28/11/2022
. INDIA DEL SUD PANCHA BHOOTA & DEEPAM
(Da Sabato 18 Novembre a Giovedì 30 Novembre 2023)
“Alla fine tutti devono ve**re ad Arunachala”
(Sri Ramana Maharshi)
Carissimi.
In queste righe voglio spiegarvi in modo approfondito il viaggio che sto proponendo.
Innanzitutto ci tengo a precisare che questo non è un semplice viaggio con visita dei luoghi, ma un vero e proprio cammino mistico, un percorso di 12 giorni che segue un tracciato di trasformazione toccando le mistiche città dei “Pancha Bhoota”, i cinque templi degli elementi, un itinerario percorso da secoli dagli yogi.
Tiruvannamalai, sede dell'ultimo elemento, il Fuoco, chiuderà il cerchio, l'accensione della fiamma ancestrale sopra la montagna sacra Arunachala, il Deepam, coronerà questo intenso cammino.
Tiruvannamalai è un luogo di raro potere che conosco intimamente, è la terra di Shiva, della non-dualità, è la terra di Sri Ramana Maharshi uno dei più grandi veggenti di tutti i tempi. Il viaggio si compirà qui, tra la visione, il Darshan, della fiamma originale il giorno dell'anno che la luna piena si troverà in congiunzione con le Pleiadi, l'energia di migliaia pellegrini e il silenzio dell'Ashram del grande saggio. Ci fermeremo a Tiruvannamalai per quattro giorni pieni.
Che tutti possano cogliere il meglio da questo viaggio.
Il nostro itinerario:
Giorno 1: Italia Sabato 18 Novembre: Partenza India (Bangalore)
Giorno 2: Bangalore (Arrivo in nottata) - Puttaparthi
Giorno 3: Puttaparthi – Sri Kalahasti
Giorno 4: Sri Kalahasti - Tirupati
Giorno 5: Tirupati - Kanchipuram - Chidambaram
Giorno 6: Chidambaram - Tiruchirapalli
Giorno 7: Tiruchirapalli – Tiruvannamalai
Giorno 8: Tiruvannamalai
Giorno 9: Tiruvannamalai (DEEPAM: Domenica 26 Novembre 2023... ore 9:35)
Giorno 10: Tiruvannamalai (Fine Lunedì 27 Novembre 2023... ore 9:05)
Giorno 11: Tiruvannamalai
Giorno 12: Tiruvannamalai – Bangalore
Giorno 13 (Giovedì 30 Novembre Partenza Italia)
Per questo viaggio ho scelto una linea veramente low cost, la quota è di 750 euro escluso il volo (900 euro circa)
Nella quota sono inclusi
Pernottamenti
Spostamenti su mezzo privato
Prima colazione
Questo viaggio è organizzato in collaborazione con:
Lab Travel Euphemia
Via Del Commercio 47/C
16047 Moconesi loc. Gattorna (Ge)
Tel: +393396293144
Se incontrare qualche problema nell'inviare un messaggio, chiedetemi l'amicizia sul mio profilo personale: Fabio Suria
Intanto, prima di iniziare la spiegazione, vi invito a seguire la pagina perché il 6 dicembre ci sarà l'accensione del Deepam e il viaggio è documentato giorno per giorno a partire dal 29 novembre data di arrivo del gruppo.
Grazie
Bene. Iniziamo col dire che i dettagli sul volo li vedremo più avanti, comunque partirete dall'Italia Sabato 18 Novembre e atterrerete a Bangalore nelle prime ore del mattino di Domenica 19 e io sarò all'aeroporto ad aspettarvi. Tempo di sbarcare e immediatamente ci metteremo in viaggio verso Puttaparthi, percorreremo la strada su mezzo privato, raggiungeremo il villaggio in circa due ore e mezza.
