Francesca Miserocchi - Guida Turistica Mantova

Francesca Miserocchi - Guida Turistica Mantova Guida turistica Mantova qualificata
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Il linguaggio misterioso e affascinante degli Arazzi di Raffaello. Vivacità cromatica, preziosità dei materiali, intensi...
22/10/2020

Il linguaggio misterioso e affascinante degli Arazzi di Raffaello.
Vivacità cromatica, preziosità dei materiali, intensità prospettica e varietà di spessore: “Una gioia per gli occhi”.
Questa è la mostra al Palazzo Ducale di Mantova dal 24 ottobre al 7 febbraio 2021.

Credits. Su concessione del MiBACT - Palazzo Ducale di Mantova

Il Palazzo Ducale di Mantova propone un nuovo percorso
12/06/2020

Il Palazzo Ducale di Mantova propone un nuovo percorso

Il Palazzo Ducale di Mantova propone un nuovo percorso Dopo il successo della prima settimana di riapertura del museo di Palazzo Ducale, da sabato 13 Giugno 2020, la Reggia dei Gonzaga si potrà visitare con un percorso completo. Dal Castello di San Giorgio, con la mirabile Camera degli Sposi, capol...

Palazzo Ducale riapre al Pubblico
06/06/2020

Palazzo Ducale riapre al Pubblico

Palazzo Ducale di Mantova riapre al pubblico Ieri, venerdì 5 Giugno, la Reggia dei Gonzaga ha aperto i battenti. La Camera degli Sposi, capolavoro assoluto di Andrea Mantegna, é stata la prima gemma ad essere ammirata dai numerosi visitatori, me compresa, che, dalle ore 8.30, attendevano in piazza...

Dopo una lunga pausa e un silenzio riflessivo, ripartiamo insieme dalla Cultura e dai Beni Culturali, la punta di diaman...
27/05/2020

Dopo una lunga pausa e un silenzio riflessivo, ripartiamo insieme dalla Cultura e dai Beni Culturali, la punta di diamante del Nostro Paese...

Insieme per ripartire alla scoperta dei Tesori di Mantova Dopo una lunga pausa e un silenzio riflessivo, ripartiamo insieme dalla Cultura e dai Beni Culturali, la punta di diamante del Nostro Paese. La città di Mantova, menzionata da Dante e cantata da Virgilio, offre Arte, Cultura e Bellezza, cibo...

Rinaldo Mantovano, Madonna con il Bambino e i santi Benedetto e Giovanni evangelista Gonzaga, parrocchialeFermo Ghisoni ...
26/05/2020

Rinaldo Mantovano, Madonna con il Bambino e i santi Benedetto e Giovanni evangelista Gonzaga, parrocchiale
Fermo Ghisoni da Caravaggio, Madonna col Bambino e i santi Stefano, Girolamo, Antonio abate e Giorgio
Mantova, Museo Diocesano(1534 circa)

Le due opere furono realizzate dai collaboratori di Giulio Romano, sulla base dei suoi disegni conservati al Louvre.
Nel quadro di sinistra, opera di Rinaldo Mantovano, la Vergine é posta al centro sotto un padiglione di seta verde e oro. Sulle sue ginocchia il Bambino Gesù che regge con la sinistra il globo e con la destra tocca il baculo pastorale di San Benedetto. Dall’altro lato San Giovanni Evangelista é in dialogo con la Vergine.

Rinaldo Mantovano, pur diventando il braccio destro di Giulio, rimane fedele ai tratti fondamentali della sua formazione, avvenuta alla scuola del Mantegna e di Leonbruno. Egli costruisce la plasticità in modo delicato, sovrapponendo strati di colori chiari e scuri, con luci morbide. La sua linea é snella e decorativa piuttosto che tesa e plastica. Quale allievo del Mantegna é molto abile nello scorcio prospettico, apprezzabile in questa tela.
Il quadro di sinistra, opera di Fermo Ghisoni da Caravaggio, era stato realizzato per la scomparsa chiesa di Santo Stefano in Mantova. La Vergine, assisa in trono, sorregge il Bambino Gesù. Al suo cospetto e in ginocchio Santo Stefano che mostra, con la mano destra, una delle pietre del suo martirio. In primo piano, a sinistra, il temibile drago, dalle fauci spalancate, é stato reso inerme da un bellissimo San Giorgio, loricato all’antica.

