Casa Vacanza via Lombardo - Giardini Naxos

24/06/2023

06/04/2023

05/04/2023

Predestinato. Non esiste aggettivo migliore, probabilmente, per descrivere Diego Alfò, ragazzino di soli 11 anni di Noto e vero e proprio genietto dei numeri, così come riporta il quotidiano online QDS. Biondino, occhi azzurri, Diego è uno studente di seconda media all’istituto comprensivo ....

05/04/2023

La voglio anch'io così.....

07/08/2022

Domenica 7 agosto 2022 ingresso gratuito nei siti del Parco Archeologico Naxos Taormina

26/07/2022

24/07/2022

Gli archeologi non hanno dubbi: è stata scoperta a Selinunte l'agorà più grande del mondo. Una piazza immensa a forma di trapezio con, al centro, la tomba di Pammilo, il leggendario fondatore della città.
Si tratta di un'immensa area sacra ampia 33 mila metri quadrati costruita al centro della città antica ma, quello che appare misterioso, è il suo fine legato alla forma particolare. Già, a cosa serviva questo luogo che custodiva nel suo cuore l'antica tomba dell'ecista di Selinunte?

"Un mistero che si dovrà scoprire - commenta Felice Crescente, direttore del parco archeologico di Selinunte e cave di Cusa - e che mostra come ancora questo sito abbia tanto da raccontare. Oggi apriamo al pubblico un nuovo percorso che conduce all'agorà, appunto, e al panorama che essa regala grazie a un lungo lavoro di scavi, studi e diserbo di questa zona".

La grandiosa piazza trapezoidale è infatti il risultato dell'intensa campagna di scavo dell'Istituto Germanico di Roma con l'Università degli studi di Milano e l'Institute of Fine Arts della New York University guidato dall'archeologo siciliano Clemente Marconi che è a capo della missione. Il professore Marconi ha seguito numerose campagne di scavo tra i templi di Selinunte in questi anni e, oggi, si sta occupando di svelare quello che l'antica Selinus sta raccontando con una serie di ritrovamenti tra cui gioielli, amuleti e uno stampo che ha una storia a sé visto che è la seconda parte di un manufatto già scoperto dieci anni fa e che così ritorna perfettamente integro. A cosa serviva? Forse uno scettro oppure un oggetto rituale che doveva restare unico e per questo motivo, dunque, lo stampo, diviso in due parti dopo la prima e unica fusione, era stato sepolto nel recinto sacro come ipotizza Marconi. È in programma un'indagin metallografica per comprendere che tipo di metallo (probabilmente bronzo) sia stato utilizzato per la fusione, e replicarlo.

L'articolo completo di Isabella Di Bartolo su Repubblica

15/07/2022

15/07/2022

30/06/2022

In verità, sono solo alcuni dei posti di mare più belli della Sicilia... Elencarli tutti è difficilissimo!

22/06/2022

19/06/2022

Si chiamano "Gole di Larderia", dal nome della zona nel territorio di Motta Camastra in cui sono nate, ma abitualmente sono conosciute come Gole dell'Alcantara.

Ci troviamo nella Sicilia orientale, in provincia di Messina e a pochi passi da Taormina, nel bel mezzo della Valle del Fiume Alcantara a circa 200 M.s.l.m.

Le Gole dell'Alcantara sono alte fino a 25 m e larghe da 2 a 5 metri.

Si ipotizza che il canyon non sia stato scavato dall'acqua ma che sia nato da un terremoto che spaccò in due una colata lavica facendo spazio al fiume.
Le pareti, infatti, non risultano levigate. Presentano invece delle forme prismatiche pentagonali ed esagonali proprie della materia che le costituiscono.
Nella bella stagione le gole sono percorribili per circa 200 metri calzando degli stivali ascellari forniti in loco. Gli escursionisti più temerari, muniti di muta, possono percorrere alcuni tratti a nuoto oppure ridiscendere il fiume in bodyrafting.

LA LEGGENDA narra di un fiume placido e tranquillo, senza scosse, ripide e/o salti: Il Fiume Alcantara.
Nella vicina Valle Alcantara, vivevano due fratelli che coltivavano lo stesso campo di grano.
Al momento di spartire il raccolto il contadino sano (l'altro era cieco) prese il mojo e spinto dalla malvagità, riservò per sé gran parte del raccolto.
Un'aquila che volava sopra di loro vide e riferì tutto al Signore, che punì il malfattore fulminandolo.
Il fulmine colpì anche il mucchio di grano, ingiustamente accumulato, che si trasformò allora in una montagna di terra rossa dalla quale, sbuffando, usci un fiume di lava che arrivò fino al mare.
Così si formarono le gole dell'Alcantara.
(Leggenda tratta dal libro Al Qantarah di L. Danzuso e E. Zinna.)

Di seguito invece trovate una poesia dedicata alle Gole dell'Alcantara, scritta da Peppino C. alias "zio-silen":

ACQUE DELL'ALCANTARA
Tumultuose acque scorrono limpide,
spumeggianti nei voli:
vanno per clivi,
conquistano la valle,
stanche si chetano.
Brividi mi accolgono al lavacro:
combatto il gelo
e ascendo l'eroso solco,
agognando la meta.
Sculture di roccia mirano severe.
La nera montagna urla e s'arrossa.



Foto: Fabrizio Raneri per Studio Fabran - Web, SEO, Social marketing, Design

06/06/2022

"La Sicilia è un dono di Dio, ci sono posti che non ti immagini, alla fine di una strada ti imbatti in un anfiteatro fatto di pietra lavica, e se sali sull’Etna e vedi il mare, beh, allora capisci perché chi conosce la Sicilia ne sia innamorato.
Io sono nato in Sicilia e lì l’uomo nasce isola nell’isola e rimane tale fino alla morte, anche vivendo lontano dall’aspra terra natìa circondata dal mare immenso e geloso".
Luigi Pirandello❤

06/06/2022

26/05/2022

Isola dei Conigli, un piccolo isolotto che troviamo a nell’Isola di Lampedusa nell’arcipelago delle isole Pelagie, in Sicilia in provincia di Agrigento. L’isola la trovate, come vedete dalla foto, molto vicino alla costa, in alcuni rari casi, a causa delle situazioni atmosferiche particolari e...