Qui Maremma Toscana

Qui Maremma Toscana Informazione Turistica nel territorio della Maremma Toscana. Scopriamo una Terra di meraviglie!
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La Maremma, l’area più a sud della Toscana, coincide con la Provincia di Grosseto, ma soprattutto la Maremma identifica uno stile di vita basato sul rispetto per l’ambiente, per la cultura e il mantenimento delle tradizioni. La Maremma è sinonimo di esperienza attiva, un magnifico viaggio tra colori, profumi, storia, mare, montagna, ma soprattutto la Maremma è buon vivere! Un’enorme palestra outdo

or di esperienze per quel visitAttore alla ricerca perduta dell’elisir emozionale di un territorio. La Maremma è il cuore selvaggio di una Toscana di terra e di cielo, grandi spazi e tempi dilatati sono lo scenario ideale per viaggiare all’aperto in armonia con un territorio dove la dimensione del viaggio rispetta i ritmi dell’uomo. Al momento, la Maremma è la zona della Toscana più attenta allo sviluppo sostenibile, le cui priorità sono rappresentate dall’ambiente e dalla natura. Il rispetto e la tutela dell’ambiente sono evidenti anche dalla presenza di numerose aree preservate e riserve naturali. Come il Parco Naturale Regionale della Maremma, una delle prime zone protette d’Italia, particolarmente interessante per gli appassionati del mare il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, che comprende, tra le altre anche le Isole del Giglio e Giannutri, veri e propri tesori del Tirreno. Il visitAttore desidera un’esperienza di viaggio intensa; ad alto grado di coinvolgimento emotivo, polisensoriale e attiva. . Riteniamo che la Maremma sia il palcoscenico naturale per "girare" il film della tua vacanza: un'esperienza ricca di emozioni e sensazioni in un territorio dove tradizione e cultura dell'ospitalità saranno i co-produttori dell tuo set!

L'abbazia di San Lorenzo al Lanzo, nota anche come Badia Ardenghesca, è un'abbazia risalente al XII secolo nel comune di...
06/01/2025

L'abbazia di San Lorenzo al Lanzo, nota anche come Badia Ardenghesca, è un'abbazia risalente al XII secolo nel comune di Civitella Paganico. Il monastero è caduto in rovina e non ne rimangono tracce, tranne quella di una chiesa, restaurata nel 1967.
Fu fondata all'inizio del XII secolo dagli Ardengheschi, vicino al Castello di San Lorenzo.
L'abbazia sorgeva a valle di Civitella Marittima, all'interno di un'area venatoria nei pressi del torrente Lanzo, dal quale prende il nome, in prossimità della Strada statale 223 che collega Siena a Grosseto.
Della struttura, che ha subito vari interventi nel corso dei secoli, si è conservata l'originaria facciata in stile romanico con il portico e la navata centrale delle tre che la costituivano: i suoi caratteri stilistici rievocano in parte quelli dell'abbazia di Sant'Antimo presso Montalcino, con alcuni capitelli raffiguranti figure animalesche o mostruose.

Una bella fotografia acquarellata di via Saffi a Grosseto, risalente all'anno 1926. Il Palazzo Littorio in costruzione e...
04/01/2025

Una bella fotografia acquarellata di via Saffi a Grosseto, risalente all'anno 1926. Il Palazzo Littorio in costruzione e l'accesso al Bastione Rimembranza.

In Maremma non ci manca niente, abbiamo anche la nostra Stonehenge.Siamo in località Poggio Rota, circa sette Km in line...
03/01/2025

