23/01/2024
Esimio Mark, padrone di Facebook ed egregio Musk, signore di X, fu Twitter, mi rivolgo a voi.
Voi che lasciate che a casa vostra scorra l’odio, l’infamia e la violenza e non fate nulla per fermarlo lasciando dilagare gli sh*tstorm senza fare un plissè.
Mi spiegate perché sulle vostre piattaforme si può fare tutto? Minacciare, insultare, perseguitare la gente, svelare segreti per semplice vendetta o cattiveria, e non succede nulla?
Perché l’algoritmo non ferma chi semina odio ma sul n**o è più bigotto di Donna Prassede dei Promessi Sposi?
Viviamo in un mondo che gronda rabbia, e basta un niente per farci esplodere.
Lo scotennamento virtuale dei duri e puri insieme alla loro superba velocità di giudizio può provocare disastri emotivi gravissimi. Noi gente nota un po’ c’abbiamo fatto il callo, anche se ogni volta il male che arriva dalla rete ci scartavetra il cuore. Ma le anime disabituate invece no. Per questo vanno maneggiate con cura.
Ma la colpa non è solo vostra, Marketto e Elonazzo.
E’ pure nostra che davanti alla tastiera diventiamo tutti la parte peggiore e più sgrammaticata di noi stessi.
Ma questo ambiente tossico l’avete costruito voi che ogni giorno guadagnate miliardi spargendo i semi dell’odio.
Datemi retta. Mettete in ordine alle vostre piattaforme come farebbe qualsiasi imprenditore che ama i suoi clienti: regalateci un posto più protetto, un posto dove ritrovare vecchi compagni di scuola e pensare “Grazie a Dio non sono ancora così”,
… un posto per la stupidera, le risate, il gossip, le crostate di visciole, Anthony Hopkins che balla, per le inchieste intelligenti, qualche saggio consiglio e qualche addominale che merita sempre.
Il resto, la feccia, l’odio e la ferocia a costo di rimetterci qualche soldino fatelo sparire, da maghi dei social quali siete.
Eternamente grata e sperando di non essere bannata. Vostra
Luciana Littizzetto
Da Che Tempo Che Fa