Statale 120

Statale 120 Progetto STATALE 120 - FIERE CULTURALI di Edizioni Arianna, per tutti i paesi attraversati dalla storica strada dell'Etna, dei Nebrodi e delle Madonie.

Come si intuisce dal nome, il progetto "STATALE 120-Fiere culturali", della casa editrice Edizioni Arianna di Attinasi Arianna, con sede in Geraci Siculo (PA), ha come destinatari tutti i terrotori e i paesi siciliani attraversati dalla SS 120 e cioè: Cerda, Caltavuturo, Polizzi Generosa, Castellana Sicula, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Geraci Siculo, Gangi, Sperlinga, Nicosia, Cerami, Troi

na, Cesarò, Randazzo, Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, etc. Il progetto potrà essere però esteso anche a quei territori comunali e centri abitati immediatamente raggiungibili dalla SS n. 120 con deviazioni di pochi chilometri. L'ambizione prevalente è quella di stimolare lo spirito imprenditoriale non solo dei giovani, ma anche degli adulti ancora in grado di esprimere tutte le loro potenzialità, in un'ottica di riconversione ideale e produttiva, caratterizzata mentalmente dalla flessibilità e dalla disponibilità a rimettersi in gioco, anche con l'accesso alla formazione permanente e ricorrente, tenuto conto del fatto che niente nella società globalizzata è dato mai per scontato, ma tutto è sempre sottoposto a continue innovazioni, frutto della continua ricerca scientifica, tecnologica, artistica, letteraria. La creatività umana insomma, mai come nella nostra epoca, manifesta la sua eterna incompiutezza. Da qui l'idea di affidare all'evento “fiera” il momento in cui le persone si scambiano le informazioni sullo “stato dell'arte”, sullo stato cioè dei traguardi raggiunti da ciascuno: uomo, comunità, artista, artigiano (i confini tra questi due ultimi sono davvero da indagare, se si eccettua la quantità di duplicazione del prodotto; e comunque entrambi necessitano, se amano la “qualità”, di continuo arricchimento culturale!)
Per quanto riguarda poi l'attribuzione di tale aggettivo, “culturale”, al sostantivo “fiera”, essa si spiega con il fatto che “cultura” non è niente di astratto, ma è al contrario, nel suo significato antropologico, tutto ciò che gli esseri umani mostrano di sapere e saper fare. Esiste dunque la cultura materiale legata alla produzione di oggetti visibili e tattili; ed esiste la cultura immateriale. Esistono, per usare la terminologia burocratica internazionale, i cosiddetti “beni culturali” patrimonio dell'umanità, ed esistono anche quelle che oggi vengono chiamatele “eredità immateriali”, considerate ugualmente patrimonio dell'umanità. L'accezione qui proposta ha però un valore non tanto di conservazione statica di tale patrimonio culturale, ma dinamica, e intende indicare la missione di promuovere e sostenere lo sviluppo locale, in una realtà economica quale quella in cui tutti qui viviamo, ingiustamente sofferente a causa di scelte secolari effettuate da parte delle classi dirigenti che di fatto hanno ridotto la nostra terra siciliana e meridionale sostanzialmente a luogo destinatario di politiche coloniali. Il progetto mira in definitiva a fare assumere il bene culturale (e cioè tecnologico, artistico, letterario, archeologico, storico, architettonico, paesaggistico, materiale e immateriale) come una risorsa; non solo dunque come prodotto lavorativo finale, ma anche e nello stesso tempo come attrattore, e dunque materia prima che si trasforma in altro bene vendibile nel campo turistico, estetico, per produrre valore in termini di reddito e di benessere. Ci si attende un miglioramento della qualità della vita per i residenti, a partire dall'uso intelligente del tempo libero per una sana ricreazione e una felice crescita culturale nell'incontro e nel confronto che, limitando l'isolamento e contrastando la tendenza alla chiusura individualistica, coniughi dialogo e fiducia e alimenti la speranza nel futuro da vivere nel nostro territorio, favorendo l'implicita inversione di tendenza al progressivo spopolamento. Altra finalità, che importa sottolineare, richiama poi la specifica missione che la scrivente si è attribuita all'atto della fondazione stessa della propria impresa culturale-editoriale e che vale la pena socializzare: l'obiettivo di non abbandonare la propria terra, scommettendo sull'auto-imprenditorialità quale precondizione per lo sviluppo locale basato sulla ricchezza del territorio nativo. E in effetti la cultura delle persone residenti nei piccoli Comuni delle zone interne della nostra Isola, degli anziani che ancora conservano e possono tramandarci sapere, conoscenze, informazioni, mestieri, canti, musiche, arti, cunti, poesie, ricette, venendo a contatto con quella dei giovani, pur essi residenti negli stessi paesi, ma viventi negli eterei spazi del "villaggio globale", grazie alla familiarità di utilizzo delle web-tecnologie, può diventare una miscela esplosiva per rivoluzionare l'ancora arretrato sistema produttivo e la qualità della vita vigenti in questo nostro territorio. Vivono qui infatti giovani che hanno diritto di lavorare e realizzare i propri sogni di vita. Vivono qui artisti che scrivono, suonano, recitano, cantano, dipingono, scolpiscono, progettano di architettura e d'urbanistica; intellettuali che studiano, progettano, ricercano e conservano memoria di beni ed eredità culturali, nelle scuole, nei musei nelle università; artigiani e agricoltori curiosi delle nuove tecniche produttive con l'intento di resistere alla concorrenza di mercati sempre più aperti; ristoratori, albergatori allenati all'enogastronomia di qualità, e ci sono maneggi di cavalli e di asini, per ippo e onoterapia. Ci sono monumenti costruiti dall'uomo ... per non parlare di quelli regalateci da Madre Natura. Insomma non siamo all'anno zero. E ci sono tutte le potenzialità per fare di queste nostre montagne e colline un'area di di forte richiamo, come ci suggeriscono ormai i più avveduti imprenditori dell'enogastronomia e dell'ecoturismo. In questo senso le FIERE CULTURALI della STATALE 120 svolgeranno la funzione di accompagnamento della permanenza dunque, non solo dei residenti ma anche degli ospiti, in special modo se esse si distribuiranno con misurato equilibrio in ogni mese dell'anno. Arianna Attinasi

MEMORIA E BELLEZZA.FESTIVAL DELLA CULTURA RESILIENTE.Non rassegniamoci allo spopolamento.Promuoviamo e miglioriamo la qu...
10/03/2024

MEMORIA E BELLEZZA.
FESTIVAL DELLA CULTURA RESILIENTE.

Non rassegniamoci allo spopolamento.
Promuoviamo e miglioriamo la qualità della vita nei paesi e territori attraversati dalla Strada Statale 120 Palermo-Messina via Montagne, quella che l'Imperatore Carlo V percorse nell'ottobre 1537, di ritorno da Tunisi.
E cuntamu u Cuntu!

Ci sono due bandi regionali a cui potere accedere per i finanziamenti.
Abbiamo mandato qualche proposta ai comuni interessati.
Ecco gli strumenti su cui fare leva:

- D.A. n. 14/GAB del 31/01/2024 - BB.CC. e dell'identità siciliana;

- D.A. n. 2/Gab. del 15/02/2024, con Allegato al D.A. n. 2/Gab del 15/02/2024- Autonomie locali e funzione pubblica.
https://edizioniarianna.it/statale-centoventi/

Indirizzo

Geraci Siculo

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Statale 120 pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Statale 120:

Condividi