Fermo Ghisoni da Caravaggio fu un altro pittore dell’Italia settentrionale e, come Rinaldo, rimase per più di dieci anni con Giulio (1526-1540). Egli mostra uno spiccato talento decorativo. Le sue figure sono piene di grazia, i colori freddi e chiari definiscono la fragile superficie degli oggetti. Divenne un importante pittore di immagini religiose a Mantova e nei dintorni.

La galleria della Mostra Seconda metà del XVI secolo, Mantova, Palazzo DucaleLa maestosa galleria affaccia sul cortile d...
15/05/2020

La galleria della Mostra

Seconda metà del XVI secolo, Mantova, Palazzo Ducale

La maestosa galleria affaccia sul cortile della Mostra e si pone a raccordo tra gli appartamenti di T***a e della Rustica, opera di Giulio Romano. É uno dei più vasti ambienti del Palazzo Ducale, con i suoi sessantaquattro metri di lunghezza e quasi sette di larghezza.

La galleria fu iniziata nella seconda metà del XVI secolo per volere di Guglielmo Gonzaga, terzo Duca di Mantova, su progetto di Giovan Battista Bertani. I lavori si conclusero all’inizio del XVII secolo da Giuseppe Dattaro, prefetto delle fabbriche sotto Vincenzo I Gonzaga. A differenza dello Studiolo e della Grotta, scrigni d’arte e di preziosità della raffinatissima Isabella d’Este, la galleria fu pensata come un Museo ampio e luminoso volto ad accogliere i capolavori come la Morte della Vergine del Caravaggio, ora al Louvre, o i Trionfi di Cesare del Mantegna, ora a Hampton Court. Nulla é rimasto della meravigliosa collezione, la Celeste Galeria di Minerva, metafora inventata per esaltare la ricca galleria gonzaghesca. La grande vendita del 1627 a Carlo I d’Inghilterra e, tre anni dopo, il sacco lanzichenecco, hanno svuotato il palazzo dei suoi inestimabili tesori.

Attualmente si ammirano una serie di busti databili tra l’età romana tardo-repubblicana (40-30 a.C.) e la metà del III secolo d.C., integrati da alcuni esemplari della seconda metà del XVI secolo.
Straordinario é il colpo d’occhio dell’insieme!

Ippolito Andreasi, Soffitto della loggia dei Marmi (1567-1568 circa)Düsseldorf, Museum Kunstpalast, Graphishe SammlungL’...
13/05/2020

Ippolito Andreasi, Soffitto della loggia dei Marmi (1567-1568 circa)

Düsseldorf, Museum Kunstpalast, Graphishe Sammlung

L’ attuale loggia dei Marmi, detta anche dei Mesi, risulta da un rimaneggiamento cinquecentesco di un costrutto giuliesco, concepito come loggia aperta in tre arcate. Destinata ad ospitare le raccolte di antichità dei Gonzaga, presenta un’articolata relazione fra dipinti e stucchi.

L’originale assetto é documentato da cinque opere grafiche di Ippolito Andreasi. Il disegno mostra la copertura che corrisponde alle tre campate della loggia. Il sottile grafismo sottolinea la scansione architettonica della volta e mostra decorazioni e ornamenti di sapore classico. Al centro di ognuna delle tre fasce é un tondo con quattro putti, alcuni danzanti in cerchio, altri con strumenti musicali. Gli affreschi mostrano decorazioni pittoriche a grottesca, ornamenti in stucco e rilievi di gusto antiquario. Come ebbe a dire Pietro Aretino, le invenzioni di Giulio erano “anticamente moderne e modernamente antiche”.

