Ubicato sulla sommità degli spalti di Via Minerva e di Via Teatro, si estende lungo i rioni della Frandesca e della Piazza, conservando le caratteristiche del palazzo nobiliare a corte interna, con elementi architettonici, sul prospetto, del XVIII sec. (grandi archi di sostegno, finestre e loggiato). Di vastissime proporzioni, è arricchito da decorazioni parietali e affreschi coevi, tra i quali ri
saltano quelli della sala del Teatro, opera dell'artista grotterese Giuseppe Cavaleri. Sede secolare di mecenatismo (accolse anche, sul finire del settecento, una filarmonica), custodisce, tra le altre, una importante collezione lapidea di interesse storico-locale. In esso nacque, visse e morì, come recita una antica iscrizione (in priscis aedibus eius maiorum), l'Autore della celebre Cronaca di Grotteria.
