gli animali in questione, attirati dal cibo e preda degli smartphone, infine trasformati in vere e proprie star da social.
La motivazione, in certi casi, può anche essere la ricerca del contatto: in altre parole, l'obiettivo di chi offre cibo ai selvatici è quello di stabilire un legame e di guadagnarsi la fiducia dell'animale: in tal caso, le specie più "gettonate" sono quelle che maggiormente frequentano gli insediamenti umani e che suscitano più simpatia, come cinghiali, volpi e gazze. In certi casi, invece, il cibo viene offerto in assoluta buona fede pensando di aiutare gli animali a sopravvivere.
Purtroppo, in realtà offrire cibo ai selvatici li espone a gravi rischi.
Cercare il contatto con un animale selvatico è assolutamente comprensibile: si tratta di creature nate libere, indubbiamente affascinanti. L'attrattiva che esercitano sull'uomo è innegabile, dopotutto gli animali selvatici sono il nostro punto di contatto con quel mondo selvaggio e meraviglioso che abbiamo perso -o meglio, da cui abbiamo scelto di staccarci- da tempo. Tuttavia, il contatto con questo mondo può anche essere trovato e mantenuto osservando un animale selvatico da lontano e rispettando la sua natura.
Inoltre, non va assolutamente messo in discussione il buon cuore di chi offre cibo ai selvatici in inverno pensando di fare del bene.
Tuttavia, quando ci si relaziona con la natura e gli animali selvatici, sono necessari alcuni presupposti che non possono non prescindere dalla conoscenza.

IL NOSTRO CIBO PUÒ FARE MALE
Il cibo offerto agli animali selvatici può nuocere alla loro salute. Ai selvatici viene spesso offerto cibo "umano": pane, focaccia, pasta, pizza, patatine, merendine, persino cioccolata. Cibo creato dall'uomo per l'uomo, ergo cose ben diverse da ciò di cui questi animali sono abituati e "progettati" a nutrirsi in natura. Inutile dire che questi alimenti, a un animale selvatico, possono provocare gravi problemi di salute o addirittura la morte.

IL CIBO DELL'UOMO RENDE PIGRI
Un animale selvatico abituato a ricevere regolarmente cibo dall'uomo finisce spesso per impigrirsi arrivando a fare troppo affidamento sulle "dame di ca**tà" umane. Appoggiarsi troppo all'essere umano per mangiare potrebbe significare perdere l'abitudine di procacciarsi il cibo da sè, e questo potrebbe diventare un problema nel caso in cui le persone che nutrono abitualmente questi animali, per una qualche ragione, debbano smettere di farlo.

CIBO SIGNIFICA CONFIDENZA, CONFIDENZA SIGNIFICA MORTE
Meno confidenza con l'uomo significa più probabilità di sopravvivenza. Questa semplice regola sta alla base del comportamento di ogni animale selvatico.
La confidenza con l'uomo, spesso, significa inevitabilmente morte.
Un animale selvatico nutrito spesso dall'uomo (ma in certi casi bastano anche solo poche volte!) associa l'uomo al cibo. Da quel momento, sarà stimolato ad avvicinarsi a un essere umano ogni qualvolta ne vede uno, arrivando ad avere meno paura o, in certi casi limite, addirittura a farsi toccare e imboccare. In questo modo, i selvatici potrebbero avvicinarsi a persone che non gradiscono il contatto e/o a malintenzionati, o arrivare a frequentare abitualmente paesi e città con tutti i rischi del caso.
Un selvatico che frequenta abitualmente l'uomo e arriva a introdursi all'interno di case e fattorie può rimanere ucciso in diversi modi: una fucilata, una tagliola, una trappola, un boccone avvelenato. Senza considerare gli impatti con gli autoveicoli, normale conseguenza quando gli animali arrivano a gironzolare tranquillamente per le strade in cerca di umani pronti a elargire cibo.
Un animale selvatico, per la sua incolumità, deve mantenersi il più lontano possibile dall'uomo. Offrire cibo a questi animali può sembrare una buona azione, e spesso viene fatta con le migliori intenzioni. Tuttavia, un gesto apparentemente caritatevole può trasformarsi in una condanna a morte. Offrire cibo ai selvatici significa esporli a diversi rischi mortali.

