09/08/2024
L'Appennino secondo la geologia è una catena montuosa in movimento, giovane, fatta di scambi e comunità.
Un giorno trovai un libro che raccontava qualcosa di un modo di "vivere" il viaggio nelle terre natie, siano esse la casa biologica, la nazione, il continente o quella porzione di mondo che possiamo conoscere, che contiene qualcosa di me e mi rappresenta.
Il libro si chiama "La leggenda dei monti naviganti", resoconti di viaggi di Paolo Rumiz, giornalista, scrittore e viaggiatore italiano.
La casa è una metafora, lo ho capito viaggiando geograficamente e umanamente, tra le persone, le culture e le cose, che sembrano tanto uguali ma non lo sono mai, proprio come noi.
Cambiamo e ci muoviamo, prima di tutto dentro, per poi spostarci nelle nostre grandezze e piccolezze là fuori.
Ho viaggiato i miei monti per 3 anni, dove ho fatto molte cose e creato, dal profondo del mio cuore, spazi di fecondità e di idee.
Trovo che sia importante capire non solo il proprio Vero spazio nel mondo, ma ascoltarlo con sapienza e virtù, scardinando quando necessario prima tutto il costrutto plastico che ci avvolge.
Sono di partenza e sono felice di muovermi perché vedo che il lavoro è tutto sempre nel futuro, cioè nelle profondità del nostro cuore.
Grazie Appennini, del dio Pen minore, misteriosi ambiti della natura che custodiscono l'ignoto, mostrandolo sempre a chiunque sappia vederlo.
:)