Maremma Nascosta Visite Guidate

Maremma Nascosta Visite Guidate Archeologo e Guida Turistica autorizzata per la provincia di Grosseto e Siena.
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10/11/2024
Palio di Castel del Piano 2024, benedizione del cavallo nella contrada del Poggio.
08/09/2024

Palio di Castel del Piano 2024, benedizione del cavallo nella contrada del Poggio.

07/09/2024
Gli amici di Arke' Archeologia Sperimentale alla Festa Etrusca di Populonia.
26/08/2024

Gli amici di Arke' Archeologia Sperimentale alla Festa Etrusca di Populonia.

La triste realtà dell'Archeologo...,😂😂
19/08/2024

La triste realtà dell'Archeologo...

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Blues, rock, acoustic guitar song. Listen and make your own with Suno.

Il sentiero che conduce all'Ermicciolo, tra il fruscio delle foglie e il gorgoglio dell'acqua, ci guida in un'oasi di pa...
19/08/2024

Il sentiero che conduce all'Ermicciolo, tra il fruscio delle foglie e il gorgoglio dell'acqua, ci guida in un'oasi di pace e natura incontaminata. Dopo una piacevole camminata, si arriva alla piccola chiesa dell'Ermicciolo, incastonata tra gli alberi. Questo luogo di culto, semplice ma suggestivo, emana una serenità che invita alla riflessione. Un'escursione che rigenera corpo e spirito, avvolta dal fascino del bosco e dalla bellezza dell'Ermicciolo.

Un grande ringraziamento ai miei nuovi fan più attivi! 💎 Franco Donnini, Mauro BezziniLasciate un commento per dare il b...
14/08/2024

Un grande ringraziamento ai miei nuovi fan più attivi! 💎 Franco Donnini, Mauro Bezzini

Lasciate un commento per dare il benvenuto a queste persone nella nostra community, più attivi

Mercoledì 14 agosto ore 18:00, visita guidata al Museo di Storia Naturale della Maremma. Ingresso €3 su prenotazione.
11/08/2024

Mercoledì 14 agosto ore 18:00, visita guidata al Museo di Storia Naturale della Maremma. Ingresso €3 su prenotazione.

Immersa in un bosco ombroso, lungo un torrente mormorante, scolpita su una rupe di tufo si nasconde la necropoli etrusca...
02/08/2024

Immersa in un bosco ombroso, lungo un torrente mormorante, scolpita su una rupe di tufo si nasconde la necropoli etrusca di Folonia.
Questo antico luogo di sepoltura, avvolto nel mistero e nella natura, racconta storie millenarie di un popolo affascinante e dei suoi rituali funebri. Un viaggio nel tempo, tra ombre e silenzi, nel cuore dell'antica Etruria.

21/07/2024

"Ma lo sanno gli sciatori come si fa una pista da sci? Io credo di no, perché altrimenti molti di loro non sosterrebbero di amare la montagna mentre la violentano.

Una pista si fa così: si prende un versante della montagna che viene disboscato se è un bosco, spietrato se è una pietraia, prosciugato se è un acquitrino; i torrenti vengono derivati o incanalati, le rocce fatte saltare, i buchi riempiti di terra; e si va avanti a scavare, estirpare e spianare finché quel versante della montagna assomiglia soltanto a uno scivolo dritto e senza ostacoli.

Poi lo scivolo va innevato, perché è ormai impossibile affrontare l’inverno senza neve artificiale: a monte della pista viene scavato un enorme bacino, riempito con l’acqua dei torrenti d’alta quota e con quella dei fiumi pompata dal fondovalle, e lungo l’intero pendio vengono posate condutture elettriche e idrauliche, per alimentare i cannoni piantati a bordo pista ogni cento metri.

Intanto decine di blocchi di cemento vengono interrati; nei blocchi conficcati piloni e tra un pilone e l’altro tirati cavi d’acciaio; all’inizio e alla fine del cavo costruite stazioni di partenza e d’arrivo dotate di motori: questa è la funivia.

Mancano solo i bar e i ristoranti lungo il percorso, e una strada per servire tutto quanto. I camion e le ruspe e i fuoristrada.

