Portami fuori

Portami fuori Storie, curiosità e aneddoti del territorio a Ovest di Milano. Raccontiamo le bellezze ambientali,

25/11/2022
Portami fuori è lieta di promuovere una nuova iniziativa: alla scoperta del Parco Lombardo della Valle del Ticino in com...
12/11/2022

Portami fuori è lieta di promuovere una nuova iniziativa: alla scoperta del Parco Lombardo della Valle del Ticino in compagnia di Claudia Tramarin - Guida Parco Ticino

A Magenta, sabato 26 novembre 2022, presso il Centro Parco "La Fagiana" (loc. Pontevecchio, Strada Valle) Claudia organizzerà e guiderà una escursione per ammirare i "colori d'autunno nel bosco"

Info e prenotazioni
WhatsApp: +39 351 960 3952
Mail: [email protected]

I "Pani dei morti" sono una delle specialità gastronomiche più rappresentative della tradizione lombarda, soprattutto ne...
31/10/2022

I "Pani dei morti" sono una delle specialità gastronomiche più rappresentative della tradizione lombarda, soprattutto nella zona di Milano; una ricetta tipicamente autunnale, che deriva dalla cultura contadina e dalle credenze popolari legate alla ricorrenza della commemorazione dei defunti.

Un tempo si pensava che, una volta all'anno, in occasione della loro festa, le anime dei defunti tornassero dall'oltretomba.

Per per render omaggio ai cari estinti durante queste visite, si era soliti preparare un pane dolce tradizionale da servire sulla tavola, che veniva apparecchiata come se i defunti dovessero accomodarsi insieme ai loro famigliari ancora in vita.

La ricetta è basata su un impasto semplice: biscotti secchi sbriciolati, cacao e frutta secca a cui, con il passare del tempo, si sono aggiunti anche altri ingredienti.

Ecco una versione della ricetta per realizzarne in casa circa 16 pezzi del peso di circa 100 g ciascuno.

Ingredienti

100 g di biscotti secchi
100 g di amaretti
300 g di Savoiardi
300 g di zucchero,
250 g di farina tipo “00”,
100 g di uvetta sultanina ammollata (per almeno 15 minuti) e strizzata,
100 g di fichi secchi tritati,
50 g canditi
50 g di mandorle pelate e tritate
4 albumi
vino bianco (dolce o secco) q. b.
½ bustina di lievito,
2 cucchiai di cacao amaro
cannella q. b.
zucchero a velo q.b.

Preparazione

In una ciotola capiente, unire tutti gli ingredienti e iniziare a mescolare fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo: prima i biscotti tritati, le mandorle, i fichi e i canditi; poi aggiungere la farina, lo zucchero, la cannella, il cacao, il lievito e l'uvetta.

Amalgamare il tutto.

Infine introdurre nel composto anche gli albumi e, poco alla volta, il vino, aumentando gradualmente la dose se l'impasto dovesse risultare troppo secco.

Formare dei panini - ovali e schiacciati - ed infornarli per circa 30 minuti a 180 gradi.

Dopo averli sfornati e lasciati raffreddare, cospargerli di zucchero a velo a piacere.

Foto di M&A

Perché non approf***are del ponte dei Santi per organizzare una bella gita e raccogliere le castagne?In Lombardia ci son...
28/10/2022

Perché non approf***are del ponte dei Santi per organizzare una bella gita e raccogliere le castagne?

In Lombardia ci sono tantissimi boschi dove raccoglierle, trascorrendo anche una piacevole giornata fuori porta.

Ecco cinque suggerimenti per andare a castagne non lontano da Milano:

📍Tradate e 📍Appiano Gentile. Quest'ultima località, nota agli sportivi soprattutto per ospitare il Centro Sportivo Suning, sede degli allenamenti della squadra di calcio dell'Inter. Al confine tra le due province di Varese e Como, si trova il Parco pineta, dove un quarto circa dei boschi è rappresentato da castagneti. Insieme al castagno, nel bosco si trovano il pino silvestre e molte altre varietà di alberi, e diversi animali, tra cui ghiri, volpi, tassi, lepri, gufi e civette.

📍Varese. In questa zona consigliamo i boschi di Brinzio. Situato tra il massiccio del Campo dei Fiori e dal Monte Martica, Brizio è l'unico comune ad essere completamente inserito nel Parco Naturale del Campo dei Fiori, che qui ha la sua sede. I percorsi sono molto semplici, adatti anche ai camminatori meno esperti e a famiglie con bambini. Chi volesse godere del panorama, potrà proseguire in discesa sul sentiero per Bregazzana, fino al Monte Chiusarella.

📍Triangolo Lariano. Questa è una delle zone preferite dagli amanti della bicicletta: si possono infatti organizzare pedalate in direzione del Santuario della Madonna del Ghisallo che, dall'inizio del Novecento, è la meta ideale di molti ciclisti professionisti e amatoriali, tanto che oggi la Madonna ne è stata proclamata patrona ufficiale. Il castagno è l'albero che contraddistingue la storia, l'economia e il paesaggio di questo territorio da più di un millennio. Si possono raccogliere castagne a Barni, dove si erge il colossale castagno "Castanum de Buncava", nelle selve di Rezzago e di Caglio o nei boschi di Valbrona.

📍Lago di Como. Tra il lago di Como e il lago di Lugano si trovano i boschi di San Fedele d’Intelvi e Casasco Intelvi. Questa è la meta consigliata per chi vuole abbinare alla raccolta delle castagne una escursione panoramica a piedi: dal Rifugio Alpino Boffalora parte infatti un sentiero che, facendo tappa intermedia anche al Rifugio Venini permette di raggiungere il Monte Crocione, da cui si ammira un meraviglioso panorama sul lago di Como e sulle Grigne.

📍Alta Brianza. In questa zona segnaliamo in particolar modo il Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone, dove la raccolta delle castagne è consentita solo sui sentieri e non nei boschi e nei fondi di proprietà privata. La zona comprende anche località di grande interesse storico e artistico. In particolare consigliamo una visita al borgo di Montevecchia(LC); conosciuto anche come "Il monte di Milano", Montevecchia si trova a poco più di 30 chilometri dal capoluogo lombardo.

Per info sulle nostre attività, visita: www.portamifuori.com

La festa patronale di Castano Primo prosegue oggi con la tradizionale fiera.
24/10/2022

La festa patronale di Castano Primo prosegue oggi con la tradizionale fiera.

Un sincero ringraziamento al Comune di Castano Primo, in particolare all'Assessore alla Cultura Ilaria Crespi e a Giusep...
23/10/2022

Un sincero ringraziamento al Comune di Castano Primo, in particolare all'Assessore alla Cultura Ilaria Crespi e a Giuseppe Pignatiello Sindaco di Castano Primo, per il patrocinio offerto all'iniziativa "Portami al Museo"; grazie a PRO LOCO Castano Primo per la fattiva collaborazione e, non ultima, alla professoressa Maria Cristina Moscatelli per la competenza e la passione con la quale ha commentato le opere esposte al Museo Civico Della Città di Castano Primo.

Grazie infine alle persone che hanno partecipato alle visite al museo castanese, con l'augurio di rivederci presto in occasione dei prossimi eventi promossi da Portami fuori.

Continuate a seguirci!

21/10/2022

Intervengono la dott.ssa Ilaria Crespi, Assessore alla cultura del Comune di Castano Primo e la prof. Maria Cristina Moscatelli.

A Castano Primo, da venerdì 21 a domenica 23 ottobre 2022, si svolgerà la Festa Patronale 2022, con un ricco programma d...
18/10/2022

A Castano Primo, da venerdì 21 a domenica 23 ottobre 2022, si svolgerà la Festa Patronale 2022, con un ricco programma di eventi culturali e musicali.

Portami fuori è lieta di invitarvi domenica 23 ottobre, dalle ore 15.30, ad una apertura straordinaria del Museo Civico Della Città di Castano Primo per ammirare i dipinti del maestro del divisionismo Gaetano Previati, che rappresentano la via Crucis.

Le opere esposte saranno eccezionalmente commentate dalla professoressa Maria Cristina Moscatelli, autrice del libro "Previati - la Via Crucis di Castano Primo" per edizioni La Terra Promessa (Novara, 2020) e curatrice della digitalizzazione del carteggio intercorso tra l'artista e il Comune di Castano Primo per la realizzazione dell'opera.

La partecipazione all'evento è gratuita fino ad esaurimento posti.

Per prenotazioni
Whatsapp: +39 351 960 3952
Mail: [email protected]

Evento organizzato con il patrocino del Comune di Castano Primo e con il contributo di PRO LOCO Castano Primo

Portami al museo 🖼️🎨🖌️Un sincero ringraziamento a quanti hanno preso parte alla prima delle due visite straordinarie in ...
16/10/2022

Portami al museo 🖼️🎨🖌️

Un sincero ringraziamento a quanti hanno preso parte alla prima delle due visite straordinarie in programma presso il Museo Civico Della Città di Castano Primo per ammirare i dipinti del maestro Gaetano Previati, che rappresentano la via Crucis.