CONVIVENZA DIFFICILE
Alcuni animali, abituati al contatto e alla confidenza con l'uomo, potrebbero arrivare a rappresentare un fattore di rischio per le persone: basti pensare ai cinghiali che ormai si aggirano tranquilli per le città, causa di diversi incidenti automobilistici e potenzialmente pericolosi se provocati o infastiditi. In questi casi, per gli animali in questione, non finisce mai bene. Altre specie ancora possono rappresentare un fattore di disturbo e la convivenza potrebbe creare diversi attriti che influenzano negativo l'opinione pubblica e la percezione nei confronti di questi animali: gli esempi più lampanti sono diversi uccelli come colombi, gazze, cornacchie, taccole e gabbiani reali. Molti di questi uccelli sono opportunisti e si sono ormai insediati in pianta stabile nelle città, proliferando oltremisura. In questo caso il problema è molto più profondo, l'abbondanza di questi uccelli è legata a doppio filo alla presenza stessa dell'uomo, ma è importante evitare in ogni modo di foraggiare questi animali per non ingigantire ulteriormente il problema.

COSA FARE ALLORA?
In certi casi (cinghiali) la legge vieta espressamente il foraggiamento. In altri casi, i regolamenti comunali vietano di foraggiare alcune specie di uccelli.
In ogni caso, bisogna affidarsi assolutamente alla conoscenza e al buon senso.
Gli animali selvatici non sono animali domestici. Non hanno bisogno di noi per sopravvivere e sono perfettamente attrezzati per cavarsela senza l'aiuto dell'uomo: questo è il presupposto fondamentale da cui bisogna partire.
Un "aiuto" è auspicabile solo in casi limite, laddove le condizioni ambientali sono state modificate dall'uomo a tal punto da rendere effettivamente troppo difficoltosa la sopravvivenza per alcune specie: l'esempio più lampante sono le mangiatoie invernali per piccoli passeriformi, posizionate comunque secondo regole precise e seguendo diversi accorgimenti.
Molte fonti spronano inoltre le persone a nutrire i ricci, lasciando ciotole piene di crocchette in giardino come fonte trofica "di riserva" nei periodi freddi dell'anno. Fermo restando che i ricci -come ogni altro selvatico- dovrebbero essere in grado di procacciarsi il cibo da soli, l’usanza reiterata di ricoprire i giardini di crocchette non fa bene a questi piccoli animali creando pessime abitudini, modificandone i comportamenti, impigrendoli e foraggiandoli di cibo di dubbia qualità. Inoltre, le crocchette lasciate ai ricci possono attirare anche altri animali che non hanno bisogno di aiuto, come volpi e faine, per i quali l'abitudine di aggirarsi intorno ad abitazioni umane può rivelarsi fatale. Dunque, sempre massima attenzione.
La regola generale resta comunque quella di non abituare mai gli animali selvatici a ve**re nutriti dall'uomo.

Gli animali selvatici non desiderano fare amicizia con noi.
Gli animali selvatici non hanno bisogno della nostra ca**tà, del nostro cibo, della nostra intromissione nella loro vita.
Gli animali selvatici devono stare il più lontano possibile dall'uomo.
Offrire loro cibo e renderli confidenti significa snaturarli e trattarli da animali domestici, dunque mancare loro di rispetto.
Amarli davvero significa rispettarli per quello che sono.
Rispettarli per quello che sono significa rispettare la loro natura selvatica di creature libere, osservarli da lontano e in silenzio, accettare che possano continuare a essere elusivi e sfuggenti, e infine accettare di non essere parte della loro vita.

Indirizzo

Frazione Pratolungo
Gavi
15066

Sito Web

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