02/07/2014
Trekking dei Santuari di Oropa e di Graglia
Ancora una volta la collaborazione tra le associazioni Natura a Cavallo e I Cavalieri di Valtriversa ha dato vita ad un trekking memorabile ed emozionante.
Venerdì 30 maggio in serata si è arrivati un po' alla spicciolata a Sala Biellese, nel maneggio ASD Colorado Ranch, accolti dalla calorosa ospitalità di Ughetta, Franco, Alberto e Dario. Sistemazione dei cavalli e cavalieri, per poi recarsi presso la Trattoria Da Rosolina, per un'abbondante e squisita cena. Mentre a cena ci si accorda sugli ultimi dettagli per l'indomani, ci giungono notizie di Gloria, persa nelle colline biellesi sotto una pioggia battente.
Alle 8.30, in una giornata tipicamente autunnale, sotto una pioggerellina, in mezzo alla nebbia, avvolti nelle nostre mantelline, ci avviamo lungo la Serra Morenica, attraversando pinete, boschi di larici e castagni secolari, un salire e scendere lungo le valli, sul sentiero dei "Pe' d'Oca" verso Netro, dove si trova l'Eco Museo della Lavorazione del Ferro - ex Officine Rubino. Nato dalla passione e dalla volontà di Ugo Garzena, che ha raccolto circa 1500 pezzi costituiti da reperti, macchinari e attrezzature per la lavorazione del ferro e per la produzione di manufatti per l'agricoltura, corredati dai relativi cataloghi e disegni.
Pranzo preparato da Ughetta, coadiuvata da Alberto e Teresina, in veste di assistente e non di amazzone.
Si riparte verso le 14. Il tempo sembra graziarci: nuvoloni scorrono veloci, qualche squarcio di azzurro, un timido sole che fa capolino a tratti.
Come pellegrini di un passato ormai lontano, ci incamminiamo su sentiero , disseminati qua e là, piccoli casolari, fienili e ruderi abbandonati, tra macchie di rododendri e ginestre, raggiungiamo la Chiesetta di Bagneri, in lontananza s'intravvede l'antico Monastero "la Trappa", sorto nella metà del 700 in alta Valle Elvo, a circa 1000m , il cui nome si deve ad una congregazione di monaci trappisti fuggiti dalla Francia e ivi rifugiati per alcuni anni. Percorriamo la mulattiera, tra irte salite e discese tecniche tra pietre, attraversiamo tre ponticelli, l'atmosfera suggestiva di questi luoghi ci avvolge, spuntiamo su una radura, il convento ci appare nella sua imponenza. Dissellati i cavalli, siamo accolti dal tepore di un camino acceso, accanto alle sue fiamme consumiamo la cena, commentando i momenti della giornata, i passaggi più difficili, le varie amenità, la caduta della nostra guida Dario, che distratto dalle riprese con la sua telecamera, non aveva visto un ramo ed era piombato a terra.
Al mattino dopo una ricca colazione, una sorpresa non molto lieta: il furgone della logistica non riesce a risalire la strada sterrata. Tutti a spingere, ma i tentativi risultano vani, sino a quando Franco, "chiedendo in prestito", riesce ad avviare un mini escavatore, ed a trainare il mezzo sino a superare il tratto fangoso.
Un grosso sospiro di sollievo, si leva da più parti, e si riparte! Attraversiamo una mandria di mucche, alcune delle quali decidono di accompagnarci nel cammino; arduo compito per i margari riuscire a farle tornare indietro, viene in loro aiuto Manduca, che mostra il suo volto di valido "vaquero".
Sentieri, mulattiere e giungiamo al Santuario di Oropa: una folla festante di turisti ci circonda ben presto, sventolii di bandiere, fotografie, e la benaugurante benedizione.
Si riparte lungo il tracciato dell'ex ferrovia più alta d'Europa, ormai in disuso, attraversando una galleria ed il ponte romanico dei Tre Archi per giungere al punto di ristoro, la Cascina La Noce, ottimo pranzo e visita della struttura, ove è presente una distilleria di grappa.
In un passaggio un po' tecnico e difficoltoso, mi sono meravigliata della capacità di Nike di posizionarsi con tutte quattro le zampe in un rettangolo di circa 40 cm x 30 tra delle rocce e con un agile movimento balzare a terra da un dislivello di circa un metro. Grande la mia vecchietta.
Dopo aver costeggiato il Parco della Burcina, attraversiamo più volte il torrente Elvo nel risalire verso il Santuario di Graglia, dove pernottiamo dividendoci in due camerate, donne e "falegnami", e ci rifocilliamo con la cena organizzata dagli Alpini di Graglia.
Domenica 2 giugno, ultimo giorno, si rientra a Sala Biellese: al mattino, anticipiamo la partenza in quanto a Graglia è prevista una gara podistica.
Ci riportiamo verso il comune di Netro, attraversando un fitto bosco di faggi; ancora qualche piccolo guado, i cavalli sentono "aria di rientro", le andature si fanno via via più veloci, si allunga il passo, e ben presto, dopo circa 3 ore di cammino, raggiungiamo la base, per un'eccellente pranzo con prodotti tipici locali e la "grigliata argentina".
Per tutto il trekking Rudy, il cagnolino di Paolo Manzone ed ormai considerata nostra mascotte, ci ha scortato, percorrendo i sentieri e guadando i torrenti con le sue quattro zampettine, senza mai mollare, gratificato dalle coccole serali di tutti noi.
Un ringraziamento ad Ughetta, Franco, Alberto e Dario, non solo per l'ottima organizzazione e disponibilità, ma soprattutto per lo spirito di amicizia, passione e collaborazione emerso in queste giornate, animate dall'allegria a dispetto talvolta delle condizioni meteo.
Alla prossima ....