Grazie alla professoressa Maria Cristina Moscatelli, per la passione e la competenza con cui ha commentato le opere.

La prossima visita si terrà domenica 23 ottobre 2022!

La partecipazione all'evento sarà gratuita.

Per prenotazioni:
Whatsapp: +39 351 960 3952
Mail: [email protected]

Evento organizzato con il patrocino del Comune di Castano Primo e con il contributo di PRO LOCO Castano Primo

Portami al museo 🖼️🎨🖌️Posti ancora disponibili per domani, 16 ottobre!Portami fuori è lieta di invitarvi ad una apertura...
15/10/2022

Portami al museo 🖼️🎨🖌️

Posti ancora disponibili per domani, 16 ottobre!

Portami fuori è lieta di invitarvi ad una apertura straordinaria del Museo Civico Della Città di Castano Primo per ammirare i dipinti del maestro del divisionismo Gaetano Previati, che rappresentano la via Crucis.

Le opere esposte saranno eccezionalmente commentate dalla professoressa Maria Cristina Moscatelli, autrice del libro "Previati - la Via Crucis di Castano Primo" per edizioni La Terra Promessa (Novara, 2020) e curatrice della digitalizzazione del carteggio intercorso tra l'artista e il Comune di Castano Primo per la realizzazione dell'opera.

La partecipazione all'evento è gratuita.

Per prenotazioni:
Whatsapp: +39 351 960 3952
Mail: [email protected]

Evento organizzato con il patrocino del Comune di Castano Primo e con il contributo di PRO LOCO Castano Primo

Vi aspettiamo!
14/10/2022

Vi aspettiamo!

Castano Primo
Portami al museo 16/23 ottobre

Portami al museo 🖼️🎨🖌️Portami fuori è lieta di invitarvi ad una apertura straordinaria del Museo Civico Della Città di C...
14/10/2022

Portami al museo 🖼️🎨🖌️

Portami fuori è lieta di invitarvi ad una apertura straordinaria del Museo Civico Della Città di Castano Primo, per ammirare i dipinti del maestro del divisionismo Gaetano Previati, che rappresentano la via Crucis.

Le opere esposte saranno eccezionalmente commentate dalla professoressa Maria Cristina Moscatelli, autrice del libro "Previati - la Via Crucis di Castano Primo" per edizioni La Terra Promessa (Novara, 2020) e curatrice della digitalizzazione del carteggio intercorso tra l'artista e il Comune di Castano Primo per la realizzazione dell'opera.

La partecipazione all'evento è gratuita fino ad esaurimento posti.

Prenotazione obbligatoria:
Whatsapp: +39 351 960 3952
Mail: [email protected]

Evento organizzato con il patrocino del Comune di Castano Primo e con il contributo di PRO LOCO Castano Primo



https://www.comune.castanoprimo.mi.it/it/news/127702/portami-al-museo

Visita commentata della via Crucis, ciclo di dipinti del maestro del divisionismo Gaetano Previati.Due visite in programma:16 ottobre 202223 ottobre 2022ore 15.30 Museo CivicoVia Corio, Castano Primo

Portami al museo 🖼️🎨🖌️Portami fuori è lieta di invitarvi ad una apertura straordinaria del Museo Civico Della Città di C...
02/10/2022

Portami al museo 🖼️🎨🖌️

Portami fuori è lieta di invitarvi ad una apertura straordinaria del Museo Civico Della Città di Castano Primo, per ammirare i dipinti del maestro del divisionismo Gaetano Previati, che rappresentano la via Crucis.

Le opere esposte saranno eccezionalmente commentate dalla professoressa Maria Cristina Moscatelli autrice del libro "Previati - la Via Crucis di Castano Primo" per edizioni La Terra Promessa (Novara, 2020) e curatrice della digitalizzazione del carteggio intercorso tra l'artista e il Comune di Castano Primo per la realizzazione dell'opera.

La partecipazione all'evento è gratuita fino ad esaurimento posti.

