01/01/2025
Il primo mese dell’anno romano sin dalla riforma di Numa Pompilio – prima il calendario contava dieci mesi e iniziava a marzo – era quello di Ianuarius, gennaio.
👉🏻 Il nome del mese era consacrato al dio Giano – 𝗜𝗮𝗻𝘂𝘀 𝗣𝗮𝘁𝗲𝗿 dio del passaggio e della transizione, dell’inizio e la fine di tutte le cose – raffigurato bifronte, con due facce, con una chiave nella mano sinistra e un bastone nella destra: simboli legati alle sue facoltà di aprire e chiudere ogni porta e di guida.
Proprio per il fatto che era il dio degli inizi, ogni preghiera anche ad altri dei veniva sempre preceduta da un’invocazione a Ianus.
Per chi viveva nell’Urbe, gennaio era il tempo in cui i due consoli giuravano di fronte il senato. E i riti, che si svolgevano all’interno del Foro – in un luogo chiamato auguraculum – avevano il fine di chiedere dei buoni auspici per la città e i suoi abitanti.
👉🏻 A inizio gennaio venivano celebrati i Compitalia festa dedicata ai Lari, degli spiriti benigni protettori, oltre che della famiglia, anche dei compitales, gli incroci stradali dove, come oggi, venivano per loro costruite delle edicole.
Sempre a inizio gennaio venivano celebrati gli Agonalia, festa romana celebrata quattro volte l’anno – e il 9 gennaio dedicata proprio a Giano.
Verso la metà del mese (11-15 gennaio) si celebravano i Carmentalia, in onore della ninfa Carmenta, divinità delle fonti e, in seguito, della predizione del futuro.
Il 17 era dedicato ai Ludi Palatini, in definitiva – e dopo la morte del Divino – una grande festa in onore di Augusto.
👉🏻 La testa di Giano nell'immagine è una testa fittile rinvenuta a Vulci, del II secolo a.C. oggi custodita a Roma nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia