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09/09/2024
Buon lunedì! Ripropongo un argomento già toccato tempo fa, ma sempre più che attuale.
Sono incredibilmente esasperata di camminare tra fazzolettini, cartacce e bucce di banana!
E voi direte “eh vabè un fazzolettino si decompone…”. Si, ma anche no! Il fazzolettino di carta si decompone è vero, ma non da un giorno all’altro, soprattutto non in ambienti secchi o in alta quota, non che altri ambienti giustifichino questi atteggiamenti. Siamo alla fine dell’estate e i vari fazzoletti si sono accumulati in ogni sentiero, dietro ogni albero e cespuglio, dietro ogni curva, ogni masso e in anfratti più o meno appartati. Ma a voi che li lasciate piace vederli?? Perché se li lasciate un motivo ci sarà o siete solo immensi maleducati del frequentatissimo club del “che ca** me ne frega”?
Le salviette umidificate con scritto “biodegradabile” sono certamente biodegradabili, ma non significa che gettate a terra queste spariscano in tempi brevi, sono facilmente biodegradabili se gettate nel rifiuto umido che viene poi trattato in un ambiente controllato. Sul sentiero impiega anni! E io per anni devo vedere la vostra maledettissima salvietta. Quelle non biodegradabili gettate a terra vi rende semplicemente dei perfetti str**zi. Con fazzoletti di carta e quelle biodegradabili siete comunque str**zi, ma senza la perfezione.
La buccia della frutta non è che inquina, ma attira animali spazzini che attirano altri animali che incentiviamo ad avvicinarsi dove noi esseri umani ci accumuliamo. E no, non gli fa bene, tutto ciò che è di origine umana a loro non fa bene e non serve. E sinceramente se tutti buttassimo la buccia di qualcosa in cima al cucuzzolo dove tutti ci fermiamo a fare uno spuntino alla fine della giornata quel cucuzzolo è una compostiera. Vi piace? A me no, sinceramente mi fa schifo la vostra roba e mi da fastidio cercare un buco dove sedermi facendo slalom tra torsoli di mela e bucce di banana.
Le cartacce, le bottiglie e le lattine invece fanno schifo e basta, come la persone che siete se lo fate. Quelle ve le dovete infilare…nello zaino. E basta.
Aggiungerei anche che la vostra immondizia, in un prato poi sfalciato per farne fieno, finisce direttamente in stalla e nello stomaco del bestiame.
In foto una colorata selezione di sacchettini per raccogliere le deiezioni del cane. Che potete comprare anche senza avere un cane e tenervene uno nello zaino dove ci infilerete ogni genere di rifiuto che creerete. Si anche se fate p**ì vi infilate il fazzoletto nel sacchetto e ve lo portate a casa. Esistono anche i sacchetti compostabili, costano leggermente di più ma parliamo di cifre minime, così se i vostri rifiuti si limitano a bucce di frutta, fazzoletti e profumatissime salviette biodegradabili arrivati a casa buttate tutto direttamente nel bidone dell’umido e non nell’indifferenziato! I sacchettini li trovate anche al supermercato di ogni colore, con i cuoricini, con le zampette, con le stelline, profumati, grandi e piccoli. Scegliete il vostro preferito e imparate ad usarli! Le vostre foto panoramiche ringrazieranno perché non saranno più puntinate di monnezza.
Ah… se vi scappa altro, perché capita, abbiate almeno la decenza di allontanarvi dal sentiero che non vi perdete, smuovete un po’ la terra/le foglie/due sassi e ricoprite il tutto prima di ritornare sul sentiero. Se poi usate le salviette per lindarvi nel post operazione comprate quelle compostabili e infilatele nel sacchettino anch’esso compostabile e a casa buttate tutto nell’umido.
So che chi viene con me in escursione queste cose le sa ed è abituato a vedere i miei rotolini colorati uscire da ogni tasca, ma ricordate queste piccole perle di educazione a chiunque frequenta i sentieri. Ricordatevi anche che se vi vedo gettare a terra qualcosa, quel qualcosa, poi lo raccogliete e ve lo portate a casa, in un modo o nell’altro, anche se l’avete gettato in mezzo alle ortiche o giù per un dirupo, tra i rovi o in una pietraia. 💚