Prenotazione obbligatoria:
Whatsapp: +39 351 960 3952
Mail: [email protected]

Evento organizzato con il patrocino del Comune di Castano Primo e con il contributo di PRO LOCO Castano Primo

Domenica 18 settembre, alle ore 10.00, presso il Centro Parco Ex Dogana Austroungarica, appuntamento con "Nella brughier...
17/09/2022

Domenica 18 settembre, alle ore 10.00, presso il Centro Parco Ex Dogana Austroungarica, appuntamento con "Nella brughiera fiorita ". L'amica Claudia Tramarin - Guida Parco Ticino organizzerà una passeggiata alla scoperta dell'ambiente della brughiera nel suo periodo più bello: quello della fioritura del brugo.

Per informazioni e prenotazioni:
📩 [email protected]
📞0331 1818245

🎧🎙️Ascolta il video intervento di Claudia su Portami fuori

Domenica 18 settembre 2022, in occasione della Festa da la Sücia, il Comune di Boffalora Sopra Ticino e l'amica Simona G...
17/09/2022

Domenica 18 settembre 2022, in occasione della Festa da la Sücia, il Comune di Boffalora Sopra Ticino e l'amica Simona Gelmetti, guida turistica professionista dell'Associazione Artemide Arte,
organizzano due visite guidate gratuite alla scoperta della storia, delle curiosità e degli angoli più interessanti di questo splendido borgo sul Naviglio Grande.

Visite guidate per tutta la famiglia!

Orari: 10.30 e 16.30

Prenotazioni:[email protected]

16/09/2022

Interviene Valentina Milanta di Milanta ETS, che, insieme a Marcello Mazzoleni, organizza l'iniziativa "Turisti nel nostro territorio", passeggiate culturali alla scoperta delle bellezze dell'Ovest Milano.

Dal prossimo 19 settembre, avrà inizio la "Sücia" del Naviglio Grande, come da calendario pubblicato dal Consorzio ETVil...
14/09/2022

Dal prossimo 19 settembre, avrà inizio la "Sücia" del Naviglio Grande, come da calendario pubblicato dal Consorzio ETVilloresi

Con il termine Sücia (asciutta) si intendono gli annuali periodi di secca dei navigli milanesi.

L'asciutta viene programmata di norma due volte l'anno, una volta in primavera e una in autunno, per provvedere alla pulizia dei canali e alla manutenzione delle sponde, dei ponti e delle ripe.

Si tratta di una tradizione secolare e, in particolare per il Naviglio Grande, ebbe origine dalla costruzione del naviglio stesso, anche se le disposizioni per le asciutte entrarono in vigore con regolarità a partire dal XVII secolo, durante l'epoca sp****la.

La durata delle asciutte può variare a seconda delle esigenze, prime fra tutte quelle delle colture, a cui i navigli forniscono l'acqua necessaria attraverso le loro canalizzazioni; il calendario delle asciutte viene stabilito anno per anno ma queste non possono essere programmate né in piena estate - proprio per le esigenze dell'agricoltura - né in pieno inverno.

Fino a qualche decennio fa, il prosciugamento del Naviglio, era una occasione di festa per gli abitanti dei comuni rivieraschi, soprattutto per i bambini che erano soliti andare a caccia dei pesciolini che affioravano a seguito dell'abbassamento delle acque.

Oggi, per disposizione regionale, durante il periodo dell'asciutta è tassativamente vietata la pesca nei navigli milanesi. I pesci, che rischierebbero di morire, vengono invece recuperati e liberati di nuovo nei canali al termine della secca.

Dall'asciutta dal 1977, ogni anno, nel mese di settembre, presso il Comune di Boffalora Sopra Ticino, si organizza una Festa da la Sücia.

La manifestazione, che si ispira alle festività tradizionali legate alla fine della stagione del raccolto, è divenuto un momento di celebrazione del Naviglio Grande e una occasione per gustare - in ricordo delle tradizioni che furono - un cartoccio di pesciolini fritti.

Tra gli eventi di maggior richiamo, si segnalano la Notte Bianca del 17 settembre e i fuochi della Sücia di domenica 18 settembre 2022.

Domenica 11 settembre, alle ore 15.00, presso il Centro Parco Ex Dogana Austroungarica, appuntamento con "Brughiera, ter...
09/09/2022

Domenica 11 settembre, alle ore 15.00, presso il Centro Parco Ex Dogana Austroungarica, appuntamento con "Brughiera, terra fragile". L'amica Claudia Tramarin - Guida Parco Ticino organizzerà una passeggiata alla scoperta dell'ambiente della brughiera nel suo periodo più bello: quello della fioritura del brugo.

Al termine della visita, si svolgerà la presentazione di “REMENCH – Transumanza in Lombardia”, il libro del fotografo Carlo Meazza che racconta di come per due anni l'autore abbia seguito, intervistato e immortalato i pastori transumanti e le loro greggi, nel corso degli spostamenti stagionali dalla pianura alla montagna.