PUTTAPARTHI:
Il villaggio, che un tempo consisteva in un piccolo agglomerato di capanne, oggi è un luogo conosciuto in tutto il mondo, poiché qui è nato, ha vissuto e insegnato Swami Sathya Sai Baba una figura considerata “Avatara” ovvero una "discesa divina". Oggi si attende la venuta di Prema Sai, il terzo e ultimo di questo lignaggio. Il primo è stato Shirdi Baba, vissuto nel 1800, il secondo Sathya Sai,, che ha abbandonato il corpo qualche anno fa e ora Prema Sai, che si dice sia già nato a Mysore (Karnataka) e dovrebbe avere 10 anni. La sua identità è tenuta segreta, all'età di 16 anni dovrebbe annunciare il suo avvento.
Arriveremo a Puttaparthi intorno alle tre e mezza del mattino di Domenica 19 e qui vivremo l'atmosfera di un Ashram con i suoi momenti di meditazione, di inni vedici, di canti devozionali, di vita al suo interno. Noi alloggeremo in hotel, ci fermeremo tutto il Martedì e la mattina successiva, poi nel primo pomeriggio partiremo per Tirupati che raggiungeremo in circa 5 ore.
TIRUPATI:
Nel tardo pomeriggio di Lunedì 20 Novembre arriveremo a Tirupati, famosa città per il suo tempio del “vishnuismo” lo Sri Venkateswara Swamy, una delle incarnazioni del dio Vishnu, apparso in questo luogo per salvare l'umanità dalle prove del Kali Yuga, l'Era più buia, quella del ferro, l'epoca cosmologica dove ora ci troviamo.
Questo tempio si crede possa essere stato costruito a partire dal 300 d.C. ed è un tempio importantissimo, visitato dai 50.000 ai 100.000 pellegrini al giorno (30, 40 milioni di persone all'anno), mentre in speciali occasioni può arrivare fino ai 500.000 visitatori giornalieri, il che lo rende il luogo sacro più visitato al mondo. A Tirupati pernotteremo, poi la mattina Martedì 21 Novembre ci recheremo a Srikalahasti, sede del primo Elemento: L'Aria. Il viaggio è breve, 30 km di distanza che copriremo col pullman, viaggeremo leggeri perché i bagagli rimarranno nell'alloggio a Tirupati.
SRI KALAHASTI:
Conosciuto come il Kaliash del Sud, Sri Kalahasti è sede del primo elemento: Aria. "Effonde la sua grazia sui peccati e sulle difficoltà dei suoi devoti lo spirito di Sri Kalahastiswar, che con Sri Gnanprasunambika Devi ha dimora in questo tempio". Poeti e mistici hanno fatto visita a questo appartata città santuario, che sorge appena oltre i confini dell’Andhra Pradesh.
Il suo nome nasconde un curioso gioco di parole poiché unisce tre animali che tributarono a Shiva, a loro apparso nella sua forma aerea, una grande devozione. Al ragno (Sri), al cobra (Kala) e all’elefante (Hasti) fu concessa la liberazione dal ciclo delle rinascite e la salvezza proprio in questo luogo che da allora prese il loro nome. Nel santuario principale si trova ancora una statua che ricorda questa leggenda. Nel tempio è possibile partecipare alla cerimonia del darshan, l’omaggio al lingam, la pietra di forma fallica simulacro del dio (cosa non sempre possibile in India per i non hindu). Sri Khalasti è una piccola città di pellegrinaggio dove si possono vedere con più calma che altrove, scene di vita, oggetti di devozione, gruppi colorati di pellegrini provenienti da tutto il sud est dell’India. Fatta visita al tempio, meditato sull'elemento Aria e aver assorbito la sua energia, fine mattinata torneremo a Tirupati e visiteremo il tempio e la cittadina.
KANCHIPURAN:
La mattina di Mercoledì 22 Novembre ci metteremo in viaggio (3 ore circa di strada) verso Kanchipuran, conoscita come “la città degli Dei”, una delle sette città sante indù dell’India nota per i suoi templi molto venerati e la spiritualità. Qui si è pervasi da atmosfere di altre epoche, un tuffo nei scenari mitologici e in questo luogo sacro si trova il tempio di Ekambareswarar, uno dei più grandi templi dedicati a Shiva nonchè il secondo dei Pancha Bhoota, manifestazione dell'elemento Terra.