La decorazione, nel suo complesso, rievoca la Loggia di villa Madama, di villa Lante e le logge di Palazzo Te.

Giove sostiene Venere, svenuta per la disfatta dei troiani (1538 circa)Mantova, Palazzo Ducale, sala di T***a (particola...
08/05/2020

Giove sostiene Venere, svenuta per la disfatta dei troiani (1538 circa)

Mantova, Palazzo Ducale, sala di T***a (particolare)

Giulio Romano fra il 1536 e il 1539 fu impegnato nella costruzione di un nuovo appartamento nell’ambito del Palazzo Ducale: l’appartamento di T***a. Obbediva ad una funzione pubblica ed era organizzato secondo un programma politico che celebrava il nuovo potere del duca Federico II Gonzaga.

La sala di T***a era destinata alle udienze e si pensa che Federico II vi svolgesse incarichi politici ufficiali e vi tenesse grandi ricevimenti. Il programma iconografico, proiettato sulle pareti e sul soffitto, fu elaborato dall’umanista Benedetto Lampridio con scene tratte dall’Iliade e dall’Eneide, Omero e Virgilio. Sulla volta compare la dimensione celeste riservata alle divinità dell’Olimpo con al centro Giove che sostiene fra le braccia Venere. Il tema é l’aiuto delle divinità agli eroi terreni, travolti dall’infuriare della battaglia: Atena protegge Diomede, mentre Venere tutela Enea.

La stanza celebra la nuova dignità raggiunta da Federico II, l'espansione territoriale e la continuità della dinastia gonzaghesca.

Diomede combatte contro i fratelli Ideo e Fegeo (1536-1538)Mantova, Palazzo Ducale, sala di T***aIl 1536 fu data molto i...
30/04/2020

Diomede combatte contro i fratelli Ideo e Fegeo (1536-1538)
Mantova, Palazzo Ducale, sala di T***a

Il 1536 fu data molto importante per Federico II Gonzaga: venne definito il passaggio del Monferrato alla dinastia gonzaghesca. In tale data l’idea di realizzare nell’ambito del Palazzo Ducale, in Corte Nuova, un appartamento ove Giulio Romano progettò la fabbrica e il suo apparato decorativo che fu attuato dai suoi collaboratori con grande celerità.

L’ambiente principale, con funzione di sala delle udienze, é la sala detta di T***a, illustrata dalle vicende della guerra di Ilio. Sul soffitto compaiono scene di combattimenti ispirati al V libro dell’Iliade di Omero. Il lato nord della copertura mostra l’episodio del greco Diomede che, dall’alto del suo carro da battaglia, punta la lancia contro i fratelli Ideo e Fegeo.

Giulio conferisce al combattimento un’ altissima drammaticità. Il ritmo concitato dell’azione e la forte tensione emotiva ben si addicono al tono epico-celebrativo dell’intera sala.

La caduta di Icaro (1536)Parigi musée du Louvre, département del Arts graphiquesIl magnifico disegno é uno dei capolavor...
24/04/2020

La caduta di Icaro (1536)
Parigi musée du Louvre, département del Arts graphiques

Il magnifico disegno é uno dei capolavori di Giulio Romano conservato nelle collezioni del Louvre, già appartenuto al “ libro de’ disegni” del Vasari. É il modello preparatorio per il dipinto su tela inserito al centro del soffitto della camera dei Cavalli nell’appartamento di T***a di Palazzo Ducale, per il Duca Federico II Gonzaga.