Dal 2019, la transumanza fa parte del patrimonio culturale immateriale dell'umanità (UNESCO).

Brindisi finale per i partecipanti!

Per informazioni e prenotazioni:
📩 [email protected]
📞0331 1818245

Evento in collaborazione con Otium , Il Segnalibro libreria e Poliambulatorio Veterinario Magenta di Andrea Martinoli

🎧🎙️Ascolta il video intervento di Claudia su Portami fuori

01/09/2022

In diretta con Claudia Tramarin - Guida Parco Ticino grande studiosa del territorio a Ovest di Milano e organizzatrice di iniziative dedicate a tutti gli appassionati di storia e natura.

Come festeggiare la Giornata Mondiale del Turismo?L'Organizzazione mondiale del turismo (World Tourism Organization - UN...
24/08/2022

Come festeggiare la Giornata Mondiale del Turismo?

L'Organizzazione mondiale del turismo (World Tourism Organization - UNWTO) l'agenzia specilizzata delle Nazioni Unite che si occupa del coordinamento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile, ha creato la mappa interattiva , per consentire a tutti gli operatori del settore di aggiungere i propri eventi dedicati e mostrarli in tutto il mondo!

Ecco il link alla mappa interattiva 🗺

https://www.unwto.org/world-tourism-day-2022

I tesori dell'  Portami fuori vi accompagna alla scoperta delle più importanti opere d'arte custodite nel nostro territo...
21/08/2022

I tesori dell'

Portami fuori vi accompagna alla scoperta delle più importanti opere d'arte custodite nel nostro territorio 🎨🖌️

Ci troviamo oggi nella Chiesa si Santa Maria Assunta a Magenta (via Mazzini) per ammirare due straordinarie opere di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone (Milano 1453-1523): il Cristo alla colonna (datato, 1501) e il Cristo deriso.

Le due opere sono conservate nella ca****la dedicata a San Giuseppe e risultano inserite in un complesso ligneo cinquecentesco riferibile a Bernardo Zenale.

Dopo il restauro eseguito tra il 1996 e il 1997 grazie al contributo del Rotary Club Magenta, questi due capolavori sono stati esposti alle mostre: “Arte ambrosiana dal IV al XIX secolo. Splendori al Museo Diocesano”* e “Il Cinquecento lombardo. Da Leonardo a Caravaggio” a Palazzo Reale.

Non vi sono notizie confermate sulla provenienza delle due tavole che, verosimilmente nei primi anni dell’Ottocento, potrebbero essere giunte a Magenta a seguito di una donazione di Giacomo Melzi: nella chiesa di Santa Maria Assunta esiste tuttora una lapide commemorativa per meriti pittorici dedicata al Melzi che risale ai primi anni dell’Ottocento e legata probabilmente alla donazione delle due tavole .

Nel Cristo Deriso, la scena della mietitura, rappresentata sullo sfondo, rimanda al sacrificio eucaristico, mentre nel Cristo flagellato è rappresentata una nobile corte rinascimentale, con scene dipinte alle pareti che alludono a una seduta di una qualche corte (la notte del Suo arresto infatti Gesù si dovette presentare al Sinedrio, alla corte di Erode, e difronte a Pilato).

È stato inoltre possibile attribuire la datazione del Cristo alla colonna attraverso un confronto con due tavole del Bergognone raffiguranti l’Orazione nell’orto e la Salita al Calvario, entrambe del 1501 e conservate alla National Gallery di Londra: i quattro pannelli manifestano infatti stretti legami tematici, compositivi e stilistici; considerando inoltre le anche le misure analoghe e la coerenza dell’impianto prospettico, è verosimile supporre che appartenessero ad un unico polittico.

Una curiosità: durante le operazioni di pulitura del Cristo alla colonna, si è resa leggibile un’impronta digitale dell’autore, che si nota con chiarezza in corrispondenza della porta di accesso interna al portico.

Nel giorno in cui si festeggia l'Assunzione di Maria, dedichiamo il nostro nuovo post alla Basilica di Santa Maria Assun...
15/08/2022

Nel giorno in cui si festeggia l'Assunzione di Maria, dedichiamo il nostro nuovo post alla Basilica di Santa Maria Assunta, associata all'antico monastero dei padri celestini di Magenta.