Il nome di questo tempio significa “signore del mango” riferendosi a una leggenda riguardante Parvati che adorò sotto un mango Shiva in forma di lingam ottenuto dalla sabbia. Nel tempio si conserva un pezzo dell’antichissimo mango e quando la pianta venne meno fu sostituita da una nuova che si può vedere in un cortile interno. A Kanchipuram ci fermeremo fino a metà pomeriggio, quindi ci metteremo in viaggio verso Chidambaram che raggiungeremo in 3 ore circa di viaggio.
CHIDAMBARAM:
Un tempo conosciuta come Thillai, questo luogo ruota attorno al suo cuore: Nataraja, il tempio splendido e immenso del Danzatore Cosmico, nonché manifestazione dell'Elemento Spazio, che qui viene venerato sotto forma di un lingam d’etere e quindi invisibile conosciuto dai molti come il cosiddetto “segreto di Chidambaram”, un lingam trasparente che viene custodito nel cuore del tempio, nella Cit Sabha (“sala della conoscenza”). Accanto a questa, nella Kanaka Sabha (“sala d’oro”), si trova invece un lingam di cristallo che viene venerato ogni giorno con cerimonie del fuoco che si svolgono al ritmo del suono di cimbali e tamburi. Secondo la tradizione religiosa, Chidambaram (l'antica Thillai) viene chiamata anche Vyaghrapuri, dal nome del saggio Vyaghrapadhar che, con i compagni Patanjali e Jaimini (antichi Rishi), trascorse qui lunghi anni in ascesi totale.
Quando finalmente Shiva apparse loro, gli asceti chiesero al dio la grazia di poterlo ammirare nella sua Ananda Thandavam, la Danza Cosmica al primordiale suono di Om. Poichè eccezionalmente il Signore dell'Universo acconsentì a esaudirne il desiderio, tutti gli altri dei e sapienti si riunirono per assistervi, supplicando poi Shiva di danzare eternamente nello stesso luogo, dove poi fu edificato il tempio.
La mattina presto di Giovedì 23 Novembre ci recheremo al Tempio e dopo aver meditato sul terzo elemento ci metteremo in viaggio verso Tiruchirapalli, il quarto Pancha Bhoota che ospita il Lingam dell'elemento Acqua. Tiruchirapalli la raggiungeremo in circa due ore.
TIRUCHIRAPALLI:
Dopo aver incontrato l'elemento Spazio a Chidambaram, il pomeriggio di Giovedì 23 Novembre giungeremo alla volta di Tiruchirapalli, probabilmente la "città tempio" più grande dell'India, un luogo ricco di storia e leggenda.
Tanti colori e una folla di gente che prega, dorme, passeggia, si incontra. I locali e i pellegrini invadono ogni giorno questo luogo dove si vive un'atmosfera caotica ma allo stesso tempo mistica, davvero un'esperienza fuori da ogni logica razionale, dove il sacro e il profano si mescolano e lasciano affiorare una magia che si manifesta in questo luogo. A circa 2 km dal tempio più grande e famoso, tranquillo e silenzioso si trova il tempio di Jambukeshvara, il quarto Pancha Bhoota manifestazione dell'Elemento Acqua. Il sanctum di Jambukeswara ha un flusso di acqua sotterranea, dove il lingam ne è parzialmente sommerso.
Qui ci fermeremo e pernotteremo, poi il giorno seguente Venerdì 24 Novembre partiremo per Tiruvannamalai, il quinto e ultimo dei Pancha Bhoota, l'Elemento Fuoco e sede del grande evento del Deepam, l'accensione del Fuoco Sacro sulla cima della montagna Arunachala, manifestazione terrena di Lord Shiva.
TIRUVANNAMALAI:
Venerdì 24 Novembre nel primo pomeriggio, partiremo per Tiruvannamalai e ad attenderci sarà un viaggio di 4 ore circa.