La scena é tratta da due episodi desunti dalle Metamorfosi di Ovidio: La caduta di Icaro e La caduta di Fetonte. Dedalo e Icaro, imprigionati nel Labirinto nell’isola di Creta, tentano la via di fuga. Malgrado gli avvertimenti del padre di non volare troppo alto, Icaro si fa prendere dall’ebbrezza del volo e si avvicina troppo al sole: il calore fonde la cera, facendolo cadere nel mare. Nell’alto del cielo si scorge Fetonte, a testa in giù, che ha lasciato le briglia del cocchio solare. Le nubi dense e vaporose fanno da sfondo agli splendidi corpi, morbidi e serpentini, forgiati dal Pippi con estrema cura anatomica.

La vitalità dinamica e la verve brillante del suo tratto non tralasciano i dettagli: il piumaggio delle ali, i riccioli svolazzanti, la spumosità della barba e l’irruenza dei cavalli che accentuano l’effetto drammatico della scena.
Nella tela, eseguita da un suo collaboratore, Fermo Ghisoni, i rapporti tra le figure e l’intenso dinamismo dei corpi non risultano pienamente espressi.

Busto di Mosè con le tavole della Legge (1535 circa)Parigi, musée su Louvre, département des Arts La tradizionale immagi...
21/04/2020

Busto di Mosè con le tavole della Legge (1535 circa)

Parigi, musée su Louvre, département des Arts

La tradizionale immagine di Mosè col volto luminoso, é ripresa da Giulio Romano in questo straordinario disegno. Mosè, per rivelazione divina, consegna al popolo i Dieci comandamenti, le Dieci parole della vita. Si é avvicinato più di ogni altro a Dio.

Il suo volto brilla di una luce così splendente che gli ebrei, rimasti alla base del monte Sinai, non possono vederlo senza che egli si veli il viso, tanto la luce é abbagliante!
Nel disegno il busto del Patriarca, rappresentato con in mano le tavole della Legge, é trasformato nel serbatoio di una lampada a olio.
La capigliatura, morbida e fluente, presenta nella parte superiore due orifizi per i lucignoli della lampada che, una volta accesa, avrebbero indicato, con le loro fiamme, “le corna” del profeta.

É una delle affascinanti invenzioni, che esalta l’estro e l’indole versatile del Pippi sempre “vario, ricco e copioso d’invenzione e d’artifizio”

Il disegno é lo studio per la figura sullo sfondo di un quadro, Ritratto di dama, conservato nelle collezioni reali ingl...
17/04/2020

Il disegno é lo studio per la figura sullo sfondo di un quadro, Ritratto di dama, conservato nelle collezioni reali inglesi. 1524 - 1531 sono le date ipotizzate per il dipinto, sulla base del personaggio rappresentato.

Isabella d’Este che Giulio Romano effigiò durante il suo primo anno di permanenza a Mantova, in data 1524.
Margherita Paleologo, sposa di Federico II Gonzaga, ritratta nel 1531. La seconda ipotesi é supportata dalla critica più recente.
Nel disegno la figura femminile, intenta a sollevare una tenda sullo sfondo, é ammantata di fascino ed eleganza. I contorni sono fluidi, le forme morbide, il panneggio con pieghe f***e, cadenzate e scavate, scolpisce la figura dal viso dolce e mite.
Giulio si affida ad un uso sapiente della luce che ottiene facendo contrastare il bianco della carta con le parti eseguite ad acquerello. L’elegante “silhouette” pare essere scolpita plasticamente nello spazio.

É un disegno che il Pippi schizza rapidamente con la punta sottile di una penna rivelando un tratto sicuro, concreto ed efficace che lo condurrà alla caratterizzazione materiale della superficie, uno degli elementi cardine della sua arte.

14/04/2020

Psiche riceve da Proserpina il vaso contenente un po’ della sua bellezza (1526-1528)
Parigi, musée du Louvre, departement des Arts grafiques

Il meraviglioso disegno sarà il modello per una delle lunette della camera di Amore e Psiche, sala di rappresentanza di Palazzo Te. La favola di Amore e Psiche, tratta dall’Asino d’Oro di Apuleio, si snoda sul soffitto e sulle pareti ove le figure esprimono antica gioia di vivere.

La bella Psiche é richiamata a superare prove durissime per raggiungere l’aldilà. Nella lunetta é al cospetto di Proserpina, la dea degli inferi, che tiene tra le mani il vaso tanto bramato! La tensione é alta e viene enfatizzata dalle divinità dell’inferno: Caronte e le Furie, dall’aspetto minaccioso. I corpi si accalcano l’uno all’altro, i contorni sono ben marcati e i tratteggi per riempire le distanze quasi schiacciano l’azione sulla superficie.

Forme ampie, estese e plastiche vengono presentate allo spettatore, sfiorate da una luce che serpeggia sui capelli e sulle vesti come un nastro continuo. Il medesimo effetto si riscontra negli affreschi.

Guida turistica Mantova qualificata

Gli dei dell’Olimpo assistono terrorizzati alla caduta dei Giganti (1532-1534)Questo straordinario disegno è il modello ...
10/04/2020

Gli dei dell’Olimpo assistono terrorizzati alla caduta dei Giganti (1532-1534)

Questo straordinario disegno è il modello per un quarto della volta della Camera dei Giganti: la “più capricciosa invenzione” di Giulio.

Minerva, Nettuno, Aurora, le tre Grazie, e Diana, contengono una forza esplosiva. I loro corpi dalle forme ampie, estese e plastiche si rendono liberi dalla superficie e ruotano nello spazio.
La modellazione crea soprattutto il senso del rilievo. Giulio è pronto ad una nuova arte unitaria e monumentale che compare non solo nei disegni ma anche nelle decorazioni. Un effetto simile si può constatare anche negli affreschi. Colori vivaci, forme morbide e volti altamente espressivi fanno vibrare la superficie.

Lo spettatore è totalmente rapito dalle figure che sembrano oscillare in un ricco gioco di luci.

Tour virtuale della mostra “Con Nuova e Stravagante Maniera” Palazzo Ducale di Mantova.Nei prossimi giorni vi condurrò i...
07/04/2020

Tour virtuale della mostra “Con Nuova e Stravagante Maniera” Palazzo Ducale di Mantova.

Nei prossimi giorni vi condurrò in un tour virtuale all’interno del Palazzo Ducale di Mantova. Ripercorreremo le tappe salienti dell’indimenticabile mostra “Con Nuova e Stravagante Maniera” realizzata in collaborazione col Musée du Louvre. Un piacevole e affascinante percorso che rivelerà la forza creatrice di Giulio e le sue grandi qualità di disegnatore.
La mostra sarà l’occasione per ammirare il linguaggio artistico e la straordinaria capacità inventiva del Pippi, un interprete inarrivabile!

Piccole curiosità sul castello di San Giorgio
17/03/2020

Piccole curiosità sul castello di San Giorgio




QUANTE CURIOSITÀ CONOSCETE SULLA CAMERA DEGLI SPOSI??

Sicuramente già saprete che è situata nella torre nord-est del Castello di San Giorgio, ma conoscete le sue dimensioni reali?

La Camera misura otto metri per lato e al centro raggiunge l’altezza massima di sette metri!

La sala riceve una illuminazione moderata da due finestre, poste all’estremità delle due pareti esterne, sulle cui corrispondenti superfici interne scorre una luce guidata e radente che illumina le pareti principali figurate della composizione, lasciando in penombra lo spazio compreso tra le due pareti interne.

Andrea Mantegna trasformò lo spazio chiuso e scarsamente illuminato della sala in quello aperto e luminoso di un padiglione dipinto sui piani delle pareti.

