01/08/2024
Ieri è stata una giornata emozionante. Finalmente abbiamo liberato le giovani lucertole nate in cattività sull’isolotto di Pietra Quaglietto, dove avevamo programmato di rilasciare quelle ottenute da genitori di Scoglio Faraglione. Il progetto SAVE THE AEOLIAN LIZARD entra dunque nella fase più ambiziosa, ovvero la creazione di nuove popolazioni di lucertola delle Eolie Podarcis raffonei, con l’obiettivo di ridurre il rischio di estinzione per questa specie endemica dell’arcipelago, ma certamente iconica per l’intera fauna mediterranea.
Ora i prossimi passi saranno gli interventi di re-enforcement della nuova popolazione e, soprattutto, il rilascio di altri individui (questa volta, ottenuti da genitori di Strombolicchio) in altri isolotti le cui caratteristiche si prestano a ospitare piccole popolazioni della specie.
Ricordiamo che questo è un progetto a basso budget, basato soprattutto sul volontariato, che Nesos ha avviato qualche anno fa grazie al fondamentale supporto delle ONG PIM pour les Petites Iles de Méditerranée e - Small Islands Organisation, delle fondazioni MAVA, Prince Albert II de Monaco e Blue Marine Foundation, e delle aziende INEF insect novel ecologic food e NutrinovelOVEL; un progetto che non prevede interventi invasivi e che può essere replicato in altri contesti simili.
L’isolotto Pietra Quaglietto, poco distante dalla costa di Vulcano, ha una superficie di mezzo ettaro e possiede una ricca vegetazione (e dunque sufficienti risorse per le lucertole); vi nidificano alcune coppie di berta maggiore, che sono state censite e monitorate da Nesos negli ultimi anni, e che ne hanno ispirato il nome dialettale – purtroppo poco usato – di “Petra i quajetri” (le berte alle Eolie vengono chiamate quajetre). Ai nostri amici barcaioli, che spesso lo chiamano “Scoglio del Leone”, suggeriamo di ribattezzarlo da oggi in poi come “Scoglio delle Lucertole”. Almeno, per ora, le prime!
Yesterday was an exciting day. We finally released the young lizards born in captivity on the islet of Pietra Quaglietto, where we had planned to introduce those obtained from parents from Scoglio Faraglione. SAVE THE AEOLIAN LIZARD project is therefore entering its most ambitious phase, namely the creation of new populations of the Aeolian lizard Podarcis raffonei, with the aim of reducing the risk of extinction for this species that is narrow endemic of the archipelago, but certainly iconic for the whole Mediterranean fauna.
Now the next steps will be the re-enforcement of the new population and, above all, the release of other individuals (obtained from Strombolicchio parents) on other islets whose characteristics are suitable to hosting small populations of the species.
Let us recall that this is a low-budget project, based mainly on volunteer work, that Nesos started a few years ago thanks to the fundamental support of the NGOs PIM pour les Petites Iles de Méditerranée and - SMILO - Small Islands Organisation, the MAVA, Fondation Prince Albert II de Monaco and Blue Marine Foundation, and the companies INEF insect novel ecologic food and Nutrinovel; a project that don’t involve invasive interventions and that could be easily replicated in other similar contexts.
The islet of Pietra Quaglietto, not far from the coast of Vulcano, has an area of half a hectare and is rich in vegetation (and therefore has sufficient resources for lizards). A few pairs of Cory’s Shearwater nest there, which have been counted and monitored by Nesos in recent years, and which have inspired its dialectal name - unfortunately little used - of ‘Petra i quajetri’ (because shearwaters are locally called quajetre). To our boatman friends, who often call it ‘Scoglio del Leone’ (Lion Rock), we suggest renaming it from now as ‘Scoglio delle Lucertole’ (Lizard Rock). At least, the former!