Tiruvannamalai è il luogo dove nella decade del 90 ho vissuto per lunghi anni ed è uno dei più grandi santuari shivaiti in India, la montagna sacra Arunachala e il grande tempio di Arunachaleswarar richiamano migliaia di pellegrini non solo dall'India ma da tutto il mondo. Tiruvannamalai è l'ultimo dei cinque Pancha Bhoota Stalam”, l'Elemento Fuoco.
Ogni centro spirituale in India ha la propria energia e le proprie tradizioni, tra tutti Tiruvannamalai (Arunachala) è quella che rappresenta il sentiero più diretto, meno formale e ritualistico, il sentiero dell’Indagine sul Sé, della non-dualità. Il grande saggio illuminato Ramana Maharshi (1879-1950), fece di Tiruvannamalai e della sacra collina Arunachala la sua dimora.
SRI RAMANA MAHARSHI:
Sri Ramana Maharshi (1879 - 1950) è stato uno Jnani “liberato - illuminato” e una manifestazione vivente della non-dualità. Dall'età di 17 anni visse la sua vita nelle caverne e ai piedi del monte Arunachala e molti ricercatori divennero suoi devoti. Ramana Maharshi non apparteneva a nessuna dottrina o filosofia particolare.
Il suo insegnamento è stato per lo più silenzioso, ma per chi non era in grado di comprendere questo linguaggio silente, allora indicava la via dell'autoindagine sul Sè, l'Atma Vichara, una pratica fondata sulla domanda “Chi sono io?” (Ney Yar). “Il silenzio è il linguaggio universale, le mie stesse parole sono un ostacolo per questo linguaggio silente. Di tutti i pensieri che appaiono nella mente quello “dell'io” è il primo, ed è solo successivamente a questo pensiero che tutti gli altri si manifestano. Dovreste porvi questa domanda: Chi sono io? Questa domanda non ha risposta e induce al silenzio chi la pronuncia, perché rivela che vi è qualcosa che origina prima del pensiero” (Sri Ramana Maharshi) Ai piedi della sacra collina Arunachala si trova l'Ashram di Sri Ramana Maharshi, un oasi di pace e silenzio. Qui potremmo dedicare dei momenti della giornata all'introspezione, alla meditazione, assistere alle cerimonie (puja) e ascoltare i sublimi canti vedici. Chi fosse interessato ad approfondire l'Atma Vichara (indagine sul Sè), condivido volentieri questa pratica, essendo l'insegnamento del Maharshi e questo Ashram una realtà che ho quotidianamante vissuto per tanti anni.
ARUNACHALA: Venerata dai Saggi e dai popoli di tutte le ere, la collina di Arunachala è considerata da Sadhu (monaci shivaiti) e Rishi (veggenti) di ogni epoca come uno dei più potenti centri di energia spirituale nel mondo. Il pendio orientale della collina è pieno di caverne, molte nascoste e utilizzate da sempre come luogo di meditazione da yogi eremiti che compiono il “tapas” (pratica di ascesi). Dei sessantotto santuari dedicati a Shiva, solo quattro sono considerati tali da concedere direttamente la “Moksha” (Illuminazione o liberazione). Di questi, Arunachala è da molti considerato il più sacro, per questo f***e di devoti e semplici viaggiatori provenienti da ogni angolo del pianeta ancora oggi seguono il silente richiamo e continuano ad arrivare ai suoi piedi.
“Come la luna riceve la sua luce dal sole, così gli altri luoghi santi deriveranno la loro santità da Arunachala. Questo è il solo luogo dove ho assunto tale forma per il beneficio di coloro che desiderano adorarmi e ottenere l’illuminazione”. (Shiva-Purana) In questa strofa Shiva indica Arunachala come la manifestazione della dottrina non-duale, la rivelazione che illumina tutte le altre. Questo lo si può comprendere dalle parole di Bhagavan Ramana Maharshi che indicò Arunachala come il Cuore spirituale del mondo e ne fece la sua dimora: “Alla fine tutti devono ve**re ad Arunachala”.