La fondazione dell'antico monastero risalirebbe al XIV secolo: un primo insediamento dei celestini a Magenta sembrerebbe databile infatti intorno alla metà del 1300. L'ordine dei celestini decise per una fondazione a Magenta per via della vicinanza con Milano (sede provinciale dell'ordine) e alla beneficenza della famiglia Crivelli che vantava diversi legami con l'ordine. Il monastero venne soppresso definitivamente dalle leggi di Giuseppe II del Sacro Romano Impero nel 1782. La chiesa subì non pochi danni nel 1797 quando venne spogliata dei legni all'interno da parte delle truppe napoleoniche, parti che verranno ripristinate con un restauro alla struttura solo nel 1855.

La costruzione del campanile, caratterizzato anche dalla presenza di una meridiana, risalirebbe invece alla fine del XV secolo. La volta dell'unica navata della chiesa, crollata in parte nel 1937, è stata rifatta tra il 1938 e il 1939; la facciata è del 1938.

La chiesa, di origine romanica rispecchia esternamente questo stile: gli interni sono invece di gusto barocco, con affreschi risalenti alla metà del Settecento.

La chiesa è famosa soprattutto perché al suo interno sono presenti due tavole di Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone datate 1501 e conservate nella terza ca****la a sinistra, entrando. Le tavole, raffiguranti Cristo alla colonna e il Cristo deriso, sono inserite in un polittico cinquecentesco riferibile a Bernardo Zenale, nella ca****la dedicata a San Giuseppe. Fino a qualche anno fa queste tavole erano ritenute opere della scuola di Bernardino Luini ma recenti studi ne hanno assegnato la paternità a un Bergognone della piena maturità artistica, sensibile alle ispirazioni leonardesche e bramantesche.

La notte di San Lorenzo è alle porte e, come ogni anno, è atteso lo spettacolo delle stelle cadenti: moltissime persone ...
09/08/2022

La notte di San Lorenzo è alle porte e, come ogni anno, è atteso lo spettacolo delle stelle cadenti: moltissime persone volgeranno lo sguardo verso il cielo notturno alla ricerca delle scie luminose per esprimere, come da tradizione, un desiderio.

Queste stelle cadenti sono chiamate Perseidi e conosciute comunemente con il nome di Lacrime di San Lorenzo, perché questo fenomeno si verifica proprio attorno al 10 agosto, giorno in cui la Chiesa ricorda il martirio del Santo.

Il nome Perseidi deriva invece dal fatto che le stelle cadenti attraversano il firmamento partendo da una un'area celeste nei pressi della costellazione di Perseo. Gli astrofili indicano, come zona di origine della pioggia di meteore, la porzione di cielo sottostante alla “W” di Cassiopea.

Le Perseidi sono frammenti della cometa Swift-Tuttle che, durante i suoi passaggi attorno al Sole, ha seminato detriti e polveri che il nostro Pianeta attraversa con regolarità ogni anno. Questi detriti, quando entrano nella nostra atmosfera, precipitando ad altissima velocità, si incendiano e danno origine al fenomeno.

Nonostante San Lorenzo cada il 10 agosto, quest'anno l'evento avrà il suo culmine nella notte tra il 12 e il 13 agosto; chi vorrà esprimere un desiderio dovrà tenere conto della presenza della Luna, che raggiungerà la fase di plenilunio alle 03:36 di venerdì 12 e che potrebbe disturbare parecchio lo spettacolo.
Ad ogni modo, il momento migliore per vedere le stelle cadenti sarà dopo la mezzanotte del 13 agosto, fino alle primissime ore del mattino, prima dell'alba.

A questo proposito, vi invitiamo a seguire anche l'amico MeteoSincero - Marcello Mazzoleni che ci indicherà domani le previsioni del tempo per i prossimi giorni.

Secondo la tradizione, nel IV secolo, sotto il pontificato di papa Liberio un nobile e ricco Patrizio romano di nome Gio...
05/08/2022

Secondo la tradizione, nel IV secolo, sotto il pontificato di papa Liberio un nobile e ricco Patrizio romano di nome Giovanni insieme a sua moglie, non avendo figli decisero di offrire i propri beni alla Vergine Maria per la costruzione di una chiesa a lei dedicata.

La Madonna apprezzò e apparve in sogno ai coniugi la notte fra il 4 e il 5 agosto, indicando con un miracolo il luogo dove erigere la chiesa.

La mattina seguente marito e moglie si recarono dal papa per raccontare il sogno fatto da entrambi: poiché anche il papa aveva fatto lo stesso identico sogno, si recarono sul posto indicato, il Colle Esquilino, che fu trovato coperto di neve, pur essendo in piena estate.

