"I bike Lecce" è un progetto di valorizzazione cicloturistica del territorio, promosso dalla struttura ricettiva "Il Cortile delle Esperidi, in collaborazione con le associazioni "Salento Bici Tour", "Ruotando" ed "Essenza Giovani". Finanziata dalla Regione Puglia nell'ambito del Bando "Bike Friendly", l'iniziativa mira a contribuire alla promozione di una maggiore e migliore "fruizione ciclistica
" della città di Lecce e delle zone limitrofe.
“I bike Lecce” prevede, tra le altre cose, l’implementazione di originali itinerari ciclistici, urbani ed extraurbani, di interesse storico-culturale e naturalistico. Dell’ambito peri- ed extraurbano si occuperà in particolare l’Associazione “Salento Bici Tour”, che con estrema professionalità e impegno si occupa da anni dell’ideazione e implementazione di itinerari ad hoc. Per ciò che riguarda il territorio urbano, i percorsi non potranno senz’altro prescindere da quelli che sono i principali punti di interesse artistici e architettonici della città, ma affiancheranno ad essi proposte meno “ovvie” e di altrettanta suggestione, per scoprire angoli nascosti e storie dimenticate. Ci sarà inoltre un itinerario dedicato agli antichi mestieri: artigiani e artisti popolano ancora, seppure meno che in passato, i vicoli del Centro Storico di Lecce, e ne costituiscono essi stessi un valore aggiunto. L’idea di fondo è dunque quella di un turismo policentrico, che si nutra della bellezza, dell’arte, delle ricchezze storico/naturalistiche salentine, ma che al contempo sia in grado di alimentare un network vincente nell’ambito dell’economica locale, perché, stante la spiccata vocazione turistica della nostra terra, solo un approccio attivo e partecipato al settore può garantirne longevità e sviluppo. Tutti gli itinerari messi a punto saranno tradotti su mappe cartacee a disposizione di chi volesse “sperimentarli”, con la possibilità di fruirne in autonomia o di prenotare l’accompagnamento da parte di personale esperto. Obiettivo del progetto è la promozione di un turismo “alternativo”, rivolto a cicloturisti sia abituali che occasionali, ma anche alla popolazione locale, che sarà sempre informata e invitata a “partecipare”, nella convinzione che solo un’accresciuta e diffusa “sensibilità” può essere trampolino di lancio e volano per una piena e responsabile fruibilità del territorio. L’idea è in particolare quella di facilitare una sorta di integrazione tra la cittadinanza locale e i turisti, troppo spesso percepiti come “alterità”. Proprio questa percezione è spesso foriera di un atteggiamento distaccato che mal si coniuga con la tradizionale ospitalità del Mezzogiorno italiano. “Fare le cose insieme ai turisti”, o “fare le cose che fanno i turisti” può essere un modo per abbattere le barriere della provenienza e rendere il nostro un territorio da vivere tutti allo stesso modo.