"Arunachala è veramente il luogo sacro, di tutti i luoghi santi è il più sacro!" Sappi che è il cuore del mondo, è veramente Shiva stesso! È la sua dimora del cuore, un kshetra segreto. In quel luogo il Signore dimora sempre sulla collina di luce chiamata Arunachala." (Arunachala Mahatmyam)
DEEPAM: Il Deepam, il Karthika Deepam, è una celebrazione della luce ancestrale. Le leggende che descrivono l'origine di questo evento sono diverse, ma tutte convergono sul Signore Shiva che apparve come una fiamma infinita di luce per manifestarsi poi nella dimensione terrena come la montagna Arunachala, che si erge solitaria nella pianura come un monolite, un gigantesco lingam vivente venerato fino dalla notte dei tempi. Uno dei primi riferimenti a questa celebrazione si trova nell'Aganaanooru, un libro di poesie che risale all'età di Sangam (dal 200 aC al 300 d.C.). L'Aganaanooru afferma chiaramente che Karthigai è celebrato nel giorno della luna piena (purnima) del mese di Karthigai (da metà novembre a metà dicembre) come da calendario tamil .
Ciò accade nel giorno in cui la luna è in congiunzione con la costellazione di Karthigai (Pleiadi). Durante la festa annuale del Karthikai Deepam, Tiruvannamalai è invasa da migliaia di pellegrini, asceti e monaci che confluiscono da ogni angolo dell'India. Il giorno di Domenica 26 Novembre, le Pleiadi saranno in congiunzione con la luna piena e Sri Arthanareeshwara (Shiva nel suo aspetto metà maschile e metà femminile) benedirà i devoti nel Tempio nel momento di accendere il Maha Deepam. Allora sulla cima del monte Arunachala viene acceso il sacro fuoco, memoria del fuoco originario.
GIRI PRADAKSHINA: La Collina di Arunachala è antichissima, ecologicamente è una delle formazioni più remote del pianeta, più antica della catena himalayana. Il cammino attorno alla Collina è chiamato Giri Pradakshina. “Pradakshina” indica l’atto di camminare attorno a un luogo sacro in direzione oraria, con la propria destra rivolta all’oggetto di adorazione. “Giri” significa collina, per cui Giri Pradakshina si riferisce al cammino attorno alla Collina di Arunachala. E' curioso come un saggio illuminato quale è stato Ramana Maharshi, non avezzo a simbolismi mitologici e rituali, molto scientifico come insegnamento, avesse per questa collina invece tutto un altro modo di porsi. Di Arunachala diceva: “È benefico per tutti fare il giro della collina. Non è neanche importante avere o non avere fede nella Pradakshina, esattamente come il fuoco che brucia chiunque lo tocchi, che tu ci creda o no, così la collina porterà beneficio a chiunque ne faccia il giro”. A una persona che insisteva nel chiedere il perché di tanta devozione alla collina e se veramente fosse così efficace il cammino intorno ad essa lui rispose: “Perché tutte queste domande sull’efficacia del cammino attorno alla collina? La grandezza di questa Giri Pradakshina è stata chiaramente descritta in dettaglio nell’Arunachala Puranam, e così è. Tu vai e a parte qualsiasi altro possibile effetto, ti rimarrà perlomeno il beneficio dell’esercizio fisico”. Da tempo immemorabile le persone percorrono a piedi il perimetro della sacra collina Arunachala e lo faremo anche noi, nel giorno più propizio dell'anno, il giorno che la Luna Piena entra in congiunzione con le Pleiadi e migliaia di pellegrini da tutta l'India giungono richiamati dalla montagna dove le forze misteriose che vi dimorano, energie e asceti “siddhar” dai poteri soprannaturali che vivono nelle sue grotte e anfratti, escono ed irradiano i devoti. Si dice che nelle profondità di Arunachala siano presenti grandi anime assise da secoli in perpetuo stato di assorbimento, silenti presenze che cercano di raggiungere l'identità ultima col Tutto.