In Maremma non ci manca niente, abbiamo anche la nostra Stonehenge.
Siamo in località Poggio Rota, circa sette Km in linea d'aria da Pitigliano in una zona caratterizzata da boschi di macchia mediterranea. Sulla collina, a circa 250 m sul livello del mare c'è un circolo di pietre monolitiche di tufo che sono parzialmente lisciate e lavorate e che sono state studiate astronomicamente. Poco ad ovest del circolo di pietre è posto un monolito orizzontale su cui è presente una fenditura lunga una settantina di centimetri, ampia mediamente 7 centimetri e profonda mediamente 15 centimetri, di chiara ed evidente origine artificiale accuratamente allineata in direzione sud-ovest in modo tale da marcare un punto ben preciso sull’orizzonte naturale locale rappresentato dal profilo del paesaggio di sfondo, tanto da suggerire che tale direzione avrebbe potuto essere stata importante dal punto di vista degli astri che potevano essere visti tramontare in epoca antica. Si sospetta quindi che il sito possa essere stato un antico luogo sacro e/o di osservazione astronomica tanto che il luogo è stato accuratamente studiato con lo scopo di fare luce su questa possibilità. Mancando una collocazione cronologica sicura del sito, la simulazione dell’aspetto del cielo visibile da Poggio Rota è stata eseguita ad intervalli di 100 anni, partendo dal 3500 a.C. e scendendo fino al 1300 a.C. In ciascun caso è stata calcolato il grado di correlazione tra gli azimut misurati e quelli teorici di levata e di tramonto degli astri che si accordavano strettamente con essi. Da questo risulta che le fenditure artificiali scavate nei megaliti corrispondono al punto esatto in cui tramonta il sole al solstizio d'inverno e Sirio durante l'ultimo periodo in cui è visibile in cielo e cioè alla metà di Aprile. Esiste quindi una teoria che dice che questo circolo di pietre fosse un osservatorio astronomico e che servisse a calcolare la cadenza delle festività rituali, i cicli di semina e a pianificare la navigazione. Ll'interno del circolo di pietre è inoltre presente una pietra che presenta un incavo circolare che raccoglie e trattiene naturalmente acqua durante le piogge. Questa bacinella naturale, alcuni mesi all'anno riflette la luna piena.
Curioso no?

L'olivone di Fibbianello è un albero di ulivo plurisecolare che si trova nel terreno del podere Fibbianello nel comune d...
31/12/2024

L'olivone di Fibbianello è un albero di ulivo plurisecolare che si trova nel terreno del podere Fibbianello nel comune di Semproniano. Studi per stabilirne l'età, tramite la tecnica del Carbonio-14, sono stati effettuati da parte dell'Università di Perugia, mentre studi del CNR hanno esaminato il genoma della pianta e di altre simili presenti nella zona, per determinarne con precisione la varietà.
La tradizione ancora viva a Semproniano ricorda che, per raccogliere le olive dell'Olivone, occorrevano tre piani di scale, che chi raccoglieva le olive non scendeva a terra nemmeno per il pranzo, rimanendo a mangiare sui rami della pianta, e che, nelle annate più favorevoli, l'Olivone arrivava a produrre anche 8 quintali di olive.
Anche in seguito ai danni subiti da un fulmine, che ne aveva ridotto le dimensioni di circa 3 metri, prima del grave incendio subito nel 1998, l'albero raggiungeva, con uno dei tre rami principali, l'altezza di 21 metri.
Molto più gravi furono i danni arrecati dall'incendio del 1998 che non distrusse completamente la pianta ma portò alla necessità di creare talee dalla stessa per poter avere delle piante figlie che ne mantenessero il genoma. Nacquero così le figlie dell'Olivone, che sono state consegnate agli olivicoltori del territorio comunale una volta arrivate in età da trapianto. Contemporaneamente è sorta anche un'associazione per la tutela della pianta madre che oggi è protetta.

European Capital of Smart Tourism Thank you!
31/12/2024

European Capital of Smart Tourism Thank you!

Thank you to 🇮🇹, the 2024 European Green Pioneer of Smart Tourism, for its efforts this year!

The destination shines as an example of nature conservation 🌱 and slow !