Davvero non lo sanno? Non vedono che non c’è più un animale né un fiore, non un torrente né un lago né un bosco, e non resta nulla del paesaggio di montagna dove passano loro? Chi non mi crede o pensa che io stia esagerando faccia un giro attorno al Monte Rosa in estate: sciolta la neve artificiale le piste sembrano autostrade dai perenni cantieri, circondate da rottami, edifici obsoleti, ruderi industriali devastazioni di cui noi stessi malediciamo i padri. (…) Tra cent’anni la vera ricchezza non saranno le piste che abbiamo costruito, ma la montagna che abbiamo lasciata intatta".

Paolo Cognetti

📖 Da un articolo pubblicato su Robinson - inserto LaRepubblica - e citato nell'approfondimento di stamattina sul Vallone delle Come Bianche

17/07/2024

Accadde oggi: 17 luglio 1085, moriva Roberto il Guiscardo.
Roberto d’Altavilla era un Normanno, discendente di un vichingo, fondatore del villaggio dì Haute-ville in Francia, che era legato a Rollo. Quello di ? Sì, probabilmente.
Come i vichinghi del Roberto era un pezzo di marcantonio alto, biondo e con gli occhi azzurri. Ne siamo certi perché le principesse bizantine quando lo vedevano perdevano le bave e lo descrivevano nei loro diari come oggi si descriverebbe Brad Pitt.
Oltre che bello, Roberto era anche furbo, infatti il suo soprannome era il Guiscardo, cioè l’astuto. Grazie a questa furbizia, Roberto riuscì ad incunearsi nel complesso scenario dell’Italia meridionale. Arrivato come mercenario al soldo dei duchi Longobardi, tanto tramò che alla fine si fece dare dei feudi dai duchi Longobardi e poi si alleò con il Papa per combattere i Longobardi stessi.
Già che c’era si fece dare mandato sempre dal papa di cacciare gli arabi dalla Sicilia e quindi completò l’opera buttando fuori a calci dalla Puglia gli ultimi Bizantini.
In breve divenne assoluto signore del Sud.
A quel punto cercò di dare la scalata al trono di Bisanzio, visto che la figlia Olimpia era stata promessa Costantino, figlio dell’imperatore Michele VII. Ce l’avrebbe anche fatta se il Papa non lo avesse richiamato di corsa a Roma perché l’imperatore Enrico IV lo stava assediando. Roberto andò a Roma, trasse in salvo il Papa portandolo a Salerno, e ripartì per la Grecia, dove il figlio Boemondo in Tessaglia non cavava un ragno dal buco. Arrivato però a Cefalonia, mentre assaltava la città, fu colto da una febbre maligna e ci lasciò le penne. Perché i microbi vincono su tutto, anche sui marcantoni biondi scafatissimi in guerra e politica. La foto è un bonazzo a caso di Vikings

Benvenuti a tutti i nuovi follower! Siamo felici di avervi qui e non vediamo l'ora di condividere con voi contenuti inte...
16/07/2024

Benvenuti a tutti i nuovi follower! Siamo felici di avervi qui e non vediamo l'ora di condividere con voi contenuti interessanti e ispiratori. Grazie per il vostro supporto!

Laura Amici, Viola Delcarro, Sandro Ventavoli, Guido Cozzolino, Nadia Bellicini, Monikamarta Bryla, Marco Medaglini, Marco Petrelli, Mauro Santini, Anna Ciancolini, Jane Baccetti, Sandra Montin, Daniela Libanori, Francesca Ugolini, Rita Piantoni, Monica Moretti, Giuliana Vergani, Fabio Pelagatti, Carlo Benassi, Rita Valentini, Anna Rossini, Lara Petrini, Laura Rossi, Danilo Mancini, Antonella Galoppi, Gianluca Aquarius Tarquinia, Stefano Carminati, Emilia Esposito, Miriam Neri, Loretta Ciolfi, Patrizia Cenderello, Sandra Scarselli, Roberto Biondi, Domenico Rosanna Miraglia, Sonia Grassucci, Stefania Davoli, Ilaria Rossini, Lorenza Porinelli, Debora Donati, Cosetta Calza, Cristiana Terziani, Elisabetta Carobelli, Francesco Cagnacci, Silvia Storti, Candida Mazzeschi, Siegfried Baumgartner, Margherita Furlanetto, Zu Ra, Silvia Simoni, Marco Cantamessa

Domani venite con me, visiteremo San Rabano insieme!
16/07/2024

Domani venite con me, visiteremo San Rabano insieme!

🟡Save the date: 17 luglio "San Rabano con lo storico o archeologo"🟡

🧐Una curiosità storica su San Rabano?