Attraverso il cammino di 14 km incontreremo i tanti templi che come gemme incastonate in una collana sono presenti intorno alla montagna. Lungo il percorso asceti shivaiti sostano ovunque, dimorano o sono di passaggio in questo incredibile luogo che segnerà il coronamento del nostro percorso. Che ognuno di noi possa coglierne il meglio
INFO VIAGGIO TAPPE E SPOSTAMENTI:
Il nostro viaggio seguirà una linea “on the road”. Come avete potuto leggere, le tappe non sono separate da lunghe ore, in India gli spostamenti di 12 ore sono normalità, noi copriremo le distanze con una media di 3/4 ore.
PERNOTTAMENTI: Ho cercato di prenotare il meglio per il nostro tipo di viaggio e credo di esserci riuscito. Le camere saranno doppie, in casi sporadici triple, da condividere con un compagno di viaggio.
LA QUOTA DEL VIAGGIO: Nella quota sono inclusi:Pernottamenti, spostamenti, prima colazione.
COSA NON INCLUDE LA QUOTA: Il volo internazionale (900 euro circa)
L'assicurazione medica e per il rimborso viaggio non è inclusa poiché non ha nessun obbligo di essere sottoscritta. Questa sarà una decisione del singolo ma consiglio vivamente di farla. Il visto non è incluso, potete ottenerlo personalmente via online (lo faremo insieme), oppure potete rivolgervi direttamente a un'agenzia. Gli spostamenti per la città con i “tuc tuc” non sono inclusi. Sono questi il mezzo urbano più comodo e utilizzato in India, si viaggia sopra in due/tre persone (assomigliano alle nosre “api”) e mediamente la spesa per un tragitto è di 50 centesimi o un euro a persona, dipende la distanza. Eventuali pagamenti per l'ingresso nei siti non sono inclusi. Generalmente non si paga nulla. La quota dei pasti è esclusa. In viaggi come i nostri, “on the road” (per la strada), ognuno di noi risponderà diversamente alle necessità alimentari, spesso saremo in cammino e allora ci sarà chi preferisce stare leggero e mangiare solo un po di frutta, chi giusto qualche snack e chi invece avrà appetito e consumerà un pasto completo. Anche i gusti variano da persona a persona, qualcuno amerà il cibo speziato indiano, altri i sapori più vicini ai nostri occidentali, vegetariano o nonvegetariano. In India si trova un po di tutto, compresa una cucina "simil-occidentale" e a seconda delle nostre preferenze i prezzi cambiano, per questo inserire una quota fissa sul cibo è impossibile o poco onesto a mio parere.
Comunque sia, qualsiasi preferenza abbiamo, i prezzi per mangiare sono davvero economici. Un'idea:
Pranzo e cena stile indiano: circa 2/3 euro Pranzo e cena stile occidentale: 3/4 euro. Fate un calcolo che mangiare vi costerà tra i 5 e i 9 euro al giorno.
COSTO COMPLESSIVO: Oltre la quota, dobbiamo pensare alle altre spese riguardanti i pasti (citati sopra) e i vari extra. Cerchiamo di fare un calcolo approssimativo: Dodici giorni di viaggio, ma undici effettivi di permanenza. Qualche esempio in euro del costo della vita indiana: Intanto tra nord e sud c'è una piccola differenza, dipende dal prodotto e il costo può essere maggiore o minore, comunque si parla di differenze minime. Ecco qui di seguito alcuni prezzi che incontriamo (in euro):
Pasti (colazione, pranzo, cena): tra i 5 e i 9 euro in totale
Caffè: tra i 20 e i 40 centesimi
Snack (alcuni così abbondanti che possono sostituire un pasto): tra i 30 e i 60 centesimi
Bottiglia d'acqua 1 litro: 20 centesimi
Bibite: 30 centesimi
Caschetto di banane: 20 centesimi
Fette di torta, dolci (molto ricca la cucina indiana): 30/40 centesimi
Pacco di biscotti: 20 centesimi ... e via dicendo …
Aggiungiamo ai 6 euro dei pasti una media di 1 euro al giorno per i “tuc tuc” (mezzi di trasporti urbani) e altri 5 per le spese varie: 12 euro complessivi.