Find out more about the initiative here: https://smart-tourism-capital.ec.europa.eu/

Comune di Grosseto

Sapete come sono nate le meduse? Si racconta che siano le figlie e le discendenti di Narba, una ragazza triste e solitar...
30/12/2024

Sapete come sono nate le meduse? Si racconta che siano le figlie e le discendenti di Narba, una ragazza triste e solitaria che spesso camminava sulla spiaggia di Alberese, coprendosi il viso con un ombrello di foglie per sfuggire ai raggi del sole. Questo non piaceva al Sole che tentava in ogni modo di penetrare attraverso le foglie per scoprire il volto della ragazza. Un giorno fresco di primavera chiese aiuto a Maestrale che subito gli corse in aiuto tentando invano di far volare via l’ombrello per svelare il volto della fanciulla, ma non ci riuscì. Tentò allora Libeccio, che aveva osservato la scena divertito e iniziò a soffiare con potenza, tanto da far volare via la copertura di foglie e far cadere Narba in mare. Il Sole, arrabbiato perché Narba continuava a non mostrare il suo viso ora coperto dai suoi capelli mossi dalle correnti, lasciò che la ragazza si inabissasse nelle profondità marine.
Solo la Luna la vide e ne ebbe pietà, ma ormai era troppo tardi. Quello che poté fare fu portarla in superficie dal fondo del mare e regalarle un po’ del suo chiarore. Intrecciò con i suoi raggi un ombrello per difenderla dal sole a cui il dio del Mare aggiunse le sfumature delle sue acque. Narba divenne così la medusa dal grande ombrello, da cui discendono le meduse opalescenti e luminose che si vedono nuotare vicino alla spiaggia di Alberese.

Oggi vi racconto un piatto che in Maremma è molto apprezzato. E' abbastanza veloce da fare, anche se va preparato in ant...
29/12/2024

Oggi vi racconto un piatto che in Maremma è molto apprezzato. E' abbastanza veloce da fare, anche se va preparato in anticipo, e può essere usato come antipasto o come secondo: le aggiughe sotto pesto.
Vi servono: 1 kg di filetti di acciughe sotto sale, un mazzo di prezzemolo, 1 testa d’aglio, 1 oeperoncino rosso, olio extravergine di oliva. Lavate e pulite i filetti di acciuga in acqua corrente e lasciate asciugare; preparate una grande pirofila in vetro, possibilmente con coperchio. Sminuzzate il prezzemolo, l’aglio e il peperoncino e disponetene una parte sul fondo della pirofila; disponete i filetti di acciughe sul composto, aggiungete ancora il trito di prezzemolo e fate un altro strato di acciughe, fino ad averle terminate.
Una volta terminati gli ingredienti, ricoprite il tutto con abbondante olio di oliva e lasciate riposare per almeno 24 ore prima di servire. Un consiglio: ogni volta che mangiate le acciughe aggiungete olio nel contenitore, per non perdere la marinatura e far seccare le acciughe.

Fotografia: da Pinterest

28/12/2024

This recipe could be the ancestor of the famous French crepes... thanks to Caterina de Medici!
The Ciaffagnoni are savoury pancakes made with water, eggs, flour and salt, often stuffed with delicious pecorino cheese.
Read more about them and find out the instructions to make this traditional Maremma dish by yourself: https://bit.ly/Ciaffagnone-Recipe

Qui Maremma Toscana

Vista dall'alto di Porto Santo Stefano alla fine degli anni '50.
28/12/2024

Vista dall'alto di Porto Santo Stefano alla fine degli anni '50.

27/12/2024

Il Giubileo si apre a Grosseto il 29 dicembre. “È anzitutto necessario mettere al centro di ogni nostro pensiero il Signore Gesù Cristo. In Lui il Padre ci ha manifestato la sua misericordia e compiuto la sua giustizia. È il mistero pasquale del Signore che ha portato a co...

Pereta, piccolo borgo  della maremma, nel comune di Magliano in Toscana posto sulla strada che porta a Scansano. Il nome...
27/12/2024

Pereta, piccolo borgo della maremma, nel comune di Magliano in Toscana posto sulla strada che porta a Scansano. Il nome di questo paese sembra derivi dalla coltivazione di pere nei territori circostanti.
Pereta fu edificato dagli Aldobrandeschi tra il X e l’XI secolo, divenendo un importante centro militare posto a guardia di un passaggio viario obbligato, che collegava la costa con la montagna. Ma dai ritrovamenti archeologici rinvenuti intorno al borgo, sembrerebbe che la vita vi si svolgesse già in epoca etrusca e romana.
Molto bella è la Torre dell’Orologio, imponente struttura che domina la parte alta del paese. La Torre, uno degli edifici più antichi di Pereta, è alta 29 metri ed è la torre medievale più alta della Maremma Grossetana.
Poi accoglie il visitatore la Porta di Ponente merlata di origini tardomedievali che crea uno scenario suggestivo a coloro che fanno ingresso nel borgo.