Il pontefice tracciò il perimetro della nuova chiesa seguendo la superficie del terreno innevato e fece costruire l'edificio sacro a spese dei nobili coniugi.
La chiesa fu detta Liberiana, mentre dal popolo fu chiamata anche ad Nives (della Neve).

Il culto sulla Madonna della Neve andò comunque sempre più confermandosi, tanto è vero che tra il XV e il XVIII secolo ci fu la massima diffusione delle chiese dedicate alla Madonna della Neve, con l'instaurarsi di tante celebrazioni locali che, il giorno 5 di agosto, coinvolgono interi paesi e quartieri di città.

Anche la Chiesa Parrocchiale di Boffalora sopra Ticino è dedicata a Santa Maria Della Neve e la festa patronale si celebra il 5 di agosto.

Nuovo appuntamento con lo spazio   nella   🖌️🎨Ogni settimana andremo alla scoperta del nostro territorio nelle opere d'a...
30/07/2022

Nuovo appuntamento con lo spazio nella 🖌️🎨

Ogni settimana andremo alla scoperta del nostro territorio nelle opere d'arte dei maggiori artisti italiani ed internazionali.

"Il campo italiano alla battaglia di Magenta" è un dipinto a olio su tela di Giovanni Fattori, realizzato nel 1862 e conservato alla Galleria d'Arte Moderna presso palazzo Pitti, a Firenze.

Sulla fine del 1859, Fattori decise di partecipare al concorso bandito da Bettino Ricasoli per l'esecuzione di quattro tele raffiguranti i principali episodi militari del Risorgimento italiano: Curtatone, Palestro, San Martino e Magenta. L'artista, in particolare, scelse di raffigurare la battaglia di Magenta, combattuta il 4 giugno 1859, nel corso della seconda guerra d'indipendenza. Fattori presentò due bozzetti alla commissione giudicatrice, che lo decretò vincitore e gli commissionò l'esecuzione del dipinto.
Fattori portò a compimento la tela di dimensioni considerevoli (m 2,32 x 3,48) nel 1862.

I soldati francesi furono dipinti con grande precisione, anche perché nel 1859 alcune guarnigioni di quella nazione passarono da Firenze.

Per conferire maggiore veridicità al dipinto, inoltre, Fattori si recò personalmente nei luoghi del combattimento a Magenta.

Per approfondimenti, invitiamo a consultare il nostro blog: http://www.portamifuori.com/blog

Benvenuti nel nuovo spazio   nella   🖌️🎨Andremo alla scoperta del nostro territorio nelle opere d'arte dei maggiori arti...
22/07/2022

Benvenuti nel nuovo spazio nella 🖌️🎨

Andremo alla scoperta del nostro territorio nelle opere d'arte dei maggiori artisti italiani ed internazionali.

"La Battaglia di Magenta" è un quadro del 1861 di Gerolamo Induno.

L'artista celebra uno degli eventi più importanti del Risorgimento Italiano e, in particolare, della Seconda Guerra per l'Indipendenza Italiana: la vittoria dei franco-piemontesi sugli austriaci nella battaglia del 4 giugno 1859 che condurrà, alcuni giorni dopo il suo svolgimento, alla liberazione di Milano.

Il dipinto figurò tra le opere d'arte pittorica della Esposizione Nazionale Italiana, inaugurata a Firenze il 15 settembre di quell'anno.

L'opera venne premiata con la medaglia d'oro ma il suo autore, insieme ad altri artisti vincitori, vi rinunciò per protesta contro il mancato riconoscimento di altri artisti meritevoli.

Oggi il quadro è conservato al Museo del Risorgimento di Milano.

A differenza di altri pittori delle battaglie risorgimentali, l'Induno presenta una scena tratta dal combattimento della Battaglia di Magenta negli ultimi attimi bellici.

Il realismo del campo di battaglia e dei personaggi rappresentati era dato dal fatto che l'Induno fu veramente presente alla maggior parte delle battaglie del risorgimento italiano
come altri pittori del suo tempo, distinguendosi in particolare nella Guerra di Crimea nel 1855.

La composizione riporta al centro gli austriaci con le giubbe bianche nel tentativo di sferrare gli ultimi, disperati attacchi ai franco-piemontesi schierati ai lati della rappresentazione.

La scena si svolge nella allora periferia della città di Magenta, nei pressi della stazione ferroviaria, dove effettivamente si svolsero gli scontri principali.