(Tratto da Giovanni Paccagnini, Il Palazzo Ducale di Mantova, ERI Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, Torino, 1969, pp.68-72)

Link all'articolo completo -> https://www.mantovaducale.beniculturali.it/it/news/445-la-camera-picta-di-andrea-mantegna

Museitaliani
MiBACT
Mantova città d'arte e di cultura

Il 5 marzo a Roma nelle Scuderie del Quirinale partirà la mostra su RAFFAELLO. Mantova nel complesso museale di PALAZZO ...
01/02/2020

Il 5 marzo a Roma nelle Scuderie del Quirinale partirà la mostra su RAFFAELLO. Mantova nel complesso museale di PALAZZO DUCALE offre ai visitatori la possibilità, con gli ARAZZI DEGLI ATTI DEGLI APOSTOLI, di aprire una finestra sull’arte del grande RAFFAELLO.

Raffaello. Alla ricerca di un ideale di bellezza Mostra di Raffaello 2020 a Roma Nell’anno in cui si celebrano i Cinquecento anni della scomparsa di Raffaello Sanzio – Roma 6 Aprile 1520 – a partire dal 5 Marzo, nelle Scuderie del Quirinale,una grande mostra monografica con oltre duecento capo...

Riepilogo delle nostre di Giulio Romano presso Museo di Palazzo Ducale Mantova, Fondazione Palazzo Te e l’abbazia di San...
09/01/2020

Riepilogo delle nostre di Giulio Romano presso Museo di Palazzo Ducale Mantova, Fondazione Palazzo Te e l’abbazia di San Benedetto Po

Riepilogo delle mostre di Giulio Romano a Mantova Il 6 Gennaio 2020 si è conclusa a Mantova l’importante rassegna su Giulio Romano con le mostre “Con Nuova e Stravagante Maniera” presso Palazzo Ducale, “Arte e Desiderio” presso Palazzo Te e fine “Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio ...

Recap sulla giornata di studi sul Polirone nel Cinquecento presso Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale
03/12/2019

Recap sulla giornata di studi sul Polirone nel Cinquecento presso Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale

Giornata di studi sul Politone nel Cinquecento Nell’Atrio degli Arceri in Palazzo Ducale, convegno sul Cinquecento a Polirone. Arte Storia e Cultura nel secolo di Correggio e Giulio Romano. Sala gremita, duecento persone che hanno ascoltato con interesse ed entusiasmo. Il Convegno è stato introdo...

Il 29 novembre si terrà la giornata di studi “Il Cinquecento a Polirone. Arte, storia e cultura nel secolo di Correggio ...
28/11/2019

Il 29 novembre si terrà la giornata di studi “Il Cinquecento a Polirone. Arte, storia e cultura nel secolo di Correggio e Giulio Romano”

Il cinquecento a Polirone in una Giornata Studi Venerdì 29 novembre alle ore 10 presso l’Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale si terrà la giornata di studi “Il Cinquecento a Polirone. Arte, storia e cultura nel secolo di Correggio e Giulio Romano”, un incontro volto ad approfondire i temi d...

In concomitanza con la mostra giuliesca a Palazzo Ducale “Con Nuova e Stravagante Maniera”, apre il 6 ottobre a Palazzo ...
05/10/2019

In concomitanza con la mostra giuliesca a Palazzo Ducale “Con Nuova e Stravagante Maniera”, apre il 6 ottobre a Palazzo Te “Arte e Desiderio”, una mostra volta ad accompagnare il visitatore tra erotismo e bellezza, caratterizzanti i capolavori del grande Giulio Romano.
Per maggiori informazioni sulla mostra e per prenotare una visita guidata, visita il sito web.

La mostra Giulio Romano a Mantova - Arte e Desiderio è un evento culturale che si terrà a Palazzo Te... fatti guidare dalla guida turistica qualificata...