👉Nel 1303 il papa ha affidato San Rabano ai monaci ospitalieri di San Giovanni, l’ordine militare che gestisce le “magioni” lungo le vie di pellegrinaggio. Sono probabilmente loro che trasformano San Rabano in una fortezza.

📍Se vuoi approfondire la conoscenza di questa perla del Parco della Maremma, non perdere l'occasione di prenotarti per l'escursione guidata ed entrare anche all'interno della chiesa abbaziale.

📌Ti ricordiamo che è possibile visitare San Rabano tutti i lunedì pomeriggio ed il giovedì in notturna.

📧Scrivi a [email protected]

Per maggiori informazioni👉 https://parco-maremma.it/evento/san-rabano-con-lo-storico-o-archeologo/2024-07-17/

Percorrere la strada per la spiaggia di Marina di Alberese è un'esperienza che incanta i sensi. Costeggiata da maestosi ...
09/07/2024

Percorrere la strada per la spiaggia di Marina di Alberese è un'esperienza che incanta i sensi. Costeggiata da maestosi pini, la via si trasforma in un tunnel verde che offre un riparo fresco e profumato. Al calar del sole, la luce del tramonto tinge l'orizzonte di sfumature rossastre, creando un'atmosfera magica e suggestiva. Ogni curva della strada regala scorci mozzafiato che sembrano usciti da un dipinto, rendendo ogni passo un invito alla meraviglia.

L'anfiteatro romano di Roselle.L'anfiteatro fu costruito dai Romani durante il I secolo d.C. nell'area sommitale della c...
30/06/2024

L'anfiteatro romano di Roselle.

L'anfiteatro fu costruito dai Romani durante il I secolo d.C. nell'area sommitale della collina settentrionale su cui si sviluppava l'antica città di Rusellae. Proprio nel luogo in cui sorge l'anfiteatro, sono stati rinvenuti reperti villanoviani e di epoca etrusca del VII-VI secolo a.C.

Durante il periodo altomedievale, l'arena divenne un recinto fortificato, grazie alle costruzioni realizzate utilizzando materiali di spoglio dagli edifici romani in rovina. In questo fortilizio sarebbe da riconoscersi un castrum tardoantico/altomedievale, creato a difesa dei territori bizantini di contro all'avanzata dei Longobardi. L'area rimase occupata fino almeno al XVI secolo, così come testimoniano i vari frammenti di maiolica arcaica, ingobbiata e graffita, e ceramica d'uso invetriata e smaltata rinvenuti al suo interno.

L'edificio di forma ellittica presenta misure particolarmente ridotte (asse maggiore 38m, asse minore 27m) rispetto a quelle di monumenti simili riscontrabili in altre città romane. Gli accessi sono quattro e diversi per tipologia: quelli situati sull'asse maggiore E-O sono scoperti e delimitati da lunghi muri, mentre i restanti due sono fiancheggiati da murature di minore lunghezza e sono coperti da volte a botte. Lateralmente ai due ingressi E-O si trovano due piccoli vani con copertura a volta a crociera: la tecnica muraria in opus reticulatum con testate a blocchetti regolari suggerisce una datazione agli inizi del I secolo d.C., oltretutto convalidata dal rinvenimento di ceramica sigillata aretina.

L'Abbazia di San Rabano è un gioiello nascosto tra i boschi della Maremma, in Toscana. Questo splendido rudere medievale...
28/06/2024

L'Abbazia di San Rabano è un gioiello nascosto tra i boschi della Maremma, in Toscana. Questo splendido rudere medievale, immerso nel Parco Naturale della Maremma, è un esempio straordinario di architettura romanica e gotica. Originariamente costruita dai monaci benedettini nel XII secolo, l'abbazia offre ai visitatori un'atmosfera unica, fatta di silenzio e di storia. Passeggiare tra le sue rovine, avvolte dal verde della natura, è un'esperienza suggestiva che riporta indietro nel tempo. San Rabano è un luogo perfetto per chi cerca tranquillità e un contatto autentico con il passato.

Per la prima volta all'interno dell'Abbazia di San Rabano.
21/06/2024

Per la prima volta all'interno dell'Abbazia di San Rabano.

Indirizzo

Via Molise, 2
Grosseto
58100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00
Sabato 09:00 - 17:00
Domenica 09:00 - 17:00

Telefono

+393498121735

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