La scena centrale è rappresentata dallo scontro corpo a corpo tra uno zuavo ed un soldato austriaco in primo piano, nei pressi di un cannone,
mentre sulla sinistra è rappresentato l'imperatore francese Napoleone III a cavallo che, in veste di generale, incita i suoi soldati.

Sullo sfondo si scorge la conformazione della città di Magenta all'epoca con alcuni monumenti tipici come Casa Giacobbe (al centro, con la torretta) ed il campanile della vecchia chiesa parrocchiale di San Martino (a destra).

La scena del dipinto è stata ripresa anche per la realizzazione di un francobollo commemorativo della Repubblica Italiana per la celebrazione dei 100 anni della Seconda guerra d'indipendenza.

19/07/2022
Si conclude una delle storie più belle nell'ambito della promozione turistica del territorio ad Ovest di Milano: il 31 m...
19/07/2022

Si conclude una delle storie più belle nell'ambito della promozione turistica del territorio ad Ovest di Milano: il 31 maggio scorso, La Pro Loco di Cassinetta di Lugagnano ha cessato ufficialmente le attività.

Dal 1987, anno della fondazione, la Pro Loco di Cassinetta di Lugagnano ha contribuito in maniera determinante a far conoscere e amare ad un pubblico sempre più vasto, questo piccolo, straordinario paese sul Naviglio Grande: ha promosso visite guidate alla scoperta delle "ville di delizia" che caratterizzano il borgo, ha organizzato sagre gastronomiche, sempre frequentatissime, dove assaporare i piatti della tradizione locale e non solo; ha gestito info point e ha partecipato da protagonista all'organizzazione delle feste e degli eventi di maggior richiamo che si sono svolte negli anni. Senza dimenticare inoltre, la programmazione delle numerosissime proposte di viaggio, in Italia e all'estero.

Difficile ricordare in queste poche righe un'esperienza così lunga e, certamente, questa bella storia di territorio troverà gli spazi che merita.

Chi gestisce questa pagina desidera ringraziare tutte le persone che hanno fatto parte della Pro loco e, in particolare, lo storico Presidente Tiziano Binfarè per l'amicizia e per gli insegnamenti che ha saputo dare negli anni: se oggi esiste Portami fuori e se portiamo avanti con passione questa attività, è anche grazie lui.

La città di Corbetta secondo tradizione, deriva il suo nome da un´antica leggenda. Un cavaliere di nome Ambrogio, avvolt...
16/07/2022

La città di Corbetta secondo tradizione, deriva il suo nome da un´antica leggenda. Un cavaliere di nome Ambrogio, avvolto in un mantello di militare, fuggiva da Milano a dorso della sua mula di nome Betta, perché i suoi concittadini volevano eleggerlo Vescovo. Faceva freddo, c'era nebbia f***a e la mula Betta trottava, cercando di allontanarsi sempre di più. O almeno, così sembrava al cavaliere che, immerso nei suoi pensieri, allentò le redini e lasciò che la sua mula scegliesse a piacere la strada da seguire. Ambrogio a un certo punto pensò di essere abbastanza lontano da Milano, dato che tutta notte avevano viaggiato di buon passo. All'alba Ambrogio si guardò intorno, curioso di sapere dove si trovassero dopo tanto trottare per strade sconosciute. Si accorse però che, complice il buio e la nebbia, la sua mula aveva girato intorno alla città per tutta la notte e che si trovavano ancora in un paese nei pressi di Milano. La gente usciva dalle case e gli si accalcava intorno. Subito Ambrogio incitò la mula a cambiare direzione e le gridò spaventato, usando quel dialetto che ormai gli era familiare: "Cur,, Betta...Cur, Betta! "Cioè: "Corri, Betta! Corri Betta!". Tutto invano! Tutte le campane della città si erano messe a suonare per annunciare alla popolazione che il futuro Vescovo era fra loro. Ambrogio dovette cedere alla volontà del popolo e del cielo. Per questo il paese, da quel momento in poi, venne chiamato come il grido di Ambrogio:" Cur Betta...". Corbetta, appunto.

Non tutti sanno che...

Nella foto: la fuga di Sant'Ambrogio raffigurata da Vuolvino (IX secolo) nell'altare del santo nella basilica milanese La licenza raffigurativa assegnò a sant'Ambrogio una cavalcatura giudicata più onorevole della mula di cui parla la tradizione.

Indirizzo

Piazza Cardinale Carlo Maria Martini, 5
Magenta
20013

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