Domenica 6 Ottobre Palazzo Ducale di Mantova apre la grande mostra di Giulio Romano “ Con nuova e stravagante maniera”, ...
30/09/2019

Domenica 6 Ottobre Palazzo Ducale di Mantova apre la grande mostra di Giulio Romano “ Con nuova e stravagante maniera”, la quale rimarrà aperta fino al 6 gennaio.
Per maggiori informazioni sulla mostra e poter prenotare una visita guidata visita il sito web.

Giulio Romano a Mantova sarà protagonista di una serie di eventi nell’autunno 2019 che vedranno coinvolti Palazzo Ducale e Palazzo Te dal 6 ottobre 2019

Breve riassunto sulla presentazione della mostra "Il cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano" che si è tenu...
16/09/2019

Breve riassunto sulla presentazione della mostra "Il cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano" che si è tenuta presso l'abbazia di San Benedetto Po.

Giulio Romano a San Benedetto Po – apre la grande mostra “Il cinquecento a Polirone” Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano. Ieri nella Chiesa abbaziale di San Benedetto Po si è svolta la presentazione dell’attesissima mostra all’insegna dell’anno giuliesco. Un folto pu...

Presentazione della mostra "Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano" presso la Basilica di San Benedetto...
14/09/2019

Presentazione della mostra "Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano" presso la Basilica di San Benedetto Po.

La mostra "Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano" sarà inaugurata sabato 14 settembre dalle ore 16 presso la Basilica a San Benedetto Po.

Breve riassunto della presentazione delle mostre inerenti a Giulio Romano "Arte e Desiderio" e "Con nuova e stravagante ...
09/09/2019

Breve riassunto della presentazione delle mostre inerenti a Giulio Romano "Arte e Desiderio" e "Con nuova e stravagante maniera" presso Sagrato della Rotonda di San Lorenzo di Mantova.

Presentazione della Mostra di Giulio Romano a Mantova Mantova Giulio Romano 2019, presentazione alla cittadinanza del ricco calendario di eventi in programma per l’autunno 2019 fino alla primavera del 2020. Alla presenza di un folto pubblico, davanti al sagrato della Rotonda di San Lorenzo, i prin...

Visita il mio nuovo sito web per rimanere aggiornato sulle nuove mostre e molto altro.
30/08/2019

Visita il mio nuovo sito web per rimanere aggiornato sulle nuove mostre e molto altro.

29/08/2019

Indirizzo

Via Pomponazzo 23
Mantua
46100

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 20:00
Martedì 08:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 08:00 - 20:00
Venerdì 08:00 - 20:00
Sabato 08:00 - 20:00
Domenica 09:00 - 20:00

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Francesca Miserocchi

Francesca Miserocchi storica dell’Arte, laureata a pieni voti con lode all’Università di Bologna, specializzata in tessuti antichi presso il Centro Regionale di Catalogazione e Restauro di Villa Manin (Passariano – Udine), ho studiato e catalogato manufatti tessili su incarico della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etno-antropologici per le province di Mantova-Brescia-Cremona e collaboro tuttora con la Curia Vescovile di Mantova.

Nel novero di queste competenze, la recentissima apertura del Passetto di Santa Barbara, collegamento tra il Palazzo Ducale e la “Ducal Chiesa” dei Gonzaga, mi vede partecipe per i testi e la consulenza scientifica dell’esposizione permanente di Arte Sacra ivi allestita.

Nel recente passato, mi sono occupata del patrimonio Tessile Eccesiastico nel territorio del Venerabile Francesco Gonzaga, Vescovo di Mantova e Marchese di Ostiano, in provincia di Cremona, con la pubblicazione “I Tesori di Ostiano”, in collaborazione con Giuseppe Merlo.

Sono Guida Turistica abilitata da oltre vent’anni. Entusiasmo e passione connotano il mio lavoro: muovendo da questi presupposti, intendo coinvolgere il Visitatore nella piacevole scoperta delle bellezze artistiche di Mantova e della sua provincia (Sabbioneta, San Benedetto Po, Castiglione delle Stiviere, Grazie di Curtatone).

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