La Piccola Gerusalemme di Pitigliano è senza dubbio il quartiere ebraico più conosciuto della provincia di Grosseto, ma ...
26/12/2024

La Piccola Gerusalemme di Pitigliano è senza dubbio il quartiere ebraico più conosciuto della provincia di Grosseto, ma forse qualcuno sa che un ghetto ebraico c'è anche a Sorano e che è di un fascino straordinario.
Vi si accedeva da Via del Ghetto, dove si possono ancora notare i cardini su cui erano fissati i battenti della porta che chiudeva il quartiere la sera e che veniva aperta ogni mattina. Lungo la stessa via si trovano la Sinagoga, che era ancora operativa ai primi anni del Novecento, e il Forno delle Azzime. Un'altra Sinagoga precedente è stata individuata in via Selvi e sarebbe antecedente a quella di Via del Ghetto di circa 50/60 anni.
La comunità ebraica cominciò a lasciare Sorano già a partire dai primi anni del Novecento ed il ghetto venne completamente spopolato durante la seconda guerra mondiale. Da quel momento subì un gravissimo degrado, fino al recupero che venne ultimato alla fine degli anni 90.
Oggi è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi del borgo in cui le antiche costruzioni lasciano spazio all'azione del tempo, alla presenza della natura e alla pace che circonda il visitatore che cammina per i suoi vicoli.

24/12/2024
24/12/2024

Nuovi orari di apertura per i prossimi mesi al Museo di Preistoria e Protostoria di Manciano
🧵Venerdì, sabato & domenica, festivi & prefestivi
9 - 13 / 14 - 18

Museo Diffuso della Comunità Mancianese Manciano Promozione

24/12/2024

🚌⚠️ LEGGERE ATTENTAMENTE! ⚠️🚌

Per evitare sovraffollamento saranno in vendita solo il numero di biglietti corrispondenti alla capienza della navetta. Si prega di rispettare rigorosamente l’orario indicato sul biglietto, in quanto non sarà possibile salire a bordo oltre il limite di capienza consentito! Dal 24 Dicembre sarà possibile acquistare i biglietti presso “Il covo dei Briganti”.

I BIGLIETTI SARANNO ACQUISTABILI FINO AL 29 DICEMBRE!

C'è un museo particolare a Pitigliano....Che ha un'interesse sia archeologico che naturalistico.... Il Museo Archeologic...
24/12/2024

C'è un museo particolare a Pitigliano....Che ha un'interesse sia archeologico che naturalistico.... Il Museo Archeologico all'aperto Alberto Manzi.
Passeggiando nella “città dei vivi” è possibile ricostruire le varie fasi dell’impianto urbano, dall’articolato villaggio protostorico dell’età del bronzo finale, rappresentato da un modello didattico di abitazione del tipo a capanna circolare realizzato in dimensioni vicine al vero, alla città etrusca con la casa a tre vani e portico che consente, con scorci virtuali, di osservarne l’interno. Una via “cava” conduce alla sottostante “città dei morti”, dove è possibile visitare la necropoli etrusca del Gradone, con tombe a una, due e tre camere che è stata in uso dalla seconda metà del VII fin quasi alla fine del VI secolo a.C.

Indirizzo

Corso Carducci, 5
Grosseto
58100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 13:00
Martedì 09:00 - 13:00
Mercoledì 09:00 - 13:00
Giovedì 09:00 - 13:00
Venerdì 09:00 - 13:00
Sabato 09:00 - 13:00
Domenica 09:00 - 13:00

Telefono

+390564488573

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