Insomma, se volete stare attenti 12 euro vanno bene, altrimenti se preferite stare più larghi, potete considerare un budget di 15/20 euro al giorno.
I giorni effettivi del viaggio sono 11, un numero che moltiplicato per 15 euro da una somma di 165 euro, altrimenti se fate il calcolo su 20 euro giornalieri la somma totale è di 220 Euro.
UN ESEMPIO DI SPESA DELLA MIA TIPICA GIORNATA IN INDIA: Intanto vi dico subito che vado per eccesso, normalmente i costi sono lievemente minori di quelli che riporto qui. Le mie colazioni sono per lo più in stile indiano, sono praticamente dei pasti... e la mia spesa più o meno è: Caffè: 30 centesimi “Idli”, “Parotha” o quel che sia (un pasto...) e difficilmente supero i 70 centesimi Quindi in totale circa un euro di colazione
Alcune volte mi capita invece di fare colazione più occidentale: Caffè, uova, o tost e marmellata, succo.. e la spesa allora va intorno ai 2 euro
Poi inizio la giornata. Per prima cosa compro una bottiglietta d'acqua fresca: 20 centesimi, poi mettiamo il caso prendo un “tuk tuk” (i taxi ape) per fare uno spostamento in città. Qui non si puo fare un calcolo perché il prezzo dipende dalla distanza, ma tanto per farci una vaga idea si è intorno a un euro e mezzo, due di media (se si è da soli) ma in gruppo come siamo noi, e dividendo la spesa per tre (portano massimo tre persone) sono 50/70 centesimi a persona.
Arrivati a metà mattinata prendo un succo, o un acqua di cocco: meno di 1 euro
Poi c'è il pranzo che per me è sempre in stile indiano. Il piatto tipico è il “talhi” (piatto unico con riso, verdure, legumi, salse, dolcino.. anche pollo, capra e pesce per chi non è vegetariano) e la spesa è intorno a un euro e mezzo/ due
Metà giornata se la fame si fa sentire, spuntino indiano (...sono quasi cene) e di nuovo spendo tra i 30 centesimi, un euro, massimo.
Poi ad esempio posso comprare ancora una bottiglietta d'acqua, prendere un succo, un frullato, bere acqua di cocco, insomma, un altro euro e mezzo.
Poi arriva la sera, cena. Normalmente mangio stile indiano e la spesa è ancora come quella del pranzo (un euro e mezzo/ massimo due), altrimenti se capita che ho serata nostalgica di cucina occidentale (ormai anche in India, da quasi tutte le parti si può mangiare occidentale..e sono pure bravini), allora ecco che spendo tra i 3 e i 5 euro.
Dimenticavo il “chai”, la bevanda per antonomasia in India, tè con latte e spezie (buonissimo), due o tre al giorno e sono più o meno un euro.
La giornata, spesa più spesa meno, per quanto riguarda i bisogni basici è questa. Totale compreso di tutto: 10 euro se mangio stile indiano, 15 euro se mangio stile occidentale
Chiaramente non vi sto parlando di ristoranti di “gran classe”, perché allora anche in India possiamo andare a spendere dai 10 ai 100 euro e più a pasto..
Parliamo comunque di ristoranti puliti dove si mangia bene e normalmente tutti i turisti vanno, soprattutto da guardare dove gli indiani vanno.
Quindi, come detto in precedenza 15 euro al giorno di budget sono molto, ma molto più che sufficenti, tenendo anche conto che nel nostro caso, come detto sopra, le colazioni saranno già incluse nel pernottamento, l'uso dei tuk tuk molto sporadico, e il pagamento per entrare nei siti davvero raro.
DOCUMENTI PER L'INDIA: È richiesto passaporto con validità residua di 6 mesi dall’uscita dal Paese e almeno 3 pagine bianche. È richiesto il visto, che potete ottenerlo personalmente via online, lo faremo insieme, oppure rivolgendovi direttamente a un'agenzia che si occuperà di tutto.
Riguardo il covid, ogni restrizione è stata tolta e oggi si viaggia in India senza bisogno di vaccino ne di tampone.