23/04/2024
CONDIVIDIAMO IL CS di ANGT - Aprile 2024
In questi giorni si è appreso dalla stampa che sarebbero stati presentati degli emendamenti che peggiorano ancor più - se possibile - la 𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚 190 𝙙𝙚𝙡 13/12/2023 𝙨𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙞𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞𝙨𝙘𝙞𝙥𝙡𝙞𝙣𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙜𝙪𝙞𝙙𝙖 𝙩𝙪𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙖.
Senza mostrare la minima premura di informare le associazioni di categoria - peraltro convocate il 13 marzo scorso per una riunione in cui il Ministro e il suo staff avevano richiesto alle sigle presenti un “compromesso”per ve**re incontro alle presunte criticità sollevate da parte della Commissione Europea- il Governo ha fatto e disfatto a suo piacimento, nonostante che nella legge approvata il diritto europeo non solo è stato rispettato, ma si è andati addirittura oltre.
ANGT, da sempre contraria alla volontà del Governo di applicare alle guide turistiche, senza obbligo alcuno, la direttiva Bolkestein che ha portato ad 𝙪𝙣𝙖 𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙦𝙪𝙖𝙡𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖 𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚, privandola di quella che è la sua vera peculiarità, cioè una specializzazione territoriale, ha preferito non partecipare a un secondo incontro, convocato con 14 ore di preavviso notturno, che avrebbe escluso qualsiasi contraddittorio essendo un mero annuncio di decisioni già prese.
Con gli emendamenti, 𝙞𝙡 𝙂𝙤𝙫𝙚𝙧𝙣𝙤 𝙝𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙘𝙚𝙙𝙪𝙩𝙤 𝙖𝙙 𝙪𝙣 𝙪𝙡𝙩𝙚𝙧𝙞𝙤𝙧𝙚 𝙖𝙗𝙗𝙖𝙨𝙨𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙧𝙚𝙦𝙪𝙞𝙨𝙞𝙩𝙞 𝙙’𝙖𝙘𝙘𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙖𝙡𝙡’𝙚𝙨𝙖𝙢𝙚 𝙙𝙞 𝙖𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚, come la soppressione dell'obbligo della laurea triennale e della conoscenza di due lingue straniere (non è dato sapere come si copriranno le richieste di organico nelle più svariate lingue necessarie al mercato di incoming e con quali proprietà linguistiche ci si potrà rivolgere ai visitatori stranieri…).
Se non per l’unica cosa positiva che è l’eliminazione dell'assicurazione obbligatoria, con questi emendamenti 𝙫𝙞𝙚𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙛𝙞𝙣𝙞𝙩𝙞𝙫𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙙𝙞𝙨𝙩𝙧𝙪𝙩𝙩𝙖 𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙜𝙪𝙞𝙙𝙖 𝙩𝙪𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙖, relegando quelli che avrebbero dovuto essere dei professionisti qualificati, interpreti del patrimonio storico culturale delle regioni del nostro Paese, a figure dal profilo indefinito e senza spessore.
Gli attuali emendamenti, di fatto, non sono volti alla regolamentazione di una professione, ma piuttosto alla sua deregolamentazione 𝙩𝙧𝙖𝙨𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖𝙣𝙙𝙤𝙡𝙖 𝙙𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙖 𝙢𝙚𝙨𝙩𝙞𝙚𝙧𝙚.
Se ciò è offensivo e lesivo nei confronti dei professionisti già abilitati, lo è ancor di più nei confronti dei giovani che desiderassero svolgere la professione di guida e soprattutto nei confronti della nostra Nazione che costituisce eccezione culturale nel mondo
𝑳𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒄𝒖𝒍𝒕𝒖𝒓𝒂 𝒆̀ 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒔𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒕𝒂 𝒊𝒏 𝒎𝒆𝒓𝒄𝒆 𝒄𝒊𝒓𝒄𝒐𝒍𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒎𝒆𝒓𝒄𝒂𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒑𝒖𝒓𝒐 𝒔𝒄𝒐𝒑𝒐 𝒍𝒖𝒄𝒓𝒂𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒆 𝒔𝒑𝒆𝒄𝒖𝒍𝒂𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒂 𝒗𝒂𝒏𝒕𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒐𝒑𝒆𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊 𝒆 𝒍𝒐𝒃𝒃𝒚 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒏𝒊𝒆𝒓𝒆 che si prenderanno il Pil costituito dalle visite guidate. Uno degli emendamenti esonera le piattaforme che offrono visite guidate -su cui transita la maggior parte della domanda - dall'obbligo di avvalersi di guide turistiche abilitate.
Inoltre ogni anno si registrano almeno 500 domande di soggetti esteri che possono svolgere occasionalmente in Italia la professione di guida turistica, ma siccome l’occasionalità non viene verificata, le prestazioni possono rivelarsi permanenti, così come viene lasciata alla discrezione del Ministero la compensazione dei titoli acquisiti all'estero, ottenuti con percorsi facilitati anche da cittadini italiani residenti in Italia.
𝑼𝒏𝒂 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆 𝒖𝒎𝒊𝒍𝒊𝒂𝒏𝒕𝒆, 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒈𝒖𝒊𝒅𝒂 𝒕𝒖𝒓𝒊𝒔𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒖𝒄𝒄𝒊𝒅𝒆 𝒍𝒂 𝑪𝒖𝒍𝒕𝒖𝒓𝒂 𝒆 𝒍𝒂 𝑺𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝑰𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂 𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒆𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒆𝒍𝒂𝒓𝒆 𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒊 𝒇𝒆𝒏𝒐𝒎𝒆𝒏𝒊 𝒊𝒏𝒗𝒂𝒔𝒊𝒗𝒊.
Saremo lo zimbello di Paesi europei che al contrario dell'Italia hanno considerazione e rispetto per la figura della guida turistica, curandone la formazione e la professionalità, considerandola mediatrice delle proprie tradizioni e della propria storia nei confronti dei visitatori.
Se prima di questa assurda globalizzazione della cultura si ragionava in termini di qualità, ora grazie alla legge 190 si ragionerà solo in termini di quantità - ahi turismo sostenibile, grande farsa!- andando sempre più al ribasso.
Cordiali saluti
Anna Bigai
Presidente ANGT
.12.23 AGT Lucca Guide Turistiche